“Lavorare insieme per un mondo senza guerra è la miglior cosa che possiamo fare per le generazioni future”

Gino Strada

Gino Strada, “chirurgo di guerra” come amava definirsi, fondatore di Emergency, vincitore del Right Livelihood Award 2015 , il premio Nobel alternativo per la Pace sintetizzava il suo credo con una bellissima frase di Albert Einstein: “La guerra non si può umanizzare, si può solo abolire”.

La pace è un’utopia?

E cos’è l’utopia?

Semplicemente qualcosa che ancora non c’è…

Oggi più che mai le parole di Gino Strada mi ritornano alla mente e sulle labbra.

E le cerco, voglio leggerle e assaporarle di nuovo e vorrei che davvero lo facessero tutti.

Sono un chirurgo.
Ho visto i feriti (e i morti) di vari conflitti nel mondo. Ho operato molti bambini colpiti dalle cosiddette “mine giocattolo”: grandi come un pacchetto di sigarette, sparse nei campi e dall’aspetto famigliare, pronte a esplodere non appena un bimbo incuriosito le tocchi e inizi a giocarci… mani perse, ustioni su petto, viso e occhi. Piccoli che restano ciechi e senza braccia. Conservo ancora un vivido ricordo di quelle vittime, e l’aver visto tali atrocità mi ha cambiato la vita. Ancora oggi quei bambini sono per me il simbolo vivente delle guerre contemporanee. Perché, chi paga il prezzo della guerra? Per la stragrande maggioranza gli innocenti. La guerra non significa altro che l’uccisione di civili, morte, distruzione.
È possibile un mondo senza guerra per garantire un futuro al genere umano? Molti potrebbero eccepire che le guerre sono sempre esistite. È vero, ma ciò non dimostra che il ricorso alla guerra sia inevitabile, né possiamo presumere che un mondo senza guerra sia un traguardo impossibile da raggiungere. Il fatto che la guerra abbia segnato il nostro passato non significa che debba essere parte anche del nostro futuro. È vero, ma ciò non dimostra che il ricorso alla guerra sia inevitabile, né possiamo presumere che un mondo senza guerra sia un traguardo impossibile da raggiungere. Il fatto che la guerra abbia segnato il nostro passato non significa che debba essere parte anche del nostro futuro. Come le malattie, anche la guerra deve essere considerata un problema da risolvere e non un destino da abbracciare o apprezzare”. (…). “La violenza non è la medicina giusta: non cura la malattia, uccide il paziente.L’abolizione della guerra è il primo e indispensabile passo in questa direzione”. (…). “Lavorare insieme per un mondo senza guerra è la miglior cosa che possiamo fare per le generazioni future”.

Discorso pronunciato al Parlamento svedese fondatore di Emergency,in occasione del  "Right Livelihood Award"“