Le spolette offrono ai bambini la possibilità di familiarizzare con il mondo colori mettendo ordine a ciò che la mente assorbente va acquisendo in maniera spontanea e naturale.

Le informazioni “assorbite” necessitano di essere ordinate perché il bambino possa davvero farle proprie passando da un approccio puramente sensoriale ad un approccio, sempre sensoriale, ma caratterizzato da un ordine ben preciso.

Proprio questo è il principio di fondo su cui poggia tutta l’educazione sensoriale di M.Montessori.

Maneggiare le spolette richiede cura, così come ordinarle seguendo la gradazione dei colori.

Le scatole delle spolette sono tre: la prima serie contiene tre coppie di spolette dei tre colori primari – blu, rosso e giallo – per un totale di sei elementi; la seconda contiene undici coppie di spolette – i tre colori primari più altri – per un totale di ventidue elementi; la terza contiene sessantatré spolette – sette spolette di varia tonalità per ogni colore.

Maneggiando le spolette dei colori, poco a poco, i bambini allenano l’occhio a cogliere differenze a riconoscere e diversificare.

Originariamente le spolette fatte realizzare da M.Montessori non erano come quelle che conosciamo oggi: erano fatte con finissimi fili di seta colorata avvolti intorno a piccole bobine di legno.

In quel caso per maneggiare le spolette il bambino doveva mettere in gioco cura, attenzione e concentrazione sia per non smuovere il filo che per non sporcarlo.

La delicatezza della seta e la sua scarsa resistenza nel tempo, hanno poi indotto ad una modifica del materiale originario che è divenuto così come oggi lo conosciamo.

La nomenclatura dei colori, anche quella più fine e particolareggiata, può accompagnare, in epoche successive a quelle della prima presentazione, le singole spolette dando concretezza ai nomi.

Attività in classe: colori primari e secondari