Gli studi paleontologici hanno permesso di collocare lo sviluppo degli apoidei attorno a 135 milioni di anni fa, quando le Angiosperme si differenziarono e divennero dominanti tra le specie botaniche presenti.
Da allora api e fiori hanno percorso insieme il cammino evolutivo che ha portato allo sviluppo e al perfezionamento del loro rapporto.
L’uomo si inserisce nella storia dell’ape milioni di anni dopo.
Si può logicamente supporre che sia stato l’orso a far nascere nell’uomo la curiositàdi vedere cosa di tanto speciale quegli animali andassero cercando in mezzo a tanti insetti, arrivando così a scoprire quella speciale dolce e densa sostanza.
All’inizio non c’era l’apicoltura, così come non c’erano né l’agricoltura, né l’allevamento.
L’uomo del Mesolitico era un cacciatore e un raccoglitore di miele e per farlo utilizzava utensili e perfezionava tecniche.
Affumicare i nidi per raccogliere il miele con facilità; questa sicuramente la tecnica più usata.
Sono le antichissime pitture rupestri a darcene testimonianza.
Un piccolo libro stampabile per raccontare la storia dell’uomo e delle api attraverso l’arte antica.
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Spunti editoriali e non solo
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