
M. Montessori nel suo libro “Autoeducazione” definisce se stessa come lettrice a voce alta.
Nelle sue scuole tutti sono invitati a leggere a voce alta, insegnanti e bambini e non solo a leggere, ma a interpretare.
Il metodo prevede infatti le “letture interpretate” , ovvero la lettura di piccole frasi tratte anche da famosi testi di letteratura e non necessariamente di quella dedicata all’infanzia.
Le frasi delle letture interpretate sono scritte su appositi cartellini che i bambini pescano da una scatola contenente l’intera serie.
” I piccoli bambini, dopo aver letto mentalmente, eseguono le azioni indicate: ma non eseguono con freddezza, bensì mettendo una cura quasi artistica nell’ espressione del sentimento. Essi interpretano l’azione, la studiano talvolta, provando e riprovando, come per una rappresentazione scenica. L’attitudine dei bambini a ciò è veramente meravigliosa.
M.Montessori
Esistono più scatole con serie diverse per grado di complessità interpretativa.
La lettura non si concentra sulla sola decodifica e nemmeno sulla comprensione, ma sull’interpretazione soggettiva che ne segue.
Un po’ come se il brano letto seguisse un percorso circolare: dall’esterno verso l’interno ( decodifica e comprensione) e poi ancora verso l’esterno con la nuova veste dell’interpretazione soggettiva e personale.
Il bambino che ascolta l’insegnante che legge, non solo segue la narrazione, ma si lascia permeare da una sonorità che coinvolge mente e corpo.
La musicalità delle parole, insieme al ritmo narrativo della storia, ha la capacità di trasportare i bambini nel mondo ascoltato dando loro la possibilità di conoscere il mondi antichi, nuovi o immaginati, vivendoli emozionalmente in prima persona .
“Chi non legge, a 70 anni avrà vissuto una sola vita: la propria. Chi legge avrà vissuto 5000 anni: c’era quando Caino uccise Abele, quando Renzo sposò Lucia, quando Leopardi ammirava l’infinito.. perché la lettura è un’immortalità all’indietro.” Umberto Eco.