Month: Settembre 2024

Sulle tracce del passato-per celebrare la festa dei nonni ricostruendo la storia

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ll tempo, nelle sue tre grandi dimensioni di passato, presente e futuro, costituisce un ciclo naturale che collega l’intera esperienza umana.

L’interconnessione con il mondo è alla base della pedagogia montessoriana, un’interconnessione che nasce dal concreto, un concreto fatto di esperienza, osservazione e sperimentazione.

I cicli naturali offrono una reale percezione dello scorrere del tempo fatto di continui passaggi che si ripetono con un ordine preciso: la stagionalità, i giorni, i mesi e gli anni, i cicli vitali di piante, fiori e animali, le metamorfosi e molto molto altro ancora…

Le passeggiate in natura offrono occasioni imperdibili per cogliere la ciclicità delle stagioni: la raccolta e l’osservazione di elementi naturali fin da piccolissimi rappresenta un’opportunità imperdibile per avvicinarsi in modo spontaneo al concetto di tempo.

Attraverso la raccolta di foglie in autunno, l’osservazione dei boccioli in primavera o il ciclo delle piogge, i bambini iniziano a interiorizzare i ritmi naturali che scandiscono il mondo attorno a loro.

Queste esperienze sensoriali non solo rafforzano la connessione con la natura, ma offrono anche una base concreta per esplorare concetti più complessi legati al tempo, come il cambiamento e la crescita. Nella pedagogia Montessori, questo tipo di apprendimento pratico, immerso nella realtà e nell’osservazione, permette ai bambini di sviluppare una consapevolezza profonda e rispettosa del tempo e dei suoi cicli, arricchendo così la loro comprensione del mondo e della propria storia personale.

Attività: le stagioni in quattro scatole

Possono essere realizzate vere e proprie scatole per la raccolta: primavera, estate, autunno e inverno.

Agli elementi raccolti si possono aggiungere foto o disegni di cose che non si possono raccogliere direttamente.

Ogni scatola un tesoro. Gli elementi contenuti possono essere messi a confronto:

-ci sono ancora o non ci sono più?

-sono uguali o diversi?

-ci sono elementi che si trovano in tutte le scatole, solo in due o tre o in una sola?

Passato

Il rito del compleanno celebrato nelle classi Montessori, celebra il prezioso legame tra il passato e il presente. Durante il rito, non si festeggia unicamente il giorno della nascita, ma ripercorre l’intero percorso di crescita e sviluppo partendo dal momento della nascita; foto, oggetti e ricordi testimoniano il tempo passato e descrivono le storie personali dei bambini attraverso lo scorrere delle stagioni e degli anni.

Presente

Il presente è il momento in cui viviamo, un’opportunità per fare esperienza e apprendere.

È il tempo della crescita, il tempo in cui si costruiscono percorsi, si fanno scoperte, si creano legami, si rinforzano legami e si sviluppano i talenti. Vivere il presente significa imparare ad apprezzare ogni attimo e a rendersi conto di quanto siano speciali i momenti che trascorsi insieme.

Invitiamo i bambini a fermarsi, ad osservare e ad ascoltare; invitiamoli a godersi i momenti senza correre e sfuggire; invitiamoli a prendersi cura di quello che ci circonda, a notare e dare forza a tutte le piccole e belle cose che ci fanno stare bene e sorridere.

Futuro

Il futuro è un tempo tutto ancora da esplorare, è lo spazio delle curiosità da soddisfare, dei luoghi da scoprire e delle cose da sperimentare.

Incoraggiamo i bambini ad essere curiosi e ad esprimersi creativamente; incoraggiamoli a trovare soluzioni, a esplorare, a condividere, ascoltare e a collaborare per costruire percorsi autentici e significativi.

Il passare del tempo: i nonni

La festa dei nonni, in questo contesto, può andare ben oltre la semplice celebrazione e essere un anelo di congiunzione tra passato, presente e futuro.

È un’occasione per celebrare il flusso continuo della vita; per scoprire e riconoscere che le storie e i racconti del passato hanno il potere di intrecciarsi con quelli del presente dei bambini: ogni aneddoto condiviso, ogni fotografia, ogni oggetto del passato offerto dai nonni ai bambini, arricchisce la loro identità, offrendo spunti di riflessione creando legami profondi e significativi che attraversano il tempo.

Il Tempo raccontato dai nonni: oggetti, foto e parole

Per celebrare la Festa dei Nonni, si può proporre un’attività speciale per permettere ai bambini di scoprire il passato attraverso oggetti, fotografie e ricordi dei loro nonni o degli anziani vicini a loro.

Chiedere ai nonni di raccontare una storia attraverso qualcosa di concreto e tangibile, arricchito da un piccolo racconto, un aneddoto o una breve didascalia che ne descriva qualche aspetto.

Possono essere richiesti oggetti di vario genere; utensili, giochi o accessori, fotografie o vecchie pagine di giornali, racconti e ricordi scritti.

Gli oggetti raccolti diventano un mezzo per ricostruire la storia attraverso le tracce più recenti.

Un’attività per riscoprire e ricostruire il passato in modo concreto e coinvolgente.

Un biglietto da scaricare per ringraziare tutti i nonni del mondo

Nonni, raccontateci di voi: un diario per custodire ricordi, storie di vita, saggezza e tradizioni da tramandare alle nuove generazioni

FIABE PER ADDORMENTARE I NONNI

I Nonni: Custodi di Magia e Saggezza: Un Viaggio Illustrato che Insegna ai Bambini l’Amore, la Cura e il Rispetto per i Nonni e gli Anziani

Sulle tracce degli antenati. L’avventurosa storia dell’umanità 


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Educare alla pace: la visione cosmica di Maria Montessori

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Il bambino è la speranza del mondo. In lui risiede il futuro.
Maria Montessori, La mente assorbente

Educare alla pace, ma come?

Maria Montessori ha offerto una visione educativa olistica tanto da poter parlare di una vera e propria filosofia educativa.

La sua visione educativa si basa su un approccio “cosmico“, che riconosce una perfetta interconnessione tra l’uomo e la natura.

Perché cosmica?

Perché cosmo deriva dal greco kosmos, che significa ordine o, più precisamente, un tutto governato da ordine.

In termini pedagogici il Kosmos greco si traduce nella visione cosmica di Maria Montessori, che invita ad un modo diverso di osservare il mondo, non nelle sue singole parti, ma nella sua complessità.

In una tale visione, tutti gli esseri, organici e inorganici, appaiono immediatamente come strettamente interconnessi l’uno con l’altro in innumerevoli modi, e l’insieme delle interconnessioni dà vita ad un tutto armonioso.

Uomini, animali, piante e ogni elemento della Terra abita il piano cosmico, quell’incredibile piano dove niente avviene a caso e dove ogni elemento ha un ruolo e un compito da realizzare .

La vita umana dipende dal lavoro di tutti: la casa che abitiamo, il frutto che mangiamo, il vestito che indossiamo, il carbone che ci riscalda, il letto che ci accoglie, tutto dobbiamo ad altri uomini. […] Allora è chiara la funzione vitale, quando appare che ogni vita è un operaio del bene universale – e non un semplice goditore dell’ambiente, né un adoratore del proprio perfezionamento

M.Montessori, Che cos’è l’educazione cosmica

Quando parliamo di educazione cosmica, ci riferiamo ad una preparazione pratica, autentica ed effettiva che porta bambine e bambini alla comprensione del concetto di umanità fatto non dai singoli elementi, ma da un unico organismo.

Un’educazione improntata a tali principi, permette ai bambini di acquisire consapevolezza dei loro compiti e doveri globali essenziali per il funzionamento dell’intero sistema mondiale.

Educazione cosmica significa dunque educare e preparare i bambini ad assumersi responsabilità , anche nelle piccole azioni quotidiane per rafforzare i legami di interdipendenza e solidarietà che si costruiscono dapprima in classe e nella società via via più allargata poi.

Maria Montessori invita ad aprire lo sguardo e a guardare oltre, a scoprire connessioni e interconnessioni e a riconoscersi in una comune responsabilità educativa nel costruire la pace.

Una missione cosmica, dunque, che non si limita alla sola sfera politica nel prevenire guerre o gestire stati di tensione, ma che trova il suo centro propulsore proprio nell’educazione dei bambini e delle bambine.

L’educazione cosmica non è dunque una disciplina autonoma, né un insieme limitato di contenuti; piuttosto, è una visione ampia e integrata del sapere, che abbraccia tutti gli aspetti della realtà e permea l’intero approccio educativo, stimolando i bambini a esplorare il mondo come un tutto interconnesso.

Scienze, biologia, chimica, storia, geografia, arte e letteratura, ogni cosa ha un ruolo specifico nell’universo e contribuisce all’armonia globale.

Educazione cosmica è coltivare nei bambini una profonda consapevolezza del loro posto nell’universo e delle responsabilità che questo comporta. L’obiettivo è sviluppare in loro un senso di gratitudine, rispetto e responsabilità verso la natura, gli altri esseri viventi e le generazioni future, incoraggiando una mentalità ecologica, pacifica e globale.

In questo modo, l’educazione cosmica non solo forma menti curiose e riflessive, ma coltiva anche la consapevolezza che ogni persona, con il proprio contributo, partecipa al benessere collettivo e alla costruzione di una società più pacifica e sostenibile.

La Giornata Internazionale della Pace

Ogni anno, il 21 settembre, si celebra la Giornata Internazionale della Pace, un’opportunità per riflettere sull’importanza della pace e della tolleranza in un mondo da sempre segnato da conflitti.

La giornata ci ricorda che la pace non è solo l’assenza di guerra, ma uno stato attivo di armonia e cooperazione.

Una cura e un’attenzione verso tutto ciò che ci circonda.

Cinque leggende dal mondo sulla pace

Le cinque leggende provenienti dai diversi continenti offrono spunti di riflessione sui vari aspetti della pace: collaborazione, rispetto reciproco, armonia,  flessibilità, connessione con la natura.

Attraverso le storie simboliche e le attività didattiche proposte ( giochi di ruolo, scrittura creativa, scrittura riflessiva, arte ed altro ancora), i bambini possono esplorare il valore della pace, imparare a riflettere sugli eventi della quotidianità e imparare a costruirla.

1. Africa – La tartaruga e il baobab

2. Asia – La gru che porta armonia

3. Europa – Eirene, portatrice di pace

4. Oceania – Il corallo e la stella marina

5. America – Il vento e la montagna

Favole di pace. Ediz. ad alta leggibilità 

Tante piccole fiabe per ridere, sognare e pensare. Quattordici storie che insegnano a ripudiare la guerra e i conflitti e a privilegiare la pace, l’amicizia e la fantasia, immaginando modalità diverse per la costruzione di un mondo non violento.

Piccolo come la pace. Ediz. a colori

La pace inizia con un sorriso: parte dai piccoli gesti quotidiani, dalle mura di casa. La pace inizia in famiglia. Nelle cose semplici di tutti i giorni. Perché soltanto se c’è pace nel nostro cuore, possiamo coltivare la pace nel mondo. Un meraviglioso albo illustrato, che ci conduce per mano all’essenza della vita.

Il ponte dei bambini. Ediz. a colori 

Sulla sponda di un fiume abitano due famiglie di contadini, una sulla riva sinistra e l’altra sulla riva destra. Fra le famiglie non scorre buon sangue e spesso litigano fra di loro. Ma un giorno, quando le acque nel fiume si sono abbassate, i bambini non resistono alla tentazione e attraversano il fiume… 


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L’ambiente è maestro

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Il bambino si forma attraverso l’ambiente. Dobbiamo offrire al bambino un ambiente che lo aiuti a svilupparsi liberamente.

La mente del bambino. Mente assorbente, Maria Montessori

Relazionarsi attraverso esperienze concrete con il mondo che li circonda, permette ai bambini di costruire un percorso spontaneo e naturale che li porterà via via alla comprensione di concetti sempre più complessi.

Questo principio è alla base del metodo Montessori: il bambino è il solo protagonista del proprio percorso di crescita e procede per esplorazioni e scoperte costruendo in modo efficace ed autentico, e senza intermediazioni astratte o artificiali, i propri saperi.

Permettere ai bambini di fare esperienze dirette e concrete con quanto li circonda, in modo naturale e spontaneo, rappresenta il cuore dell’approccio educativo montessoriano.

Lo sviluppo e l’acquisizione di competenze e conoscenze avvengono solo attraverso l’interazione e l’esplorazione diretta del mondo fisico.

E per favorire le esplorazioni e le sperimentazioni l’ambiente si struttura per offrire, incuriosire e stimolare. Tutto è pensato per essere accessibile e alla portata dei bambini; tutto invita a toccare, a esplorare e a manipolare; oggetti e materiali guidano alla comprensione di concetti complessi, come quello del linguaggio, della matematica, della scienza e della botanica.

L’ambiente diventa dunque un maestro silenzioso, pronto a offrire infinite opportunità di apprendimento.

Maria Montessori sosteneva che gli oggetti hanno il potere di chiamare i bambini e che la loro “voce” è per loro irresistibile.

Ma l’esplorazione non si ferma certo ai materiali e ai muri delle aule: giardini, parchi, boschi, orti e fattorie diventano luoghi privilegiati per connettersi con il mondo esterno.

Ogni ambiente offre infinite possibilità e invita all’osservazione diretta: si sperimentano i cicli della vita, i cambiamenti delle stagioni e le dinamiche della natura; si entra in contatto in modo naturale con il mondo e si impara a conoscerlo sviluppando al contempo un pensiero critico e autonomo.

L’Esperienza Concreta e il Linguaggio

L’apprendimento del linguaggio non fa eccezione: anche in questo campo, Maria Montessori promuove un approccio concreto e multisensoriale.

Prima di affrontare la scrittura e la lettura, i bambini vengono introdotti ai suoni delle lettere in modo sensoriale e pratico. Essendo il linguaggio una funzione naturale e spontanea dell’essere umano, deve essere sviluppato attraverso l’osservazione e la manipolazione di simboli e oggetti reali.

Un esempio chiave è l’uso delle lettere smerigliate: i bambini possono toccare e tracciare la forma di ogni lettera con le dita, costruendo una connessione fisica e visiva con il simbolo e il suono corrispondente. Il tatto diventa uno strumento fondamentale per imprimere nella memoria la forma delle lettere, accompagnato dall’associazione sonora del fonema.

L’approccio montessoriano al linguaggio parte quindi da un’esperienza sensoriale diretta: i bambini non memorizzano passivamente i simboli, ma li esplorano, li toccano, li tracciano e li nominano, ascoltando e ripetendo i loro suoni ad alta voce.

Questo passaggio dal concreto all’astratto garantisce una comprensione profonda della relazione tra suono e simbolo ancora prima che la scrittura e la lettura vengano affrontate in un senso propriamente formale.

Il linguaggio poi si articola, si sviluppa e si perfeziona ulteriormente attraverso il coinvolgimento attivo dei bambini: lettere mobili e nomenclature li guidano gradualmente e in modo spontaneo alla costruzione, al riconoscimento e alla scoperta di parole che vengono scomposte e composte nei loro elementi di base in modo giocoso e concreto.

Esploratori di lettere e parole” è un’attività semplice e coinvolgente pensata per introdurre i bambini al linguaggio attraverso l’esplorazione di oggetti reali.

L’attività prevede l’uso di un cestino che contiene una selezione di oggetti concreti, uno per ogni lettera dell’alfabeto; una scatola con le lettere dell’alfabeto ed una busta con tutti i nomi degli oggetti .

A ciascun oggetto si associa dapprima la sua iniziale (la sola lettera dell’alfabeto) e successivamente un cartellino con il nome dell’oggetto, in cui le vocali e le consonanti sono evidenziate con colori diversi.

Il bambino pesca o sceglie dal cestino un oggetto, lo nomina e ne ascolta i suoni che compongono il suo nome; poi ricerca la lettera dell’alfabeto con cui quel nome inizia.

Associati oggetti e lettere dell’alfabeto, inizia la ricerca dei nomi che li identificano: dapprima riconoscendo la sola lettera iniziale e successivamente per lettura.

L’osservazione dei cartellini mette in risalto le combinazioni di consonanti e vocali evidenziate con colori differenti, blu e rosse.

Finalità dell’Attività:

  • Sviluppo del linguaggio: l’attività stimola il riconoscimento visivo e fonetico delle lettere, associando i simboli scritti a oggetti concreti che i bambini possono manipolare e riconoscere nella vita quotidiana.
  • Associazione tra suono e simbolo: i bambini imparano a distinguere vocali e consonanti attraverso il colore, comprendendo la loro diversa funzione nella composizione delle sillabe e successivamente delle parole.
  • Coinvolgimento multisensoriale: l’esplorazione tattile e visiva degli oggetti permette ai bambini di apprendere in modo naturale e partecipativo.

Conclusione

Il processo di apprendimento diventa più significativo quando il bambino può relazionarsi direttamente con ciò che lo circonda, integrando il pensiero astratto con l’esperienza concreta.

Proporre attività come quella dell’Esploratore di lettere e parole, offre una modalità efficace per introdurre anche i più piccoli all’universo delle lettere, attraverso un approccio tangibile e stimolante.

Contare con le perle: un viaggio sensoriale nel mondo della matematica

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…permettere al bambino di vedere il mondo con i propri occhi, di esplorare con le proprie mani e di apprendere con il proprio cuore
La mente assorbente, Maria Montessori

Le perle colorate sono uno degli strumenti più affascinanti e iconici del metodo Montessori, progettate per accompagnare i bambini alla comprensione dei concetti matematici attraverso l’esperienza concreta.

Maria Montessori, osservando come i bambini imparassero meglio attraverso la manipolazione di oggetti concreti, introdusse le perle come un mezzo per rappresentare numeri e quantità.

Ogni serie di perle è colorata e raggruppata in bastoncini che rappresentano valori numerici specifici, creando una rappresentazione visiva immediata dei numeri.

Le perle non solo forniscono una base per il conteggio, ma introducono anche i bambini alla bellezza e all’ordine della matematica. I colori vivaci e le forme simmetriche delle perle catturano l’attenzione dei bambini e li invitano alla manipolazione e all’esplorazione autonoma rendendo la matematica accessibile e divertente.

Utilizzo delle perle

Inizialmente i bambini imparano a riconoscere il numero rappresentato da ciascuna barretta di perle contandole una ad una toccandole con le mani.

Gradualmente ogni colore viene associato alla rispettiva quantità senza la necessità di contare le perle.

Se chiediamo ad un bambino di mettere sul tavolo un 5 e un 3, prenderà immediatamente una barretta celeste ed una rosa.

Con le perle si fanno addizioni e sottrazioni sotto forma di lunghi serpenti colorati.

All’inizio le addizioni con il serpente non supereranno la decina, successivamente andranno ben oltre, raggiungendo numeri formati da più decine.

Una volta costruito il serpente colorato, i bambini cominciano a contare le perle e quando il serpente è cresciuto, si sa, deve cambiare pelle…così si invitano i bambini a trasformare il serpente colorato in una con la nuova pelle dorata; sommando le perle e raggiunta la decina, si sostituiscono le barrette delle unità con una barretta dorata, quella del dieci.

Continuando a contare, decina dopo decina, il serpente cambia pelle e diventa tutto d’oro o con una piccola coda colorata.

Con il serpente dell’addizione, sommare i numeri è qualcosa di concreto, autentico ed estremamente piacevole.

Strisce con addizioni rappresentate.

Utilizzo: prendere una striscia e riprodurre sul banco o sul tappeto l’addizione proposta scegliendo dalla scatola delle perle, concrete o stampabili, quelle del solito colore.

Contare le perle una ad una; se si arriva alla decina, sostituire le barrette colorate con quella della decina e proseguire a contare fino a calcolare la somma.

Materiali Necessari:

Perle colorate, preferibilmente in legno e abbastanza grandi in quantità sufficiente per rappresentare almeno 5 serie di numeri da 1 a 10. Tradizionalmente, i colori Montessori sono:

  • 1: Rosso
  • 2: Verde
  • 3: Rosa
  • 4: Giallo
  • 5: Azzurro
  • 6: Viola
  • 7: Bianco
  • 8: Marrone
  • 9: Blu
  • 10: Dorato ( per le decine)

Filo metallico resistente, ma abbastanza flessibile per infilare le perle.

Forbici e pinze per tagliare, modellare il filo metallico e chiuderlo alle estremità.

Istruzioni

 Infilare le perle:

Iniziare con il bastoncino del numero 1. Prendere una perla rossa e infilarla sul filo.

Piegare le due estremità del filo per bloccare la perla in posizione. Procedere con i bastoncini successivi fino al numero 9. Per le decine, utilizzare 10 perle dorate.

Un libro per ricominciare

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Il viaggio è sempre un buon inizio, una scoperta, un’avventura.
Il viaggio è sempre movimento anche quando si resta fermi a leggere un libro…

Beatrice Mașini

Il momento dell’incontro con gli alunni dopo la lunga pausa estiva porta sempre con sé un forte carica emotiva fatta non solo della gioia di rivedersi e ritrovarsi, ma anche dell’ansia verso tutto ciò che di nuovo ci aspetta.

Quello dell’inizio è un momento importante per insegnanti e alunni: è il rinnovo di una promessa di fiducia e di cura reciproca; è lo sguardo d’intesa di chi comincia insieme un nuovo viaggio nella certezza che sarà un viaggio buono e bello.

E come ogni viaggio è necessario equipaggiarsi e quale momento migliore per farlo se non quello che ci fa ritrovare uno accanto all’altro?

Ritrovarsi per ascoltarsi, per riconoscersi e conoscersi di nuovo, con quel qualcosa di più che il tempo sempre ci regala; ma ritrovarsi anche per immaginare nuove prospettive, per dare vita a nuove idee e nuovi legami…

Ritrovarsi leggendo un libro può essere un buon inizio per aggiungere un tocco di poesia alla magia che l’incontro porta con sé; leggere un libro per dare all’accoglienza quelle parole che spesso non riusciamo a trovare o quelle immagini che non riusciamo a suscitare perché un libro non è solo ciò che racconta, ma è ciò che risuona dentro ognuno di noi, grandi o piccoli che siamo.

Un libro ci accompagna sempre, in ogni viaggio.

Uno dei tanti libri per il momento dell’incontro è un libro che parla proprio del viaggio.

Un libro per scoprire il senso della partenza come momento di crescita e arricchimento, indipendentemente dalla strada percorsa o dalla destinazione.

“Il buon Viaggio”

di Beatrice Masini e Gianni De Conno edito da Carthusia

Vincitore del Premio Andersen 2018, Libro dell’anno; Premio speciale della Giuria.

Un libro che non parla di un viaggio, ma del viaggio inteso nel senso più ampio del termine.

Il viaggio come metafora di vita; un libro incredibilmente poetico che ci aiuta a riflettere su noi stessi e sui rapporti con gli altri, conosciuti o sconosciuti che siano; un libro, direi, del “qui ed ora” che emerge con tutta la sua forza quando capisci che ogni momento è il viaggio non solo l’arrivo…

Viaggiare è cambiamento per definizione, è incontro, novità, emozione; ma è anche distacco e attesa.

É partenza, non destinazione.

La meta non è sempre così certa o pianificata e spesso cambia proprio strada facendo.

Il viaggio però non si interrompe mai e i compagni di viaggio possono cambiare; possono essere tanti, pochi o pochissimi, ma l’importante è godere il momento e stare bene.

Il viaggio ci regala sempre qualcosa di nuovo e inaspettato: un tramonto, un fiore, una notte stellata, una silenziosa montagna o un mare impetuoso.

Un viaggio può presentare anche momenti di difficoltà e imprevisti, può richiederci scelte difficili, può risultare anche faticoso, ma rimane sempre una grande occasione per riflettere, ripianificare e cambiare rotta.

Possiamo sempre decidere di restare, di ripartire, di aggiungere tappe non calcolate, di godere di incontri che ci fanno cambiare strada e prospettiva.

“Uno ti dice Buon viaggio
quando ti vede pronto per andar via
e non sai dove vai
e nemmeno perché
ma crede che tu sappia tutto
e invece non sai niente
ma va bene così.
A volte non sai niente nemmeno alla fine,
perché non sai se quella è la fine
o se è solo una tappa.
Allora vuol dire che hai fatto davvero Buon viaggio,
perché sei già pronto per cominciarne un altro”.

Beatrici Masini

Viaggiare… può sembrare una cosa uguale per tutti, mentre in realtà è un’esperienza diversa per ognuno di noi, proprio come questo libro che sa parlare ad ognuno in un modo straordinariamente diverso.

Quanto durerà il viaggio?

Quante saranno le tappe?

Nessuno può saperlo in anticipo e non è nemmeno così necessario saperlo prima anzi, forse, non è dato saperlo nemmeno alla fine perché la fine di un viaggio può essere l’inizio per un altro…

Spunti editoriali

Il mondo ti aspetta. Ediz. a colori

Un barattolo di stelle. Ediz. a colori

Il meraviglioso viaggio di Nils Holgersson


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Dove l’autonomia incontra l’apprendimento

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L’educazione non è qualcosa che il maestro fa al bambino, ma qualcosa che il bambino fa per sé stesso

Il segreto dell’infanza, M.Montessori

Uno degli aspetti fondamentali del metodo Montessori è la centralità dell’autonomia del bambino nel processo di apprendimento. Maria Montessori, con la sua visione rivoluzionaria dell’educazione, comprese che i bambini apprendono in modo più efficace quando hanno la libertà di esplorare, scoprire e sperimentare in modo autonomo.

La sua pedagogia si basa sull’idea che l’educazione non sia un processo di trasmissione passiva di conoscenze, ma un viaggio attivo in cui il bambino è il protagonista; è lui che sceglie il mezzo e la strada.

In un ambiente montessoriano, l’educatore agisce come guida e osservatore piuttosto che come figura direttiva. Questo permette al bambino di sviluppare una maggiore fiducia in sé stesso e una consapevolezza delle proprie capacità.

Offrire ai bambini la libertà di scegliere tra un ampio ventaglio di attività concrete e di proposte che toccano i loro interessi personali, dà vita ad un percorso educativo in cui l’apprendimento nasce da una forte motivazione interna, dalla curiosità e dal desiderio di conoscere il mondo che li circonda.

E l’autonomia non solo promuove una maggiore indipendenza, ma favorisce anche lo sviluppo di competenze per la risoluzione dei problemi e il pensiero critico, l’autodisciplina e un forte senso di autoefficacia.

I bambini imparano a gestire il tempo secondo i propri ritmi e senza forzature esterne; imparano a prendere decisioni e a sperimentare le conseguenze di azioni e comportamenti in un ambiente n un ambiente accogliente e inclusivo, dove ognuno viene ascoltato e rispettato.

Queste competenze non riguardano il solo apprendimento scolastico, ma costituiscono la base per lo sviluppo di individui equilibrati, responsabili e capaci di affrontare le sfide della vita con sicurezza e resilienza.

L’apprendimento attivo incoraggia i bambini alla collaborazione e al rispetto reciproco; in una classe montessoriana i bambini, anche di diverse età, lavorano insieme, imparando gli uni dagli altri e aiutandosi a vicenda. Questo modello di apprendimento interattivo non solo consolida le competenze cognitive, ma promuove anche l’empatia, la pazienza e il rispetto per le diversità individuali.

Non trasmissione di conoscenze, dunque, ma offerta di occasioni, possibilità e percorsi per preparare i bambini di oggi a diventare adulti responsabili e consapevoli, pronti ad affrontare le sfide future con fiducia e determinazione.

“Animali al ballo”, un’attività concepita per offrire ai bambini un’esperienza di apprendimento multisensoriale che integra diverse competenze linguistiche e cognitive in un contesto ludico e coinvolgente. 

Attraverso l’utilizzo autonomo del materiale, i bambini seguono un percorso che comprende:

  1. Lettura e abbinamento immagine-parola: abbinamento delle immagini di animali con i nomi corrispondenti per rafforzare il riconoscimento visivo e l’associazione tra immagini e testo.
  2. Grammatica con i simboli Montessori: utilizzo dei simboli grammaticali montessoriani per esplorare e comprendere la struttura delle frasi e la funzione delle parole in modo visivo e intuitivo.
  3. Puzzle per la divisione sillabica: ricomposizione delle figure degli animali secondo la divisione sillabica dei loro nomi, per migliorare la consapevolezza fonologica e la comprensione della struttura delle parole.
  4. Frasi da leggere e ricopiare: lettura e scrittura di frasi che riguardano gli animali della piccola storia presentata, per esercitare la lettura, la motricità fine e l’abilità di scrittura attraverso la copia.

Libri per cominciare…

Ti voglio bene! Le avventure di Anatra e Orso Si può essere grandi amici anche quando si è molto diversi? Certo! Anatra e Orso, per esempio, ci riescono benissimo. Ed è molto, ma molto divertente vedere come fanno….

Ti voglio bene anche se… Mini è un cucciolo di volpe che si fa tante domande: Maxi lo amerebbe anche se fosse un orso feroce? O un coccodrillo spaventoso? E, soprattutto: l’amore dei grandi dura per sempre?

Ascolta. Ediz. a colori Timmy è triste, tutti gli suggeriscono come comportarsi come comportarsI, ma proprio non riescono a offrirgli conforto. Poi arriva il coniglio. E non dà alcun consiglio a Timmy, semplicemente… ascolta. 

Il venditore di felicità Siccome dicono che la felicità sia la cosa più importante, quando decidono di venderla, in barattoli, c’è subito la fila. Ma la felicità non si può vendere né comprare. E allora dove si trova? 

(Non) imparerò (mai) a volare  Un pettirosso che non ha alcuna intenzione di lasciare il suo nido, sa che non imparerà mai a volare, quindi tanto vale rinunciare. Ma la volte basta cambiare prospettiva per trasformare un fallimento in una bellissima avventura…


La Catena dell’Anno: un materiale per concretizzare tempo

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Il bambino vive in un ritmo naturale; il nostro compito è quello di facilitare la comprensione del tempo attraverso la presentazione di cicli e routine che riflettano la natura.

la scoperta dell’infanzia, Maria Montessori

La catena dell’anno è un materiale didattico interattivo e straordinariamente innovativo utilizzato in tutte le scuole a metodo Montessori e non solo. Il suo approccio concreto e multisensoriale facilita lo sviluppo di una comprensione autentica e profonda del concetto di tempo, con il suo susseguirsi dei giorni e dei mesi in una ciclicità che abbraccia gli anni, stagione dopo stagione.

Un apprendimento immersivo che permette ai bambini di sentirsi in connessione con il mondo che li circonda, favorendo il riconoscimento dei ritmi naturali della Terra e lo sviluppo di un senso di appartenenza e armonia con il ciclo della vita.

I bambini imparano così, gradualmente, ad osservare, rispettare e apprezzare la natura in tutto il suo divenire, instaurando un legame profondo con l’ambiente e la realtà che li circonda.

Che Cos’è la Catena dell’Anno Montessori?

La catena dell’anno è composta da una serie di perle colorate che rappresentano ogni giorno dell’anno, disposte in modo sequenziale per formare l’intero ciclo annuale. Ogni mese è rappresentato da un colore specifico, e tutto ciò che è collegato a quel mese (come i cartellini dei giorni, delle festività e degli eventi speciali) riportano lo stesso colore, facilitando la visualizzazione, la comprensione della progressione del tempo e l’autocorrezione durante lo svolgersi dell’attività.

Gli Elementi della Catena dell’Anno-materiale di completamento

Il materiale è composto da diversi elementi, ciascuno con una funzione educativa specifica:

  1. Catena delle perle: Ogni perla rappresenta un giorno dell’anno. I colori cambiano a seconda del mese, aiutando i bambini a visualizzare la durata e la successione dei mesi.
  2. Cartellini con i nomi dei mesi: Ogni mese è rappresentato da un cartellino con il suo nome, colorato in modo da corrispondere al colore delle perle relative a quel mese. Rispettando la successione delle perle e associando il nome dei mesi abbinandoli per colore, i bambini imparano a collocare i mesi nell’ordine corretto e a riconoscere le loro caratteristiche.
  3. Cartellini con i numeri dei giorni: il conteggio delle perle di un colore equivale a scoprire la durata del mese; terminato il conteggio si associa al cartellino del mese, quello della sua durata, 28, 30 o 31 giorni. La somma dei giorni dei mesi porta alla scoperta del numero dei giorni che compongono un anno.
  4. Cartellini delle Festività: Le festività nazionali e religiose sono rappresentate da cartellini riportanti la data arricchiti di disegni rappresentativi per facilitarne la memorizzazione. I bambini seguendo la catena ripercorrono i mesi e arrivati a quello ricercato, contando le perle del mese posizionano il cartellino sulla data esatta del giorno della festività
  5. Cartellini degli Equinozi e Solstizi: Gli equinozi e i solstizi sono rappresentati da cartellini che includono brevi descrizioni degli eventi astronomici e i simboli stagionali per eccellenza introducendo i bambini ai concetti di cambiamento stagionale e di fenomeni naturali.
  6. Cartellini riportanti il numero del mese all’interno della sequenza annuale: contando i gruppi di perle, i bambini scoprono in modo naturale la posizione del mese all’interno del ciclo annuale e vi associano il cartellino con la rispettiva posizione.

Come Utilizzare la Catena dell’Anno

L’utilizzo della catena dell’anno Montessori è semplice ma estremamente coinvolgente ed efficace.

Lo sviluppo della catena avviene a terra.

Per associazione i bambini abbinano ad ogni gruppo di perle il nome del mese, la sua posizione all’interno della sequenza annuale e il numero dei giorni; i cartellini con le date degli equinozi e dei solstizi e quelli con le date delle festività.

Quali gli obiettivi?

L’utilizzo della catena dell’anno favorisce

  1. la comprensione concreta del tempo: lo scorrere del tempo, la ciclicità dei giorni dei mesi e delle stagioni è concreta e ben visibile
  2. l’ apprendimento della strutturazione del calendario: la scoperta che la sequenza dei giorni, dei mesi e delle festività si ripete ciclicamente avviene in modi naturale e spontaneo
  3. la conoscenza delle festività e degli eventi culturali e naturali: attraverso l’uso di cartellini rappresentativi, i bambini familiarizzano con le festività, gli equinozi, i solstizi e altre ricorrenze ancora comprendendone il significato e la loro importanza.
  4. lo sviluppo dell’autonomia e e dell’autodisciplina: la catena dell’anno è un materiale autocorrettivo e accessibile, ciò significa che i bambini possono utilizzarlo in modo indipendente procedendo per esplorazioni autonome e personali.
  5. la curiosità e l’osservazione: l’utilizzo della catena promuove la curiosità verso il mondo naturale e culturale, incoraggiando i bambini a nuove scoperte e ad osservazioni più attente e consapevoli.
  6. lo sviluppo della motricità fine: manipolare i cartellini, far scorrere le perle tra le dita per contarle una ad una, migliora la motricità fine e la coordinazione occhio-mano.

Conclusione

La catena dell’anno Montessori è molto più di un semplice calendario; è uno strumento educativo potente che permette ai bambini di esplorare il tempo, le stagioni, le festività e gli eventi naturali in modo concreto e coinvolgente.

Con la sua semplicità e il suo approccio multisensoriale, la catena dell’anno favorisce lo sviluppo dell’autonomia, della curiosità e della comprensione profonda del mondo che ci circonda promuovendo una crescita armoniosa e integrata con il ritmo naturale della vita.

Disponibile in download la catena dell’anno stampabile da plastificare e montare in una lunga striscia e i cartellini dei mesi da abbinare secondo i colori.



Esercizi di copiatura: un ponte tra scrittura e lettura 

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La scrittura non è solo un esercizio motorio, ma un’esperienza profonda che implica la mente e il cuore del bambino. È attraverso la scrittura che il bambino esplora e comprende il mondo, collegando i segni grafici con le idee e le emozioni.

il metodo della pedagogia scientifica, Maria Montessori

Gli esercizi di copiatura consistono nel riprodurre testi scritti, spesso iniziando con semplici frasi o parole e progredendo via via verso testi più complessi.

Questo processo, apparentemente semplice, svolge un ruolo cruciale nello sviluppo delle abilità di scrittura e lettura.

Durante la copiatura, il bambino impara a:

  1. Riconoscere e riprodurre i caratteri: Attraverso la copiatura, i bambini memorizzano la forma delle lettere e dei numeri. Questo rafforza la loro capacità di riconoscere i caratteri durante la lettura e di riprodurli con precisione nella scrittura.
  2. Sviluppare la coordinazione occhio-mano: La copiatura aiuta a migliorare la coordinazione occhio-mano, essenziale per la scrittura fluente. Il bambino impara a controllare i movimenti della mano e a sviluppare un tratto sicuro e preciso, fondamentale per una scrittura leggibile.
  3. Incrementare la concentrazione e l’attenzione ai dettagli: Copiare richiede concentrazione. Il bambino deve osservare attentamente il modello e replicarlo con cura. Questo esercizio aiuta a sviluppare la capacità di attenzione, una competenza utile in tutti gli ambiti dell’apprendimento.
  4. Rafforzare la memoria visiva e motoria: Riprodurre più volte le stesse parole o frasi aiuta a consolidare la memoria visiva e motoria. I bambini imparano a riconoscere i pattern delle lettere e delle parole, migliorando così anche la loro capacità di lettura.

L’Approccio Montessori alla copiatura

Nel Metodo Montessori, l’apprendimento della scrittura e della lettura è un processo naturale e graduale. La copiatura non viene vista come un semplice esercizio meccanico, ma come un’attività creativa che stimola l’autocontrollo e l’indipendenza del bambino.

Alcuni principi chiave del Metodo Montessori applicati alla copiatura includono:

  1. Materiali attrattivi e stimolanti: Le carte delle nomenclature o con brevi testi csono solo alcuni dei tanti strumenti che possono essere utilizzati per la copiatura. Le carte presentano immagini e parole da abbinare in modo concreto affiancando l’una all’altra; l’attività concreta rende l’attività più coinvolgente e significativa.
  2. Libertà di scelta e ripetizione: In un ambiente Montessori, i bambini sono liberi di scegliere quali parole o frasi copiare. Questa autonomia li motiva a impegnarsi maggiormente nell’attività. La ripetizione, componente chiave dell’apprendimento, avviene spontaneamente quando i bambini decidono di ripetere l’esercizio finché non si sentono soddisfatti del loro stesso lavoro.
  3. Autocorrezione e autovalutazione: I bambini vengono incoraggiati a controllare autonomamente il proprio lavoro. Quando copiano, possono confrontare ciò che hanno scritto con il modello originale, imparando a identificare e correggere gli errori in modo autonomo rafforzando la fiducia in sé stessi e la capacità di autovalutazione.
  4. Progressione naturale e personalizzata: Gli esercizi di copiatura iniziano con attività semplici e progrediscono in modo naturale verso compiti più complessi. Ogni bambino avanza al proprio ritmo, seguendo i propri interessi e le proprie curiosità; gli apprendimenti sono dunque personali, autentici ed efficaci.

Benefici a lungo termine degli esercizi di copiatura

Gli esercizi di copiatura non solo favoriscono lo sviluppo delle abilità di scrittura e lettura, ma hanno anche un impatto positivo sulla crescita cognitiva ed emotiva del bambino. Tra i benefici a lungo termine troviamo:

  • Miglioramento delle abilità linguistiche: Copiando testi, i bambini acquisiscono familiarità con la struttura delle frasi e l’uso della punteggiatura e, al contempo, acquisiscono un lessico ricco e sempre più specifico, migliorando in generale la capacità di esprimersi sia oralmente che per iscritto.
  • Sviluppo della disciplina e della perseveranza: La copiatura richiede pazienza e perseveranza. I bambini imparano a rimanere concentrati su un compito fino al completamento, un’abilità fondamentale che li aiuterà anche in altri aspetti della vita.
  • Crescita dell’autostima: i bambini sono attenti osservatori del proprio cammino; i miglioramenti nelle attività di copiatura, sviluppano un senso di realizzazione e fiducia nelle proprie capacità.

Considerazioni

Adattare l’attività di copiatura alle esigenze speciali dei bambini è essenziale per garantire un’esperienza di apprendimento inclusiva e positiva.

Utilizzando strumenti e strategie appropriate, è possibile rendere la copiatura un’attività efficace e accessibile per tutti i bambini a sostegno dello sviluppo linguistico e motorio in modo appropriato e rispettoso delle esigenze individuali.

Alcuni suggerimenti: utilizzare quaderni con righe colorate, matite ergonomiche, font e spaziature ad hoc, supporti visivi, riduzione e sintesi del testo, integrazione con giochi e attività multisensoriale, utilizzo di speciali software di scrittura.

Conclusione

Gli esercizi di copiatura, nel contesto del Metodo Montessori, rappresentano molto più di un semplice strumento per apprendere a scrivere e leggere. Essi integrano diverse competenze cognitive, motorie ed emotive, promuovendo un apprendimento olistico e naturale.

L’approccio Montessori alla copiatura valorizza l’autonomia, la creatività e l’apprendimento autodiretto, offrendo ai bambini un ambiente stimolante e arricchente per crescere e imparare.

Per rendere l’attività di copiatura più coinvolgente e strutturata, si propone un set di carte di copiatura progettate specificamente per i bambini che si avvicinano alla scrittura e alla lettura.

Presentazione delle Carte di Copiatura

Ogni carta presenta un animale secondo alcune sue caratteristiche. Al testo si abbina un’immagine fotografica e un cartiglio con il nome dell’animale.

Ogni carta è progettata per offrire un’esperienza di apprendimento visivamente stimolante e pedagogicamente efficace.

Come Utilizzare le Carte in Classe:

Le carte possono essere utilizzate come carte di copiatura o piccoli testi da dettare; in questo caso le carte possono essere utilizzate dai bambini come strumenti di autoverifica.

Anche se utilizzate come carte di copiatura, la modalità di utilizzo varia a seconda che i bambini sappiano leggere o no.

Ipotizziamo l’utilizzo delle carte da parte di un bambino che non sa leggere.

lI bambino sceglie una carta di particolare interesse oppure sceglie di svilupparle tutte, una ad una. L’insegnante legge la carta scelta.

Dopo l’ascolto, il bambino procede ad associare alla carta con il testo (ascoltato e osservato) l’immagine e il cartiglio corrispondenti, verificando poi l’abbinamento secondo i colori delle cornici. Verificati gli abbinamenti, procede con la copiatura del testo.

Controllo e Correzione: Dopo la copiatura, i bambini confrontano il loro lavoro con l’immagine e il testo originali per identificare eventuali errori e correggerli autonomamente.

Estensione Creativa: I bambini possono essere invitati a disegnare la loro interpretazione dell’immagine fotografica.

É possibile scaricare una miniserie di 4 carte di copiatura; l’intera serie è disponibile nella sezione SHOP

Ordine e libertà; l’importanza della routine

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Le routine scolastiche sono essenziali per creare un ambiente di apprendimento stabile e sicuro.

Nel contesto educativo, la ripetizione di attività regolari non solo organizza la giornata scolastica, ma offre anche ai bambini una struttura prevedibile che favorisce lo sviluppo di competenze fondamentali come l’autonomia, la gestione del tempo e l’autodisciplina.

Le routine aiutano i bambini a sentirsi sicuri e a comprendere meglio il mondo che li circonda.

Il Metodo Montessori enfatizza l’importanza di fornire ai bambini un ambiente preparato in cui possano muoversi liberamente, scegliendo le loro attività in modo autonomo. Tuttavia, perché questa libertà si realizzi in maniera efficace, è necessaria una struttura che li guidi e dia loro sicurezza.

Le routine del calendario e del cerchio sono esempi di strumenti preziosi che, in questo contesto, aiutano a stabilire un ritmo giornaliero armonioso e a favorire lo sviluppo sociale, cognitivo ed emotivo dei bambini.

La Routine del Calendario

La routine del calendario è uno degli strumenti più utilizzati nelle scuole per invitare i bambini a riflettere e a comprendere il concetto di tempo.

Ogni mattina, insieme, i bambini aggiornano il calendario, seguendo lo scorrere del tempo attraverso il susseguirsi dei giorni della settimana, lo scorrere della data, dei mesi, delle stagioni e del tempo atmosferico.

Attraverso l’attività del calendario i bambini imparano a:

  • Comprendere il concetto di sequenza temporale sperimentando come i giorni, le settimane e i mesi si susseguono e si interconnettono contribuendo a sviluppare una comprensione concreta e profonda del tempo.
  • Sviluppare il senso di anticipazione e pianificazione: sapere cosa accadrà ogni giorno aiuta i bambini a sentirsi sicuri e a sviluppare la capacità di anticipare gli eventi futuri.
  • Promuovere la partecipazione attiva e l’inclusione assegnando ruoli diversi nella routine e favorendo un senso di appartenenza alla comunità scolastica.
  • Rafforzare il linguaggio e le abilità matematiche: discutere del calendario stimola il linguaggio e affina la comunicazione, a riflessione sugli eventi e l’uso dei numeri favorendo un apprendimento naturale, autentico e contestuale.

La Routine del Cerchio

Il “cerchio” rappresenta un momento di incontro giornaliero in bambini e insegnanti si riuniscono per condividere ogni giorno il piacere di ritrovarsi, per leggere, per discutere insieme, per una lezione collettiva, o semplicemente per condividere storie e riflessioni.

La routine del cerchio offre numerosi benefici:

  • Costruzione della comunità: Il cerchio è un’opportunità per rafforzare il senso di appartenenza e comunità. I bambini imparano a rispettare il turno di parola, ascoltare gli altri e collaborare.
  • Regolazione emotiva e sociale: il cerchio offre uno spazio sicuro in cui i bambini possono esprimere i loro sentimenti, condividere esperienze personali e apprendere abilità sociali importanti, come l’empatia e la comunicazione.
  • Focus e concentrazione: Il cerchio può essere utilizzato per introdurre nuove attività o lezioni, aiutando i bambini a concentrarsi e a prepararsi mentalmente per il resto della giornata.
  • Sviluppo dell’autocontrollo e della disciplina: Partecipare a un cerchio richiede ai bambini di esercitare il controllo di sé, aspettare il proprio turno e partecipare in modo rispettoso.

Ogni mese un detto popolare per riflettere sulle particolarità di ognuno.

La pedagogia della lumaca; festìna lente

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A pochi giorni di distanza dall’inizio della scuola forse dovremmo riflettere sul nostro fare scuola e sulla gestione del tempo…

Forse dovremmo fare nostro un invito della cultura latina chiuso in un ossimoro dai contorni fantastici:

Festìna lente

affrettati lentamente

Non una contraddizione, se non quella forse più superficialmente evidente; piuttosto una sottigliezza.

Festina lente”, affrettati lentamente.

La tartaruga con la vela- Cosimo I De Medici

Una questione non solo sociale, ma squisitamente educativa.

E come ogni questione educativa, richiama all’attenzione il mondo della scuola perché possa farsi scuola nuova.

Un scuola i cui tempi sono quelli di ognuno e non quelli di tutti.

Una scuola dove il sapere si costruisce, anche se non sempre per le vie più veloci e conosciute.

Una scuola che non si limita a parlare, ma che sa ascoltare.

La pedagogia di Maria Montessori, pur nascendo in tempi in cui il senso dell’immediatezza e della velocità non erano dominanti e pervasivi come oggi, rappresenta l’emblema di un’educazione nuova e lenta, un’educazione a misura di bambino.

Nelle sue scuole il bambini erano al centro del processo di apprendimento e di educazione; niente e nessuno poteva scandire il tempo della giornata scolastica se non il ritmo e il fare di ciascun bambino.

Una scuola lenta, appunto. Una scuola che ribalta e rivoluziona l’intero impianto scolastico, di allora e di oggi ancora.

Dare occasioni. Forse è questo il punto. Dare occasioni, non compiti o nozioni.

Occasioni per connettersi con la natura e con il mondo esterno;

per prendere parte attiva al ciclo della vita con semplici attività di semina, raccolta e cura;

per conoscere e apprezzare il proprio territorio: passeggiando a piedi, osservando, prendendo nota e cercando risposta ai tanti perché

per utilizzare le mani nel senso più bello e proprio del termine: per sperimentare e provare, esplorare e costruire

per ipotizzare e sperimentare, per sbagliare e modificare;

per permettere apprendimenti autentici, efficaci, autocostruiti

Un’inversione di marcia: non velocizzare, ma rallentare.

Come? Perdendo e dando tempo.

Perdere e dare tempo per favorire un’educazione che non funzioni meccanicamente su ritmi imposti dall’esterno, ma che favorisca la ricerca di percorsi autonomi e personali in grado di sviluppare al meglio le potenzialità di ognuno.

La scuola lenta, quella della pedagogia della lumaca, è quella che sa tornare indietro e rallentare, restituendo ad ognuno tempo e dignità.

Facciamoci lumache, noi insegnanti, genitori ed educatori, assaporiamo e facciamo assaporare il gusto della lentezza.

Non velocizziamo. Diamo tempo.

Diamo tempo per parlare e raccontare; giornate, aneddoti, emozioni: Riassaporiamo il gusto dello stare insieme fatto di parole, gesti e cura;

Diamo tempo per scrivere; la fotocopia, veloce e istantanea, non permette certo di ascoltare il rumore della penna che verga il foglio, né tantomeno al gesto grafico di farsi più sicuro e fluido nella ricerca di una calligrafia che sia bella e personale;

Diamo tempo per disegnare; sicuramente richiede maggior impegno e concentrazione rispetto ad un mero disegno da colorare, ma ognuno avrà la possibilità di sentirsi unico e speciale;

Diamo tempo per prendersi cura di sé e di ciò che è intorno a sé; coltiviamo piante e fiori e prendiamoci cura di piccoli animali…

Diamo tempo per scrivere; non più messaggi, ma lettere per creare attese e aspettative

Diamo tempo per creare manufatti e sviluppare ingegno, creatività e senso estetico

Diamo tempo….

Il tempo e la sua misurazione:

Storia di una lumaca che scoprì l’importanza della lentezza

Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare

Trilogia dell’amicizia

Lily, piccola rana, grande esploratrice: Leggere per fare e per scoprire ( disponibile in corsivo e stampato maiuscolo)

Misurare il mondo: Un percorso nel tempo e nello spazio alla scoperta della misura


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