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Storie che ispirano; Sophie Blanchard e il coraggio di andare oltre

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Quando il cielo sembrava irraggiungibile… lei lo abbracciò

Nel cuore della Parigi del 1800, tra le strade affollate e i limiti imposti, Sophie Blanchard scelse di guardare oltre. Non cercava la fama. Voleva volare.

E in un’epoca in cui alle donne era richiesto di restare con i piedi a terra, lei sollevava ostinatamente lo sguardo e, con coraggio, decise di sfidare il cielo; volò e volò ancora sfidando le convenzioni e superando i limiti imposti dal suo tempo.

Chi era Sophie?

Nata nel 1778 in Francia, Sophie sembrava destinata a una vita ordinaria, ma l’incontro con Jean-Pierre Blanchard cambio letteralmente la sua vita.

Immaginiamo…

Un giovane e determinato pioniere del volo, Jean-Pierre Blanchard, stava preparando una delle sue prime ascensioni in mongolfiera.

 La folla si accalcava, curiosa ma scettica. 

Tra di loro c’era Sophie, timida e curiosa.

Quando Blanchard le chiese di unirsi a lui per un volo, lei non esitò. 

In quel momento, Sophie non scelse solo di salire su un pallone aerostatico, ma di iniziare una nuova vita. Ogni volo da quel momento sarebbe stato per lei una danza tra il coraggio e il pericolo, un inno alla libertà.

Lo stesso Napoleone Bonaparte la scelse per animare le celebrazioni imperiali con spettacolari voli e fuochi d’artificio. Le folle si radunavano ovunque per ammirarla: piccola nella cesta della mongolfiera, immensa nel coraggio. 

Dietro l’incanto degli spettacoli, però, c’erano tempeste improvvise, discese pericolose e il costante rischio di non tornare a terra.

Ogni volo di Sophie era una danza tra sogno e pericolo, un dialogo tra coraggio e gravità.

Volare significava sfidare la sorte, ma anche trovare una forma di libertà in un mondo che offriva ben pochi spazi di emancipazione per le donne.

L’importanza di raccontare storie ispiratrici:

Storie come quella di Sophie Blanchard ci ricordano che il coraggio non è l’assenza di paura, ma la capacità di affrontarla e raccontarle aiuta a coltivare anche nei più piccoli il desiderio di esplorare e di sfidare se stessi; di pensare che non esistano limiti  e che tutti abbiamo sempre la possibilità di andare oltre.

La vita di Sophie Blanchard non rappresenta dunque solo la storia di un’impresa straordinaria, ma un invito a riflettere su valori senza tempo: coraggio, perseveranza e la forza di inseguire i propri sogni, anche quando tutto sembra dire il contrario. 

Le storie ispiratrici come la sua aiutano a formare il carattere, a stimolare la curiosità e a dare voce ai sogni di chiunque, giovane o adulto che sia.

Raccontare la sua storia a scuola può:
🔹 Offrire un esempio di determinazione e passione.
🔹 Stimolare la riflessione sui ruoli di genere, ieri e oggi.
🔹 Avvicinare alla scienza e alla storia attraverso un racconto coinvolgente.
🔹 Celebrare le donne che hanno aperto nuove strade con coraggio e visione.

L’ultimo volo

Il 6 luglio 1819, mentre stava eseguendo una delle sue spettacolari acrobazie aeree a Parigi, una scintilla dei suoi spettacolari fuochi d’artificio colpì la mongolfiera.

 Il pallone di Sophie prese fuoco.

Davanti agli occhi increduli della folla, la cesta si inclinò e Sophie precipitò dal cielo.

Morì come aveva vissuto: tra le nuvole, con il vento tra i capelli e il cuore libero.

Fu la prima donna a perdere la vita in un incidente aereo, ma il suo coraggio aprì la strada a tutte le donne che volevano spingersi oltre i limiti imposti dalla società.

Nel contesto della Giornata Internazionale della Donna, Sophie diventa simbolo di una libertà conquistata con audacia e di una voce che, pur sospesa tra le nuvole, parla ancora a chi ha sogni “troppo grandi” per restare a terra.

Perché ricordarla oggi?

Mentre celebriamo l’8 marzo, la figura di Sophie Blanchard emerge tra le storie che ispirano e spingono a non arrendersi. Non cercava di essere un’eroina. Voleva solo vivere il suo sogno. 

La sua storia diventa così un potente strumento per ricordare che l’emancipazione femminile passa anche attraverso i piccoli e grandi atti di chi, come lei, ha osato sognare in grande.

E in quel suo grande sogno, Sophie ha tracciato una strada per chiunque si sia sentito dire almeno una volta “non puoi”.

Una strada che  testimonia la forza di
-inseguire con audacia  ciò che ci appassiona                                                                                       -non fermarsi davanti ai “non puoi”.
-di guardare sempre un po’ più in alto.

perchè il cielo non è il limite. È solo l’inizio.

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