Il potere educativo risiede nell’ambiente: sperimentare, osservare, confrontarsi e scoprire.
Un’educazione che si prende cura della persona nel suo essere non può prescindere da un’ambiente che diventa humus, energia vitale e sperimentale tale da
procurare ai bambini un vero benessere e divenire una promessa di luce e di speranza per il futuro dell’umanità
(M.Montessori)
Molto e troppo spesso la musica è stata, e tuttora viene lasciata, più o meno in disparte; come qualcosa di “non necessario”, un “più” di cui la scuola può fare a meno per lasciare spazio alle tante cose da fare.
Maria Montessori, al contrario, affermava che lo studio della musica non è e non deve essere relegato solo a chi “fa musica”, ma deve essere rivolto a tutti perché la musica è di tutti; anche di chi la ascolta. (L’autoeducazione, M.Montesssori)
Tralasciarne l’educazione e non prendersi cura del gusto musicale genera una collettività sensibile inminor misura, non solo verso la musica, ma verso tutto ciò che è espressione e comunicazione.
Un po’ come se la musica fosse il fil rouge della comunicazione umana; quello stesso fil rouge che ha da sempre accomunato i popoli di tutto il mondo al di là e al di sopra di ogni differenza e particolarità.
Ripetere incessantemente un’azione, un’esercizio ( anche di ascolto) con energia e pazienza permette di acquisire una strategia per raggiungere un obiettivo indipendentemente dalla tipologia dell’obiettivo prefissato: poco importa che sia musicale o matematico ; fissata la meta, si rinforzano impegno e costanza e si accresce la capacità di raggiungerla .
Maria Montessori, in più di un’occasione ha rimarcato l’esigenza e la necessità di offrire a tutti i bambini e a tutte le bambine una formazione musicale: la mancata educazione al gusto musicale genererebbe secondo individui con minor sensibilità empatia ed emotiva, non solo verso la musica, ma verso tutto ciò che è espressione e comunicazione.
M. Montessori insieme ad Anna Maria Maccheroni ha elaborato e sperimentato materiali e tecniche sia per l’educazione musicale in senso stretto che utili ad affinare la percezione dell’udito: cilindri dei rumori finalizzati al riconoscimento dell’intensità e i campanelli per il riconoscimento dell’altezza dei suoni. A cilindri e campanelli si associano tre pentagrammi con i relativi dischetti delle note per i relativi esercizi di posizionamento delle note sul rigo musicale.
Attività in classe
Camille Saint-Saëns e il carnevale degli animali
Il carnevale degli animali è un’opera buffa e irriverente, composta da Camille Saint-Saëns per le festività d’un mardì gras da celebrare con gli amici.
L’opera è composto da 14 brani ognuno dedicato ad un animale; ogni brano rappresenta una sorta di ritratto e di caricatura sapientemente espressa con il linguaggio musicale.
Il primo brano, ad esempio, introduce il leone, il re della foresta: il ritmo di marcia ne annuncia l’arrivo fiero e regale.
I brani si susseguono insieme ai personaggi rappresentati fino al Finale, un rondò molto allegro che conclude in modo festoso e trionfale il carnevale degli animali, facendoli sfilare tutti insieme come potrebbe accadere in un circo.
In download una scheda sul compositore con attività.
L’ascolto ( Il carnevale degli animali; link per l’ascolto) fatto insieme dell’opera non solo dedica cura all’educazione del gusto musicale , ma si apre a riflessioni e confronti, anche emozionali, all’interno del gruppo.
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