Month: Giugno 2024

Parole che trasformano; laboratori di scrittura creativa

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Chiedo scusa alla favola antica se non mi piace l’avara formica,
Io sto dalla parte della cicala che il più bel canto non vende, regala

“Alla formica”, Gianni Rodari

Quella di Rodari è una rivoluzione mite e silenziosa, ma non per questo inefficace.

Sicuramente è una rivoluzione che non fa rumore, ma possibile.

É una rivoluzione che nasce dalla forza dell’immaginazione, della parola e dalla fiducia nell’altro.

É una rivoluzione che trova la sua forza nella creatività.

Una creatività generatrice e come tale in grado di generare cambiamento.

Cambiare è sempre possibile, ma solo se possiamo trovare la spinta creativa e la visione immaginativa che ne scaturiscono.

E cosa, e come immaginare se non uscendo dal consueto, dal già noto e dal già fatto?

Uscire, uscire dallo stereotipo, uscire dal solito modo di vedere le cose per ribaltare finalmente la situazione.

Solo così la cicala non sarà più una perditempo nullafacente, ma un’altruista e generosa che dà senza che niente le venga chiesto e solo così, la formica, ancora prudente e saggia ma solo per puro egoismo, emergerà come colei che niente dà all’altro se non un lagnoso vittimismo…

E allora…inventiamo storie.

Inventiamo storie in grado di ribaltare le situazioni e chissà se questo uomo resterà sempre formica o se compirà quella rivoluzione mite e silenziosa fatta finalmente solo di sorrisi, altruismo, solidarietà e pace.

Scrivere è fantasia, creatività, divertimento.
Scrivere è avere occasioni.
Occasioni per parlare di sé, per immaginare, per uscire o entrare in situazioni tratte dal proprio vissuto quotidiano.
Scrivere è immaginifico o salvifico.
Scrivere è immaginifico perché permette di costruire mondi fantastici, di dare vita a personaggi straordinari e di esplorare universi che esistono solo nella mente. Scrivere è viaggiare senza limiti, creare storie che incantano e trasformano la realtà quotidiana in qualcosa di magico e sorprendente.
È un atto di pura creazione, dove l’immaginazione diventa tangibile e le idee prendono forma.
Scrivere è salvifico perché offre spesso una via di fuga dalla quotidianità, un rifugio sicuro dove riflettere ed elaborare emozioni e trovare conforto. Scrivere è un processo che rende creatori e testimoni, un processo tanto forte da permettere l’esplorazione della mente e del cuore, dando significato e trovando equilibrio tra il mondo dentro e il mondo fuori.
Perché non promuovere occasioni di scrittura creativa?

Quello che si propone è un progetto per un laboratorio di scrittura creativa da fare a casa durante le vacanze o a scuola.

La proposta si articola in tre diversi laboratori:

-Il binomio fantastico

-Storie con finale a sorpresa

-Il gioco dei se

Lily, piccola rana esploratrice: Leggere, fare e scoprire

Lily è una piccolissima rana, con lo spirito della grande esploratrice.Un giorno decide di uscire dal suo stagno e, con un salto, inizia il suo primo viaggio. Un viaggio entusiasmante che la porterà a esplorare l’inesplorato e a scoprire l’esistenza di alcune delle meravigliose creature che si prendono cura del pianeta che le ospita: api, farfalle, chiocciole e formiche.

Un libro per leggere e per fare perfetto per le vacanze estive

La grammatica? Una favola!Il paese delle parti del discorso- Maria Montessori 

Con M.Montessori anche la grammatica acquista un sapore diverso. Inizia con una favola che si svolge in un paese fantastico: quello delle parti del discorso: lì i bambini incontrano un principe con i suoi aiutanti, un sole rosso che fa splendere tutte le cose ed una luna color arancio che lo fa risaltare ancor di più; incontrano anche strani segnali verdi che indicano direzioni e treni dai vagoni speciali in grado di connettere ogni cosa. Personaggi dalle forme geometriche e colori. Ogni parola, una forma e un colore. Un libro per fare i primi passi nel mondo della grammatica ricco di attività e spunti didattici.


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Travasare l’invisibile? è possibile!!

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“La mente intuitiva è un dono sacro e la mente razionale è un servo fedele. 
Abbiamo creato una società che onora il servo e ha dimenticato il dono“
A. Einstein

Cosa è che spinge ogni bambino a progredire nel proprio sviluppo? Cosa è che spinge a provare, a chiedersi, a fare e scoprire’

Cosa spinge a conoscere e ad apprendere?

L’apprendimento ha origine dall’interno o dall’esterno?

M.Montessori, già all’inizio del secolo scorso, sosteneva che il processo di apprendimento si origina per spinte interne e che dentro ogni bambino c’è una forza innata che lo spinge a conoscere e ad esplorare il mondo che lo circonda.

La forza di questa spinta motivazionale ha origine proprio dal sentimento di stupore e di meraviglia che nasce dallo sguardo che il bambino posa sul mondo e sulle cose.

La chimica e gli esperimenti rappresentano una fonte inesauribile di stupore e meraviglia e da quello stesso stupore e da quella stessa meraviglia nascono idee, riflessioni e ipotesi.

Condurre esperimenti, a casa o a scuola, è un modo per generare stupore e per far scattare la scintilla delle curiosità.

Perchè non farlo?

Un esperimento di facile conduzione, ma di inesauribile meraviglia è quello tramite il quale i bambini osservano la produzione di anidride carbonica partendo da due semplici elementi che, separatamente, ben conoscono.

La produzione di anidride carbonica con la rumorosa effervescenza genera meraviglia e ne genera ancora quando si scopre che è in gradi di spengere la fiamma di una candela.

E che dire quando osservano che l’anidride carbonica, invisibile all’occhio, può essere trasferita come per magia da un contenitore all’altro ed essere sempre in grado di spengere la candela?

Un esperimento consigliassimo da fare, a casa o a scuola.

Scheda completa per la conduzione dell’esperimento

Un libro per spingere ad esplorare  il mondo e per scoprire il valore della curiosità.

Un libro ricco di attività e spunti didattici per nuove esplorazioni nel mondo delle scienze, della  matematica, della grammatica e della lingua inglese. 

Il libro è disponibile si Amazon in stampato maiuscolo e in corsivo.

Lily, piccola rana, Grande esploratrice

Libri per cominciare a leggere e a scrivere con il metodo Montessori, in corsivo o stampato maiuscolo

Il mio primo piccolo libro: il bosco

La grammatica? Una favola! Il paese delle parti del discorso Maria Montessori


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Come gli animali ebbero le code- un’antica leggenda africana

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In tempi antichissimi, quando tutto era diverso da come lo conosciamo ora, gli animali non avevano la coda.

Il re della foresta, decise che era il momento di cambiare e organizzò una giornata speciale per distribuire code a tutti.

Le code erano tante e tutte diverse.

Ognuno scelse la sua e non a caso; qualcuno fu subito felice e contento, qualcun altro invece si mise a litigare…

Una leggenda divertente con arricchimenti e attività multidisciplinari per le vacanze estive o per il back to school.

Tutti i libri di Montessorianamente Libri sono pensati non solo per essere letti, ma per incuriosire e per fare; presentano attività e giochi perfetti da fare a casa, a scuola, al mare o seduti in un prato…

Tutti i libri sono disponibili su Amazon in due versioni, stampato maiuscolo o corsivo

La grammatica? una favola! per scoprire la grammatica attraverso la favola di Maria Montessori

Lily, piccola rana, grande esploratrice Un libro che racconta di le esplorazioni al di fuori e dentro lo stagno (ecosostenibilità/metamorfosi/ cura del pianeta)

Leggere con il Metodo Montessori:

Il mio primo piccolo libro: Il bosco

Il mio piccolo secondo libro: Il mare


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Estate? Tempo di fiabe

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 «Io credo che le fiabe, quelle vecchie e quelle nuove, possano contribuire a educare la mente. La fiaba è il luogo di tutte le ipotesi: essa ci può dare delle chiavi per entrare nella realtà per strade nuove, può aiutare il bambino a conoscere il mondo» Gianni Rodari 

Ogni fiaba ha il magico potere di condurre il lettore alla scoperta di tesori sempre nuovi.

Che sia un piccolo o grande lettore, poco importa; il viaggio e la scoperta sono garantiti.

Bruno Bettelheim (1903 – 1990) nel suo saggio Il mondo incantato. Uso, importanza e significati psicoanalitici delle fiabe, fa un’analisi estremamente interessante della fiaba:

«La fiaba, mentre intrattiene il bambino, gli permette di conoscersi, e favorisce lo sviluppo della sua personalità. Essa offre significato a livelli così diversi, e arricchisce l’esistenza del bambino in tanti modi diversi, che non basta un solo libro a rendere giustizia della quantità e della varietà dei contributi apportati da queste storie alla vita del bambino»

Secondo lo studioso, infatti, la fiaba rappresenta una risorsa importantissima per permettere al bambino  di elaborare, affrontare e riflettere sulle proprie reali difficoltà senza sentirsene investito in prima persona e offre la possibilità agli educatori di tramettere valori e messaggi positivi attraverso l’immedesimazione empatia con i personaggi.

Ma non non si tratta solo di immedesimazione empatia; la fiaba comunica con il solito linguaggio del bambino, quello della fantasia; ne cattura l’attenzione, lo diverte, lo sorprende, ne suscita emozioni, interesse e curiosità… ogni messaggio così trasmesso diventa efficace sia perché vissuto emozionalmente sia perché perfettamente in sintonia con la mente del bambino. il loro interesse e stimolano la loro attenzione: è questo dunque il migliore mezzo che hanno gli educatori per comunicare con i bambini, per trasmettere loro dei messaggi positivi. e utilizzando il solito linguaggio del bambino, quello della fantasia, sembra avere una via comunicativa Non solo ne utilizza il suo solito linguaggio, quello della fantasia, ma essendo al di fuori del tempo e dello spazio, gli consente. la fiaba si fa anche veicolo di riflessione per i grandi temi che riguardano l’intera umanità il potere di permettere consentire l’elaborazione tramite l’identificazione con i personaggi e la partecipazione emotiva, di affrontare ed elaborare le reali difficoltà della propria e della comune esistenza.

Tre fiabe per entrare in nuove e diverse dimensioni:

Quello della fiaba è un viaggio che non si fa mai da soli: i suoi personaggi , fantastici e non, ci accompagnano verso il nuovo.

Asia, Oceania e Africa.

Ad ognuno la sua.

Asia-Il fiore delle sincerità

Oceania-Il canguro Bohra

Africa-Come gli animali ebbero le code


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Lily, piccola rana grande esploratrice

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Un libro per leggere e per fare da proporre anche durante le vacanze estive.

Il libro racconta la storia di Lily, una piccola rana con l’animo della grande esploratrice.

E proprio con un salto inizia il suo viaggio che la porterà ad esplorare tutto l’esplorabile.

Salto dopo salto Lily si allontanerà dal suo stagno e conoscerà alcune delle meravigliose creature che si rendono cura del pianeta, ognuno per la sua parte: api, farfalle, chiocciole e lumache.

Lily è entusiasta, non pesava che fuori dal suo stagno la vita fosse così ricca e diversa!

Felice delle sue scoperte, torna allo stagno decisa a raccontare a tutti le meraviglie del mondo, ma anche lo stagno ha qualcosa di diverso: uova e girini popolano l’acqua.

Lily scopre così quella straordinaria metamorfosi che l’ha resa quella piccola grande rana esploratrice che oggi è.

Un libro ricco di attività e spunti didattici per nuove esplorazioni nel mondo delle scienze, della matematica, della grammatica e della lingua inglese.

Il libro è disponibile si Amazon in stampato maiuscolo e in corsivo.

Lily, piccola rana, Grande esploratrice

Perché fornisce ai bambini un’esperienza di apprendimento significativa in un ambiente stimolante e piacevole.

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La grammatica? Una favola!

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Psicogrammatica-Maria Montessori

Un manoscritto rimasto inedito per molto tempo; una risorsa preziosa per chi voglia introdurre i bambini nel mondo della grammatica in modo accattivante e divertente.

Una grammatica mai imposta e mai trasmessa, ma capace di portare alla luce in modo naturale quella grammatica che il bambino già possiede in modo implicito.

Dalla favola del paese delle parti del discorso, ai giochi linguistici fino alle scatole grammaticali; un percorso di scoperta e di continua meraviglia in cui  il bambino è vero costruttore del proprio sapere e del proprio percorso di apprendimento.

La grammatica? Una favola! Il paese delle parti del discorso Maria Montessori

Un libro per approcciarsi in modo divertente alla grammatica, a scuola o casa, utile per una prima presentazione, per rinforzare, allenare o anche solo per ripensare al percorso fatto…

Il libro presenta la grammatica attraverso la favola di Maria Montessori.

Con la narrazione della favola, la grammatica acquista immediatamente un sapore diverso…

La favola ci porta in un paese fantastico, quello delle parti del discorso dove i bambini incontrano un principe con i suoi aiutanti, un sole rosso che fa splendere tutte le cose ed una luna color arancio che lo fa risaltare ancor di più; incontrano anche strani ponti verdi che indicano tutte le direzioni possibili e treni dai vagoni speciali in grado di connettere ogni cosa.

Personaggi dalle forme geometriche e colori.

Ogni personaggio una parte del discorso; nove i personaggi e nove le parti del discorso.

La seconda parte del libro presenta un’ampia sezione dedicata all’attività individuale.

Le attività giocose e divertenti permettono una graduale e sempre più approfondita riflessione sulle parti del discorso.

Il libro offre anche la possibilità di ritagliare i nove simboli grammaticali perché possano essere utilizzati durante le esercitazioni di riconoscimento e analisi delle varie parti del discorso.

Un libro per leggere e per fare.

Montessorianemente libri; libri per leggere e per fare disponibili in corsivo e stampato maiuscolo.

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E se la matematica si facesse sotto l’ombrellone?

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E se la matematica fosse solo un gioco?

Potremmo giocare ovunque: al mare, in montagna, in campagna o in città…

Sotto l’ombrellone o in riva al mare molte sono le occasioni per sperimentare la matematica giocando.

Il gioco è un’attività intrinsecamente divertente e i giochi matematici che si possono fare anche in spiaggia offrono ai bambini la preziosa opportunità di imparare attraverso un’esperienza positiva che lega necessariamente il gioco al mondo dei numeri e delle forme.

L’ obiettivo principale è dunque quello di invitare i bambini a scoprire la matematica divertendosi .

Inutile dilungarsi sugli scopi educativi e sui benefici.

In generale, i giochi matematici combinano l’apprendimento con il divertimento, stimolando l’interesse per la matematica e promuovendo lo sviluppo delle competenze matematiche.

Ecco qualche esempio:

Costruire forme geometriche

Si parte alla ricerca/ raccolta di bastoncini o rametti presenti sulla spiaggia.

Più se ne trovano e maggiori saranno le possibilità per costruire un numero più grande di forme geometriche: triangoli, quadrati, trapezi, rettangoli…

Le figure possono poi essere esplorate per andare alla scoperta di proprietà e caratteristiche; possono essere misurate intatte le loro parti, angoli e lati; possono essere osservate e confrontate alla ricerca di somiglianze e differenze.

Associare forme geometriche

Osservare gli oggetti intorno- ombrelloni, asciugamani o secchielli- e confrontare le forme.

A quali figure geometriche possono essere associate ?

Un ombrellone potrebbe essere associato ad un cerchio e un secchiello a un cono.

Raccogliere e classificare conchiglie

Raccogliere conchiglie di diverse forme e dimensioni per poi classificarle in base alle caratteristiche comuni: colore, forma o dimensioni.

Contare e raggruppare le conchiglie in mucchietti sa due, tre, quattro…

Misurare e fare stime

Utilizzare il piede, la mano o altri oggetti come unità di misura e fare stime sulle dimensioni degli oggetti. Si può misurare la lunghezza dell’ombra di un ombrellone o la larghezza di un castello di sabbia…

Le stime fatte possono poi essere verificate con misurazioni di precisione.

Inventare problemi sulla distanza

Misurare la distanza tra due punti più o meno vicini, due ombrelloni o due segnalini posti appositamente sulla spiaggia.

Si possono inventare problemi di confronto tra distanze e organizzare piccole sfide per risolverli: se l’ombrellone A si trova a 10 metri dalla linea dell’acqua e l’ombrellone B si trova a 15 metri, qual è la differenza di distanza tra i due ombrelloni?

Ipotesi e sperimentazioni, ovviamente con metro alla mano!

Giocare al gioco de “Il numero del giorno”

Scegliere il numero della data del giorno o uno a scelta e organizzare sfide per creare tante operazioni matematiche diverse che per risultato diano solo quel numero.

Se il numero del giorno è 6, l’espressione potrebbe essere

2 + 2 + 2 = 6

3 x 2 = 6

(12 ÷ 4) x2 = 6

Fare misurazioni

Misurare gli oggetti sulla spiaggia con metro e righello: un castello di sabbia, un secchiello, un frisbee paletta e formine….

Le misurazioni ottenute possono essere confrontate per ordinare gli oggetti in base alla loro lunghezza o altezza o per creare problemi di confronto.

Creare e risolvere sudoku

Disegnare una griglia sulla sabbia per creare e risolvere Sudoku in modo che ogni riga e ogni colonna contengano tutti i numeri da 1 a 9 senza ripetizioni.

Matematica sotto l’ombrellone perché…

Perché la spiaggia offre un ambiente concreto in cui i bambini possono sperimentare e applicare molti concetti matematici,

Perché permette ai bambini di toccare, misurare, confrontare e manipolare oggetti -conchiglie, secchielli, sabbia, acqua- consentendo loro di utilizzare i concetti matematici con l’esperienza reale,

Perché offre un coinvolgimento multisensoriale che lascia tracce profonde,

Perché i giochi matematici in spiaggia si prestano a essere giocati in gruppo, incoraggiando la collaborazione, la socializzazione e la comunicazione,

Perché permettono ai bambini di connettersi con la natura esplorando anche la connessione tra i concetti matematici e l’ambiente naturale,

Perché fornisce ai bambini un’esperienza di apprendimento significativa in un ambiente stimolante e piacevole.

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Spunti editoriali

200 Giochi Matematici per Bambini 6-9 Anni: Giochi e Passatempi di Matematica e Logica 

Problemi senza problemi. Attività di problem solving matematico nella Scuola primaria

La grammatica? Una favola!: Il paese delle parti del discorso Maria Montessori

Disfaproblemi

Lily, piccola rana, grande esploratrice: Leggere per fare e per scoprire

ALLEOVS Mathemeister Plus+ Matematica Summer Scuola elementare Gioco di Reazione (2-4 Giocatori)


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Matilde e la ricotta; dallo stereotipo al cambiamento

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La favola di Matilde e della sua ricotta è nata molto tempo fa dalla penna di Giuseppe Pitrè (1841 – 1916 )  e ha dato seguito a numerose versioni legate anche alle specificità culturali delle diverse regionali d’Italia.

La favola può essere analizzata anche su un piano diverso rispetto a quello della semplice narrazione e può essere da stimolo per parlare di differenze di genere e di stereotipi femminili.

Già da una prima analisi emerge chiaramente che la favola si rivolge principalmente ad un pubblico femminile e in particolare, proprio per il linguaggio favolistico utilizzato, alle bambine.

All’interno della favola si possono facilmente riconoscere tre piani narrativi: quello del presente, del sogno/progetto e quello della realtà.

Il presente: Matilde è una ragazzina che vive in una società rurale; e come ogni ragazzina della sua età, sogna. Il suo non è un sogno irrealizzabile, ma un preciso progetto imprenditoriale che Matilde mette a punto passo dopo passo con la sua ricotta in testa.

Il progetto: il progetto è particolareggiato ; Matilde non lascia indietro niente e si dimostra capace di intraprendere un percorso imprenditoriale: capitale da investire, attività in previsione , produzione, piano di realizzazione.

Matilde però è comunque succube dello stesso stereotipo che la imprigiona e, se da un parte va oltre con il suo sogno/progetto, il suo punto di arrivo, la realizzazione è ancora quella stereotipata: la bella casa, prestigio economico e sociale.

Una sorta di riscatto e prigione allo stesso tempo…

La realtà: al colmo del suo sogno, Matilde compie il gesto dell’inchino che, con la caduta della ricotta, porta inesorabilmente alla distruzione di tutti i sogni e di tutti i progetti.

Riflessione: domande-stimolo

Perché per le donne, ieri ancor più di oggi, farsi donne lavoratrici e imprenditrici era tanto irrealizzabile?

Qual era il loro ruolo nella società?

Il sogno di Matilde reclama il diritto ad una vita libera di realizzarsi secondo i propri sogni e desideri o è semplicemente un sogno?

La ricotta cade e con lei i sogni e i progetti fatti; il messaggio può essere interpretato in due modi, uno positivo ed uno negativo, bloccante; quali possono essere?

Quali le conclusioni?

Per parlare di parità di genere è assolutamente necessario rompere gli stereotipi che ingabbiano uomini e donne in “luoghi” diversi e spesso opposti.

Forse la parità di genere può avvenire solo con l’abbattimento di queste gabbie, in un processo di sintesi tra uomo e donna; un punto di incontro fra la razionalità maschile e la capacità immaginifica femminile, proprio come quella di Matilde.

Una terza strada dunque, quella della sintesi, che si può imboccare anche da punti di partenza diversi e che uomini e donne possano liberamente percorrere facendo propri gli strumenti in grado di renderla realizzabile e percorribile .

L’attività proposta per la ricostruzione della storia si compone delle stesse immagini utilizzate nel video e di cartellini di testo .

Leggendo i cartellini con il testo i bambini dovranno procedono con gli abbinamenti.

Immagini e testo presentano i bordi del medesimo colore a scopo autocorrettivo.

Terminati gli abbinamenti, i bambini avranno a disposizione l’intera storia da rileggere e, perché no, drammatizzare nei piccoli gruppi.

Lily, piccola rana, grande esploratrice: Leggere per fare e per scoprire

Lily, piccolissima rana, un giorno decide di uscire dal suo stagno e, con un salto, di iniziare il suo primo viaggio. Il suo sarà un viaggio entusiasmante che la porterà a a scoprire l’esistenza di alcune delle meravigliose creature che si prendono cura del pianeta che le ospita, ognuno per la sua parte: api, farfalle, chiocciole e formiche. Ma anche lo stagno le riserva delle sorprese: uova e girini popolano l’acqua.Lily scopre così la straordinaria metamorfosi della rana, quella stessa metamorfosi che l’ha portata ad essere quella grande esploratrice che oggi è…

La scatola

Nel bosco succede qualcosa di strano. Qualcuno o qualcosa ha lasciato una scatola con due fessure. Da dentro qualcuno o qualcosa guarda attento gli animali. Chi sarà mai? Da dove è venuta? Cosa ci fa nella foresta? Nessuno si sa rispondere. Una cosa è certa: quel qualcuno o qualcosa non vuole uscire da li dentro. Un libro sul potere della gentilezza, dell’amore e dell’amicizia che fa schiudere.

La piccola gentilezza

La storia è una parabola moderna. Protagonista: una gentilezza alquanto bistrattata da tutti. Ma proprio quando sembra scoraggiarsi al punto di credere che il mondo non abbia più bisogno di lei, accadono felici incontri. Piccolo raggio di sole gli farà incontrare l’amico sorriso, il sig. Buongiorno, la parolina Grazie e Piccolo aiuto: tutti insieme le dimostreranno che sono proprio le cose piccole e gentili a cambiare il mondo. La storia è un invito per ogni lettore a lasciarsi coinvolgere. L’edizione illustrata è particolarmente adatta per essere regalata ai bambini. 


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