Riusare e riciclare presuppone indubbiamente la capacità di approcciarsi in modo sempre nuovo e diverso nei confronti di ciò che ci circonda e un’educazione che sviluppa questo tipo di approccio stimola necessariamente un nuovo modo di guardare le cose.

Riusare e riciclare non solo per mettere in moto creatività e immaginazione, ma soprattutto per rendere ognuno responsabile in prima persona nei confronti dell’ambiente in cui viviamo.

L’educazione tesa a dare nuova vita a ciò che ormai non ne avrebbe più, non deve limitarsi a proporre momenti dedicati, ma trovare spazio e senso nella quotidianità; solo così assume valore etico e educativo e “recupera” quel prezioso senso di rispetto e di cura necessari per un futuro sostenibile. .

Attività in classe

Esprimersi creativamente e artisticamente attraverso materiale di recupero e di riciclo è possibile e divertente; basta mettere a disposizione dei bambini materiali e oggetti di vario genere stimolandoli a vedere in quegli stessi materiali e in quegli stessi oggetti qualcosa che vada ben oltre la funzione per cui li conosciamo.

L’educazione al riuso e al riciclo in modo sistematico, non solo stimola la creatività e il pensiero divergente, ma genera soddisfazione creativa che, a sua volta, porta alla ripetizione spontanea e naturale dell’atto soddisfacente e quindi ad una vera e propria abitudine al ri-utilizzo creativo.

Non si tratta infatti di mettere semplicemente tra le mani dei bambini i vasetti dello yogurt da riempire di terra per la semina o proporre loro di fare cornici con le matite corte; la proposta di queste o di altre attività simili, senz’altro meritorie e gratificanti, rientrano nella prassi “preconfezionata” del riuso, si tratta in questo caso di andare oltre il consueto, oltre il noto.

Per creare qualcosa, dobbiamo, prima di tutto, imparare ad osservare.

Osservare gli oggetti in modo diverso “staccandoli” dal loro modo proprio di usarli per maneggiarli, sovrapporli, tagliarli, strapparli, cucirli, accartocciarli, manipolandoli in qualsiasi modo possa venirci in mente.

I bambini sono i veri maestri in questo, basta dare loro le occasioni.

Occasioni per inventare e creare, ognuno a modo suo, secondo l’estro del momento

Non ci sonno limiti legati all’uso, al numero o all’assemblaggio degli oggetti a disposizione, l’importante è l’idea creativa sottesa e la realizzazione del prodotto finale che sarà sicuramente un’opera artistica assolutamente personale.

Molte sono state le piccole occasioni nelle nostre giornate scolastiche per ri-creare e dare nuova vita ad oggetti e materiali, ma il Dantedí ce ne ha data una davvero speciale da realizzare tutti insieme.

L’idea era quella di realizzare un’installazione a grandezza quasi naturale della leggenda di “Dante e l’uovo”.

Nessuno aveva mai realizzato qualcosa di tanto grande…

A terra c’erano materiali e oggetti di diverso tipo, con un’unica caratteristica comune: scarti di fabbrica e materiali di recupero.

Niente è stato comprato, se non la colla…

Dal disegno della sagoma siamo passati alla costruzione del sasso e a dare rotondità ai personaggi.

Ci voleva tanta carta.

Dove cercarla?

I cestini salvacarta delle classi e una colletta di vecchi quotidiani sono stati più che sufficienti…

Tutti i bambini e le bambine erano simultaneamente all’opera: chi per cucire, chi per provare un pezzo invece che un altro, chi per decorare, chi per ritagliare incollare…

Tutti all’opera e sicuramente tutti, davvero tutti, molto concentrati e divertiti.

L’esperienza è stata indimenticabile e riproponibile in occasioni diverse.

Video ricostruzione dell’esperienza