La favola di Matilde e della sua ricotta è nata molto tempo fa dalla penna di Giuseppe Pitrè (1841 – 1916 ) e ha dato seguito a numerose versioni legate anche alle specificità culturali delle diverse regionali d’Italia.
La favola può essere analizzata anche su un piano diverso rispetto a quello della semplice narrazione e può essere da stimolo per parlare di differenze di genere e di stereotipi femminili.
Già da una prima analisi emerge chiaramente che la favola si rivolge principalmente ad un pubblico femminile e in particolare, proprio per il linguaggio favolistico utilizzato, alle bambine.
All’interno della favola si possono facilmente riconoscere tre piani narrativi: quello del presente, del sogno/progetto e quello della realtà.
Il presente: Matilde è una ragazzina che vive in una società rurale; e come ogni ragazzina della sua età, sogna. Il suo non è un sogno irrealizzabile, ma un preciso progetto imprenditoriale che Matilde mette a punto passo dopo passo con la sua ricotta in testa.
Il progetto: il progetto è particolareggiato ; Matilde non lascia indietro niente e si dimostra capace di intraprendere un percorso imprenditoriale: capitale da investire, attività in previsione , produzione, piano di realizzazione.
Matilde però è comunque succube dello stesso stereotipo che la imprigiona e, se da un parte va oltre con il suo sogno/progetto, il suo punto di arrivo, la realizzazione è ancora quella stereotipata: la bella casa, prestigio economico e sociale.
Una sorta di riscatto e prigione allo stesso tempo…
La realtà: al colmo del suo sogno, Matilde compie il gesto dell’inchino che, con la caduta della ricotta, porta inesorabilmente alla distruzione di tutti i sogni e di tutti i progetti.
Riflessione: domande-stimolo
Perché per le donne, ieri ancor più di oggi, farsi donne lavoratrici e imprenditrici era tanto irrealizzabile?
Qual era il loro ruolo nella società?
Il sogno di Matilde reclama il diritto ad una vita libera di realizzarsi secondo i propri sogni e desideri o è semplicemente un sogno?
La ricotta cade e con lei i sogni e i progetti fatti; il messaggio può essere interpretato in due modi, uno positivo ed uno negativo, bloccante; quali possono essere?
Quali le conclusioni?
Per parlare di parità di genere è assolutamente necessario rompere gli stereotipi che ingabbiano uomini e donne in “luoghi” diversi e spesso opposti.
Forse la parità di genere può avvenire solo con l’abbattimento di queste gabbie, in un processo di sintesi tra uomo e donna; un punto di incontro fra la razionalità maschile e la capacità immaginifica femminile, proprio come quella di Matilde.
Una terza strada dunque, quella della sintesi, che si può imboccare anche da punti di partenza diversi e che uomini e donne possano liberamente percorrere facendo propri gli strumenti in grado di renderla realizzabile e percorribile .
Matilde e la ricotta- dalla storia alla ricostruzione narrativa
La storia di Matilde qui proposta, si presenta come una vide- storia, ma anche come una storia da rileggere e assaporare con la lettura del testo scritto.
L’attività proposta per la ricostruzione della storia si compone delle stesse immagini utilizzate nel video e di cartellini di testo .
Leggendo i cartellini con il testo i bambini dovranno procedono con gli abbinamenti.
Immagini e testo presentano i bordi del medesimo colore a scopo autocorrettivo.
Terminati gli abbinamenti, i bambini avranno a disposizione l’intera storia da rileggere e, perché no, drammatizzare nei piccoli gruppi.
Spunti editoriali
Lily, piccola rana, grande esploratrice: Leggere per fare e per scoprire
Lily, piccolissima rana, un giorno decide di uscire dal suo stagno e, con un salto, di iniziare il suo primo viaggio. Il suo sarà un viaggio entusiasmante che la porterà a a scoprire l’esistenza di alcune delle meravigliose creature che si prendono cura del pianeta che le ospita, ognuno per la sua parte: api, farfalle, chiocciole e formiche. Ma anche lo stagno le riserva delle sorprese: uova e girini popolano l’acqua.Lily scopre così la straordinaria metamorfosi della rana, quella stessa metamorfosi che l’ha portata ad essere quella grande esploratrice che oggi è…
Nel bosco succede qualcosa di strano. Qualcuno o qualcosa ha lasciato una scatola con due fessure. Da dentro qualcuno o qualcosa guarda attento gli animali. Chi sarà mai? Da dove è venuta? Cosa ci fa nella foresta? Nessuno si sa rispondere. Una cosa è certa: quel qualcuno o qualcosa non vuole uscire da li dentro. Un libro sul potere della gentilezza, dell’amore e dell’amicizia che fa schiudere.
La storia è una parabola moderna. Protagonista: una gentilezza alquanto bistrattata da tutti. Ma proprio quando sembra scoraggiarsi al punto di credere che il mondo non abbia più bisogno di lei, accadono felici incontri. Piccolo raggio di sole gli farà incontrare l’amico sorriso, il sig. Buongiorno, la parolina Grazie e Piccolo aiuto: tutti insieme le dimostreranno che sono proprio le cose piccole e gentili a cambiare il mondo. La storia è un invito per ogni lettore a lasciarsi coinvolgere. L’edizione illustrata è particolarmente adatta per essere regalata ai bambini.
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