“Per aiutare un bambino, dobbiamo fornirgli un ambiente che gli consenta di svilupparsi liberamente” 

M. Montessori

Già alla nascita il bambino possiede tutte le risorse necessarie per edificare il futuro uomo attraverso il sistematico sviluppo di tutte le sue facoltà grazie ad innate direttive interiori.

Oltre un secolo fa, prima ancora che le neuroscienze potessero essere in grado di darne conferma, M. Montessori considerava la mente infantile come regolata da un diverso funzionamento rispetto a quella adulta.

La mente infantile, secondo M.Montessori, ha infatti la capacità di crescere e svilupparsi assorbendo in maniera estremamente naturale tutto ciò che l’ambiente offre.

Questa convinzione la portò a delineare le linee di una vera e propria rivoluzione educativa che non faceva più del bambino un mero oggetto educativo, ma il centro intorno al quale  doveva strutturarsi il processo educativo stesso.

Fu così che M.Montessori iniziò a creare ambienti strutturati, curati, ordinati e a misura di bambino per garantirne non solo la massima autonomia, ma anche la medesima risposta di cura, ordine e attenzione ai particolari.

L’ordine delle cose e l’ordine della mente.

Mano che riordina, mente che struttura.

Binomi inscindibili, ma non sufficienti a garantire la costruzione autonoma degli apprendimenti e lo sviluppo completo delle potenzialità di tutti.

M.Montessori strutturò infatti materiali scientificamente progettati per favorire lo sviluppo dei sensi e  guidare i bambini e le bambine nella autonoma costruzione dei propri saperi e delle proprie competenze nel rispetto dei loro tempi.

Ambiente, materiale e… maestri .

M.Montessori si preoccupò anche della  formazione di migliaia di maestre perché potessero dare vita al suo metodo a supporto di tutti i bambini e di tutte le bambine nel loro individuale e responsabile percorso di crescita.

E la rivoluzione ebbe inizio.

In tempi recenti, il neuropsicologo, pediatra e studioso del metodo Montessori, Steve Hughes, a seguito di ricerche e sperimentazioni, ha riconosciuto ad attività e materiali montessoriani, il potere di contribuire alla formazione di un sistema neurale forte ed efficiente.

Il ripetuto utilizzo dei materiali favorisce infatti lo sviluppo di tutte quelle capacità (di movimento, di attenzione, di concentrazione, di espressione della  volontà e di prontezza sensoriale)  che giocano un ruolo centrale nello sviluppo delle strutture cognitive.

I principi montessoriani che secondo il famoso neuropsicologo contribuiscono al potenziamento di specifiche funzioni cerebrali e che contribuiscono all’espandersi dello sviluppo cognitivo, sono così riassumibili:

  1. Movimento e apprendimento sono strettamente collegati; il movimento può migliorare la capacità di pensare e imparare;
  2. L’apprendimento e il benessere sono facilitati quando ci si sente protagonisti delle proprie scelte; 
  3. S’impara meglio è l’ interesse a spingere;
  4. Dare giudizi, anche positivi, siano premi o voti, ha un impatto negativo sulla motivazione a intraprendere autonomamente un’ attività in assenza di premio o  voto
  5. La collaborazione con i compagni può ulteriormente stimolare l’apprendimento, generando confronto o imitazione;
  6. Contesti significativi e autentici portano ad apprendimenti più efficaci rispetto a quelli raggiunti in contesti astratti;
  7. Specifiche modalità di comportamento degli adulti , insegnanti e non, sono associate a risultati migliori nei bambini e nelle bambine