Un percorso esperienziale in stile montessoriano tra confronti, trasformazioni ed equivalenze.
Misurare non è solo contare. È dare forma all’esperienza, è trovare un linguaggio per ciò che cambia, cresce, pesa, occupa spazio.
MontessorianaMenteLucca

Le unità di misura sono strumento di relazione con il mondo. Non formule, non schemi da imparare a memoria, ma esperienze da vivere con il corpo e con l’intelligenza delle mani.
Quanto pesa?
Non una semplice domanda sul peso, ma una domanda sul mondo e sulla realtà.
Ogni apprendimento parte dalla realtà sensoriale e concreta, mai dalla parola. E la misura non fa eccezione: nasce dal corpo, dal confronto, dalla relazione.
Attività in classe
1. La misura come relazione: prima ancora del numero, il confronto
“Più o meno?”
In un angolo della classe creare una “tavola delle scoperte” con oggetti veri, della vita quotidiana- una mela, un limone, una bottiglia, un sasso, un pacchetto di farina…
I bambini, senza bilance né numeri, devono mettere in relazione gli oggetti:
– Quale pesa di più?
– Quale contiene più liquido?
– Quale occupa più spazio sul tavolo?
👉 Ogni bambino costruisce una narrazione: “La bottiglia è più pesante della mela, ma la mela è più pesante del limone.”
Qui nasce il primo linguaggio della misura: il linguaggio della relazione.
2. La misura come scoperta culturale
Dopo l’esperienza, si apre una riflessione:
– Chi ha deciso che un metro è lungo così?
– Come facevano a misurare prima degli strumenti?
– E se vivessimo in un altro paese, useremmo le stesse unità?
Queste domande diventano ricerca storica e antropologica. I bambini esplorano antiche unità di misura, misurano con il palmo, il piede, il passo, e scoprono che ogni misura nasce da un corpo umano reale.
Attività: Il museo delle misure dimenticate
I bambini costruiscono una piccola mostra con strumenti e misure “d’altri tempi”, con didascalie scritte da loro: “Questa era la misura del braccio del faraone. Questa è la spanna del mio papà”.
3. La misura come trasformazione: l’equivalenza come pensiero flessibile
L’equivalenza non è un calcolo. È la comprensione che la realtà può cambiare forma senza cambiare sostanza.
Esperienza: Alchimia delle misure
Con lenti, tubi, imbuti, contenitori, i bambini devono “trasformare” una misura in un’altra:
– Come versare 1 litro in 5 contenitori da 200 ml?
– Come ottenere 1000 g con pesi diversi?
👉 Non si parte dalla formula. Si parte dalla sorpresa: “Guarda, questo pieno è uguale a quei cinque!”
Narrazione:
Ogni equivalenza diventa una storia di trasformazione, da illustrare e raccontare:
“C’erano dieci amici da 100 ml, e insieme formarono un grande lago da 1 litro.”
4. La misura come libertà: usare le equivalenze per creare
Infine, la misura si fa strumento creativo.
Laboratorio: Progetti in scala
I bambini ricevono un compito aperto:
– Costruire una mini-serra in scala
– Progettare una merenda per 12 persone a partire dalla ricetta per 2
– Scrivere un problema con le equivalenze da donare a un’altra classe
Le equivalenze non sono più esercizi, ma mezzi per realizzare qualcosa di reale.
Diventano linguaggio, responsabilità, competenza al servizio di un progetto.
Materiale scaricabile
📚 Un racconto per aprire la mente: “Pesa di più, pesa di meno” di Gianni Rodari
Quando parliamo di peso, siamo abituati a pensare a numeri, chili e bilance. Ma cosa significa davvero “pesare”? Cosa pesa di più: un chilo di ferro o un chilo di piume? E cosa pesa di più nella vita: una parola cattiva o un gesto gentile?
Nel racconto “Pesa di più, pesa di meno”, Gianni Rodari ci invita a guardare il mondo con occhi diversi. Con la sua consueta leggerezza e profondità, ci mostra che il concetto di misura può essere anche un modo per riflettere sui valori, sull’empatia, sulla giustizia.
👉 Inserire questo racconto all’inizio di un percorso sulle equivalenze e le unità di misura aiuta a creare uno spazio di domande autentiche. Ci porta subito nel cuore del tema: non misuriamo solo oggetti, ma anche relazioni, azioni, significati.
Così, prima ancora di entrare nel mondo dei grammi e dei litri, si apre una riflessione sul senso della misura come forma di attenzione, di ascolto e di responsabilità.
Conclusione: educare alla misura è educare al mondo
Misurare significa imparare a pensare il mondo in modo ordinato ma flessibile, concreto ma trasformabile.
Significa educare all’equilibrio, al senso del “quanto basta”.
Le equivalenze, vissute nel corpo e nella mente, diventano pensiero trasformativo, non procedura meccanica.
E in questo, come sempre, Montessori ci ricorda di partire dall’esperienza vera, dalla meraviglia e dal fare con le mani.
Un libro sulla misura per leggere e per fare

A misura di mondo: Un viaggio tra storia e scoperte, esperimenti e giochi
Un viaggio affascinante attraverso la storia della misura; un libro che segue le tracce di un percorso lungo e straordinario: dalla coda di un camaleonte presa come unità di misura a Leonardo Da Vinci, passando per Egizi, Romani e Babilonesi per scoprire come l’uomo abbia da sempre cercato di dare un ordine alle dimensioni, ai pesi e al tempo.
Leggende, curiosità, giochi e attività pratiche trasformano ogni pagina in un’esperienza per leggere, giocare e imparare. Un libro per tutti coloro che vogliono scoprire la misura con i propri occhi… e con le proprie mani! Per la didattica:Un supporto pratico e versatile, utilizzabile in modo strutturato o flessibile. I simboli nell’indice aiutano a individuare rapidamente le attività.