La Terra è dove sta la casa di tutti. Educare il bambino alla comprensione del mondo significa insegnargli a prendersi cura di questa casa.
M.Montessori

Ogni 22 aprile si celebra la Giornata della Terra, un momento prezioso per portare bambini e bambine a riflettere sull’importanza di prendersi cura del nostro pianeta. La sostenibilità, oggi più che mai, è una priorità globale e l’educazione può offrire strumenti concreti per coltivarla fin dai primi anni di vita.
Nel panorama mondiale, giovani attiviste e attivisti stanno mostrando che il cambiamento è possibile. Con coraggio e determinazione, si battono ogni giorno per la giustizia climatica, la salvaguardia delle risorse naturali e la difesa delle popolazioni più colpite dai mutamenti ambientali.
Le loro storie, provenienti da ogni continente, possono diventare ispiratrici, esempi vivi e motivanti, capaci di far sentire ognuno di noi parte di un grande progetto di cura collettiva.
Educare alla sostenibilità secondo la pedagogia Montessori
Nel metodo montessoriano l’educazione ambientale non è astratta, ma passa attraverso l’esperienza diretta e quotidiana: il contatto con la natura, l’osservazione dei fenomeni, la responsabilità nei piccoli gesti. Il bambino diventa protagonista di un percorso che lo mette in relazione con il mondo vivente, stimolando rispetto, meraviglia e consapevolezza.
L’educazione alla sostenibilità, quindi, non è un tema da affrontare in un solo giorno, ma un filo che può accompagnare tutto l’anno scolastico.
Attivismo giovanile nel mondo: una voce tutta al femminile

La scelta di raccontare il percorso e l’impegno di attiviste femminili nasce dalla volontà di dare voce a una realtà spesso sottovalutata, ma fondamentale.
In tutto il mondo, le donne giocano un ruolo chiave nella tutela dell’ambiente e nella costruzione di un futuro più equo e sostenibile. In molte comunità, sono loro a occuparsi della gestione delle risorse naturali, dell’acqua, della terra, della salute delle famiglie e del benessere collettivo.
Questa centralità nella vita quotidiana le rende anche testimoni dirette dei cambiamenti climatici e delle ingiustizie ambientali, spingendole ad attivarsi con coraggio, determinazione e creatività. Dalla giovane Greta Thunberg, che ha dato voce a una generazione intera, a donne meno note ma profondamente radicate nei loro territori, come le contadine dell’Africa subsahariana o le leader indigene dell’Amazzonia, il loro impegno è un esempio potente di cura, responsabilità e azione.
Dare spazio a queste storie significa riconoscere il valore della leadership femminile in ambito ecologico e sociale, rompere stereotipi, ispirare nuove generazioni e costruire un’idea di sostenibilità che sia realmente inclusiva. Significa, soprattutto, restituire dignità a un modo di abitare il mondo che si basa sul rispetto, sulla relazione e sulla capacità di prendersi cura, non solo della natura, ma anche degli altri esseri umani.
Storie per ispirare–Attività in classe
In Europa si può conoscere Greta Thunberg, simbolo mondiale del movimento Fridays for Future. In Africa, Elizabeth Wathuti porta avanti progetti di riforestazione e tutela dell’acqua. Dall’Asia arriva la voce della piccola Licypriya Kangujam, che ha parlato all’ONU già a otto anni. In America, Xiye Bastida rappresenta le popolazioni indigene e le nuove generazioni nella battaglia climatica. Dalle isole del Pacifico, infine, Brianna Fruean difende la sopravvivenza delle comunità minacciate dall’innalzamento dei mari.
Le biografie possono essere proposte attraverso brevi letture o schede narrative illustrate, in modo da rendere il racconto accessibile e coinvolgente. Ogni figura può essere collegata a una mappa del mondo su cui i bambini posizionano nome, volto e impegno di ciascun giovane attivista.
Per completare la panoramica globale, è possibile integrare una selezione di articoli tratti da giornali e riviste, adattati per la lettura a scuola, che raccontano in modo chiaro e avvincente le sfide ambientali affrontate nei diversi continenti. Ogni lettura può essere seguita da un momento di confronto e da una sintesi guidata da costruire insieme.
Laboratorio attivo: “Un gesto per la Terra”
Parallelamente alla scoperta degli attivisti e dei problemi ambientali, è importante accompagnare i bambini nella sperimentazione diretta di azioni sostenibili. Proporre un laboratorio pratico significa rendere i bambini protagonisti del cambiamento nella loro realtà quotidiana.
Si può iniziare con la creazione di un Diario della sostenibilità.
Ogni bambino riceve un piccolo quaderno o scheda su cui annotare, per una settimana, i gesti ecologici messi in pratica: spegnere le luci, portare la borraccia, evitare lo spreco d’acqua, usare la bicicletta o partecipare a una pulizia del cortile.
Al termine della settimana, si raccolgono le esperienze e si riflette insieme sul valore del contributo di ciascuno.
Questa attività può essere accompagnata dalla realizzazione di un grande cartellone murale di classe, dove scrivere e illustrare le azioni positive emerse. Il cartellone diventa memoria visiva del percorso e invito al proseguimento dell’impegno.
Infine, si può proporre agli alunni di realizzare una mini campagna ecologica, preparando slogan, disegni e messaggi da diffondere nella scuola o nel quartiere. In questo modo, il messaggio educativo si espande oltre l’aula, coinvolgendo anche la comunità.
Materiale scaricabile
Conclusione: piantare semi di cambiamento
Educare alla sostenibilità significa coltivare l’empatia, la consapevolezza e il senso di responsabilità. I bambini non sono solo destinatari di un messaggio, ma portatori di futuro.
Conoscere storie vere di giovani che si sono alzati in piedi per difendere la Terra può dare loro coraggio, fiducia e ispirazione.
E quando queste storie si intrecciano con azioni concrete, il messaggio educativo diventa duraturo. Come un seme piantato nella terra: invisibile all’inizio, ma pronto a fiorire.
Nessuno è troppo piccolo per fare la differenza
Greta Thunberg
Una frase semplice, ma potentissima, che può diventare un mantra per chi decide di mettersi in cammino verso un futuro più giusto e sostenibile.
E quando queste parole si intrecciano con azioni concrete, il messaggio educativo diventa duraturo. Come un seme piantato nella terra: invisibile all’inizio, ma pronto a fiorire.

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