“Una prova della correttezza del nostro agire educativo è la felicità del bambino.” (Maria Montessori)

Maria Montessori ha contribuito significativamente alla comprensione del concetto di felicità nei bambini considerandola non come un obiettivo esterno da raggiungere, ma come il risultato dell’armonia che si crea tra l’individuo e il suo ambiente.

Secondo Maria Montessori i bambini sono naturalmente orientati verso il progresso e l’autorealizzazione e trovano la felicità quando sono immersi in attività che sono significative e che corrispondono ai loro interessi e alle loro capacità.

La libertà di esplorare e di seguire gli interessi individuali ne è il corollario poiché porta inevitabilmente ad uno stato di gioia e benessere.

L’ambiente preparato consente ai bambini di sviluppare autonomia, indipendenza e senso di responsabilità delle proprie azioni .

Il senso di competenza e padronanza di sé contribuisce alla felicità e al benessere emotivo dei bambini.

Non solo ambiente, libertà e autonomia, ma anche relazioni umane positive all’interno di un contesto in cui il bambino sia veramente al centro e goda di pieno rispetto, ascolto, empatia e sostegno emotivo.

Per Maria Montessori la felicità non è mai un obiettivo da raggiungere, ma il risultato di quell’armonia che sia crea in un ambiente in cui il bambino possa davvero realizzare sé stesso secondo le proprie inclinazioni e potenzialità e in cui l’adulto lo aiuti davvero “a fare da solo” sviluppando autonomia, autostima e senso di autoefficacia.

Una lettura per parlare di felicità

Un racconto di Lev Tolstoy per riflettere sul concetto di felicità.

Il racconto, scaricabile in due formati diversi, corsivo e stampato minuscolo, è corredato di attività per la comprensione e l’analisi del testo, ma si apre anche a sollecitazioni creative e fantastiche.