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Outdoor education

Non solo api; la biodiversità vola anche sulle ali di farfalla

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Con l’arrivo della primavera, la natura si risveglia e ci invita ad osservare con occhi attenti i suoi delicati equilibri. Orti, giardini, boschi e parchi si popolano di farfalle, creature leggere e silenziose, che danzano tra i fiori in cerca di nettare. Ogni farfalla è diversa: ali dalle forme e dai colori unici, come piccole opere d’arte volanti.

La farfalla ci insegna la trasformazione. Il suo volo ci ricorda la bellezza della leggerezza, ma anche l’importanza di ogni gesto.
Prendiamocene cura.

Insegniamo ai bambini a guardare con occhi nuovi, a rispettare ciò che è piccolo, fragile, eppure fondamentale per la vita.

L’incontro tra farfalle e fiori

Attratte dal nettare zuccherino, le farfalle si posano sui fiori e, involontariamente, compiono un gesto fondamentale: trasportano il polline. Questo “trasloco invisibile” permette la fecondazione delle piante e garantisce la diversità genetica delle specie vegetali.

Questo scambio silenzioso è essenziale per la vita di molti ecosistemi e anche per noi: senza gli insetti impollinatori, molte colture alimentari sarebbero in pericolo. Le farfalle, come le api, sono custodi della biodiversità.

Ma la farfalla non è solo impollinatrice.
Il bruco, prima di trasformarsi, nutre altri animali: uccelli, rettili, piccoli insetti.
Ogni fase della sua vita ha un ruolo.
Ogni creatura è parte di una rete sottile e meravigliosa che chiamiamo “ecosistema”.

Un anello nella catena della vita

Nel ciclo naturale, ogni essere vivente ha un ruolo. Le farfalle adulte impollinano, ma anche le loro larve, i bruchi, sono importanti: costituiscono una risorsa alimentare per uccelli, piccoli rettili e altri insetti. Ogni forma di vita è collegataalle altre: la scomparsa delle farfalle comporterebbe squilibri profondi.

Educare con la natura: osservazione, cura, protezione

Nel Metodo Montessori, il contatto diretto con la natura è fondamentale per formare nei bambini un senso autentico di responsabilità, rispetto e amore per la vita. La primavera offre moltissime opportunità per:

  • Osservare: seguiamo il volo delle farfalle, osserviamo i loro colori, cerchiamo le uova sotto le foglie, individuiamo le piante che preferiscono.
  • Conoscere: presentiamo le fasi della metamorfosi con materiali concreti, immagini, piccole narrazioni scientifiche.
  • Coltivare: creiamo un angolo del giardino (o anche solo un vaso sul balcone) con fiori ricchi di nettare (come lavanda, calendula, borragine) e piante ospiti per i bruchi (come finocchio selvatico, ortica, cavolo).
  • Proteggere: impariamo cosa danneggia le farfalle (diserbanti, pesticidi, inquinamento) e riflettiamo insieme su gesti possibili per prenderci cura del nostro ambiente.

Proposte didattiche montessoriane

  1. Ciclo vitale della farfalla
    Realizzare una sequenza fotografica o con miniature in 3D: uovo, bruco, crisalide, farfalla. I bambini possono toccare, ordinare e raccontare ogni fase.
  2. Cartellini nomenclatura
    Usare immagini reali delle farfalle accompagnate da cartellini con i nomi. I bambini possono abbinare immagine e parola, lavorando sul linguaggio e sulla classificazione.
  3. Diario dell’osservatore
    Fornire piccoli taccuini per registrare le osservazioni: “oggi ho visto…”, “il bruco era lungo…”, “il fiore era di colore…”. Possibile anche in forma pittorica o con simboli.
  4. Laboratorio sensoriale
    Proporre attività di confronto tra texture (ali, foglie, fiori), suoni (ronzio, fruscio), odori (piante aromatiche). Il contatto con la natura parte dai sensi.
  5. Costruzione di un giardino per le farfalle
    Coinvolgere i bambini nella cura di un piccolo spazio piantumato, osservando quali insetti lo visitano e tenendo un “registro delle visite”

Un invito all’educatore

Come adulti, non diamo risposte precoci, ma coltiviamo lo stupore. Osserviamo con i bambini, facciamoci domande insieme, lasciamo che sia la natura a parlare. Le farfalle ci insegnano la leggerezza, la trasformazione, la connessione. E noi possiamo trasmettere loro cura, attenzione, rispetto.

🦋 L’educazione comincia con la vita -Maria Montessori

Un libro per leggere e per fare, perfetto per le attività estive ( classe prima e seconda).

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Lily, piccola rana esploratrice: Leggere, fare e scoprire

Lily è una piccolissima rana, ma il suo spirito è quello della grande esploratrice. Con un salto, inizia il suo primo viaggio; un viaggio entusiasmante che la porterà a esplorare l’inesplorato e a scoprire l’esistenza di alcune delle meravigliose creature che si prendono cura del pianeta che le ospita, ognuno per la sua parte: api, farfalle, chiocciole e formiche. Ma anche lo stagno le riserva delle sorprese: uova e girini popolano l’acqua. Lily scopre così la straordinaria metamorfosi della rana. Un libro, come nella tradizione di Montessorianamente Libri, per leggere e per fare, ricco di attività e spunti didattici per nuove esplorazioni nel mondo delle scienze, della grammatica, della matematica e della lingua inglese.

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Ecologia. Il mio pianeta. Osserva, sperimenta, crea! 

L’ecologia spiegata ai bambini. Ediz. a colori

Il mondo delle farfalle. Ediz. a colori Copertina rigida – Illustrato, 13 marzo 2018

Piccola guida alle farfalle. Ediz. a colori Copertina rigida – Illustrato, 3 giugno 2021

Piccola guida a insetti e altri piccoli animali

Quanto pesa? Educare alla misura con mente, mani e meraviglia

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Un percorso esperienziale in stile montessoriano tra confronti, trasformazioni ed equivalenze.

Misurare non è solo contare. È dare forma all’esperienza, è trovare un linguaggio per ciò che cambia, cresce, pesa, occupa spazio.

MontessorianaMenteLucca

Le unità di misura sono strumento di relazione con il mondo. Non formule, non schemi da imparare a memoria, ma esperienze da vivere con il corpo e con l’intelligenza delle mani.

Quanto pesa?
Non una semplice domanda sul peso, ma una domanda sul mondo e sulla realtà.

Ogni apprendimento parte dalla realtà sensoriale e concreta, mai dalla parola. E la misura non fa eccezione: nasce dal corpo, dal confronto, dalla relazione.

1. La misura come relazione: prima ancora del numero, il confronto

Più o meno?”
In un angolo della classe creare una “tavola delle scoperte” con oggetti veri, della vita quotidiana- una mela, un limone, una bottiglia, un sasso, un pacchetto di farina…

I bambini, senza bilance né numeri, devono mettere in relazione gli oggetti:

– Quale pesa di più?
– Quale contiene più liquido?
– Quale occupa più spazio sul tavolo?

👉 Ogni bambino costruisce una narrazione: “La bottiglia è più pesante della mela, ma la mela è più pesante del limone.”

Qui nasce il primo linguaggio della misura: il linguaggio della relazione.

2. La misura come scoperta culturale

Dopo l’esperienza, si apre una riflessione:

– Chi ha deciso che un metro è lungo così?
– Come facevano a misurare prima degli strumenti?
– E se vivessimo in un altro paese, useremmo le stesse unità?

Queste domande diventano ricerca storica e antropologica. I bambini esplorano antiche unità di misura, misurano con il palmo, il piede, il passo, e scoprono che ogni misura nasce da un corpo umano reale.

Attività: Il museo delle misure dimenticate
I bambini costruiscono una piccola mostra con strumenti e misure “d’altri tempi”, con didascalie scritte da loro: “Questa era la misura del braccio del faraone. Questa è la spanna del mio papà”.

3. La misura come trasformazione: l’equivalenza come pensiero flessibile

L’equivalenza non è un calcolo. È la comprensione che la realtà può cambiare forma senza cambiare sostanza.

Esperienza: Alchimia delle misure
Con lenti, tubi, imbuti, contenitori, i bambini devono “trasformare” una misura in un’altra:

– Come versare 1 litro in 5 contenitori da 200 ml?
– Come ottenere 1000 g con pesi diversi?

👉 Non si parte dalla formula. Si parte dalla sorpresa: “Guarda, questo pieno è uguale a quei cinque!”

Narrazione:
Ogni equivalenza diventa una storia di trasformazione, da illustrare e raccontare:
“C’erano dieci amici da 100 ml, e insieme formarono un grande lago da 1 litro.”

4. La misura come libertà: usare le equivalenze per creare

Infine, la misura si fa strumento creativo.

Laboratorio: Progetti in scala
I bambini ricevono un compito aperto:
– Costruire una mini-serra in scala
– Progettare una merenda per 12 persone a partire dalla ricetta per 2
– Scrivere un problema con le equivalenze da donare a un’altra classe

Le equivalenze non sono più esercizi, ma mezzi per realizzare qualcosa di reale.
Diventano linguaggio, responsabilità, competenza al servizio di un progetto.

📚 Un racconto per aprire la mente: “Pesa di più, pesa di meno” di Gianni Rodari

Quando parliamo di peso, siamo abituati a pensare a numeri, chili e bilance. Ma cosa significa davvero “pesare”? Cosa pesa di più: un chilo di ferro o un chilo di piume? E cosa pesa di più nella vita: una parola cattiva o un gesto gentile?

Nel racconto “Pesa di più, pesa di meno”Gianni Rodari ci invita a guardare il mondo con occhi diversi. Con la sua consueta leggerezza e profondità, ci mostra che il concetto di misura può essere anche un modo per riflettere sui valori, sull’empatia, sulla giustizia.

👉 Inserire questo racconto all’inizio di un percorso sulle equivalenze e le unità di misura aiuta a creare uno spazio di domande autentiche. Ci porta subito nel cuore del tema: non misuriamo solo oggetti, ma anche relazioni, azioni, significati.

Così, prima ancora di entrare nel mondo dei grammi e dei litri, si apre una riflessione sul senso della misura come forma di attenzione, di ascolto e di responsabilità.


Conclusione: educare alla misura è educare al mondo

Misurare significa imparare a pensare il mondo in modo ordinato ma flessibile, concreto ma trasformabile.
Significa educare all’equilibrio, al senso del “quanto basta”.

Le equivalenze, vissute nel corpo e nella mente, diventano pensiero trasformativo, non procedura meccanica.
E in questo, come sempre, Montessori ci ricorda di partire dall’esperienza vera, dalla meraviglia e dal fare con le mani.

A misura di mondo: Un viaggio tra storia e scoperte, esperimenti e giochi 

Un viaggio affascinante attraverso la storia della misura; un libro che segue le tracce di un percorso lungo e straordinario: dalla coda di un camaleonte presa come unità di misura a Leonardo Da Vinci, passando per Egizi, Romani e Babilonesi per scoprire come l’uomo abbia da sempre cercato di dare un ordine alle dimensioni, ai pesi e al tempo.

Leggende, curiosità, giochi e attività pratiche trasformano ogni pagina in un’esperienza per leggere, giocare e imparare. Un libro per tutti coloro che vogliono scoprire la misura con i propri occhi… e con le proprie mani! Per la didattica:Un supporto pratico e versatile, utilizzabile in modo strutturato o flessibile. I simboli nell’indice aiutano a individuare rapidamente le attività.

La magia della natura: occasioni di connessione

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L’educazione alla vita deve cominciare dalla conoscenza del nostro ambiente, affinché il bambino possa sentirsi parte del mondo e prenderne cura.
— Maria Montessori

Le vacanze e il tempo libero rappresentano una straordinaria opportunità per avvicinare i bambini alla natura, stimolando in loro una curiosità genuina e un rispetto profondo per l’ambiente che li circonda. Questi momenti di pausa dalla routine scolastica diventano, infatti, occasioni ideali per favorire una connessione autentica con il mondo naturale, un viaggio di scoperta che si intreccia perfettamente con il metodo Montessori, dove l’osservazione e la cura sono elementi fondamentali.

Nel cuore di ogni bambino c’è una spinta naturale verso l’esplorazione. Offrendo loro la possibilità di immergersi in esperienze dirette con la natura, come passeggiate in un bosco, una visita a un giardino o semplicemente l’osservazione di un angolo verde nel cortile di casa, possiamo aiutarli a sviluppare una profonda comprensione della biodiversità che ci circonda. Ogni pianta, ogni insetto, ogni piccola creatura che popolano il nostro ambiente ha una storia da raccontare, e ogni piccolo gesto di cura che i bambini compiono nei confronti della natura, come piantare un fiore o nutrire un animale, rafforza il legame che li unisce a ciò che li circonda.

Il metodo Montessori, con il suo focus sull’autonomia, l’osservazione attenta e la cura dell’ambiente, offre una guida perfetta per accompagnare i più piccoli in questo percorso di esplorazione. La cura della natura non è solo un gesto pratico, ma diventa un’esperienza educativa che insegna il rispetto per la vita in tutte le sue forme, coltivando il senso di responsabilità e l’importanza di ogni singola azione.

Materiale Didattico: Il taccuino dell’osservatore

Per rendere questa esperienza ancora più significativa, si potrebbe utilizzare un “Taccuino dell’Osservatore”, un piccolo quaderno che i bambini potranno portare con sé durante le passeggiate all’aperto o durante il tempo passato in giardino. Questo taccuino è uno strumento prezioso per raccogliere e documentare le loro scoperte, un diario in cui annotare ciò che si osserva e si sperimenta. Ogni pagina del taccuino potrebbe includere uno spazio per disegnare, scrivere brevi note sulle caratteristiche delle piante o degli animali incontrati e riflettere sui cambiamenti osservati nel corso del tempo.

Il Taccuino dell’Osservatore potrebbe essere strutturato in questo modo:

  1. Pagina 1: “Inizio della Scoperta”
    • Una sezione per il nome e la data, con una breve descrizione dell’ambiente in cui ci si trova (bosco, giardino, parco, ecc.).
    • Spazio per scrivere ciò che si spera di osservare (ad esempio, “cercherò delle farfalle” o “voglio scoprire che tipo di alberi ci sono”).
  2. Pagina 2: “Cosa ho visto”
    • Disegno libero di ciò che il bambino ha osservato (una pianta, un insetto, un animale, ecc.).
    • Piccole note o descrizioni su come appare, cosa fa o come si muove l’oggetto osservato.
  3. Pagina 3: “Cosa ho imparato”
    • Una riflessione personale, anche breve, su ciò che è stato appreso durante l’osservazione.
    • Domande da porsi, come “Cosa mi ha sorpreso di più?” o “Perché questa pianta è importante per l’ambiente?”
  4. Pagina 4: “Prendersi Cura”
    • Spazio per annotare azioni concrete di cura che il bambino potrebbe intraprendere, come “ho piantato un seme” o “ho annaffiato una pianta” e come questa cura aiuti l’ambiente.

Ogni essere vivente ha una storia da raccontare…

Se ci fermiamo in silenzio ad ascoltare, anche un piccolo insetto o una pianta nascosta tra l’erba può svelarci qualcosa di straordinario. Ogni creatura – con le sue abitudini, i suoi colori, le sue strategie per vivere – è una pagina preziosa nel grande libro della biodiversità.

Scopriamo insieme una di queste storie speciali, osservando con occhi curiosi e cuore attento e prepariamo il taccuino per l’osservazione:

Conclusione

Insegnare ai bambini a osservare, rispettare e prendersi cura della natura non è solo un atto educativo, ma una vera e propria occasione di crescita, in cui la scoperta e l’apprendimento diventano un’esperienza immersiva e interattiva. Offrire loro il “Taccuino dell’Osservatore” significa dar loro la possibilità di diventare piccoli esploratori, custodi della biodiversità e promotori di una cultura di rispetto verso l’ambiente. Con il metodo Montessori come guida, ogni passo fatto nella natura diventa un’opportunità per imparare, crescere e, soprattutto, connettersi con il mondo che ci circonda.

Spunti editoriali

In un seme. Manuale per piccoli collezionisti di meraviglie

Un libro scritto da Beti Piotto, agronoma esperta di biodiversità, illustrato da Gioia Marchegiani, esperta disegnatrice di natura

Sei zampe e poco più. Una guida pratica per piccoli entomologi

Sei zampe e poco più sono tutto quello che serve per fare un insetto. Eppure con questi semplici ingredienti in natura si sono evolute milioni di specie diverse, in ogni clima e continente…

L’albero. Guida pratica e poetica alla vita arborea

Un albero è talmente tante cose che per spiegarlo questo libro ha avuto bisogno di quattro persone: una poetessa, due illustrataci e un biologo. Un albero, infatti, fa molte cose diverse e per questo può essere guardato da tanti occhi diversi. 

Lily, piccola rana esploratrice: Leggere, fare e scoprire Lily è una piccolissima rana, ma il suo spirito è quello della grande esploratrice. Un giorno decide di uscire dal suo placido stagno e, con un salto, inizia il suo primo viaggio che la porterà a esplorare l’inesplorato e a scoprire l’esistenza di alcune delle meravigliose creature che si prendono cura del pianeta che le ospita, ognuno per la sua parte: api, farfalle, chiocciole e formiche…Un libro, come nella tradizione di Montessorianamente Libri, per leggere e per fare, ricco di attività e spunti didattici per nuove esplorazioni nel mondo delle scienze, della grammatica, della matematica e della lingua inglese. Il libro è disponibile in due versioni: corsivo e stampato maiuscolo

Primavera, tempo di rinascita e meraviglia

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L’educazione non è qualcosa che l’insegnante fa, ma un processo naturale che si sviluppa spontaneamente nell’essere umano.
— Maria Montessori, La scoperta del bambino, 1909


La primavera è una stagione di trasformazione, di luce che cresce e di natura che risveglia e si risveglia.

Per i bambini, è un’opportunità straordinaria di esplorazione e apprendimento, un momento dal sapore magico in cui il loro innato desiderio di scoprire il mondo, trova un’eco perfetta nella vita che sboccia intorno a loro.

Il rispetto per i ritmi naturali del bambino, base di tutto l’impianto pedagogico-didattico montessoriano, ben si lega al ciclo della primavera. Questa stagione, tanto attesa, ci insegna la pazienza della crescita, il valore dell’osservazione e la bellezza della trasformazione lenta e armoniosa.

Così come un fiore non sboccia tutto in un istante, ma segue il suo tempo, anche il bambino ha bisogno di un ambiente che rispetti il suo naturale sviluppo. La primavera diventa allora un’alleata preziosa per educatori e insegnanti, offrendo spunti di apprendimento che valorizzano l’attesa, la scoperta e il contatto con la natura.

🌿 Educare attraverso la Primavera

Nel metodo montessoriano, l’ambiente ha un ruolo chiave: accompagna il bambino nel suo percorso di crescita, offrendo stimoli adeguati e supportando la sua autonomia.

La primavera, con i suoi colori, suoni e profumi, apre spazi di apprendimento all’aria aperta, stimola i sensi e permette un’educazione che parte dall’esperienza diretta e dalla curiosità.

Osservare una pianta che cresce, ascoltare il canto degli uccelli al mattino, toccare la terra umida dopo la pioggia: ogni piccolo dettaglio diventa un’opportunità di crescita e di connessione con il mondo naturale.

La primavera offre spazi di apprendimento all’aria aperta, stimola i sensi e permette un’educazione che parte dall’esperienza diretta.

Osservare una pianta che cresce, ascoltare il canto degli uccelli al mattino, toccare la terra umida dopo la pioggia: ogni piccolo dettaglio diventa un’opportunità di crescita e di connessione con il mondo naturale.

Integrare la primavera nel percorso educativo significa offrire ai bambini occasioni di scoperta autentica e strumenti per sviluppare autonomia, responsabilità e meraviglia.


1️⃣ Il Calendario della Natura: osservare e documentare

Creare un piccolo diario della primavera, dove ogni bambino può registrare i cambiamenti che osserva nella natura: il primo fiore sbocciato, la comparsa di una farfalla, le giornate che si allungano. Si può accompagnare l’osservazione con il disegno, il collage di foglie e fiori secchi o brevi descrizioni. Questo esercizio sviluppa il pensiero scientifico e il senso di meraviglia.

Materiali: quaderno, matite colorate, foglie e fiori raccolti con cura.
Competenze sviluppate: osservazione, espressione grafico-verbale, consapevolezza ambientale.


2️⃣ I Semi della Vita: dal seme alla pianta

Un’attività semplice e potente: piantare semi e prendersene cura. Il bambino, con le sue mani, segue la crescita di una vita, comprendendo il valore dell’attesa e dell’impegno. Ogni giorno può annaffiare, annotare i cambiamenti, misurare la crescita.

Materiali: semi (lenticchie, fagioli, girasoli…), vasetti, terra, acqua.
Competenze sviluppate: responsabilità, pazienza, osservazione scientifica.


3️⃣ Arte e Natura: il colore dei fiori

I fiori primaverili possono diventare strumenti di creatività: si possono sperimentare stampe su carta con petali e foglie, creare acquerelli naturali pestando i fiori, osservare al microscopio le loro strutture. Questo approccio stimola la sensibilità artistica e la scoperta scientifica.

Materiali: fiori, carta, martelletti in legno, microscopio.
Competenze sviluppate: creatività, motricità fine, senso estetico.


4️⃣ Piccoli Naturalisti: le tracce della primavera

Una passeggiata in giardino, nel parco o in un bosco può trasformarsi in una caccia alle tracce della primavera: quali fiori sono spuntati? Si sentono più uccelli cantare? Ci sono insetti operosi? I bambini possono raccogliere piccoli elementi naturali (senza danneggiare l’ambiente), confrontarli e scoprire i loro nomi.

Materiali: schede di riconoscimento, lente d’ingrandimento, taccuino.
Competenze sviluppate: spirito di osservazione, esplorazione sensoriale, rispetto per l’ambiente.


5️⃣ La Primavera in Poesia

Leggere poesie dedicate alla primavera, magari accompagnate dalla musica, aiuta a sviluppare la sensibilità linguistica e il senso estetico. Successivamente, i bambini possono provare a comporre brevi poesie o acrostici legati ai loro sentimenti sulla stagione.

Materiali: raccolte di poesie, strumenti musicali, fogli e matite.
Competenze sviluppate: espressione linguistica, creatività, ascolto attivo.


6️⃣ La Tavolozza della Primavera: esplorazione dei colori

La primavera è un tripudio di colori! Perché non raccogliere diversi materiali naturali (fiori, foglie, frutti) e provare a classificarli per tonalità? Possiamo poi creare una tavolozza naturale e confrontare i colori con quelli dei materiali artistici (tempere, matite, acquerelli).

Materiali: elementi naturali, cartoncini, colori.
Competenze sviluppate: classificazione, percezione cromatica, sperimentazione.


🌱 Concludendo: la Primavera come educatrice

Nella pedagogia montessoriana, l’educazione alla natura è un percorso che si intreccia con quello della crescita interiore del bambino. La primavera non è solo un tema stagionale, ma un’occasione preziosa per allenare la capacità di osservare, di prendersi cura, di meravigliarsi.

Lasciamo che i bambini tocchino la terra, ascoltino il vento, scoprano la delicatezza di un fiore che sboccia. Nel silenzioso lavoro della natura c’è una lezione profonda di rispetto, pazienza e bellezza—una lezione che, se accolta, rimarrà con loro per sempre.

-La festa della Primavera degli antichi Egizi: lettura e attività per la comprensione e la rielaborazione

-Matematica tra natura e botanica

Dalla Terra alla tavola: legumi, cereali e didattica Montessori

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L’educazione è un processo naturale compiuto dal bambino e non acquisito con le parole, ma attraverso l’esperienza

maria Montessori

Legumi e cereali: un ponte tra natura e apprendimento

La conoscenza più viva nasce dall’incontro diretto con il mondo, dall’esperienza che coinvolge mente, mani e cuore. È nell’esplorazione e nella scoperta che il bambino costruisce il proprio sapere, lasciandosi guidare dalla curiosità e dalla meraviglia.

La natura, con i suoi ritmi e i suoi doni, offre infinite occasioni per conoscere e scoprire e anche i legumi e i cereali, fondamentali nella nostra alimentazione, possono diventare veri e propri strumenti didattici per stimolare la curiosità, favorire l’autonomia e offrire nuove e divertenti occasioni di esplorazione sensoriale. Attraverso percorsi di sperimentazione, questi alimenti non solo avvicinano i bambini alla natura e ai cicli della vita, ma contribuiscono anche alla riflessione su una sana alimentazione e sull’importanza di scelte consapevoli per il benessere.

Il metodo Montessori, con il suo approccio basato sull’esperienza diretta e sull’esplorazione multisensoriale, permette alla didattica di uscire dalle mura scolastiche e di intrecciarsi con la realtà, trasformando ogni scoperta in un’opportunità di apprendimento concreto e significativo.

Esperienze Concrete e Outdoor Education

L’outdoor education offre un contesto privilegiato per un apprendimento significativo, in cui l’esperienza diretta diventa il ponte tra teoria e realtà. Il contatto con la natura stimola nei bambini la curiosità, il senso di appartenenza all’ambiente e una comprensione più profonda dei fenomeni naturali.

Un’attività particolarmente efficace è la semina di legumi e cereali, che permette ai bambini di osservare da vicino il ciclo vitale delle piante. Piantare un seme, prendersene cura e attendere con pazienza la comparsa dei primi germogli li aiuta a sviluppare un senso di responsabilità e meraviglia verso la natura. Il tempo dell’attesa diventa esso stesso un’esperienza educativa: ogni giorno, i bambini osservano, annotano i cambiamenti e imparano a riconoscere le diverse fasi di crescita.

Accanto all’osservazione, la manipolazione gioca un ruolo chiave. Toccare, confrontare e descrivere semi di forme e consistenze diverse affina la motricità fine e la discriminazione sensoriale, aspetti fondamentali nello sviluppo delle abilità percettive e cognitive. Il confronto tra un seme appena piantato e uno maturo favorisce inoltre la comprensione dei cicli naturali e della trasformazione della materia.

Queste esperienze, apparentemente semplici, rappresentano occasioni preziose per connettere il sapere all’esperienza concreta, rendendo l’apprendimento più autentico e coinvolgente. L’outdoor education, infatti, non è solo un modo per stare all’aria aperta, ma una metodologia che valorizza il fare, l’osservare e il riflettere, trasformando ogni scoperta in conoscenza duratura.

Metodo Montessori e Attività Didattiche

Nel metodo Montessori, l’apprendimento passa attraverso l’esperienza diretta e l’uso di materiali concreti, che permettono al bambino di sviluppare autonomia e consapevolezza. Le attività sensoriali e manipolative giocano un ruolo chiave, favorendo la scoperta attraverso il tatto, la vista e l’azione.

Il cestino dei tesori; un’esperienza sensoriale

Un’esperienza particolarmente efficace è il cestino dei tesori sensoriale, utilizzabile in ogni contesto e con i materiali più diversi, anche con legumi e cereali! I bambini con il solo uso delle mani, li esplorano, ne osservano le differenze di forma e consistenza, li confrontano e iniziano a classificarli in modo spontaneo.

Un approccio per affinare non solo le percezioni tattili, ma anche per stimolare il linguaggio descrittivo e il pensiero logico.

Le carte illustrate: abbinamenti, associazioni e riflessioni

L’associazione tra oggetti reali e immagini è un altro passaggio fondamentale nel processo di apprendimento. Con l’uso di carte illustrate, i bambini possono abbinare ogni seme alla sua rappresentazione visiva, affinando così il riconoscimento, la categorizzazione e l’ampliamento del vocabolario.

Questo esercizio, apparentemente semplice, aiuta a costruire connessioni tra l’esperienza concreta e la rappresentazione astratta, facilitando lo sviluppo del pensiero simbolico.

Confronti e travasi; un’esperienza matematica

Anche la matematica può nascere dall’osservazione diretta: attraverso l’uso di bilance, cucchiai dosatori e contenitori trasparenti, i bambini possono pesare e confrontare i legumi, scoprendo in modo intuitivo concetti come peso, volume e quantità.

L’atto di versare, misurare e confrontare diventa un’occasione per interiorizzare le relazioni di grandezza e proporzione, con un apprendimento che parte dal concreto per arrivare all’astratto.

Cucina didattica

Il percorso di esplorazione tra cereali e legumi potrebbe concludersi, a casa o a scuola, con un’attività di cucina didattica, per sperimentare la trasformazione degli alimenti.

Preparare una semplice zuppa di legumi permette di comprendere il passaggio “dal chicco al piatto”, creando un collegamento diretto tra la materia prima e il prodotto finito.

L’esperienza non è solo pratica, ma anche simbolica: cucinare insieme rafforza il senso di collaborazione, stimola la curiosità e insegna il valore della pazienza e della cura.

In ogni fase, il bambino è protagonista del proprio apprendimento, esplorando e scoprendo attraverso il contatto diretto con la realtà.

Il metodo Montessori, con il suo approccio basato sull’esperienza concreta, rende ogni attività un’opportunità di crescita, trasformando il quotidiano in una continua occasione di scoperta.

Per una alfabetizzazione ecologica

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La via conduce dal tutto, attraverso le parti, al tutto.

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La natura rappresenta il tutto e l’armonia, e dal tutto, attraverso le parti, inizia un cammino che offre sempre nuovi spunti di riflessione e infinite occasioni di esperienze, scoperte e conoscenze; un cammino che non smette di sorprendere ad ogni passo; un cammino che sa incuriosire e invitare a fare, ma anche, e soprattutto, un cammino in grado di generare empatia, amore, rispetto e cura verso ciò che ci circonda.

Connettersi con l’ambiente permette di capire non solo le interconnessioni e le interdipendenze che legano l’uomo alla natura, ma rappresenta la via maestra per dare vita ad un’alfabetizzazione ecologica.

Con la natura, attraverso azioni concrete, i bambini possono sperimentare una vasta gamma di sentimenti: l’emozione del far nascere, la gioia di nutrire, la tenerezza del curare, la pienezza del raccogliere e l’ebbrezza del trasformare…

I bambini imparano ad amare la natura vivendola giorno per giorno, scoprendone in modo spontaneo e autonomo, segreti e meraviglie.

E solo attraverso un percorso di scoperta, conoscenza e cura, il rapporto tra uomo e natura può venir ridimensionato: non più un rapporto di dominio, ma un rapporto di cura e protezione reciproca.

Attività didattica

Una passeggiata all’aria aperta permette di godere dei profumi e dei colori di ciò che ci circonda stimolando una pluralità di sensazioni e favorendo nuove esperienze e attività.

Una passeggiata all’aria aperta a primavera non è solo riempirsi gli occhi di colori, ma permette anche di dar vita, ad esempio, ad un percorso olfattivo in grado di contribuire a sua volta alla costruzione di una vera e propria memoria olfattiva.

Un’uscita di classe, insieme, in un caldo giorno di primavera non può che creare ben-essere e suscitare infinite curiosità.

Nascono domande, si fanno ipotesi.

Ci si ferma all’improvviso per qualcosa che non si era ancora visto e si corre verso qualcosa che ci sembra di vedere…

Tutto viene osservato, annusato e toccato con cura come si fa con qualcosa di estremamente prezioso…

Si raccolgono fiori, si osservano radici, muschi e germogli.

Il mazzolino di fiori raccolti, diventa l’ospite d’onore della classe e ne scaturisce la voglia di disegnarlo per imprimere anche sulla carta la bellezza della giornata.

Nasce così l’idea di farne una natura morta, ma non prima di averne osservate altre: Van Gogh, Frida Kahlo, Caravaggio, Cezanne, Arcimboldo e Segantini…

La nomenclatura dei fiori presentata successivamente ha rappresentato un momento di riconoscimento e scoperta del mondo dei fiori, conosciuti e non.

Successive ricerche ne hanno evidenziato le caratteristiche, le differenze, gli habitat.

🌿 Erbario Sensoriale

Dopo la passeggiata, ogni bambino può creare un piccolo erbario personale. Si possono raccogliere foglie e fiori caduti (senza danneggiare le piante), incollarli su un quaderno e annotare il nome, il colore, l’odore e le sensazioni provate toccandoli.

🎨 Arte con la Natura

Utilizzando elementi naturali raccolti (foglie, petali, rametti), i bambini possono comporre un mandala naturale o creare stampe su carta con la tecnica del frottage, sfregando pastelli a cera su un foglio sopra le foglie.

📷 Diario Fotografico della Natura

Se possibile, i bambini possono scattare foto di fiori, insetti e paesaggi, per poi realizzare una mostra fotografica in classe o un piccolo libro digitale con didascalie descrittive.

🔎 Giochi di Osservazione

  • Trova il tuo gemello: Ogni bambino raccoglie un elemento naturale e deve trovare qualcosa di simile tra quelli degli altri.
  • Caccia ai colori: Individuare quanti più colori possibile nella natura e dargli nomi creativi.

🧪 Esperimenti con i Fiori

  • Fiori che cambiano colore: Immergere fiori bianchi (come margherite) in acqua colorata e osservare il cambiamento nel tempo.
  • L’acqua delle foglie: Mettere foglie sotto un bicchiere capovolto al sole e osservare come rilasciano umidità.

Estate e botanica: ogni fiore una scoperta, ogni fiore un problema

Nobleza – Casetta per Insetti in Legno, Albergo Insetti Naturale per Api, Coccinelle, Crisopidi, Farfalle,Hotel per Insetti Che Aiuta la Nidificazione, Taglia M – 19,5 * 10 * 27CM

Ecologia. Il mio pianeta. Osserva, sperimenta, crea! 

Lily, piccola rana esploratrice: Leggere, fare e scoprire ( con parte operativa multidisciplinare adatta per il periodo estivo o scolare)

L’ecologia spiegata ai bambini. Ediz. a colori

Il mondo delle farfalle. Ediz. a colori Copertina rigida – Illustrato, 13 marzo 2018

Piccola guida alle farfalle. Ediz. a colori Copertina rigida – Illustrato, 3 giugno 2021

Piccola guida a insetti e altri piccoli animali

ButterflyKit, Il Kit per Allevare in Casa le farfalle di Cavolaia Maggiore – Esperimento educativo, Kit educativi scientifici Bambini

Il ritmo delle stagioni: l’inverno e l’arte dell’attesa

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Noi non possiamo formare osservatori parlando con i bambini,  ma solo dando loro il potere e i mezzi per osservare, e questi mezzi sono forniti dall’educazione dei sensi.

M.Montessori, Il segreto dell’infanzia, 1936

In un mondo che corre veloce, insegnare ai bambini ad aspettare, ad ascoltare e a prendersi il tempo per osservare diventa un’abilità preziosa; irrinunciabile.

L’inverno è una stagione che spesso passa inosservata ai nostri occhi ormai troppo abituati alla frenesia e alla ricerca di stimoli immediati. Eppure è proprio l’inverno ad offrire un’opportunità straordinaria: sperimentare il valore della pazienza, dell’osservazione e della preparazione silenziosa.

I bambini, se solo viene data loro la possibilità di farlo, sviluppano in modo naturale la capacità di connettersi con ciò che li circonda. La natura, con i suoi ritmi e i suoi cambiamenti, li affascina spontaneamente e li spinge, attraverso l’innata curiosità, a scoprire e osservare il mondo con occhi sempre più attenti e meravigliati.

Il ruolo dell’inverno nell’educazione Montessori

Nel metodo Montessori, il concetto di ciclicità naturale è strettamente legato all’apprendimento. Le stagioni scandiscono il tempo e offrono ai bambini un’esperienza concreta della trasformazione. L’inverno è il momento dell’attesa e della preparazione, e proprio per questo può essere utilizzato per sviluppare :

  • La consapevolezza del tempo: le piante non crescono immediatamente, la neve si scioglie lentamente, la luce ritorna poco a poco; il tempo ha un suo ritmo naturale e non e quel ritmo deve essere rispettato.
  • La pazienza e la cura: prendersi cura di un seme che germoglia, aspettare il ritorno degli animali dal letargo o osservare un paesaggio che cambia, insegna ai bambini che il tempo è prezioso e che ogni fase ha il suo significato.
  • L’osservazione e la scoperta: il paesaggio invernale, apparentemente spoglio, nasconde dettagli affascinanti che possono essere esplorati attraverso esperienze sensoriali e attività pratiche.

Attività per accompagnare i bambini alla scoperta dell’inverno, rendendolo un momento di crescita e consapevolezza.


1. Pianta e aspetta: il germoglio d’inverno

Obiettivo:

Sperimentare la pazienza osservando un seme che germoglia nel tempo.

Materiale necessario:

  • Un barattolo di vetro trasparente
  • Cotone idrofilo o carta assorbente
  • Semi di fagiolo, lenticchia o pisello
  • Acqua
  • Diario di osservazione (facoltativo)

Svolgimento:

  1. Invitare i bambini a bagnare leggermente il cotone e a disporlo sul fondo del barattolo.
  2. Posizionare i semi sopra il cotone, in modo che restino visibili attraverso il vetro.
  3. Collocare il barattolo in un luogo luminoso ma non direttamente esposto al sole.
  4. Ogni giorno, osservare e documentare i cambiamenti: il seme che si gonfia, la prima radice, il germoglio che si allunga. Si può disegnare il processo o scattare foto.
  5. Quando la piantina diventa abbastanza robusta, si può trapiantare in un vasetto con la terra, spiegando che dovrà aspettare la primavera per crescere all’aperto.

Messaggio educativo:

Un’attività per insegnare il valore della pazienza e della cura: il seme ha bisogno di tempo per crescere, proprio come loro. È anche un ottimo esercizio di responsabilità, poiché ogni giorno devono prendersi cura del loro piccolo germoglio.

2.Il sonno della natura: alla scoperta del letargo

Obiettivo:

Comprendere il ritmo naturale degli animali in inverno e il valore del riposo.

Materiale necessario:

  • Immagini o sagome di animali che vanno in letargo (orso, riccio, scoiattolo, pipistrello, rana, ecc.)
  • Fogli e colori per disegnare o ritagliare gli animali
  • Una coperta o un telo marrone/verde
  • Un angolo della stanza da trasformare in “tana”

Svolgimento:

  1. Cosa fanno gli animali in inverno? Quali animali dormono per lunghi periodi?
  2. Mostrare le immagini e raccontare qualche curiosità: sapevi che il cuore della rana può smettere di battere durante il letargo e riprendere in primavera? sapevi che…
  3. Il gioco: dividere la classe in due gruppi-quello degli animali che vanno in letargo e quello della primavera. Creare un angolo-tana e invitare i bambini del primo gruppo a entrare in letargo, immaginando di essere orsi o ricci che dormono silenziosi fino a primavera.
  4. Dopo qualche minuto, il gruppo dei bambini che impersona la primavera, risvegliano gli animali in letargo con i suoni primaverili: i cinguettii, il vento leggero, il ronzio delle api, il ticchettio di una pioggia sottile, il battito d’ali di farfalla…
  5. “Al risveglio”, si chiede ai bambini che sono andati in letargo, cosa hanno provato e se è stato facile stare fermi e “dormire”.
  6. Il disegno di un animale in letargo, la scrittura dei cambiamenti del loro corpo o la scrittura dell’esperienza, completano il gioco.

Messaggio educativo:

Un’attività per insegnare ai bambini che il riposo è essenziale per la crescita e il benessere, proprio come per gli animali in letargo. Quella del letargo è anche una metafora per invitare al rispetto dei tempi e dei ritmi di ognuno.

3.L’albero dell’inverno: arte e pazienza

Obiettivo:

Esprimere la ciclicità della natura attraverso un’attività artistica lenta e stratificata.

Materiale necessario:

  • Cartoncino nero o blu scuro
  • Tempere bianche e marroni
  • Pennelli o spugne
  • Sale fino
  • Colla vinilica
  • Rametti secchi raccolti in natura (facoltativo)

Svolgimento:

  1. Osservazione di un albero spoglio; notare la forma dei rami, il colore della corteccia, l’assenza di foglie.
  2. Dipingere sul cartoncino un tronco d’albero con i rami, usando il colore marrone.
  3. Aggiungere la neve: con una spugna o un pennello, tamponare la tempera bianca lungo i rami e sul terreno.
  4. Prima che la pittura si asciughi, cospargere leggermente con il sale: questo creerà un effetto di neve ghiacciata, dando un tocco magico al disegno.
  5. Una volta asciutto, incollare piccoli rametti veri sul cartoncino per un effetto tridimensionale.

Messaggio educativo:

Questa attività insegna ai bambini a osservare i dettagli della natura e a esprimere la pazienza anche attraverso l’arte.

Conclusione

L’inverno come opportunità di crescita interiore

Attraverso proposte didattiche ed esperienze dirette, i bambini imparano che l’inverno non è solo la stagione fredda che porta alla primavera, ma un periodo ricco di insegnamenti e di scoperte che invitano ad osservare, ad ascoltare e ad aspettare con fiducia, sviluppando al contempo un profondo senso di connessione con il mondo naturale.


Vulcani, giganti di fuoco; un percorso di scoperta tra scienza, storia e creatività

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Dare ai bambini l’opportunità di scoprire e conoscere i vulcani rappresenta un’occasione imperdibile per generare il desiderio di avvicinarsi al mondo della natura per esplorarlo con sempre maggiore consapevolezza, per sviluppare curiosità scientifica e per riflettere sull’interconnessione tra natura e umanità

Le favole cosmiche

Le favole cosmiche, cuore del metodo Montessori, offrono ai bambini una visione affascinante dell’universo e della sua evoluzione.

Attraverso racconti ricchi di meraviglia, i bambini scoprono come ogni elemento dell’universo, dai pianeti alle montagne, abbia un ruolo unico e fondamentale.

Collegare le favole allo studio dei vulcani permette ai bambini di approfondire la comprensione delle forze che hanno modellato la Terra, rendendo l’apprendimento un’esperienza viva, autentica e significativa.


Dalle favole cosmiche ai vulcani
Nella prima favola cosmica, Maria Montessori racconta di come il caos primordiale abbia dato vita alla Terra, con il fuoco, l’acqua, l’aria e la terra che collaborano per creare il nostro pianeta. I vulcani, con la loro potenza e creatività, rappresentano una manifestazione concreta di quelle forze primordiali.

Attraverso la lava, le montagne si formano, i paesaggi si trasformano e la vita trova nuovi spazi.

Connettere la favola cosmica allo studio dei vulcani permette ai bambini di comprendere come la Terra sia ancora in trasformazione, aiutandoli a sviluppare un senso di appartenenza e di profondo rispetto verso il pianeta.


Perché studiare i vulcani è importante

I vulcani non sono solo una meraviglia naturale, ma anche una finestra sul funzionamento del nostro pianeta.

Iniziare un percorso di scoperta dei vulcani e delle loro caratteristiche significa dare ai bambini l’opportunità di avvicinarsi alla comprensione degli straordinari fenomeni naturali che hanno modellato e continuano a modellare la Terra; in particolare:

  • La dinamica della Terra: I vulcani sono il risultato del movimento delle placche tettoniche e delle forze interne del pianeta.
  • Il cambiamento del paesaggio: Le eruzioni vulcaniche creano nuove terre e trasformano il territorio.
  • L’impatto sulla storia umana: Eventi come l’eruzione del Vesuvio o del Krakatoa hanno modificato la vita delle popolazioni e influenzato la cultura.
  • La necessità di protezione ambientale: Studiare i vulcani aiuta a comprendere l’importanza di rispettare e preservare il nostro pianeta.

1. Esperimento scientifico: Il vulcano in eruzione

  • Materiali: Bottiglia, bicarbonato di sodio, aceto, colorante alimentare rosso, detersivo liquido.
  • Procedura:
    1. Riempire una bottiglia con bicarbonato, colorante e detersivo.Aggiungere lentamente l’aceto e osservare l’eruzione
  • Obiettivo: Comprendere il concetto di rilascio di gas e della pressione che simula un’eruzione vulcanica.

2. Disegna il tuo vulcano

  • Materiali: Carta, colori, immagini di vulcani reali.
  • Attività: I bambini creano il loro vulcano, immaginando in quale zona geografica si trovi e come potrebbe apparire durante un’eruzione.

3. I vulcani che hanno cambiato la storia

  • Attività: Analizzare tre eruzioni celebri (Vesuvio, Krakatoa, Monte Sant’Elena).
  • Per ogni evento, i bambini rispondono a domande:
    • Quando è accaduto?
    • Quali sono state le conseguenze sull’ambiente e sulle persone?
    • Che cosa abbiamo imparato da quell’eruzione?

4. Mappa dei vulcani attivi

  • Materiali: Una mappa del mondo, bandierine con i nomi dei vulcani.
  • Attività: I bambini individuano i vulcani attivi sul globo e discutono perché si trovano principalmente lungo i margini delle placche tettoniche.

5. Creare una linea del tempo vulcanica

  • Materiali: Cartoncini, immagini stampate di vulcani famosi.
  • Attività: Costruire una linea del tempo con le principali eruzioni della storia, evidenziando i cambiamenti storici e geologici che hanno causato.


Conclusione

Proporre un viaggio di scoperta dei vulcani, significa generare e mescolare, in modo spontaneo e naturale, meraviglia, scienza e creatività rendendo l’apprendimento un’esperienza coinvolgente che stimola la curiosità, la riflessione e la voglia di esplorare.

Attraverso attività pratiche e interdisciplinari, possiamo ispirare i bambini a scoprire la bellezza e la complessità del nostro pianeta. Studiare i vulcani non è solo un’occasione per imparare, ma anche per coltivare rispetto e curiosità verso la natura.

Nomenclatura del vulcano

Vulcani che hanno cambiato la storia

Esperimento sull’eruzione vulcanica

Un ecosistema in bottiglia; una storia di interconnessioni

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Dalla Storia all’Esperimento: Scoprire le Interconnessioni tra Essere Viventi e Non Viventi

Nel meraviglioso mondo della scienza, ci sono storie che trasformano la nostra comprensione della natura e ci spingono a esplorare in modo più profondo il nostro ambiente. Un esempio straordinario è quello che ci porta nel 1829, quando Nathaniel Bagshaw Ward, un medico appassionato di botanica e entomologia, fece una scoperta che avrebbe rivoluzionato il nostro modo di osservare gli ecosistemi. Grazie al suo esperimento con un semplice contenitore di vetro, nacque il terrarium, una piccola teca autosufficiente che riproduce un ecosistema in miniatura. La sua osservazione delle piante e degli insetti in questo microcosmo ci offre oggi una visione affascinante delle interconnessioni tra esseri viventi e non viventi.

Ma come possiamo trasferire questa esperienza nella didattica e nelle attività con i bambini? Il nostro obiettivo è quello di permettere agli studenti di scoprire in prima persona come funziona un ecosistema, come le piante, gli animali, l’acqua, l’aria e la luce interagiscono tra loro, creando un equilibrio perfetto. Per farlo, proponiamo un percorso che parte dalla storia della scoperta di Ward, per arrivare all’esperimento pratico del “Terrarium in bottiglia”.

Le Interconnessioni tra Essere Viventi e Non Viventi

Un ecosistema non è solo un luogo dove vivono piante e animali: è un ambiente dinamico in cui ogni elemento dipende da un altro. Le piante, ad esempio, necessitano di luce solare e acqua per crescere, mentre gli animali dipendono dalle piante per il cibo e l’ossigeno. Ogni componente, vivente o non vivente, contribuisce all’equilibrio dell’ecosistema. Immaginate ora di poter osservare questo equilibrio in un piccolo contenitore, dove la luce, l’aria, l’acqua e le piante si combinano in un sistema autosufficiente. Questo è ciò che i bambini scopriranno attraverso il nostro esperimento.

L’Esperimento: Creiamo il Nostro Ecosistema in Bottiglia

L’esperimento del terrarium in bottiglia è una delle attività didattiche più coinvolgenti per spiegare il concetto di ecosistema. Con materiali semplici, i bambini possono creare un ambiente autosufficiente che simula perfettamente i cicli naturali. La costruzione di questo ecosistema in miniatura stimola la curiosità e permette agli studenti di osservare da vicino i fenomeni naturali come la fotosintesi, l’evaporazione dell’acqua e la formazione di condensa, proprio come osservato da Ward.

Attività Didattica e Interconnessioni

Inoltre, attraverso una serie di attività, i bambini impareranno a identificare gli esseri viventi e non viventi che fanno parte di un ecosistema, creando una tabella che mostra come questi siano interconnessi. L’osservazione del terrarium li aiuterà a comprendere visivamente come la vita dipenda dagli elementi non viventi (acqua, luce, aria) per prosperare, proprio come accade nella natura.

Conclusioni

Un percorso didattico per scoperta che non solo stimola l’interesse per la scienza, ma offre anche un’opportunità per riflettere sul nostro rapporto con l’ambiente.

Imparare a osservare, comprendere e rispettare le interconnessioni tra esseri viventi e non viventi è un passo fondamentale per formare cittadini consapevoli e rispettosi del nostro pianeta.

Il suolo e i suoi abitanti

Con i piedi per terra; problemi per la giornata del suolo

Il mio terzo piccolo libro:Il Natale: Leggere con il metodo Montessori
l Natale sta per arrivare; intorno tutto cambia e si riempie di magia. Ci sono cose nuove da vedere e da ascoltare e cose che invece non si riescono proprio a vedere nemmeno se si sta sempre con il naso all’insù. E poi…ci sono molte cose belle da fare a Natale; così belle che non si possono dimenticare. Ma perché allora farle solo a Natale? Non possiamo forse cambiare? Un libro dedicato ai bambini e alle bambine, un libro da leggere, da fare e da regalare aspettando Natale

La storia del pianeta Terra. Dal big bang ai giorni nostri! 

Il moderno pensiero scientifico esposto in termini chiari e semplici, con bellissime illustrazioni che aiutano e completano la lettura; dal mare di lava all’oceano di acqua salata, dalle origini della luna a quelle delle nostre montagne, questi e altri incredibili misteri saranno finalmente svelati.

L’impronta dell’uomo dalla preistoria ai giorni nostri. Salviamo la Terra! 

Un giro del mondo per toccare con mano l’impatto prodotto dal genere umano, dalla Preistoria ai giorni nostri. Una missione avventurosa e sorprendente, che ci aiuterà a scoprire come possiamo proteggere la nostra Terra, adottando comportamenti più responsabili e sostenibili.

l libro delle meraviglie. Timeport 

Due ragazzi, in un futuro lontano, trovano un vecchio libro. Le sue pagine raccontano di un mondo diverso, dove la natura è ancora presente e “viva” nonostante sia gravemente minacciata. Quel mondo altro non è che il nostro, quello del Ventunesimo secolo. Grazie a questo libro, i ragazzi scopriranno con gioia e malinconia le bellezze che animavano il loro passato sulla Terra: laghi, fiumi, foreste, grandi e piccoli animali… Ma non tutto è perduto! 

Piano piano… Osservare la natura per vivere senza fretta. 50 Storie 

Tutt’intorno a noi la natura compie miracoli. Ogni giorno, ora dopo ora, magiche trasformazioni avvengono davanti ai tuoi occhi. Ma non sempre è facile vederle… Prova a osservare da vicino 50 piccole grandi meraviglie della natura. Poi esci all’aria aperta: c’è tanto da scoprire quando ci si prende il tempo per rallentare…

Dare tempo al tempo, e al tempo i suoi frutti

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Il bambino assorbe la cultura in modo naturale, imparando attraverso le esperienze vissute e l’osservazione di ciò che lo circonda. Ogni festa, ogni tradizione può essere un’occasione di crescita interiore e comprensione del mondo.
Maria Montessori, Il segreto dell’infanzia

In un periodo in cui il tempo sembra aver perso la sua identità, le sue caratteristiche e le sue connortazioni,

in un periodo in cui le stagioni non si distinguono più anche per i loro frutti ,

in un periodo in cui non c’è mai tempo per godersi il tempo,

forse è davvero necessario fermarsi.

E sicuramente non da soli, ma con i bambini.

Che siamo insegnanti, genitori, nonni, zii o amici, fermiamoci con loro e restituiamoli il tempo.

Restituiamo loro anche il modo per godere del tempo e, perché no, anche per annoiarsi.

Quante cose si possono pensare e immaginare quando siamo annoiati? E quanti profondi pensieri e riflessioni? Un’infinità…

Vivere in natura e osservarne i cambiamenti stagionali, le differenze di colore, i frutti, i fiori e le piante.

Camminare sull’erba fresca, sulla sabbia, sulla terra e nell’acqua; sulle foglie secche e sulle foglie bagnate.

Osservare, cercare, raccogliere, contare, raggruppare, tagliare, annusare, toccare , ascoltare e scoprire…

“L’educazione è un processo naturale effettuato dal bambino e non è acquisita attraverso l’ascolto di parole, ma attraverso le esperienze del bambino nell’ambiente…
Per cominciare offriamogli il mondo”

M.Montessori

Il melograno e la melagrana.

Portare in classe un ramo con foglie e frutti è qualcosa di speciale.

Quante cose si possono fare!

Osservare le foglie e classificarle secondo la forma e il margine.

Osservarne le sfumature e i colori.

E il frutto?

Toccarlo.

É pesante o leggero? Duro o morbido?

E poi tagliarlo…assaggiare i chicchi e definirne il sapore e le sensazioni.

Individuare e nominare tutte le sue parti ricercandone poi la nomenclatura scientifica.

E poi ancora cercare la melagrana nella storia, nel mito e nelle religioni.

Simboli e significati.

Un percorso tutto da scoprire.

Chicco dopo chicco…

Disegnare la melagrana

Su un tavolo il frutto, intero tagliato, in chicci. Su un altro L’inventario con la tavola dedicata alla melagrana.

Dall’osservazione diretta del frutto alla sua rielaborazione grafica alla scoperta di forme, contorni e sfumature da disegnare.

La colorazione con le matite acquarellabili offre la possibilità di sperimentare, colore su colore, la nascita di un colore tutto nuovo, caldo, luminoso e pieno.

Se la melagrana ci parla di abbondanza e continuità, la zucca, con la leggenda di Jack O’ Lantern, ci introduce al tema del passaggio tra la vita e la morte, della luce che guida nell’oscurità e del significato profondo delle scelte e delle conseguenze.

Proprio come i chicchi della melagrana, che racchiudono la promessa di nuova vita, la zucca di Jack O’ Lantern, con la sua fiamma interna, simboleggia la luce della coscienza che ci guida nelle scelte.

Nella pedagogia montessoriana, entrambe queste immagini – la melagrana e la zucca – possono essere i mezzi per incuriosire e stimolare e offrire opportunità per esplorare temi legati alla ciclicità della vita e alla riflessione sulle azioni individuali.

Una delle tante occasioni per partire dalla natura e da ciò che ci circonda per proporre attività che stimolino la comprensione e la creatività, portando i bambini a esplorare tradizioni antiche con uno sguardo riflessivo e consapevole.

Per un autunno tutto da vedere, sentire, toccare- il calendario degli alberi

by

I sensi, essendo gli esploratori del mondo, aprono la via alla conoscenza.
Maria Montessori, La mente del bambino: mente assorbente

Trasformare una passeggiata in natura in un’esperienza sensoriale significa permettere ai bambini di vivere la natura in modo più consapevole, coinvolgendo tutti i loro sensi per scoprire in modo autentico e autonomo le piccole grandi meraviglie del mondo che li circonda.

L‘autunno è una stagione magica che ci invita a rallentare e ad osservare il mondo intorno a noi.

Con i suoi colori, i suoi suoni e i suoi profumi, l’autunno offre un’opportunità unica per esplorare e scoprire attraverso i sensi; basta imparare a soffermarsi su ciò che ci circonda e osservare, ascoltare, odorare, toccare e assaggiare.

Passeggiata sensoriale

Durante la passeggiata, possiamo invitare i bambini a trasformarsi in esploratori e a guardarsi attentamente intorno per scoprire l’autunno.

I cinque sensi saranno il kit necessario per l’esplorazione.

Ogni tratto del percorso rappresenta un’opportunità per osservare, ascoltare, toccare e sentire, trasformando una semplice passeggiata in un’avventura educativa.


Vista: Invitiamo i bambini a guardarsi intorno e notare i cambiamenti nel paesaggio. Chiediamo di osservare i colori delle foglie, i diversi tipi di alberi e le ombre che si allungano. Che forme e sfumature si possono cogliere? Si può proporre di cercare foglie di colori e forme diverse, invitando a sperimentare le prime forme di categorizzazione; si può proporre la ricerca silenziosa degli animali che abitano il bosco, il parco o il giardino: scoiattoli? piccoli insetti? ragni? uccelli migratori?


Udito: Invitiamo al silenzio per favorire uno stato di ascolto. Solo nel silenzio si possono percepire anche i suoni più piccoli… Che suoni si riescono a sentire? Il vento che muove le foglie? il canto degli uccelli? lo scricchiolio delle foglie sotto i piedi?


Tatto: Diamo ai bambini la possibilità di toccare i vari elementi naturali e chiediamo loro di soffermarsi sulle percezioni: che sensazione danno le cortecce degli alberi o i rametti? e la superficie di una foglia secca e quella di una foglia ancora verde? La raccolta di piccoli elementi naturali come ghiande, cortecce o sassi, permette il confronto, anche successivo, delle diverse texture.


Olfatto: Invitiamo i bambini a chiudere gli occhi e inspirare profondamente.

Poniamo davanti ad ognuno una serie di ciotole con i vari elementi raccolti. Ad occhi chiusi, possono riconoscere l’odore della terra umida, delle foglie secche o del muschio? Se ci sono piante aromatiche, l’esperienza può arricchirsi di un percorso di scoperta/riconoscimento olfattivo per coglierne i profumi e individuarne le differenze.


Gusto: La passeggiata può concludersi con una piccola merenda a base di frutti autunnali: mele, noci, castagne, cachi e melagrane. Quali sapori associamo all’autunno?

Un’attività per consentire ai bambini di sviluppare la metodologia dell’osservazione.

Attraverso percorsi concreti in cui ognuno è protagonista del proprio sentire, i bambini imparano a esaminare con attenzione gli alberi e l’ambiente, concentrandosi in modo via via più specifico sui dettagli che caratterizzano i vari elementi naturali. Questa pratica rafforza la loro capacità di osservare il mondo naturale in modo sistematico, promuovendo un approccio scientifico e sviluppando una consapevolezza più profonda dei cicli della natura.

La scatola 

Nel bosco succede qualcosa di strano. Qualcuno o qualcosa ha lasciato una scatola con due fessure….

Un libro sul potere della gentilezza, dell’amore e dell’amicizia che fa schiudere

In un seme. Manuale per piccoli collezionisti di meraviglie. 

I semi hanno infinite e sorprendenti forme. Sanno spostarsi e adattarsi all’ambiente. Sono l’emblema perfetto della vita…

L’albero. Guida pratica e poetica alla vita arborea.

Un albero è talmente tante cose che per spiegarlo questo libro ha avuto bisogno di quattro persone: una poetessa, due illustrataci e un biologo. Un albero, infatti, fa molte cose diverse e per questo può essere guardato da tanti occhi diversi.

Sulle tracce del passato-per celebrare la festa dei nonni ricostruendo la storia

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ll tempo, nelle sue tre grandi dimensioni di passato, presente e futuro, costituisce un ciclo naturale che collega l’intera esperienza umana.

L’interconnessione con il mondo è alla base della pedagogia montessoriana, un’interconnessione che nasce dal concreto, un concreto fatto di esperienza, osservazione e sperimentazione.

I cicli naturali offrono una reale percezione dello scorrere del tempo fatto di continui passaggi che si ripetono con un ordine preciso: la stagionalità, i giorni, i mesi e gli anni, i cicli vitali di piante, fiori e animali, le metamorfosi e molto molto altro ancora…

Le passeggiate in natura offrono occasioni imperdibili per cogliere la ciclicità delle stagioni: la raccolta e l’osservazione di elementi naturali fin da piccolissimi rappresenta un’opportunità imperdibile per avvicinarsi in modo spontaneo al concetto di tempo.

Attraverso la raccolta di foglie in autunno, l’osservazione dei boccioli in primavera o il ciclo delle piogge, i bambini iniziano a interiorizzare i ritmi naturali che scandiscono il mondo attorno a loro.

Queste esperienze sensoriali non solo rafforzano la connessione con la natura, ma offrono anche una base concreta per esplorare concetti più complessi legati al tempo, come il cambiamento e la crescita. Nella pedagogia Montessori, questo tipo di apprendimento pratico, immerso nella realtà e nell’osservazione, permette ai bambini di sviluppare una consapevolezza profonda e rispettosa del tempo e dei suoi cicli, arricchendo così la loro comprensione del mondo e della propria storia personale.

Attività: le stagioni in quattro scatole

Possono essere realizzate vere e proprie scatole per la raccolta: primavera, estate, autunno e inverno.

Agli elementi raccolti si possono aggiungere foto o disegni di cose che non si possono raccogliere direttamente.

Ogni scatola un tesoro. Gli elementi contenuti possono essere messi a confronto:

-ci sono ancora o non ci sono più?

-sono uguali o diversi?

-ci sono elementi che si trovano in tutte le scatole, solo in due o tre o in una sola?

Passato

Il rito del compleanno celebrato nelle classi Montessori, celebra il prezioso legame tra il passato e il presente. Durante il rito, non si festeggia unicamente il giorno della nascita, ma ripercorre l’intero percorso di crescita e sviluppo partendo dal momento della nascita; foto, oggetti e ricordi testimoniano il tempo passato e descrivono le storie personali dei bambini attraverso lo scorrere delle stagioni e degli anni.

Presente

Il presente è il momento in cui viviamo, un’opportunità per fare esperienza e apprendere.

È il tempo della crescita, il tempo in cui si costruiscono percorsi, si fanno scoperte, si creano legami, si rinforzano legami e si sviluppano i talenti. Vivere il presente significa imparare ad apprezzare ogni attimo e a rendersi conto di quanto siano speciali i momenti che trascorsi insieme.

Invitiamo i bambini a fermarsi, ad osservare e ad ascoltare; invitiamoli a godersi i momenti senza correre e sfuggire; invitiamoli a prendersi cura di quello che ci circonda, a notare e dare forza a tutte le piccole e belle cose che ci fanno stare bene e sorridere.

Futuro

Il futuro è un tempo tutto ancora da esplorare, è lo spazio delle curiosità da soddisfare, dei luoghi da scoprire e delle cose da sperimentare.

Incoraggiamo i bambini ad essere curiosi e ad esprimersi creativamente; incoraggiamoli a trovare soluzioni, a esplorare, a condividere, ascoltare e a collaborare per costruire percorsi autentici e significativi.

Il passare del tempo: i nonni

La festa dei nonni, in questo contesto, può andare ben oltre la semplice celebrazione e essere un anelo di congiunzione tra passato, presente e futuro.

È un’occasione per celebrare il flusso continuo della vita; per scoprire e riconoscere che le storie e i racconti del passato hanno il potere di intrecciarsi con quelli del presente dei bambini: ogni aneddoto condiviso, ogni fotografia, ogni oggetto del passato offerto dai nonni ai bambini, arricchisce la loro identità, offrendo spunti di riflessione creando legami profondi e significativi che attraversano il tempo.

Il Tempo raccontato dai nonni: oggetti, foto e parole

Per celebrare la Festa dei Nonni, si può proporre un’attività speciale per permettere ai bambini di scoprire il passato attraverso oggetti, fotografie e ricordi dei loro nonni o degli anziani vicini a loro.

Chiedere ai nonni di raccontare una storia attraverso qualcosa di concreto e tangibile, arricchito da un piccolo racconto, un aneddoto o una breve didascalia che ne descriva qualche aspetto.

Possono essere richiesti oggetti di vario genere; utensili, giochi o accessori, fotografie o vecchie pagine di giornali, racconti e ricordi scritti.

Gli oggetti raccolti diventano un mezzo per ricostruire la storia attraverso le tracce più recenti.

Un’attività per riscoprire e ricostruire il passato in modo concreto e coinvolgente.

Un biglietto da scaricare per ringraziare tutti i nonni del mondo

Nonni, raccontateci di voi: un diario per custodire ricordi, storie di vita, saggezza e tradizioni da tramandare alle nuove generazioni

FIABE PER ADDORMENTARE I NONNI

I Nonni: Custodi di Magia e Saggezza: Un Viaggio Illustrato che Insegna ai Bambini l’Amore, la Cura e il Rispetto per i Nonni e gli Anziani

Sulle tracce degli antenati. L’avventurosa storia dell’umanità 

Educazione all’aperto: un percorso verso la cittadinanza attiva

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L’estate può offrire occasioni imperdibili per permettere ai bambini non solo di percepire la spendibilità delle conoscenze e delle competenze acquisite, ma anche per vivere esperienze significativamente formative ed educative senza che siano state precedentemente organizzate e strutturate per un preciso scopo; sperimentare il dispiegarsi di un evento, vivere la novità di una situazione, incerta o inaspettata, permette al bambino di osservare , riflettere, ipotizzare ed elaborare strategie tutte da vivere e verificare.

Avere la possibilità di apprendere e sperimentare in un ambiente esterno ha indubbie ricadute positive sul benessere psicofisico dei bambini: miglioramento dell’umore e delle capacità relazionali, diminuzione di comportamenti ansiogeni, canalizzazione di energie, sviluppo della creatività e rispetto dell’ambiente; ma anche sviluppo dell’autonomia e della capacità di osservazione e di analisi critica dell’ambiente circostante in tutte le sue manifestazioni.

L’ambiente esterno, dunque, sia esso un piccolo borgo, un bosco, un lago o una grande spiaggia aprono porte che la scuola, intesa come ambiente fisso e statico, non può aprire.

Non tutto può entrare a scuola, ma la scuola può entrare in tutto ed essere ovunque.

L’outdoor education è la risposta a tutto questo nella convinzione però che non basta la semplice “esposizione” all’aria aperta per sviluppare i processi attesi, ma anche un adeguato accompagnamento adulto.

Non possiamo creare osservatori dicendo ai bambini:”Osservate!”, ma dando loro il potere e i mezzi per tale osservazione, e questi mezzi vengono acquistati attraverso l’educazione dei sensi.

La scoperta del bambino, Maria Montessori

Offrire ai bambini la possibilità di vivere esperienze educative al di fuori delle mura scolastiche, significa dare molto di più che una serie di conoscenze; significa dare loro la possibilità di misurarsi con se stessi, con gli altri e con l’esterno, significa aprire un ventaglio di possibilità educative che non avrebbero potuto essere previste e pianificate.

Approfittiamo dell’estate, dunque, per offrire esperienze ; esperienze in natura ed esperienze culturali e facciamolo insieme.

Non deleghiamo tutto alla scuola o ad altre agenzie formative: promuovere l’autoeducazione del bambino, la sua autonomia e il suo sviluppo è compito di tutti, è un’ alleanza educativa.

Facciamo leva sulla straordinaria capacità del bambino di immaginare e scopriremo che in ogni posto in cui si troverà elaborerà le sue teorie sul prima e sul poi, sul tempo e sui cambiamenti, su se stesso e sugli altri; farà collegamenti con quanto già scoperto e aggiungerà nodi su nodi alla propria rete di conoscenze e competenze.

Visitiamo mostre, musei e partecipiamo ad eventi; invitiamo i bambini a ricercare informazioni sulle epoche passate e sugli artisti che avrà modo di conoscere; aumenterà la loro soddisfazione e il loro interesse nel momento della visita rendendola un vero e proprio svelamento, un dare senso di realtà anche a quello che reale non sembrava…

Leggiamo libri, tanti; immaginiamo il possibile e l’impossibile, senza limiti di sorta.

Guardiamo documentari e film; cerchiamo differenze, differenze di usi, lingue e costumi; ascoltiamo musica ed apriamoci alla sonorità che ci circonda; riscopriamo insieme il mondo con occhi curiosi e mente aperta.

Aiutiamo i bambini e le bambine di oggi ad essere i cittadini consapevoli di domani, rendendoli attivi e partecipi alla vita della comunità e alla cura dell’ambiente: impegniamoci ad educare cittadini attivi, rendendo già da oggi i bambini e le bambine partecipi alla vita democratica della comunità, alla cura dei beni materiali e immateriali e alla custodia dell’ambiente

Scuola, famiglia e società egualmente impegnate verso il raggiungimento di un unico scopo.

Libri per la grammatica, per le prime letture, per scoprire la storia della misura e per viaggiare con Lily, la piccola rana esploratrice; libri per leggere e per fare perfetti per le attività scolastiche e estive.

La grammatica? Una favola!Il paese delle parti del discorso Maria Montessori

Il mio primo piccolo libro-Il bosco: Leggere con il metodo Montessori

Il mio secondo piccolo libro: Il mare 

Lily, piccola rana esploratrice: Leggere, fare e scoprire

Misurare il mondo- un percorso nel tempo e nello spazio alla scoperta della misura

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Frutto, radice, fusto, bulbo, tubero foglia o seme ? Un percorso per classificare gli ortaggi

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Per ortaggio intendiamo intendiamo tutte le piante che si coltivano nell’orto, ma la loro classificazione è molto più complessa e particolareggiata e legata alla parte della pianta che viene comunemente consumata: frutto, radice, fusto, bulbo, tubero, foglia o seme.

Sicuramente un po’ di chiarezza non guasta.

Attraverso l’esperienza diretta i bambini possono avviarsi alla scoperta di un mondo incredibilmente ricco e affascinante, quello della botanica.

E fare esperienza è sempre la via maestra.

Dove? principalmente in natura e negli orti, ma anche in cucina o al supermercato.

Un’esperienza multisensoriale.

Osservare un frutto per la forma e il colore, annusarlo, soppesarlo, aprirlo, tagliarlo, vederne i semi.

Uno o tanti. Grandi, piccoli o piccolissimi; spessi o sottili…

Toccare le foglie; lisce, ruvide, pungenti, spesse e sottilissime…

Lavare, scolare, cucinare, seguire una ricetta e, perchè no? inventarne una nuova.

E così, sulla via della botanica e della cucina , si incontrano nuove parole per meglio descrivere, spiegare e raccontare.

Un viaggio per scoprire, fare e condividere .

Condividere scoperte, esperienze e perché no, un piatto preparato con cura…

a.Gli ortaggi da frutto e seme offrono l’immediata possibilità di dare vita ad un nuovo ciclo vitale.

Frutti di stagione, come pomodori o fagioli, regalano la possibilità di farne l’esperienza.

1.Scegliere un bel pomodoro, tagliarlo in due e separare i semi dalla polpa.

2. Mettere alcuni semi in una tazza con l’acqua.

3.Riempire un vasetto con la terra e versarvi il contenuto della tazza.

4.Mettere il vaso in un posto assolato (davanzale, balcone, aiuola…) e attendere circa 10 giorni prendendosi cura giornalmente dei semi e annaffiando la terra del vasetto a ” pioggia”

5.Dopo circa 10 giorni i semi inizieranno a germogliare. Togliere i germogli in eccesso, lasciandone solo due in modo che abbiano il nutrimento e lo spazio necessario per svilupparsi.

6. I germogli continueranno il loro percorso e daranno vita ad una nuova pianta che, con il tempo e la cura, fruttificherà.

L’esperienza della semina darà ai bambini la possibilità di sentirsi protagonisti dell’inizio di una nuova vita e responsabili della sua tutela sviluppando sentimenti di cura.

La nomenclatura degli ortaggi

Stampare e dividere le carte.

Attraverso l’associazione delle carte e la lettura delle informazioni relative ai vari tipi di ortaggi, i bambini si avvieranno alla loro scoperta: li osserveranno con maggiore attenzione, ne coglieranno in modo autonomo differenze e caratteristiche e saranno in grado di suddividerli in gruppi e categorie.

problemi con le frazioni

Per ogni fase del ciclo vitale del pomodoro è stato predisposto un problema con le frazioni con relativa tavola di controllo.

Risolvendo in ordine i problemi se ne ripercorrono le fasi.

La storia del pomodoro: dall’America, al ciclo vitale, dagli indovinelli alla matematica

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Sviluppare la mente matematica

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Contare saltando un numero dato può sembrare cosa semplice, ma in realtà rappresenta un percorso importante per lo sviluppo di quella mente matematica di cui tanto parla M.Montessori.

Attività all’aperto per l’estate o il back to school:

Creazione di Pattern con Oggetti Naturali

Obiettivi:

  • Sviluppare la capacità di riconoscere e creare pattern.
  • Rafforzare la comprensione dell’ordine e della sequenza.
  • Incoraggiare l’osservazione e la creatività.

Materiali:

  • Foglie di diversi colori e dimensioni
  • Sassi di varie forme e grandezze
  • Pigne
  • Fiori
  • Bastoncini
  • Altri oggetti naturali trovati sul posto

Descrizione del Gioco:

1. Raccolta degli Oggetti: Iniziare l’attività portando i bambini in un’area naturale, come un parco, un giardino o un bosco muniti di una cesta o di una sacca per raccogliere oggetti naturali: foglie di colori e dimensioni diverse, sassi, pigne, fiori, bastoncini…

2. Creazione del Pattern: Una volta raccolti gli oggetti, chiedere ai bambini di disporre a terra i materiali raccolti. Spiegare loro che dovranno creare dei pattern, ovvero delle sequenze ordinate di oggetti che si ripetono in modo prevedibile e iniziare mostrando un semplice esempio:

  • Foglia verde, sasso, pigna, foglia verde, sasso, pigna…

3. Sperimentazione e Osservazione: Incoraggiare i bambini a creare i propri pattern utilizzando i materiali raccolti. Possono iniziare con sequenze semplici e poi provare a crearne via via di più complesse. Ad esempio, possono fare pattern che alternano oggetti in base al colore, alla forma, alla dimensione o una combinazione di queste caratteristiche:

  • Foglia rossa, bastoncino corto, fiore giallo, foglia rossa, bastoncino corto, fiore giallo…
  • Sasso grande, foglia piccola, sasso piccolo, foglia grande, sasso grande, foglia piccola…

4. Discussione e Condivisione: Dopo che i bambini hanno creato i loro pattern, invitarli a spiegare e mostrare le loro sequenze agli altri. Chiedere loro di descrivere il pattern e di spiegare il motivo per cui hanno scelto quei particolari oggetti e l’ordine in cui li hanno disposti; li aiuterà a consolidare la stessa comprensione dei pattern e a migliorare la capacità di comunicazione.

5. Variazioni del Gioco:

  • Pattern Complessi: Una volta che i bambini sono a loro agio con i pattern semplici, incoraggiarli a creare pattern più complessi che includano più elementi o che cambino in modo più articolato.
  • Giochi di Memoria: Potete anche trasformare il gioco in un’attività di memoria, chiedendo ai bambini di osservare un pattern creato da qualcun altro e poi ricrearlo senza guardare l’originale.

Conclusione

La creazione di pattern con oggetti naturali è un’attività che unisce l’apprendimento matematico con il gioco e l’esplorazione all’aperto. Questo gioco aiuta i bambini a sviluppare la capacità di riconoscere e creare pattern, rafforzando al contempo la loro comprensione dell’ordine e della sequenza. Inoltre, promuove l’osservazione, la creatività e la connessione con la natura.

La naturale predisposizione a riconoscere pattern, ordine e sequenze si manifesta ogniqualvolta che i bambini interagiscono con numeri e forme.

L’attività di numerazione alternata sfrutta questa predisposizione naturale, aiutando i bambini a sviluppare una sempre più profonda comprensione dei numeri e delle loro relazioni.

Contare saltando un numero stabilito richiede di identificare e seguire un pattern numerico. Ad esempio, contare saltando 2 comporta il riconoscimento di un preciso pattern: aggiungere sempre 2 al numero precedente. L’esercizio ripetuto aiuta a sviluppare la capacità di riconoscere e prevedere sequenze contribuendo alla formazione di concetti matematici più avanzati.

Libri per la grammatica e prime letture, libri per scoprire la storia della misura e per esplorare il mondo ; libri per leggere e per fare ideali anche per piacevoli attività estive.

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Misurare il mondo- un percorso nel tempo e nello spazio alla scoperta della misura

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