Month: Gennaio 2025

Inverno e letargo; il mondo degli animali che dormono

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L’inverno è una stagione magica, ma è anche un periodo di grandi sfide per la natura.

Per molti animali, affrontare il freddo significa trovare strategie speciali per risparmiare energia e sopravvivere. Tra queste, il letargo è una delle più affascinanti.

Portare in classe il tema del letargo è un’occasione perfetta per unire scienza, osservazione della natura e attività ludiche.

I bambini, curiosi esploratori per natura, possono immergersi in un percorso che li guidi alla scoperta dell’inverno, ai suoi cambiamenti e alle strategie e alle incredibili soluzioni adottate dagli animali per affrontare una stagione spesso difficile.

Perché parlare del letargo in classe?

Il tema del letargo offre ai bambini una prospettiva unica sul rapporto tra natura e stagioni. Li aiuta a sviluppare empatia verso gli animali, a comprendere i cambiamenti stagionali e a cogliere l’importanza dell’adattamento negli ecosistemi.

Un approccio concreto, pratico e creativo permette permette ai bambini di apprendere attraverso il fare in modo divertente e stimolante.

1. Creare una mappa degli habitat

  • Obiettivo: Rappresentare gli ambienti naturali dove vivono gli animali che vanno in letargo.
  • Attività: I bambini, divisi in gruppi, disegnano grandi mappe della foresta, degli stagni, delle montagne o delle caverne. Ogni mappa viene disegnata in due versioni: invernale ed estiva.
  • In ogni mappa i bambini collocano disegni o immagini degli animali che le abitano, ma in modi diversi nelle due stagioni: al caldo delle tane o in habitat particolari o in altre forme…
  • La discussione del perché gli animali adottino strategie “difensive” per sopravvivere al freddo può precedere l’attività od esserne parte integrante durante lo svolgimento.

2. Il ciclo dell’anno e il letargo

  • Obiettivo: Collegare le stagioni al comportamento degli animali.
  • Attività: Utilizzare un grande cartellone circolare per rappresentare il ciclo dell’anno.
  • Ogni stagione può essere decorata con colori e simboli specifici.
  • All’interno del ciclo stagionale, i bambini possono posizionare le immagini di animali in letargo in inverno o in piena attività durante la primavera o l’estate.

3. Osservazione e ricerca

  • Obiettivo: Stimolare il pensiero critico e la ricerca autonoma.
  • Attività: Fornire ai bambini domande guida, come “Perché alcuni animali vanno in letargo mentre altri no?” o “Cosa succede se un animale si sveglia durante il letargo?”.
  • I bambini possono cercare risposte ricercando sui libri o discutendo tra di loro.

-Un’analisi concreta e interattiva sull’inverno, il letargo, gli animali e le strategie di difesa per difendersi dal freddo; un materiale fatto con carte da leggere, associare e rielaborare, ma anche per costruire mappe concrete e raggruppare gli animali per le zone abitate.

-Problemi…di letargo: una serie di problemi per parlare di letargo attraverso situazioni problematiche

-Problemi per i più piccoli: per a offrire un primo approccio alla lettura e alla scrittura in corsivo. Grazie agli esercizi di completamento delle parole legate agli animali protagonisti, i bambini possono migliorare la comprensione del testo e sviluppare le loro abilità linguistiche, passo dopo passo, verso la soluzione del problema.


La scienza comincia dalla curiosità-Isaac Newton e la forza invisibile che muove il mondo

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La curiosità è una delle caratteristiche più sicure e più certe dell’intelligenza” 

La mente del bambino, 1949

Il Valore della Curiosità

La curiosità è il motore che alimenta ogni scoperta scientifica.

E il desiderio innato dei bambini di comprendere il mondo con i loro tanti perché, è il punto di partenza non solo per esplorare, ma per costruire conoscenze più profonde e durature.

La scienza, prima di essere quella che tutti conosciamo, è un viaggio alla scoperta del “perché” delle cose.

L’Importanza di stimolare la curiosità

Nella vita quotidiana e in ambito educativo, stimolare la curiosità significa accendere una scintilla che può trasformarsi in una passione duratura.

Un bambino curioso non si limita a memorizzare informazioni ma esplora, sperimenta, fa domande e cerca risposte.

Questo approccio attivo lo rende protagonista del proprio apprendimento e lo aiuta a sviluppare competenze fondamentali come il pensiero critico e la capacità di risolvere problemi.

Un apprendimento per scoperta

Promuovere un apprendimento basato sulla scoperta significa creare ambienti e attività che incoraggino l’osservazione, l’esperimento e la riflessione.

Non si tratta solo di trasmettere conoscenze ma, come diceva Maria Montessori, di fornire strumenti affinché i bambini possano esplorare il mondo e sviluppare il loro potenziale attraverso esperienze concrete e significative.

Raccontare l’aneddoto della mela di Isaac Newton e proporre semplici esperimenti scoprire la forza di gravità , è sicuramente qualcosa di affascinante che stimola e promuove un apprendimento per scoperta.

1.Suscitare curiosità

Proporre immagini e filmati di come l’uomo si muove in assenza di gravità; simpatici da vedere in classi i filmati di Samantha Cristoforetti

“Perché noi non voliamo via?” una domanda che invita i bambini a riflettere su come la forza di gravità agisce su di noi e sugli oggetti intorno a noi, e che introduce il concetto di gravità come forza che “tiene tutto al suo posto”.

2. Raccontare una Storia: L’Aneddoto di Newton

Raccontare di Isaac Newton e dell’episodio della mela, facendo notare come una domanda tanto semplice e apparentemente banale abbia portato ad una scoperta tanto rivoluzionaria.

3. Proporre Esperimenti Pratici

Esperimento 1: Lanciando oggetti
Materiale: oggetti di diversa forma e dimensione un palloncino, una pallina, un pezzo di cartone, una palla di gomma.

Procedura: Lancia ciascun oggetto in aria e osserva come ognuno di loro cade a terra. Più è alto lo spazio di caduta, più il fenomeno si rende visibile.

Osservazione: nella caduta gli oggetti seguono tutti la stessa traiettoria?

Fai dei paragoni: l’oggetto più pesante cade più velocemente di quello più leggero?

Spiegazione: Sebbene gli oggetti di pesi diversi sembrino cadere a velocità diverse (a causa della resistenza dell’aria), la gravità li attrae con la stessa forza in assenza di attrito. La differenza di velocità è dovuta alla forma dell’oggetto e alla sua resistenza all’aria.

Esperimento 2: La gravità e il nostro corpo
Materiale: Una bilancia e una tabella con la gravità dei pianeti.

  • Misura il peso di un bambino sulla Terra e calcola quanto peserebbe su altri pianeti.
  • Conclusione: Il peso cambia a seconda della gravità del pianeta, ma la massa rimane la stessa.

Esperimento 3: Il pendolo
Materiale: Uno spago e un peso (es. una chiave o una pietra).

  • Osserva il movimento oscillatorio del pendolo e discuti come la gravità lo influenzi.
  • Conclusione: La gravità è la forza che fa oscillare il pendolo.

Esperimento 4: La caduta e la resistenza dell’aria
Materiale: Una pallina e un foglio di carta.

  • Fai cadere gli oggetti separatamente e poi fissa il foglio alla pallina.
  • Conclusione: La resistenza dell’aria rallenta gli oggetti con una forma più ampia.

4. Riflettere sulle Differenze di Gravità nei Pianeti

Mostra una mappa che evidenzia come la gravità cambia nei pianeti del sistema solare. Poni domande stimolanti come: “Perché su Giove peseremmo di più?”, “Come cambierebbe la nostra vita su un pianeta con gravità molto bassa? e su uno con gravità molto alta”.

Stimolare i bambini a fare ipotesi e chiederne il perché.

5. Risolvere Problemi Semplici

Proponi esercizi che incoraggino i bambini a calcolare il peso su diversi pianeti o a confrontare la forza gravitazionale tra due corpi. Ad esempio: “Se pesi 40 kg sulla Terra, quanto peseresti su Marte?”….

Conclusione: La Scienza come Viaggio di Scoperta

Insegnare la scienza non è e non deve mai essere trasmettere nozioni, ma coltivare la curiosità e lo stupore per il mondo.

Attraverso domande, esperimenti e riflessioni, possiamo aiutare i bambini a vedere la scienza come un viaggio emozionante alla scoperta dei segreti dell’Universo, ricordando loro che ogni grande scoperta nasce sempre da una piccola domanda.

La curiosità è il primo passo verso la conoscenza, come ci ricorda Maria Montessori. Sempre.

Biografia di Isaac Newton, l’aneddoto della mela ,la forza di gravità.

Esperimenti sulla forza di gravità

La vita in un barattolo: la potenza della solidarietà

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Ci sono storie che non finiscono mai di ispirarci, storie che ci insegnano il valore della solidarietà, del coraggio e della speranza anche nei momenti più difficili.

Una di queste è la storia di Irena Sendler, una donna straordinaria che, durante la Seconda Guerra Mondiale, salvò migliaia di bambini ebrei dal ghetto di Varsavia.

Per proteggere la loro identità, Irena conservava i loro nomi scritti su piccoli foglietti, nascosti dentro barattoli di vetro e sepolti sotto terra.

Quei barattoli non contenevano solo nomi, ma il sogno di un futuro migliore per 2500 bambini, quelli che Irena con il suo coraggio riuscì a strappare dal ghetto.

La storia di Irena ci insegna che anche i gesti più semplici possono avere un impatto straordinario. Attraverso questa figura simbolica, possiamo trasmettere alle nuove generazioni valori importanti come la solidarietà, la memoria e il coraggio di agire per il bene degli altri.


Questa attività è pensata per la scuola primaria e ha l’obiettivo di aiutare i bambini a comprendere il valore della solidarietà, della memoria e dei piccoli gesti che fanno la differenza.

1. Racconto introduttivo
Leggi ai bambini la storia di Irena Sendler, presentandola in modo semplice e adatto alla loro età.

Spiega il significato dei barattoli e perché erano così importanti. Puoi accompagnare il racconto con immagini o illustrazioni.

2. Discussione guidata
Chiedi ai bambini:

  • Cosa significa per loro aiutare gli altri?
  • Hanno mai fatto un gesto di solidarietà, anche piccolo, per qualcuno?
  • Perché è importante ricordare le persone che fanno del bene?

3. Attività artistica: Il Barattolo della Memoria
Ogni bambino porterà un barattolo vuoto da casa.

  • Decorazione: Fornisci colori, adesivi e materiali creativi per personalizzare i barattoli.
  • Contenuto: Invitali a scrivere su piccoli foglietti gesti di gentilezza che hanno ricevuto o che vorrebbero fare per gli altri. I foglietti verranno piegati e inseriti nei barattoli.
  • Esposizione: Create insieme una “Scaffale della Memoria” in classe, dove i barattoli verranno esposti, simbolizzando la solidarietà condivisa.

4. Condivisione finale
Dai spazio ai bambini per raccontare cosa hanno scritto e perché. Questo momento aiuterà a rafforzare il senso di comunità e l’importanza dei piccoli gesti.

-La straordinaria storia di Irena Sendler

-Problemi, riflessioni e creatività: un percorso innovativo per trasformare i numeri in storie e le storie in lezioni di vita


L’albero della memoria. La Shoah raccontata ai bambini 

Il treno della felicità: La Shoah per i bambini (Nuova edizione)

Giornata della memoria; Ricordare per costruire


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Il coraggio delle idee; il debate

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Ci sono temi che non si possono affrontare semplicemente con una lezione, una lettura o un’attività…

Parlare di Shoah, di diritti civili, di guerre, di sostenibilità o di disuguaglianze sociali ed economiche richiede uno spazio di confronto, dove risulta possibile interrogarsi e confrontarsi per costruire insieme una comprensione più autentica e profonda di ciò che accade, di ciò che è accaduto e di ciò che potrà accadere .

Il debate è uno strumento potente per aprire spazi di riflessione condivisa, dove le idee prendono forma attraverso il confronto permettendo a bambini e ragazzi di comprendere il passato, analizzare il presente e immaginare un futuro possibile e migliore.

Nel debate, i ragazzi non si limitano a rispondere a domande, ma imparano a porleÈ giusto disobbedire a una legge ingiusta? Rosa Parks, Irena Sendler o Greta Thunberg come avrebbero risposto? E tu, cosa avresti fatto al loro posto?

Il debate acquisisce così , domanda dopo domanda, un valore ancora più profondo.

Non è solo un’occasione per apprendere, ma un’esperienza vissuta: un percorso che invita a indagare, ascoltare e collaborare; un percorso che stimola il pensiero critico, valorizza il confronto e incoraggia una comprensione più autentica e profonda delle grandi questioni del passato e del presente.

Tre storie per riflettere o per organizzare un debate: Irena Sedler, Rosa Parks e Greta Thumberg.

Come organizzare un debate

Anche senza materiali preconfezionati, è possibile trasformare la classe in un’arena di idee:

  1. Scegliere un tema stimolante e adatto all’età del gruppo: È giusto opporsi alle leggi ingiuste?; È giusto dire sempre la verità, anche se può far male?; Cosa significa essere un eroe? Bisogna essere coraggiosi o gentili?; È meglio seguire le regole o fare quello che pensiamo sia giusto?
  2. Dividere la classe. Un gruppo sostiene una tesi, l’altro quella opposta, mentre il resto della classe osserva, prende appunti e formula domande.
  3. Preparare il confronto. Gli studenti cercano esempi storici e contemporanei, rielaborano vissuti o elaborano argomentazioni e si preparano a controbattere. Non si tratta di vincere, ma di costruire un dialogo.
  4. Lasciare spazio al pubblico. Le domande degli osservatori possono ribaltare le posizioni, aprendo nuove prospettive.

Perché proporre un debate ?

Il debate permette di affrontare ogni tema con rispetto e profondità. Raccontare storie come quella di Irena Sendler, che salvò migliaia di bambini dal ghetto di Varsavia, o quella di Anna Frank, che scrisse parole di speranza mentre il mondo intorno a lei crollava, offre spunti concreti per riflettere sul coraggio e sulla responsabilità morale.

Ma la forza del debate non si ferma qui. Greta Thunberg, con il suo sciopero scolastico per il clima, o Rosa Parks, con il suo “no” sull’autobus, dimostrano che opporsi all’ingiustizia è una sfida più che attuale, che riguarda tutti noi.

Conclusione

Un debate non è solo un esercizio di retorica: è un’esperienza di crescita. Insegnare ai bambini e ai ragazzi a confrontarsi su temi complessi significa dar loro gli strumenti per diventare cittadini consapevoli, capaci di riflettere, ma anche di agire. E alla fine, forse, si accorgeranno che dietro ogni grande idea c’è sempre una piccola scintilla: il coraggio di fare la domanda giusta.


Giornata della memoria; Ricordare per costruire 

Immaginate un mondo in cui l’amicizia, la tolleranza e l’amore siano messi alla prova. Immaginate persone che, nonostante le difficoltà, abbiano mostrato una forza e un coraggio straordinari e affrontato sfide impossibili: Liliana Segre, Francesco Tirelli, Cristiano X re di Danimarca, Gino Bartali, Anne Frank, Primo levi ed Helga Weissova.
Ogni storia è il pezzo di un puzzle che, una volta completato, saprà parlare della gentilezza e della resilienza, dell’amore e della fratellanza, della forza e della speranza, ma soprattutto saprà dire quanto ognuno di noi, anche con un solo gesto, possa sempre fare la differenza.
Completa il libro una sezione con le parole della Shoah; per riflettere e capire.

Anna Frank: (Biografia per bambini, libri per bambini 10 anni, anne frank diario, donna storica, Olocausto)

Storie della buonanotte per bambine ribelli. 100 vite di donne straordinarie 






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L’Anno nuovo sarà come gli uomini lo faranno: il potere delle piccole azioni

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L’anno Nuovo

Indovinami, indovino

tu che leggi nel destino:

l’anno nuovo come sarà?

Bello, brutto, o metà e metà?

“Trovo stampato nei miei libroni

che avrà di certo quattro stagioni,

dodici mesi, ciascuno al suo posto,

un carnevale e un ferragosto,

e il giorno dopo del lunedì

avrà sempre un martedì.

Di più per ora scritto non trovo

nel destino dell’anno nuovo:

per il resto anche quest’anno

sarà come gli uomini lo faranno”.

Gianni Rodari

La poesia di Gianni Rodari: un inizio speciale

La poesia “L’anno che verrà” di Gianni Rodari è una riflessione sul futuro, sulla speranza e sul desiderio di costruire qualcosa di diverso per un futuro migliore.

Rodari ci invita a pensare all’anno che inizia come un’opportunità per cambiare e crescere.

La sua scrittura si distingue per l’uso di immagini semplici ma potenti, che stimolano la fantasia e la riflessione, senza mai perdere il suo tono giocoso e positivo.

Il messaggio è semplice ma dirompente: il futuro non è solo ciò che accade, ma ciò che costruiamo.

Perché non portare questa riflessione nelle nostre case e nelle nostre classi?

La poesia è breve, chiara e perfettamente adatta anche ai più piccoli.

Attraverso una lettura guidata, i bambini possono scoprire che il tempo è fatto di certezze – come le stagioni, i mesi e i giorni della settimana – ma anche di infinite possibilità da costruire insieme.

Un’attività creativa come la costruzione di un calendario personalizzato permette ai bambini di visualizzare il proprio cammino nel tempo fermando sulla carta sogni e desideri in un progetto concreto. Ogni mese può diventare una piccola pagina di vita, arricchita di volta in volta da immagini, colori e pensieri incoraggiando una visione positiva e proattiva del futuro.

 L’anno nuovo sarà come gli uomini lo faranno: un messaggio da fare proprio con la consapevolezza che ogni piccola azione conta.

Iniziamo il nuovo anno stimolando una riflessione sul tempo e sul tempo come dono prezioso, da vivere con responsabilità e creatività.


La lettura della poesia “L’Anno Nuovo” di Gianni Rodari offre uno spunto perfetto per stimolare una discussione coinvolgente con i bambini sui temi principali del testo. Ecco alcune idee per approfondire i messaggi chiave:

Temi principali della poesia

  1. Il tempo e il ciclo dell’anno
    • La poesia sottolinea la regolarità del tempo (quattro stagioni, dodici mesi, giorni della settimana), offrendo l’opportunità di esplorare il concetto di ciclicità.
    • Domanda : Cosa cambia e cosa resta uguale ogni anno?
  2. Responsabilità umana
    • Il messaggio finale, “sarà come gli uomini lo faranno”, invita a riflettere sul ruolo attivo che ciascuno ha nel costruire il futuro.
    • Domanda: Cosa possiamo fare per rendere quest’anno un anno speciale?
  3. Ottimismo e possibilità
    • La poesia lascia spazio all’immaginazione e alla speranza, sottolineando che il futuro non è scritto ma può essere influenzato dalle nostre azioni.
    • Domanda : Quali sono i vostri desideri per l’anno nuovo?

 Un Calendario Speciale: Mese per Mese

Un’attività molto coinvolgente e significativa è la creazione di un calendario speciale, in cui i bambini possono riflettere su ogni mese dell’anno e su come vogliono renderlo speciale.

Si possono fornire loro due carte per ogni mese: una per disegnare e una per scrivere.

Ogni mese sarà un’opportunità per esplorare un sogno, un desiderio o una riflessione, stimolando l’immaginazione.

Come realizzarlo:

  • Costruire le carte dei mesi e incollarle in ordine su un cartoncino piegato a fisarmonica.
  • Ogni mese, i bambini possono disegnare qualcosa che rappresenti un sogno, un obiettivo, un tema che vorrebbero esplorare.
  • A fianco del disegno, i bambini possono scrivere una riflessione o un pensiero che esprima come si sentono riguardo a quel mese; qualcosa da ricordare o qualcosa di cui essere grati.

A dicembre, può essere aggiunta una pagina speciale di riflessione: Cosa ho imparato quest’anno? Qual è stato il mio momento preferito? Cosa spero per l’anno prossimo?

Attività di Scrittura Creativa

Scrivere una lettera al “Futuro”, immaginando l’anno che verrà.

Conclusione

La poesia “L’Anno Nuovo” di Gianni Rodari è un invito a riflettere sul tempo che passa e sulla responsabilità di ciascuno nel costruire il proprio futuro.

Attraverso attività creative e momenti di condivisione, i bambini possono comprendere l’importanza delle loro azioni, scoprendo che ogni gesto, anche il più piccolo, può fare la differenza.

Accompagnare i più piccoli in questa scoperta significa aiutarli a vivere il nuovo anno con consapevolezza e fiducia, trasformando i buoni propositi in esperienze concrete.

Come ci ricorda Rodari, l’anno nuovo sarà “come gli uomini lo faranno”: un messaggio semplice e profondo che i bambini possono fare proprio per iniziare il loro viaggio verso un anno speciale.

Poesia “L’anno nuovo” di Rodari con attività per la rielaborazione