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lettura e comprensione

C’era una volta… e ancora c’è: il valore pedagogico della fiaba nel quotidiano educativo

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“Tutto ciò che il bambino apprende nella prima infanzia, lo apprende col cuore.”
— Maria Montessori

Illustrazione dal libro di Allen Say, Kamishibai man 2005 Houghton Mifflin Company Boston ed editato per l’Italia nel 2019 da Edizioni Artebambini

La fiaba ha attraversato i secoli, le culture e le generazioni. E continua a farlo, ogni volta che un adulto si prende il tempo di narrare e un bambino si apre all’ascolto. Ma che valore ha oggi, in una scuola sempre più orientata alla realtà, all’efficienza e al risultato? In questo articolo vogliamo riscoprire il significato profondo della fiaba nel percorso educativo, alla luce di una visione pedagogica ispirata al pensiero montessoriano, con proposte operative per dare alla fiaba un posto vivo nella didattica.


Perché raccontare ancora fiabe?

La fiaba è un linguaggio universale. Parla con immagini semplici ma cariche di simboli, che il bambino coglie in modo intuitivo. Non ha bisogno di spiegazioni: mostra il mondo, i suoi conflitti e le sue possibilità attraverso la narrazione.

Le fiabe non raccontano la realtà, ma preparano ad affrontarla, proprio perché la trasfigurano in qualcosa di comprensibile e gestibile per il bambino.

La loro struttura narrativa – con prove, errori, aiuti, trasformazioni – riflette il processo stesso della crescita. E quando l’eroe o l’eroina della fiaba compie il proprio cammino, anche il bambino si sente rafforzato nel suo.


La fiaba nella visione montessoriana

Maria Montessori non ha introdotto l’uso della fiaba nella primissima infanzia, convinta che nei primi anni il bambino dovesse costruire una solida conoscenza della realtà. Tuttavia, nella scuola primaria, dove il bambino attraversa quella che la Montessori chiama “mente ragionante”, il racconto simbolico assume una funzione importantissima.

Le fiabe offrono una via indiretta all’educazione morale. Lontane da prediche o istruzioni, mostrano in modo vivido il valore del bene, della perseveranza, del coraggio, della giustizia. L’identificazione con i personaggi permette al bambino di interiorizzare valori attraverso l’esperienza emotiva e immaginativa.


Cosa insegna una fiaba

Ogni fiaba ben costruita mostra un conflitto, un cammino e una trasformazione. Tre elementi essenziali, tanto nella narrazione quanto nella crescita personale del bambino.
Le fiabe:

  • Parlano in simboli: il lupo, la foresta, la strega, la casa… non sono solo personaggi o luoghi, ma archetipi che rappresentano sfide interiori.
  • Normalizzano la paura: mostrano che la paura esiste, ma che può essere affrontata.
  • Danno speranza: il lieto fine non è ingenuità, ma costruzione di fiducia nel futuro.
  • Offrono modelli: l’eroe fiabesco è imperfetto ma perseverante, cade ma si rialza, sbaglia ma impara.

Fiabe e attività: come integrarle nel quotidiano didattico

Portare la fiaba nella scuola primaria non significa solo leggerla. Vuol dire viverla, trasformarla, rielaborarla con strumenti e linguaggi che parlino al bambino. Ecco alcune proposte operative:

🌿 1. L’angolo delle fiabe

Uno spazio morbido, silenzioso, dedicato alla narrazione e all’ascolto. Può contenere libri illustrati, burattini, piccoli oggetti simbolici da toccare e usare nel racconto.

✍️ 2. Il diario del piccolo eroe

Dopo aver ascoltato una fiaba, ogni bambino può scrivere o dettare una breve riflessione: “Quando mi sono sentito come il protagonista?” – oppure inventare un seguito, un prequel, un finale alternativo.

🎭 3. Drammatizzazione e burattini

Il teatro fiabesco sviluppa espressività, collaborazione, capacità di immedesimazione. Anche con materiali semplici (cucchiai, bastoncini, carta) è possibile creare scene ed emozioni.

🎨 4. Laboratori creativi e simbolici

  • Creare “l’oggetto magico” della fiaba (una chiave, una mappa, un talismano).
  • Costruire la mappa del viaggio dell’eroe, con tappe, ostacoli e trasformazioni.
  • Illustrare la fiaba con collage o tecniche miste, stimolando l’interpretazione personale.

📖 5. Kamishibai: la fiaba illustrata dai bambini

Il kamishibai, antico teatro d’immagini giapponese, è uno strumento prezioso per la narrazione partecipata. I bambini creano una serie di tavole illustrate, ognuna dedicata a una scena della fiaba.

Sul retro, scrivono (o dettano) il testo narrato. Il racconto può poi essere presentato alla classe o ad altri bambini. Questa attività valorizza l’espressione artistica, l’organizzazione logica del racconto e la collaborazione, permettendo a ciascuno di trovare il proprio ruolo nel processo creativo.

(Costruire il kamishibai)


Esempi di fiabe e percorsi didattici

📘 Pinocchio

Non solo fiaba, ma romanzo di formazione: perfetto per un lavoro sul tema delle scelte, del cambiamento e della coscienza morale.
Attività:

  • Diario delle scelte di Pinocchio
  • Giochi di ruolo: “Cosa faresti al suo posto?”
  • Costruzione di burattini con materiali riciclati
  • Kamishibai delle bugie: “Ogni scena, una trasformazione”

🧺 Cappuccetto Rosso

Percorso sul tema della fiducia, del rischio e dell’autonomia.
Attività:

  • Mappa del bosco con pericoli e aiuti
  • Disegno del “mio lupo” (cosa mi fa paura oggi?)
  • Storia al contrario: Cappuccetto salva il lupo?

🎩 Il Gatto con gli Stivali

Stimolo per la creatività e l’immaginazione.
Attività:

  • Inventa un oggetto magico e racconta come ti aiuta
  • Gioco teatrale dei tre fratelli: strategie, idee, alleanze

Conclusione: educare con la fiaba

Educare con le fiabe non significa allontanarsi dalla realtà, ma entrare nella profondità dell’esperienza umana. La fiaba è un ponte tra ciò che il bambino sente e ciò che non sa ancora dire.
Nel rispetto del metodo montessoriano, possiamo proporre fiabe che aiutino a dare forma all’interiorità, sviluppare empatia, affrontare paure, nutrire speranza.
Perché in ogni “C’era una volta” c’è anche un “Ci sono adesso”.
E ogni bambino, proprio come l’eroe della fiaba, ha dentro di sé il coraggio di crescere.

Pinocchio, un burattino che voleva diventare bambino” – Percorso didattico in 6 tappe

Un materiale per accompagnare i Bambini alla scoperta di Pinocchio riflettendo su valori, emozioni e crescita personale.

6 tappe narrative e operative
Ogni tappa riprende un momento chiave del viaggio di Pinocchio, con spunti di riflessione, domande guida, attività manuali e simboliche per lavorare su: la trasformazione personale, le emozioni, le scelte, l’ascolto della coscienza, l’autonomia, il valore della verità

Un viaggio di scoperta, stupore e libertà; Lily, piccola rana, grande esploratrice

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L’estate è il momento perfetto per avventurarsi e scoprire i segreti della natura. È la stagione per eccellenza per esplorazioni libere e avventurose che permettono di seguire quella vivace curiosità che sempre spinge a sperimentare, scoprire e a imparare; un cammino ricco di stupore e meraviglia che vede i bambini veri protagonisti del proprio percorso e costruttori del proprio sapere.

Anche quello di Lily, la piccola rana protagonista del libro, è un percorso di esplorazione; spinta dalla curiosità e dal desiderio di conoscere il mondo, un giorno decide di intraprendere un viaggio e con un primo piccolo salto, inizia il suo incredibile percorso.

Non c’è un punto di arrivo predefinito, ma solo una tra le tante strade da percorribili…

E Lily, liberamente sceglie la sua e prosegue con coraggio, autonomia e determinazione scoprendo le meraviglie del mondo che la circonda.

Un percorso di coraggio e libertà, che porterà Lily e i piccoli lettori a stupire coprire le meraviglie del mondo che ci circonda.

Un libro da leggere e raccontare per parlare del pianeta Terra, di cura e di ecosostenibilità; di libertà, coraggio e autonomia, ma anche un libro per fare, pieno di spunti e attività didattiche adatti alle giornate scolastiche o alle attività estive.

Alla fine della narrazione, il libro presenta infatti una parte operativa con numerose pagine per le attività autonome dedicata alla grammatica, alla matematica, alle scienze, all’inglese e alla scrittura libera.

Un libro per leggere e per fare.

Lily, piccola rana esploratrice: Leggere, fare e scoprire 

Lily è una piccola, piccolissima rana con l’animo della grande esploratrice.

Il suo primo viaggio inizia con un salto e, salto dopo salto, Lily scoprirà le meravigliose creature che si prendono cura del pianeta che le ospita, ognuno per la sua parte: api, chiocciole, farfalle e formiche…

Lily, felice delle scoperte, decide di tornare allo stagno pronta a raccontare delle sue meravigliose scoperte, ma anche lì le sorprese non sono finite e Lily continua ad esplorare: uova e girini popolano l’acqua.

Lily scopre così quella straordinaria metamorfosi che l’ha portata ad essere la grande esploratrice che oggi è…

Libri per la grammatica e prime letture, libri per scoprire la storia della misura e per esplorare il mondo; libri per leggere e per fare ideali anche per piacevoli attività estive.

La grammatica? Una favola!Il paese delle parti del discorso Maria Montessori

Il mio primo piccolo libro-Il bosco: Leggere con il metodo Montessori

Il mio secondo piccolo libro: Il mare 

Lily, piccola rana esploratrice: Leggere, fare e scoprire

Misurare il mondo- un percorso nel tempo e nello spazio alla scoperta della misura


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Lettura e fantasia-Maria Montessori e Gianni Rodari

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Chi non si è lasciato trascinare dai racconti di Rodari, chi non ha immaginato altre storie possibili inseguendo le sue, e chi , sempre grazie a lui, non ha iniziato a giocare con le parole?

La scuola, per Gianni Rodari, esattamente come per Maria Montessori, rappresenta il mondo nella sua essenza più vera.

Quello della scuola, infatti, non è certo un mondo isolato; è vita pulsante in grado di aprire porte verso quel tutto cosmico di cui è parte.

Bambine e bambini di oggi sono  le future donne e i futuri uomini di domani.

E nelle loro mani è il mondo.

Gianni Rodari e Maria Montessori si muovono, seppur in tempi molto lontani tra di loro, su un’unica linea, quella che vede il bambino al centro dell’intero percorso educativo .

La loro comune consapevolezza è che il futuro possa costruirsi solo sul bambino e che nell’educazione risieda la speranza e la responsabilità dell’intero mondo adulto per costruirne uno migliore. 

Mettere il mondo nelle mani dei bambini, con il loro ingegno e la loro forza creatrice, anche e soprattutto, quella immaginativa e fantastica, rappresenta il primo passo verso la costruzione di un futuro diverso e sicuramente migliore.

Scuola è fare e disfare, è provare e riprovare, è costruire e ricostruire.

Scuola è porsi domande, riflettere e ipotizzare .

Scuola è confrontarsi, leggere e ascoltare.

Scuola è camminare insieme.

Maria Montessori e Gianni Rodari ancora una volta si incontrano parlando di lettura; riconoscendone l’indiscussa importanza all’interno di ogni percorso di apprendimento e si ritrovano ancora sulla solita linea quando ne definiscono la “necessità” e le modalità.

Lettura non imposta, ma ricercata e necessaria quando rappresenta la risposta ai bisogni di ognuno; che sia un bisogno di scoperta, di curiosità, di gioco o di immaginazione, poco importa; è una necessità.

Quella della lettura può e deve essere solo una proposta. 

Dapprima la lettura sarà voce: voce di mamma, di papà, di nonni, di maestri … 

Successivamente si contestualizzerà e sarà voce propria che risuona nella mente e per rispondere in modo sempre più preciso alla sete di conoscenza, di scoperta, di sapere e di fantasia…

La passione per la lettura, come tutte le passioni, non nasce da un dovere, ma da un piacere, qualsiasi esso sia.

La famosissima storia de “Il paese con l’esse davanti” si presta a numerose attività partendo proprio da quegli accostamenti insoliti, diversi o sbagliati che caratterizzano la didattica rodariana.

Giocare con i nomi e i prefissi apre senza dubbio orizzonti creativi e stimolano l’immaginazione e la fantasia a nuove esplorazioni, linguistiche e non.

Per scoprire libri, materiali e attività didattiche visita:

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