approccio multisensoriale

L’arte del linguaggio: dal tocco al pensiero

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La mano è l’organo dell’intelligenza; la mente non può fare nulla senza il lavoro della mano.” – Maria Montessori

La scoperta del bambino, M.Montessori

L’approccio multisensoriale è un elemento fondamentale del metodo Montessori che riconosce l’importanza del coinvolgimento di tutti i sensi per un apprendimento più completo e profondo. Questo approccio si basa sull’idea che i bambini apprendano meglio quando possono sperimentare i concetti attraverso diverse modalità sensoriali, piuttosto che limitarsi a un solo canale, come la vista o l’udito.

Anche per lo studio della parola, Maria Montessori ha concepito materiali didattici che stimolano contemporaneamente la vista, il tatto, l’udito e il movimento, in modo da facilitare l’assimilazione della lingua in modo integrato, naturale e intuitivo.

Nell’ambiente Montessori, i bambini sono introdotti alla scrittura e alla lettura attraverso esperienze sensoriali che rendono le parole tangibili. Ad esempio, le lettere smerigliate offrono ai bambini la possibilità di tracciare con le dita la forma delle lettere, combinando il senso del tatto con la vista. Il gesto fisico aiuta a consolidare la memoria muscolare, facilitando il successivo processo di scrittura.

La vista e l’udito, sono coinvolti nel momento dell’associazione del suono al grafema e ancora attraverso l’uso di oggetti e immagini, i bambini operano i primi collegamenti tra parole e oggetti concreti, rinforzando il legame tra il suono, la scrittura e il significato.

Il movimento riveste sempre un ruolo significativo: i bambini sono incoraggiati a muoversi nello spazio per scegliere liberamente i materiali a disposizione per lo studio e a svilupparli attraverso l’organo principe dell’intelligenza, la mano.

L’apprendimento assume così una dimensione motoria che rafforza il legame tra l’attività fisica e lo sviluppo cognitivo.

Mano e mente rappresentano due dimensioni inscindibili dell’apprendimento nel metodo Montessori: la mano, attraverso il contatto e l’azione diretta con i materiali, permette alla mente di esplorare e interiorizzare concetti complessi; l’interazione manuale non è solo una fase preparatoria, ma un elemento cruciale per il pensiero e la comprensione profonda, in grado di trasformare l’apprendimento in un’esperienza concreta, consapevole efficace e duratura.

L’interazione mano-mente rappresenta il nucleo centrale del percorso di apprendimento: scoperte e ogni conoscenze passano necessariamente attraverso l’attività manuale che invita all’esplorazione fisica e mentale e che trasforma l’apprendimento in un processo individuale, concreto e sensoriale.

I materiali stimolano i bambini a scoprire attivamente le regole del linguaggio; sperimentare combinazioni di lettere e parole permette di capire, ad esempio, le strutture e le regole che sottendono il linguaggio.

Tutti i materiali montessoriani per lo studio del linguaggio sono progettati non solo per promuovere la lettura, la scrittura e l’ortografia corretta, ma anche per potenziare la riflessione personale sulla funzione delle parole e sulla struttura del linguaggio stesso incrementando al contempo le capacità espressive e favorendo una comunicazione più efficace e consapevole.

Tutti i materiali – nomenclature, carte delle parole, puzzle di frasi e scatole grammaticali (solo per citarne alcuni)- sono autocorrettivi e permettono ai bambini sia di lavorare in modo indipendente che di correggere autonomamente i propri errori generando quel senso di autoefficacia che ricade positivamente sull’intero percorso del soggetto in apprendimento.

Nel contesto montessoriano, lo studio delle parole comprende una vasta gamma di materiali e attività che abbracciano diversi aspetti della lingua: l’esplorazione di vocali e consonanti, la comprensione di digrammi e trigrammi, la suddivisione delle parole in sillabe, il riconoscimento e l’utilizzo di prefissi e suffissi, le nomenclature classificate, l’arricchimento del lessico, la comprensione linguistica, la libera espressione e la riflessione linguistica…

Ogni elemento didattico è progettato per mostrare come suoni, lettere, parole e significati siano collegati tra loro in modo armonioso. Attraverso l’esplorazione sensoriale e la manipolazione concreta dei materiali, dunque i bambini non solo apprendono le singole componenti del linguaggio, ma comprendono anche come queste si integrino per formare un sistema complesso e coeso.

L’insieme dei diversi materiali stimola la curiosità e incoraggia l’esplorazione libera e attiva e, in un secondo momento, promuove la riflessione critica, personale e di gruppo e, soprattutto, consente ai bambini di vedere il linguaggio come un sistema interconnesso.

Potremmo parlare di un approccio olistico che permette di sviluppare una visione profonda e consapevole della lingua, che va ben oltre la semplice memorizzazione o la comprensione di regole e strutture e conduce ad un’intuizione autentica dell’intero complesso delle strutture linguistiche e delle loro interconnessioni.

L’esplorazione del linguaggio attraverso i materiali è supportata e arricchita da numerosi giochi da fare con l’intero gruppo classe o nel piccolo gruppo descritti dettagliatamente da Maria Montessori all’interno dei suoi libri.

Uno dei tanti giochi possibili e divertenti, ma importanti per la riflessione linguistica che richiamano, è quello del “cacciatore di parole”.

Scopo del gioco è cercare e classificare parole in base a categorie linguistiche prefissate.

Il tema per la caccia può essere stabilito in base all’età dei bambini o agli obiettivi didattici dell’insegnante: parole che iniziano con una certa lettera, parole con un particolare prefisso o suffisso, sinonimi e contrari di una parola, categorie e famiglie di parole . I temi sono infiniti e possono scandagliare ogni aspetto linguistico favorendo un apprendimento attivo e divertente guidato dalla riflessione individuale che spinge a fare collegamenti, a comprendere relazioni tra parole diverse e a ricercare.

Il metodo Montessori pone una forte enfasi sulla riflessione personale, un aspetto coltivato attraverso l’uso di diari linguistici o mappe concettuali.

Dopo aver esplorato nuovi concetti, i bambini sono invitati a riflettere ulteriormente su ciò che hanno scoperto e sperimentato; tale modalità favorisce la traduzione dell’esperienza concreta nell’espressione ordinata del proprio pensiero, sia essa in forma scritta o grafica.

Questo processo aiuta i bambini a interiorizzare il percorso concreto svolto trasformandolo in un apprendimento autentico ed efficace che restituisce sempre una maggiore consapevolezza critica del linguaggio e delle sue funzioni.

Nomenclatura dei suoni difficili-versione SHORT

Una nomenclatura per scoprire e riflettere sui trigrammi: CHI

La nomenclatura dopo l’attività concreta si presta ad essere rielaborata in modo personale sul quaderno; la filastrocca ortografica da leggere, scrivere e disegnare permette di riflettere ulteriormente sul grafema/fonema


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