Quando si parla di educazione non si può pensare ad un semplice percorso lineare che procede per livelli successivi, ma a qualcosa di estremamente dinamico e complesso che vede nell’interazione tra le diverse agenzie educative (scuola, famiglia e società) il proprio centro propulsore.

L’incontro tra scuola e famiglia, forma concreta dell’incontro fra Scuola e Società, riveste un ruolo fondamentale all’interno del percorso educativo-formativo di ogni bambino e già nel momento della scelta della scuola se ne gettano le basi.

La scelta, dunque, non può e non deve mai essere casuale; si sceglie una scuola perché se ne condividono i principi e le linee portanti e non per la sola praticità logistica.

A maggior ragione, se si sceglie una scuola a metodo Montessori non si può prescindere da questa consapevolezza.

“Aiutami a fare da solo” non è uno slogan pedagogico, ma è la richiesta inconsapevole posta dalla natura stessa del bambino alla quale devono rispondere scuola e famiglia, e per farlo in modo sinergico devono necessariamente porsi sulla strada del dialogo, del confronto, della cooperazione e della condivisione.

É sulla strada della condivisione delle linee educative che ogni esperienza fatta dal bambino risulta amplificata. 

Un po’ come il sassolino gettato nello stagno, nel movimento concentrico delle onde che vanno via via allargandosi, entrano in rapporto percezioni, esperienze, riflessioni ed emozioni che difficilmente avrebbero potuto avere la solita risonanza e completezza.

Il tutto nella piena chiarezza e nel rispetto dei rispettivi ruoli di insegnante e genitore che devono rimanere sempre ben distinti nello svolgimento della  proprie specifiche funzioni educative, affettive e relazionali.