In una classe montessoriana le scatole dei comandi accompagnano i bambini durante il loro percorso di apprendimento.
M. Montessori aveva sperimentato l’efficacia del “comando” come gioco e attività di rinforzo pratico e immediato durante le lezioni.
Ad esempio in una lezione sul nome e sull’aggettivo, con i bambini in cerchio chiedeva a comando:
portami un pennarello- e il pennarello tra l’emozione e il divertimento arrivava, e con il divertimento, la comprensione
portami un gesso- e il gesso veniva portato
portami un pennarello rosso- e il pennarello rosso veniva preso e consegnato
portami rosso…e “rosso”non arrivava perché nessuno capiva; rosso cosa?
Ed ecco che la lezione su nome e aggettivo si presentava come un gioco ed un divertimento ed ogni bambino ed ogni bambina del gruppo voleva il suo comando e la funzione di nome e aggettivo si faceva immediatamente chiara per tutti.
Vista l’efficacia del comando e il divertimento che suscitava, M.Montessori li ha organizzati in scatole ed ogni scatola accompagna bambini e bambini durante un particolare percorso.
Ci sono comandi divertenti, buffi, seri e impegnativi e sono sempre qualcosa di molto ricercato all’interno della classe.
Nello specifico, ci sono comandi per la lettura, per la grammatica o per i solidi e, sullo stesso schema, possono esserne creati di nuovi e diversi.
Dopo la presentazione della bilancia e dei pesi e dopo le sperimentazioni su pesature di ogni tipo, ho pensato di creare dei comandi anche per il peso netto, lordo e tara.
I comandi sono stati creati con ciò che i bambini possono trovare in classe od avere nello zaino.
L’esecuzione del comando presuppone la lettura, la comprensione, il calcolo e la registrazione autonoma sul quaderno della propria attività.