
Un tuffo nel passato e precisamente ai tempi di Dante Alighieri per scoprire che, anche lui, per finire la Divina Commedia ha utilizzato la nuovissima invenzione degli occhiali.
Ne era così felice che, per ringraziare il suo ottico rielaborò per lui le celeberrime terzine che introducono l’opera (museo dell’occhiale di Salerno):
Nel mezzo del cammin di nostra vita
Mi ritrovai in una selva oscura:
la vista da vicino era smarrita.Ah quanto a dir qual era cosa dura
Questa visione cos’ì incerta e ria
Che mi impediva ormai ogni lettura.Per affrancarmi dalla presbiopia
Arrivo in mio soccorso in fiorentino:
che con occhiali all’ uopo ben dostai,ridiede giusto fuoco al cristallino,
per cui devo a Salvino degli Armati,
se ancor posso vergar verso divino.”
Gli occhiali però non somigliavano affatto a quelli che conosciamo oggi o, quantomeno, non erano così pratici: si tenevano semplicemente appoggiati sul naso e dovevano necessariamente essere sorretti con una mano.
Le stanghette non arrivarono prima del XVII secolo.
Attività in classe
Parlare di Dante è parlare anche dei suoi tempi ed osservare che, all’interno dell’opera, si ritrovano non solo persone e fatti, ma testimonianze di usi, costumi e oggetti.
Dante nelle sue metafore cita infatti le ultimissime invenzioni: gli occhiali e l’orologio meccanico.
Ripercorrere il tempo attraverso la storia degli occhiali significa interrogarsi sul presente e riconoscere che ogni cosa, ogni invenzione è nata e si è ulteriormente affinata e migliorata grazie all’ingegno di tanti uomini e donne che ci hanno preceduto.
Dopo la lettura del testo informativo, si può proporre un semplicissimo laboratorio per la riproduzione degli occhiali così come li aveva Dante.
Un laboratorio divertente che apre la strada alle tante ipotesi che l’uomo ha fatto perché potessero stare fissi sugli occhi senza impegnare una delle due mani.
Materiali scaricabili
L’invenzione degli occhiali
Laboratorio per la realizzazione degli occhiali

Medioevo sul naso. Occhiali, bottoni e altre invenzioni medievali
Un medioevo inaspettato dalle mille invenzioni: occhiali e bottoni, ma anche forchetta e spaghetti, note musicali e polvere da sparo. Un racconto affascinante, una storia documentata di sorridente ironia e di immagini colorate.

Rudyard. Il bambino con gli occhiali
La storia vera di un bambino che grazie agli occhiali ritrova la sua felicità e che, da grande,
diventerà uno dei più grandi scrittori di tutti i tempi: Rudyard Kipling.

Il Medioevo viene presentato nei suoi aspetti di vita sociale, di cultura, di credenze religiose e di grandi opere, in una carrellata che abbraccia tutta l’Europa. Un testo che sottolinea gli aspetti di ogni tema che più interesseranno i ragazzi, con illustrazioni che consentono di “vivere” la dimensione dei cavalieri: una giornata al castello, l’avventura delle crociate, la scienza e la magia dell’epoca.
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