Forse è giusto partire da qui per parlare di spreco e per educare al riciclo e al riuso.
La Natura è la nostra prima vera grande maestra.
Basta osservare e farlo con attenzione.
Facciamo in modo che bambini e bambine possano fare esperienze in natura; offriamo loro la possibilità di scoprire e di osservare i fatti naturali attraverso esperienze concrete fatte con il proprio corpo.
Il corpo esplora e la mente coglie, scopre e, infine, conosce.
La natura crea, usa, consuma e ripropone senza lasciare rifiuti.
I rifiuti sono opera dell’uomo.
Accanto all’osservazione della natura e alla graduale scoperta dei suoi segreti deve svilupparsi anche un’educazione al riuso e al riciclo.
Riusare e riciclare cambiando senso e destinazione, diventano anche modi preziosi per sviluppare creatività e pensiero divergente; per uscire dal convenzionale e per creare e ri-creare in modo nuovo e assolutamente personale.
Sperimentare il riuso anche attraverso le attività didattiche quotidiane può offrire esempio e spunto di riflessione.
Così riusando pezzi di un vecchio gioco, ho progettato una nuova attività didattica.
Ai bambini l’idea è piaciuta molto ed è stata da stimolo per altre personali creazioni o riflessioni, o quanto meno per porsi una domanda: Con questo cosa si potrebbe fare?
Ah! sì, con questo si possono fare un sacco di cose…pensiamoci un po’…
Questa la mia risposta .
Sempre
L’attività
Dai pezzi di un vecchio gioco a materiale didattico:
Accanto all’attività didattica concreta, si possono proporre anche due filastrocche di Bruno Tognolini per stimolare l’osservazione e la riflessione.