Ogni paese, ogni comunità ha il proprio modo speciale di celebrare la festività del Natale, dando vita ad un mosaico unico fatto di rituali, simboli e tradizioni.
Dalla Scandinavia all’Africa, dall’Asia all’America Latina, il Natale non solo ci offre l’opportunità di immergerci nelle tradizioni che caratterizzano ogni angolo del pianeta , ma anche di scoprire quei contesti in cui la celebrazione natalizia non assume caratteristica di significatività e non viene festeggiato.
Attività in classe
La carte del Natale aprono uno scenario fatto di quelle peculiarità che caratterizzano le culture di diversi Paesi.
Piccoli input che, partendo dal Natale, aprono strade a nuove scoperte, da quelle geografiche a quelle religiose.
All’interno della pedagogia montessoriana i bambini acquistano un profilo ed una personalità autonoma e indipendente già dai primissimi anni di vita.
Nella piena consapevolezza dell’alto potenziale che ogni bambino racchiude in sé, si rifuggono infantilismi, compiti e attività poco rispettose della loro intelligenza e della loro capacità a costruire personalmente e consapevolmente saperi e conoscenze.
Una scuola dunque, non che insegna, ma che prepara alla vita, una scuola in cui la mano lavora e l’intelligenza elabora e rielabora muovendo i primi passi dall’immaginazione verso l’astrazione.
Quella di cui parla Maria Montessori non è un’educazione relegata ai soli “apprendimenti scolastici”, ma è un’educazione cosmica in grado di condurre i bambini a sentirsi e a riconoscersi come parte integrante di un Tutto; un Tutto dove ogni parte, anche la più piccola e apparentemente insignificante, ricopre un funzione insostituibile all’interno di un piccolo ecosistema che, a sua volta, è inserito in un ancor più grande ecosistema che tutto comprende, la Natura.
Ogni cosa serve al Tutto e si serve del Tutto.
Niente è fine a se stesso; tutto contribuisce alla costruzione di un disegno ben più grande e passo dopo passo nasce quello che Maria Montessori definisce l’uomo nuovo.
“Il bambino che ha sentito fortemente l’amore verso l’ambiente e gli esseri viventi, che ha trovato gioia ed entusiasmo nel lavoro, ci fa sperare che l’umanità possa svilupparsi in un senso nuovo.
La nostra speranza per la pace futura non risiede negli insegnamenti che l’adulto può dare al bambino, ma nello sviluppo normale dell’uomo nuovo.”
Maria Montessori
Attività in classe
Dai brani d’autore suggeriti da Maria Montessori per le piccole letture interpretate fino alla costante e ricercata connessione con la natura e con l’umanità , il salto a Marcovaldo è breve.
Marcovaldo, il fantastico personaggio nato dalla penna di Italo Calvino, è sempre alla costante ricerca di un contatto profondo con la natura che la vita frenetica della città sembra ormai aver cancellato.
Un modesto lavoro, una grande famiglia e pochi soldi; così Marcovaldo, creativo e fantasioso, è sempre alla ricerca di un modo nuovo per guadagnare qualcosa in più, ma spesso i suoi tentativi finiscono in modo tragicomico.
Il racconto, liberamente tratto, da ” I figli di Babbo Natale” presenta un Natale consumistico in cui Marcovaldo consegna pacchi a nome della ditta in cui lavora.
Barba, vestito e cappello; Marcovaldo consegna regali su regali vestito da Babbo Natale, ma niente stupisce più e niente affascina più…ma se si trattasse di un Regalo Distruttivo?
Una novella carica di ironia che affascina e fa riflettere anche i più piccoli.
Una novella da leggere o da ascoltare per dare spazio ad una riflessione collettiva.
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Dopo le ripetute attività con la tavola gialla di M.Montessori, può essere proposta un’attività giocosa a tema natalizio per esercitarsi con i numeri decimali.
Il puzzle ( da scaricare e ritagliare) si compone di venti tessere, dieci con le operazioni e dieci con le soluzioni.
A fianco del puzzle carta e penna; eseguita ogni operazione della prima tessera si verifica il risultato ricercandolo tra la tessera da abbinare alla prima.
Il completamento del puzzle funge da autocontrollo.
Con il medesimo paesaggio si presenta una versione per il calcolo con le quattro operazioni senza numeri decimali.
Per un’esercitazione completa tra calcolo frazionario , problemi logici e numeri decimali ( dal riconoscimento, al riordino e al calcolo) è possibile acquistare il pack natalizio.
Le esercitazioni possono essere svolte singolarmente e per gruppi, ma anche facilmente suddivise seguendo l’impostazione per riquadri , in modo che possano essere sufficienti per l’attività di un’intera classe.
Ogni esercitazione comprende la tavola di controllo per l’autoverifca del lavoro svolto.
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Una storia in cui sono i bambini ad andare oltre e ad insegnare ai grandi.
I due bambini che abitano lungo le rive opposte del fiume sono i protagonisti di questa favola che all’insegna dell’amicizia e della gentilezza riescono a oltrepassare quella barriera di incomprensioni e gelosie che da sempre divideva le loro famiglie.
E sarà proprio la scoperta e la conoscenza di quell’amicizia pura e semplice che determinerà il cambiamento e la percezione di una nuova visione; grazie a loro gli adulti rivedono le loro posizioni e le loro diversità aprendo uno scenario completamente nuovo: la diversità non è un ostacolo , ma rappresenta una preziosa opportunità di conoscenza e crescita reciproca. Educare bambini e bambine alla pacifica convivenza e al reciproco rispetto, alla luce dei più recenti tristi fatti di cronaca, è oggi un compito da cui tutta la comunità educante non può esimersi per sviluppare un’apertura mentale che considera l’altro un mondo nuovo da conoscere e apprezzare nel pieno rispetto della sua individualità e della sua libertà.
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Il gioco della tombola risale al 1734 e precisamente ad una disputa tra il re di Napoli e Sicilia, Carlo III di Borbone che voleva rendere pubblico il gioco del lotto fino a quel momento clandestino, e Padre Gregorio Maria Rocco che lo riteneva un gioco ingannevole e amorale.
Il re riuscì a rendere legale il gioco del lotto a patto che venisse sospeso durante le festività natalizie, per non distrarre i fedeli dalla preghiera.
Il gioco del lotto era però così amato dal popolo napoletano che, per non rinunciarci, lo adattaò ad a un gioco da tavolo dal carattere familiare.
Il gioco della tombola è dunque legato a doppia mandata al Natale e alle lunghe e fredde giornate di festa in cui, intere famiglie, riunite intorno al tavolo, giocavano condividendo allegramente il loro tempo.
La tombola
La tombola è un gioco estremamente semplice ce si perde lontano nel tempo e che sa affascinare oggi come ieri.
Della tombola esistono infinite varianti di cui molte dedicate ai bambini.
Quella qui proposta è dedicata alla lettura di parole legate ai simboli natalizi.
Una tombola da stampare e tutta da giocare, a casa o in classe.
Il libro, acquistabile su Amazon, conduce al Natale, lettera dopo lettera attraverso la presentazione di piccole storie e proposte di giochi e attività.
Un libro per leggere e per fare da regalare ai bambini più piccoli (3/7anni)
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Tutto ciò che dà noia, che scoraggia, che interrompe, diventa un ostacolo che nessuna preparazione logica dell’insegnamento, può superare. È dunque lo studio delle condizioni necessarie allo svolgimento delle attività spontanee dell’individuo, è l’arte di lasciare spandere la gioia e l’entusiasmo nel lavoro che occorre prendere di mira.
Psicogeometria, M.Montessori
Il materiale montessoriano per lo studio della geometria è davvero tanto e accompagna i bambini nei diversi periodi sensitivi che caratterizzano la crescita: dal materiale degli incastri per una prima esplorazione e rappresentazione sensoriale delle forme geometriche, ai triangoli costruttori, agli incastri per lo studio del triangolo, del quadrato e del cerchio, al materiale delle frazioni e per le aree, all’analisi delle figure inscritte e circoscritte…
Mani e menti sempre all’opera.
Materiale, nomenclatura , scoperta e rielaborazione, questi i passaggi essenziali che scandiscono il passaggio dalla concretezza all’astrazione.
Attività in classe
Anche per lo studio dei segmenti si seguono i soliti passaggi: presentazione dei materiali e della nomenclatura per lasciare spazio poi spazio alla curiosità esplorativa vera generatrice di conoscenza.
Iniziano così le personali sperimentazioni con il materiale concreto secondo i ritmi, i tempi e le diverse curiosità che porterà i bambini, uno ad uno, ad astrarre autonomamente i concetti geometrici fondamentali.
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Supermercati, pubblicità, giochi, televisione…il Natale sembra davvero alle porte anche se ormai spogliato del suo significato originario.
I bambini ne sentono tutta l’attesa e in classe aleggia già nell’aria…
Attività in classe
La leggenda dell’albero di Natale (cl I/III)
La leggenda dell’albero di Natale può essere letta dall’insegnante o dagli stessi bambini.
Per i più piccoli è prevista un’attività di scrittura di parole e per i più grandi una serie di domande per la comprensione del testo.
Problemi del menù natalizio (cl.III/V)
per la risoluzione dei problemi sono richiesti il calcolo frazionario e le equivalenze; tutti i problemi hanno la tavola di controllo per l’autoverifica.
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Presentare la grammatica attraverso giochi ed esperimenti; il piacere della scoperta fa tutto il resto…
Nella Psicogrammatica, documento rimasto inedito per decenni, M.Montessori presenta in modo compiuto la sua prospettiva glottodidattica.
M.Montessori individua un periodo sensitivo del linguaggio all’interno del quale il bambino piccolo, per semplice esposizione, attraverso la mente assorbente, fa proprio ciò che capta.
L’apprendimento consiste nel portare a livello di coscienza quanto recepito in modo naturale, mettendo ordine a parole e frasi, sempre in modo riconducibile all’esperienza diretta dei bambini.
Nei primi due anni della scuola primaria l’approccio alla riflessione linguistica avviene principalmente mediante esperienze senso-motorie e giocose: la differenza tra azioni diverse, quali ad esempio bagnare e asciugare, avviene in modo diretto con l’utilizzo di acqua e straccio o attraverso i “comandi”- apri la finestra; chiudi la finestra-; il piano dell’astrazione viene introdotto in un secondo momento attraverso il ricchissimo materiale proposto nelle scatole grammaticali secondo un processo inverso rispetto a quello iniziale e socializzante.
Quello delineato nella Psicogrammatica, è un percorso di riflessione e analisi che porta i bambini all’individuazione deinove simboliche rappresentano le nove parti del discorso operando, così come diceva M.Montessori un’analisi simbolica.
I simboli sono raggruppati in tre gruppi:
–famiglia del nome (sostantivi, articoli, aggettivi e pronomi)
La stella dell’analisi logica di M.Montessori si rivela uno strumento estremamente efficace per riflettere sulla funzione delle parole all’interno della frase .
Predicato e soggetto sono sulla stessa linea del complemento oggetto perchè direttamente collegati.
Intorno a loro la stella si arricchisce dei complementi indiretti.
La frase da analizzare viene riscritta in autonomia e ritagliata nei sintagmi che la compongono.
Partendo dal riconoscimento del predicato, con il supporto del materiale, mano a mano, tutti i sintagmi vengono collegati ai rispettivi complementi.
una guida operativa completa su come usare il metodo Montessori in classe. Coprono tutti gli aspetti dello sviluppo del bambino e sono validati dalla Fondazione Montessori Italia. Questo album è dedicato alle attività di lettura e grammatica per i primi anni della scuola primaria.
Un libro per leggere e per fare aspettando Natale. Dalla a alla zeta ogni lettera richiama una parola e ogni parola richiama il Natale. Dalle lettere dell’alfabeto prendono forma le parole, dalle parole le storie e dalle storie i giochi, i disegni e i colori. Un libro tutto da leggere e giocare. Il libro è scritto in stampato maiuscolo, ma presenta l’alfabeto nei quattro caratteri principali e introduce alla scrittura in corsivo.
Con Maria Montessori anche la grammatica acquista un sapore diverso. Inizia con una favola che si svolge in un paese fantastico: quello delle parti del discorso dove i bambini incontreranno tutti i personaggi delle parti del discorso…
Per una grammatica concreta; ogni parte del discorso un simbolo: nomi, pronomi, verbi, aggettivi, avverbi, articoli, preposizioni, congiunzioni, interiezioni.
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Quelle che il ragionier Bianchi, spesso in trasferta per lavoro, ogni sera raccontava alla figlia al telefono per la durata di un gettone.
Oggi il telefono a gettoni nessuno lo conosce più, ma il fascino di quelle storie, brevi e divertenti, educative ma mai pedanti, rimane sempre intatto.
Una morale che non cade mai dall’alto, ma che arriva dritta dove deve forse proprio perché sempre accompagnata dalla risata o dalla forza del paradosso.
Come non leggere, raccontare o ascoltare in questa giornata in cui tutti parlano di gentilezza, la favola de “Il paese senza punta?”
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Attraverso i materiali di sviluppo da lei stessa ideati, Maria Montessori ha tracciato la strada per condurre i bambini verso sempre nuove sperimentazioni ed esperienze.
Sperimentazioni ed esperienze che, attraverso la mano intelligente, sono in grado di strutturare in modo via via più dettagliato e preciso il pensiero cognitivo.
La torre rosa, la scala marrone, le barre rosse.
Con il loro ripetuto utilizzo i bambini operano fondamentali esperienze relative alle misure e ai pesi fino anche ad intuire la statica di piccole costruzioni.
Le aste numeriche; lunghe, colorate, sempre adorate dai bambini; metterle in scala, riconoscerne il numero e stabilire equivalenze concrete verificandone le lunghezze, un’attività irrinunciabile.
Esperienze concrete, autonomia e senso di autoefficacia.
I materiali chiamano e i bambini, liberamente, li scelgono sperimentandoli con viva curiosità.
Le lettere smerigliate, le nomenclature, le scatole grammaticali e quelle dei comandi.
Ogni materiale si presta all’utilizzo presentato dall’insegnanti e ad altri ancora personalmente individuati dai bambini.
La lettura sboccia in modo autonomo e la scrittura si perfeziona gradualmente attraverso le numerose attività scelte sempre liberamente.
Aritmetica e geometria vanno di pari passo e l’una definisce meglio l’altra.
Perle, triangoli costruttori, il triangolo diviso e i cerchi delle frazioni; il materiale della banca, i francobolli , le tavole forate e la tavola gialla…
Il sistema decimale con le sue gerarchie e i passaggi da una all’altra, così come il concetto di equivalenza si palesano in modo evidente davanti agli occhi dei bambini e passando dalle loro mani, strutturano idee e concetti.
Attività in classe
In aggiunta a tutti i materiali di sviluppo ho rielaborato e realizzato lo strumento ideato da Camillo di Bortolato per le equivalenze arricchendolo della classica nomenclatura tipica montessoriana.
Lo strumento permette di scoprire e conoscere attraverso una precisa serie di nomenclature le diverse scale di misura, corredate di marche, nomi e valori.
Utilizzo della nomenclatura
Si compone la scala di misura desiderata seguendo la tavola di controllo; lunghezza, massa o capacità.
Alle marche si associano le rispettive nomenclature e i valori numerici rispetto all’unità di riferimento.
Si individuano multipli e sottomultipli.
Utilizzo dello strumento
Con le tessere in legno si compone la scala di misura sull’apposito supporto.
Nello spazio in basso si associa il nome intero della marca, la sua nomenclatura.
Con le carte dei numeri, si compone il numero di cui si vuole trovare l’equivalenza posizionandolo sulla scala di misura.
Attraverso il semplice spostamento della finestra nella nuova posizione richiesta dall’equivalenza si ottiene il risultato.
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Per aiutare un bambino, dobbiamo fornirgli un ambiente
che gli consenta di svilupparsi liberamente”
Maria Montessori
Dopo aver lavorato con il materiale concreto alla scoperta delle aree di rettangoli, triangoli, parallelogrammi e trapezi, i bambini cominciano a lavorare in modo autonomo con giochi e attività non solo per continuare la riflessione iniziata, ma anche per memorizzare le formule e prendere dimestichezza con le procedure.
A questo scopo possono essere proposte attività di associazione tra figure e formule che va oltre la presentazione di una scheda o il rimando ad un cartellone.
Il gioco delle aree e delle formule risponde proprio a questo scopo; prendere in mano un cartellino con una formula, leggerla ed associarla ad una di più figure date, significa riflettere nuovamente sulla figura, ritornare con la mente all’esperienza concreta, ricordare, rielaborare e, finalmente, associare.
La collaborazione tra mano e mente permette dunque una cognitivizzazione di quanto si va facendo con la mano. Il legame tra mano e mente, punto imprescindibile della pedagogia montessoriana, è molto stretto: l’una tocca e l’altra impara in un perfetto rapporto sinergico e nello stesso tempo armonico.
Nella stessa ottica pedagogica, rientra a pieno titolo anche il gioco del Tangram, il cui utilizzo facilita la riflessione geometrica grazie alla piacevole esperienza concreta che la accompagna.
Il Tangram può essere introdotto attraverso la lettura della leggenda cinese che accompagna la storia delle sua origine e successivamente utilizzato per esplorarne le figure e le forme che possono nascere dalle diverse combinazioni, proprio come fa il ragazzo della leggenda.
Il tangram può anche essere facilmente realizzato dai bambini con cartoncino rigido e conservato per attività e giochi individuali.
Oltre alla leggenda, è possibile scaricare anche il modello per la realizzazione autonoma del Tangram.
Attività in classe
Il tangram: dalla presentazione della leggenda alla costruzione del gioco.
Il Tangram è un antico gioco cinese composto da sette pezzi chiamati “tans”, che possono essere combinati per formare una varietà infinita di figure.
Il Tangram ha origini affascinanti nella Cina del XIX secolo, ma ha viaggiato attraverso il tempo e lo spazio per diventare un gioco amato in tutto il mondo.
La parola “Tangram” deriva dall’espressione cinese “qi qiao ban,” che significa “la lavagna dei sette tans.”
Descrizione del Gioco: Il Tangram è composto da sette pezzi geometrici, chiamati tans, che possono essere combinati per creare forme diverse, tra cui animali, figure umane, lettere e molto altro. I tans sono un quadrato (1), un parallelogramma più grande (2), un parallelogramma più piccolo (3), e quattro triangoli di diverse dimensioni (4, 5, 6, 7).
Obiettivo del Gioco: L’obiettivo del Tangram è utilizzare tutti e sette i pezzi per ricreare una figura data senza sovrapposizioni. Ciò richiede pensiero spaziale, abilità geometriche e un pizzico di creatività.
Regole del Tangram:
Tutti i sette pezzi devono essere utilizzati.
I pezzi non possono sovrapporsi.
I pezzi possono essere ruotati, o capovolti , ma devono rimanere all’interno del perimetro della figura data.
Il Tangram non è solo un gioco divertente, ma offre anche numerosi benefici educativi: aiuta a sviluppare le abilità spaziali, la risoluzione dei problemi, i concetti geometrici e la creatività.
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