Outdoor education

Un ecosistema in bottiglia; una storia di interconnessioni

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Dalla Storia all’Esperimento: Scoprire le Interconnessioni tra Essere Viventi e Non Viventi

Nel meraviglioso mondo della scienza, ci sono storie che trasformano la nostra comprensione della natura e ci spingono a esplorare in modo più profondo il nostro ambiente. Un esempio straordinario è quello che ci porta nel 1829, quando Nathaniel Bagshaw Ward, un medico appassionato di botanica e entomologia, fece una scoperta che avrebbe rivoluzionato il nostro modo di osservare gli ecosistemi. Grazie al suo esperimento con un semplice contenitore di vetro, nacque il terrarium, una piccola teca autosufficiente che riproduce un ecosistema in miniatura. La sua osservazione delle piante e degli insetti in questo microcosmo ci offre oggi una visione affascinante delle interconnessioni tra esseri viventi e non viventi.

Ma come possiamo trasferire questa esperienza nella didattica e nelle attività con i bambini? Il nostro obiettivo è quello di permettere agli studenti di scoprire in prima persona come funziona un ecosistema, come le piante, gli animali, l’acqua, l’aria e la luce interagiscono tra loro, creando un equilibrio perfetto. Per farlo, proponiamo un percorso che parte dalla storia della scoperta di Ward, per arrivare all’esperimento pratico del “Terrarium in bottiglia”.

Le Interconnessioni tra Essere Viventi e Non Viventi

Un ecosistema non è solo un luogo dove vivono piante e animali: è un ambiente dinamico in cui ogni elemento dipende da un altro. Le piante, ad esempio, necessitano di luce solare e acqua per crescere, mentre gli animali dipendono dalle piante per il cibo e l’ossigeno. Ogni componente, vivente o non vivente, contribuisce all’equilibrio dell’ecosistema. Immaginate ora di poter osservare questo equilibrio in un piccolo contenitore, dove la luce, l’aria, l’acqua e le piante si combinano in un sistema autosufficiente. Questo è ciò che i bambini scopriranno attraverso il nostro esperimento.

L’Esperimento: Creiamo il Nostro Ecosistema in Bottiglia

L’esperimento del terrarium in bottiglia è una delle attività didattiche più coinvolgenti per spiegare il concetto di ecosistema. Con materiali semplici, i bambini possono creare un ambiente autosufficiente che simula perfettamente i cicli naturali. La costruzione di questo ecosistema in miniatura stimola la curiosità e permette agli studenti di osservare da vicino i fenomeni naturali come la fotosintesi, l’evaporazione dell’acqua e la formazione di condensa, proprio come osservato da Ward.

Attività Didattica e Interconnessioni

Inoltre, attraverso una serie di attività, i bambini impareranno a identificare gli esseri viventi e non viventi che fanno parte di un ecosistema, creando una tabella che mostra come questi siano interconnessi. L’osservazione del terrarium li aiuterà a comprendere visivamente come la vita dipenda dagli elementi non viventi (acqua, luce, aria) per prosperare, proprio come accade nella natura.

Conclusioni

Un percorso didattico per scoperta che non solo stimola l’interesse per la scienza, ma offre anche un’opportunità per riflettere sul nostro rapporto con l’ambiente.

Imparare a osservare, comprendere e rispettare le interconnessioni tra esseri viventi e non viventi è un passo fondamentale per formare cittadini consapevoli e rispettosi del nostro pianeta.

Il suolo e i suoi abitanti

Con i piedi per terra; problemi per la giornata del suolo

Il mio terzo piccolo libro:Il Natale: Leggere con il metodo Montessori
l Natale sta per arrivare; intorno tutto cambia e si riempie di magia. Ci sono cose nuove da vedere e da ascoltare e cose che invece non si riescono proprio a vedere nemmeno se si sta sempre con il naso all’insù. E poi…ci sono molte cose belle da fare a Natale; così belle che non si possono dimenticare. Ma perché allora farle solo a Natale? Non possiamo forse cambiare? Un libro dedicato ai bambini e alle bambine, un libro da leggere, da fare e da regalare aspettando Natale

La storia del pianeta Terra. Dal big bang ai giorni nostri! 

Il moderno pensiero scientifico esposto in termini chiari e semplici, con bellissime illustrazioni che aiutano e completano la lettura; dal mare di lava all’oceano di acqua salata, dalle origini della luna a quelle delle nostre montagne, questi e altri incredibili misteri saranno finalmente svelati.

L’impronta dell’uomo dalla preistoria ai giorni nostri. Salviamo la Terra! 

Un giro del mondo per toccare con mano l’impatto prodotto dal genere umano, dalla Preistoria ai giorni nostri. Una missione avventurosa e sorprendente, che ci aiuterà a scoprire come possiamo proteggere la nostra Terra, adottando comportamenti più responsabili e sostenibili.

l libro delle meraviglie. Timeport 

Due ragazzi, in un futuro lontano, trovano un vecchio libro. Le sue pagine raccontano di un mondo diverso, dove la natura è ancora presente e “viva” nonostante sia gravemente minacciata. Quel mondo altro non è che il nostro, quello del Ventunesimo secolo. Grazie a questo libro, i ragazzi scopriranno con gioia e malinconia le bellezze che animavano il loro passato sulla Terra: laghi, fiumi, foreste, grandi e piccoli animali… Ma non tutto è perduto! 

Piano piano… Osservare la natura per vivere senza fretta. 50 Storie 

Tutt’intorno a noi la natura compie miracoli. Ogni giorno, ora dopo ora, magiche trasformazioni avvengono davanti ai tuoi occhi. Ma non sempre è facile vederle… Prova a osservare da vicino 50 piccole grandi meraviglie della natura. Poi esci all’aria aperta: c’è tanto da scoprire quando ci si prende il tempo per rallentare…

Dare tempo al tempo, e al tempo i suoi frutti

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Il bambino assorbe la cultura in modo naturale, imparando attraverso le esperienze vissute e l’osservazione di ciò che lo circonda. Ogni festa, ogni tradizione può essere un’occasione di crescita interiore e comprensione del mondo.
Maria Montessori, Il segreto dell’infanzia

In un periodo in cui il tempo sembra aver perso la sua identità, le sue caratteristiche e le sue connortazioni,

in un periodo in cui le stagioni non si distinguono più anche per i loro frutti ,

in un periodo in cui non c’è mai tempo per godersi il tempo,

forse è davvero necessario fermarsi.

E sicuramente non da soli, ma con i bambini.

Che siamo insegnanti, genitori, nonni, zii o amici, fermiamoci con loro e restituiamoli il tempo.

Restituiamo loro anche il modo per godere del tempo e, perché no, anche per annoiarsi.

Quante cose si possono pensare e immaginare quando siamo annoiati? E quanti profondi pensieri e riflessioni? Un’infinità…

Vivere in natura e osservarne i cambiamenti stagionali, le differenze di colore, i frutti, i fiori e le piante.

Camminare sull’erba fresca, sulla sabbia, sulla terra e nell’acqua; sulle foglie secche e sulle foglie bagnate.

Osservare, cercare, raccogliere, contare, raggruppare, tagliare, annusare, toccare , ascoltare e scoprire…

“L’educazione è un processo naturale effettuato dal bambino e non è acquisita attraverso l’ascolto di parole, ma attraverso le esperienze del bambino nell’ambiente…
Per cominciare offriamogli il mondo”

M.Montessori

Il melograno e la melagrana.

Portare in classe un ramo con foglie e frutti è qualcosa di speciale.

Quante cose si possono fare!

Osservare le foglie e classificarle secondo la forma e il margine.

Osservarne le sfumature e i colori.

E il frutto?

Toccarlo.

É pesante o leggero? Duro o morbido?

E poi tagliarlo…assaggiare i chicchi e definirne il sapore e le sensazioni.

Individuare e nominare tutte le sue parti ricercandone poi la nomenclatura scientifica.

E poi ancora cercare la melagrana nella storia, nel mito e nelle religioni.

Simboli e significati.

Un percorso tutto da scoprire.

Chicco dopo chicco…

Disegnare la melagrana

Su un tavolo il frutto, intero tagliato, in chicci. Su un altro L’inventario con la tavola dedicata alla melagrana.

Dall’osservazione diretta del frutto alla sua rielaborazione grafica alla scoperta di forme, contorni e sfumature da disegnare.

La colorazione con le matite acquarellabili offre la possibilità di sperimentare, colore su colore, la nascita di un colore tutto nuovo, caldo, luminoso e pieno.

Se la melagrana ci parla di abbondanza e continuità, la zucca, con la leggenda di Jack O’ Lantern, ci introduce al tema del passaggio tra la vita e la morte, della luce che guida nell’oscurità e del significato profondo delle scelte e delle conseguenze.

Proprio come i chicchi della melagrana, che racchiudono la promessa di nuova vita, la zucca di Jack O’ Lantern, con la sua fiamma interna, simboleggia la luce della coscienza che ci guida nelle scelte.

Nella pedagogia montessoriana, entrambe queste immagini – la melagrana e la zucca – possono essere i mezzi per incuriosire e stimolare e offrire opportunità per esplorare temi legati alla ciclicità della vita e alla riflessione sulle azioni individuali.

Una delle tante occasioni per partire dalla natura e da ciò che ci circonda per proporre attività che stimolino la comprensione e la creatività, portando i bambini a esplorare tradizioni antiche con uno sguardo riflessivo e consapevole.

Per un autunno tutto da vedere, sentire, toccare- il calendario degli alberi

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I sensi, essendo gli esploratori del mondo, aprono la via alla conoscenza.
Maria Montessori, La mente del bambino: mente assorbente

Trasformare una passeggiata in natura in un’esperienza sensoriale significa permettere ai bambini di vivere la natura in modo più consapevole, coinvolgendo tutti i loro sensi per scoprire in modo autentico e autonomo le piccole grandi meraviglie del mondo che li circonda.

L‘autunno è una stagione magica che ci invita a rallentare e ad osservare il mondo intorno a noi.

Con i suoi colori, i suoi suoni e i suoi profumi, l’autunno offre un’opportunità unica per esplorare e scoprire attraverso i sensi; basta imparare a soffermarsi su ciò che ci circonda e osservare, ascoltare, odorare, toccare e assaggiare.

Passeggiata sensoriale

Durante la passeggiata, possiamo invitare i bambini a trasformarsi in esploratori e a guardarsi attentamente intorno per scoprire l’autunno.

I cinque sensi saranno il kit necessario per l’esplorazione.

Ogni tratto del percorso rappresenta un’opportunità per osservare, ascoltare, toccare e sentire, trasformando una semplice passeggiata in un’avventura educativa.


Vista: Invitiamo i bambini a guardarsi intorno e notare i cambiamenti nel paesaggio. Chiediamo di osservare i colori delle foglie, i diversi tipi di alberi e le ombre che si allungano. Che forme e sfumature si possono cogliere? Si può proporre di cercare foglie di colori e forme diverse, invitando a sperimentare le prime forme di categorizzazione; si può proporre la ricerca silenziosa degli animali che abitano il bosco, il parco o il giardino: scoiattoli? piccoli insetti? ragni? uccelli migratori?


Udito: Invitiamo al silenzio per favorire uno stato di ascolto. Solo nel silenzio si possono percepire anche i suoni più piccoli… Che suoni si riescono a sentire? Il vento che muove le foglie? il canto degli uccelli? lo scricchiolio delle foglie sotto i piedi?


Tatto: Diamo ai bambini la possibilità di toccare i vari elementi naturali e chiediamo loro di soffermarsi sulle percezioni: che sensazione danno le cortecce degli alberi o i rametti? e la superficie di una foglia secca e quella di una foglia ancora verde? La raccolta di piccoli elementi naturali come ghiande, cortecce o sassi, permette il confronto, anche successivo, delle diverse texture.


Olfatto: Invitiamo i bambini a chiudere gli occhi e inspirare profondamente.

Poniamo davanti ad ognuno una serie di ciotole con i vari elementi raccolti. Ad occhi chiusi, possono riconoscere l’odore della terra umida, delle foglie secche o del muschio? Se ci sono piante aromatiche, l’esperienza può arricchirsi di un percorso di scoperta/riconoscimento olfattivo per coglierne i profumi e individuarne le differenze.


Gusto: La passeggiata può concludersi con una piccola merenda a base di frutti autunnali: mele, noci, castagne, cachi e melagrane. Quali sapori associamo all’autunno?

Un’attività per consentire ai bambini di sviluppare la metodologia dell’osservazione.

Attraverso percorsi concreti in cui ognuno è protagonista del proprio sentire, i bambini imparano a esaminare con attenzione gli alberi e l’ambiente, concentrandosi in modo via via più specifico sui dettagli che caratterizzano i vari elementi naturali. Questa pratica rafforza la loro capacità di osservare il mondo naturale in modo sistematico, promuovendo un approccio scientifico e sviluppando una consapevolezza più profonda dei cicli della natura.

La scatola 

Nel bosco succede qualcosa di strano. Qualcuno o qualcosa ha lasciato una scatola con due fessure….

Un libro sul potere della gentilezza, dell’amore e dell’amicizia che fa schiudere

In un seme. Manuale per piccoli collezionisti di meraviglie. 

I semi hanno infinite e sorprendenti forme. Sanno spostarsi e adattarsi all’ambiente. Sono l’emblema perfetto della vita…

L’albero. Guida pratica e poetica alla vita arborea.

Un albero è talmente tante cose che per spiegarlo questo libro ha avuto bisogno di quattro persone: una poetessa, due illustrataci e un biologo. Un albero, infatti, fa molte cose diverse e per questo può essere guardato da tanti occhi diversi.

Sulle tracce del passato-per celebrare la festa dei nonni ricostruendo la storia

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ll tempo, nelle sue tre grandi dimensioni di passato, presente e futuro, costituisce un ciclo naturale che collega l’intera esperienza umana.

L’interconnessione con il mondo è alla base della pedagogia montessoriana, un’interconnessione che nasce dal concreto, un concreto fatto di esperienza, osservazione e sperimentazione.

I cicli naturali offrono una reale percezione dello scorrere del tempo fatto di continui passaggi che si ripetono con un ordine preciso: la stagionalità, i giorni, i mesi e gli anni, i cicli vitali di piante, fiori e animali, le metamorfosi e molto molto altro ancora…

Le passeggiate in natura offrono occasioni imperdibili per cogliere la ciclicità delle stagioni: la raccolta e l’osservazione di elementi naturali fin da piccolissimi rappresenta un’opportunità imperdibile per avvicinarsi in modo spontaneo al concetto di tempo.

Attraverso la raccolta di foglie in autunno, l’osservazione dei boccioli in primavera o il ciclo delle piogge, i bambini iniziano a interiorizzare i ritmi naturali che scandiscono il mondo attorno a loro.

Queste esperienze sensoriali non solo rafforzano la connessione con la natura, ma offrono anche una base concreta per esplorare concetti più complessi legati al tempo, come il cambiamento e la crescita. Nella pedagogia Montessori, questo tipo di apprendimento pratico, immerso nella realtà e nell’osservazione, permette ai bambini di sviluppare una consapevolezza profonda e rispettosa del tempo e dei suoi cicli, arricchendo così la loro comprensione del mondo e della propria storia personale.

Attività: le stagioni in quattro scatole

Possono essere realizzate vere e proprie scatole per la raccolta: primavera, estate, autunno e inverno.

Agli elementi raccolti si possono aggiungere foto o disegni di cose che non si possono raccogliere direttamente.

Ogni scatola un tesoro. Gli elementi contenuti possono essere messi a confronto:

-ci sono ancora o non ci sono più?

-sono uguali o diversi?

-ci sono elementi che si trovano in tutte le scatole, solo in due o tre o in una sola?

Passato

Il rito del compleanno celebrato nelle classi Montessori, celebra il prezioso legame tra il passato e il presente. Durante il rito, non si festeggia unicamente il giorno della nascita, ma ripercorre l’intero percorso di crescita e sviluppo partendo dal momento della nascita; foto, oggetti e ricordi testimoniano il tempo passato e descrivono le storie personali dei bambini attraverso lo scorrere delle stagioni e degli anni.

Presente

Il presente è il momento in cui viviamo, un’opportunità per fare esperienza e apprendere.

È il tempo della crescita, il tempo in cui si costruiscono percorsi, si fanno scoperte, si creano legami, si rinforzano legami e si sviluppano i talenti. Vivere il presente significa imparare ad apprezzare ogni attimo e a rendersi conto di quanto siano speciali i momenti che trascorsi insieme.

Invitiamo i bambini a fermarsi, ad osservare e ad ascoltare; invitiamoli a godersi i momenti senza correre e sfuggire; invitiamoli a prendersi cura di quello che ci circonda, a notare e dare forza a tutte le piccole e belle cose che ci fanno stare bene e sorridere.

Futuro

Il futuro è un tempo tutto ancora da esplorare, è lo spazio delle curiosità da soddisfare, dei luoghi da scoprire e delle cose da sperimentare.

Incoraggiamo i bambini ad essere curiosi e ad esprimersi creativamente; incoraggiamoli a trovare soluzioni, a esplorare, a condividere, ascoltare e a collaborare per costruire percorsi autentici e significativi.

Il passare del tempo: i nonni

La festa dei nonni, in questo contesto, può andare ben oltre la semplice celebrazione e essere un anelo di congiunzione tra passato, presente e futuro.

È un’occasione per celebrare il flusso continuo della vita; per scoprire e riconoscere che le storie e i racconti del passato hanno il potere di intrecciarsi con quelli del presente dei bambini: ogni aneddoto condiviso, ogni fotografia, ogni oggetto del passato offerto dai nonni ai bambini, arricchisce la loro identità, offrendo spunti di riflessione creando legami profondi e significativi che attraversano il tempo.

Il Tempo raccontato dai nonni: oggetti, foto e parole

Per celebrare la Festa dei Nonni, si può proporre un’attività speciale per permettere ai bambini di scoprire il passato attraverso oggetti, fotografie e ricordi dei loro nonni o degli anziani vicini a loro.

Chiedere ai nonni di raccontare una storia attraverso qualcosa di concreto e tangibile, arricchito da un piccolo racconto, un aneddoto o una breve didascalia che ne descriva qualche aspetto.

Possono essere richiesti oggetti di vario genere; utensili, giochi o accessori, fotografie o vecchie pagine di giornali, racconti e ricordi scritti.

Gli oggetti raccolti diventano un mezzo per ricostruire la storia attraverso le tracce più recenti.

Un’attività per riscoprire e ricostruire il passato in modo concreto e coinvolgente.

Un biglietto da scaricare per ringraziare tutti i nonni del mondo

Nonni, raccontateci di voi: un diario per custodire ricordi, storie di vita, saggezza e tradizioni da tramandare alle nuove generazioni

FIABE PER ADDORMENTARE I NONNI

I Nonni: Custodi di Magia e Saggezza: Un Viaggio Illustrato che Insegna ai Bambini l’Amore, la Cura e il Rispetto per i Nonni e gli Anziani

Sulle tracce degli antenati. L’avventurosa storia dell’umanità 


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Educazione all’aperto: un percorso verso la cittadinanza attiva

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L’estate può offrire occasioni imperdibili per permettere ai bambini non solo di percepire la spendibilità delle conoscenze e delle competenze acquisite, ma anche per vivere esperienze significativamente formative ed educative senza che siano state precedentemente organizzate e strutturate per un preciso scopo; sperimentare il dispiegarsi di un evento, vivere la novità di una situazione, incerta o inaspettata, permette al bambino di osservare , riflettere, ipotizzare ed elaborare strategie tutte da vivere e verificare.

Avere la possibilità di apprendere e sperimentare in un ambiente esterno ha indubbie ricadute positive sul benessere psicofisico dei bambini: miglioramento dell’umore e delle capacità relazionali, diminuzione di comportamenti ansiogeni, canalizzazione di energie, sviluppo della creatività e rispetto dell’ambiente; ma anche sviluppo dell’autonomia e della capacità di osservazione e di analisi critica dell’ambiente circostante in tutte le sue manifestazioni.

L’ambiente esterno, dunque, sia esso un piccolo borgo, un bosco, un lago o una grande spiaggia aprono porte che la scuola, intesa come ambiente fisso e statico, non può aprire.

Non tutto può entrare a scuola, ma la scuola può entrare in tutto ed essere ovunque.

L’outdoor education è la risposta a tutto questo nella convinzione però che non basta la semplice “esposizione” all’aria aperta per sviluppare i processi attesi, ma anche un adeguato accompagnamento adulto.

Non possiamo creare osservatori dicendo ai bambini:”Osservate!”, ma dando loro il potere e i mezzi per tale osservazione, e questi mezzi vengono acquistati attraverso l’educazione dei sensi.

La scoperta del bambino, Maria Montessori

Offrire ai bambini la possibilità di vivere esperienze educative al di fuori delle mura scolastiche, significa dare molto di più che una serie di conoscenze; significa dare loro la possibilità di misurarsi con se stessi, con gli altri e con l’esterno, significa aprire un ventaglio di possibilità educative che non avrebbero potuto essere previste e pianificate.

Approfittiamo dell’estate, dunque, per offrire esperienze ; esperienze in natura ed esperienze culturali e facciamolo insieme.

Non deleghiamo tutto alla scuola o ad altre agenzie formative: promuovere l’autoeducazione del bambino, la sua autonomia e il suo sviluppo è compito di tutti, è un’ alleanza educativa.

Facciamo leva sulla straordinaria capacità del bambino di immaginare e scopriremo che in ogni posto in cui si troverà elaborerà le sue teorie sul prima e sul poi, sul tempo e sui cambiamenti, su se stesso e sugli altri; farà collegamenti con quanto già scoperto e aggiungerà nodi su nodi alla propria rete di conoscenze e competenze.

Visitiamo mostre, musei e partecipiamo ad eventi; invitiamo i bambini a ricercare informazioni sulle epoche passate e sugli artisti che avrà modo di conoscere; aumenterà la loro soddisfazione e il loro interesse nel momento della visita rendendola un vero e proprio svelamento, un dare senso di realtà anche a quello che reale non sembrava…

Leggiamo libri, tanti; immaginiamo il possibile e l’impossibile, senza limiti di sorta.

Guardiamo documentari e film; cerchiamo differenze, differenze di usi, lingue e costumi; ascoltiamo musica ed apriamoci alla sonorità che ci circonda; riscopriamo insieme il mondo con occhi curiosi e mente aperta.

Aiutiamo i bambini e le bambine di oggi ad essere i cittadini consapevoli di domani, rendendoli attivi e partecipi alla vita della comunità e alla cura dell’ambiente: impegniamoci ad educare cittadini attivi, rendendo già da oggi i bambini e le bambine partecipi alla vita democratica della comunità, alla cura dei beni materiali e immateriali e alla custodia dell’ambiente

Scuola, famiglia e società egualmente impegnate verso il raggiungimento di un unico scopo.

Libri per la grammatica, per le prime letture, per scoprire la storia della misura e per viaggiare con Lily, la piccola rana esploratrice; libri per leggere e per fare perfetti per le attività scolastiche e estive.

La grammatica? Una favola!Il paese delle parti del discorso Maria Montessori

Il mio primo piccolo libro-Il bosco: Leggere con il metodo Montessori

Il mio secondo piccolo libro: Il mare 

Lily, piccola rana esploratrice: Leggere, fare e scoprire

Misurare il mondo- un percorso nel tempo e nello spazio alla scoperta della misura

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Frutto, radice, fusto, bulbo, tubero foglia o seme ? Un percorso per classificare gli ortaggi

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Per ortaggio intendiamo intendiamo tutte le piante che si coltivano nell’orto, ma la loro classificazione è molto più complessa e particolareggiata e legata alla parte della pianta che viene comunemente consumata: frutto, radice, fusto, bulbo, tubero, foglia o seme.

Sicuramente un po’ di chiarezza non guasta.

Attraverso l’esperienza diretta i bambini possono avviarsi alla scoperta di un mondo incredibilmente ricco e affascinante, quello della botanica.

E fare esperienza è sempre la via maestra.

Dove? principalmente in natura e negli orti, ma anche in cucina o al supermercato.

Un’esperienza multisensoriale.

Osservare un frutto per la forma e il colore, annusarlo, soppesarlo, aprirlo, tagliarlo, vederne i semi.

Uno o tanti. Grandi, piccoli o piccolissimi; spessi o sottili…

Toccare le foglie; lisce, ruvide, pungenti, spesse e sottilissime…

Lavare, scolare, cucinare, seguire una ricetta e, perchè no? inventarne una nuova.

E così, sulla via della botanica e della cucina , si incontrano nuove parole per meglio descrivere, spiegare e raccontare.

Un viaggio per scoprire, fare e condividere .

Condividere scoperte, esperienze e perché no, un piatto preparato con cura…

a.Gli ortaggi da frutto e seme offrono l’immediata possibilità di dare vita ad un nuovo ciclo vitale.

Frutti di stagione, come pomodori o fagioli, regalano la possibilità di farne l’esperienza.

1.Scegliere un bel pomodoro, tagliarlo in due e separare i semi dalla polpa.

2. Mettere alcuni semi in una tazza con l’acqua.

3.Riempire un vasetto con la terra e versarvi il contenuto della tazza.

4.Mettere il vaso in un posto assolato (davanzale, balcone, aiuola…) e attendere circa 10 giorni prendendosi cura giornalmente dei semi e annaffiando la terra del vasetto a ” pioggia”

5.Dopo circa 10 giorni i semi inizieranno a germogliare. Togliere i germogli in eccesso, lasciandone solo due in modo che abbiano il nutrimento e lo spazio necessario per svilupparsi.

6. I germogli continueranno il loro percorso e daranno vita ad una nuova pianta che, con il tempo e la cura, fruttificherà.

L’esperienza della semina darà ai bambini la possibilità di sentirsi protagonisti dell’inizio di una nuova vita e responsabili della sua tutela sviluppando sentimenti di cura.

La nomenclatura degli ortaggi

Stampare e dividere le carte.

Attraverso l’associazione delle carte e la lettura delle informazioni relative ai vari tipi di ortaggi, i bambini si avvieranno alla loro scoperta: li osserveranno con maggiore attenzione, ne coglieranno in modo autonomo differenze e caratteristiche e saranno in grado di suddividerli in gruppi e categorie.

problemi con le frazioni

Per ogni fase del ciclo vitale del pomodoro è stato predisposto un problema con le frazioni con relativa tavola di controllo.

Risolvendo in ordine i problemi se ne ripercorrono le fasi.

La storia del pomodoro: dall’America, al ciclo vitale, dagli indovinelli alla matematica

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La grammatica? Una favola!Il paese delle parti del discorso Maria Montessori

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Misurare il mondo- un percorso nel tempo e nello spazio alla scoperta della misura

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Per una alfabetizzazione ecologica

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La via conduce dal tutto, attraverso le parti, al tutto.

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La natura rappresenta il tutto e l’armonia, e dal tutto, attraverso le parti, inizia un cammino che offre sempre nuovi spunti di riflessione e infinite occasioni di esperienze, scoperte e conoscenze; un cammino che non smette di sorprendere ad ogni passo; un cammino che sa incuriosire e invitare a fare, ma anche, e soprattutto, un cammino in grado di generare empatia, amore, rispetto e cura verso ciò che ci circonda.

Connettersi con l’ambiente permette di capire non solo le interconnessioni e le interdipendenze che legano l’uomo alla natura, ma rappresenta la via maestra per dare vita ad un’alfabetizzazione ecologica.

Con la natura, attraverso azioni concrete, i bambini possono sperimentare una vasta gamma di sentimenti: l’emozione del far nascere, la gioia di nutrire, la tenerezza del curare, la pienezza del raccogliere e l’ebbrezza del trasformare…

I bambini imparano ad amare la natura vivendola giorno per giorno, scoprendone in modo spontaneo e autonomo, segreti e meraviglie.

E solo attraverso un percorso di scoperta, conoscenza e cura, il rapporto tra uomo e natura può venir ridimensionato: non più un rapporto di dominio, ma un rapporto di cura e protezione reciproca.

Attività didattica

Una passeggiata all’aria aperta permette di godere dei profumi e dei colori di ciò che ci circonda stimolando una pluralità di sensazioni e favorendo nuove esperienze e attività.

Una passeggiata all’aria aperta a primavera non è solo riempirsi gli occhi di colori, ma permette anche di dar vita, ad esempio, ad un percorso olfattivo in grado di contribuire a sua volta alla costruzione di una vera e propria memoria olfattiva.

Un’uscita di classe, insieme, in un caldo giorno di primavera non può che creare ben-essere e suscitare infinite curiosità.

Nascono domande, si fanno ipotesi.

Ci si ferma all’improvviso per qualcosa che non si era ancora visto e si corre verso qualcosa che ci sembra di vedere…

Tutto viene osservato, annusato e toccato con cura come si fa con qualcosa di estremamente prezioso…

Si raccolgono fiori, si osservano radici, muschi e germogli.

Il mazzolino di fiori raccolti, diventa l’ospite d’onore della classe e ne scaturisce la voglia di disegnarlo per imprimere anche sulla carta la bellezza della giornata.

Nasce così l’idea di farne una natura morta, ma non prima di averne osservate altre: Van Gogh, Frida Kahlo, Caravaggio, Cezanne, Arcimboldo e Segantini…

La nomenclatura dei fiori presentata successivamente ha rappresentato un momento di riconoscimento e scoperta del mondo dei fiori, conosciuti e non.

Successive ricerche ne hanno evidenziato le caratteristiche, le differenze, gli habitat.

Estate e botanica: ogni fiore una scoperta, ogni fiore un problema

Nobleza – Casetta per Insetti in Legno, Albergo Insetti Naturale per Api, Coccinelle, Crisopidi, Farfalle,Hotel per Insetti Che Aiuta la Nidificazione, Taglia M – 19,5 * 10 * 27CM

Ecologia. Il mio pianeta. Osserva, sperimenta, crea! 

Lily, piccola rana esploratrice: Leggere, fare e scoprire ( con parte operativa multidisciplinare adatta per il periodo estivo o scolare)

L’ecologia spiegata ai bambini. Ediz. a colori

Il mondo delle farfalle. Ediz. a colori Copertina rigida – Illustrato, 13 marzo 2018

Piccola guida alle farfalle. Ediz. a colori Copertina rigida – Illustrato, 3 giugno 2021

Piccola guida a insetti e altri piccoli animali

ButterflyKit, Il Kit per Allevare in Casa le farfalle di Cavolaia Maggiore – Esperimento educativo, Kit educativi scientifici Bambini


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Sviluppare la mente matematica

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Contare saltando un numero dato può sembrare cosa semplice, ma in realtà rappresenta un percorso importante per lo sviluppo di quella mente matematica di cui tanto parla M.Montessori.

Attività all’aperto per l’estate o il back to school:

Creazione di Pattern con Oggetti Naturali

Obiettivi:

  • Sviluppare la capacità di riconoscere e creare pattern.
  • Rafforzare la comprensione dell’ordine e della sequenza.
  • Incoraggiare l’osservazione e la creatività.

Materiali:

  • Foglie di diversi colori e dimensioni
  • Sassi di varie forme e grandezze
  • Pigne
  • Fiori
  • Bastoncini
  • Altri oggetti naturali trovati sul posto

Descrizione del Gioco:

1. Raccolta degli Oggetti: Iniziare l’attività portando i bambini in un’area naturale, come un parco, un giardino o un bosco muniti di una cesta o di una sacca per raccogliere oggetti naturali: foglie di colori e dimensioni diverse, sassi, pigne, fiori, bastoncini…

2. Creazione del Pattern: Una volta raccolti gli oggetti, chiedere ai bambini di disporre a terra i materiali raccolti. Spiegare loro che dovranno creare dei pattern, ovvero delle sequenze ordinate di oggetti che si ripetono in modo prevedibile e iniziare mostrando un semplice esempio:

  • Foglia verde, sasso, pigna, foglia verde, sasso, pigna…

3. Sperimentazione e Osservazione: Incoraggiare i bambini a creare i propri pattern utilizzando i materiali raccolti. Possono iniziare con sequenze semplici e poi provare a crearne via via di più complesse. Ad esempio, possono fare pattern che alternano oggetti in base al colore, alla forma, alla dimensione o una combinazione di queste caratteristiche:

  • Foglia rossa, bastoncino corto, fiore giallo, foglia rossa, bastoncino corto, fiore giallo…
  • Sasso grande, foglia piccola, sasso piccolo, foglia grande, sasso grande, foglia piccola…

4. Discussione e Condivisione: Dopo che i bambini hanno creato i loro pattern, invitarli a spiegare e mostrare le loro sequenze agli altri. Chiedere loro di descrivere il pattern e di spiegare il motivo per cui hanno scelto quei particolari oggetti e l’ordine in cui li hanno disposti; li aiuterà a consolidare la stessa comprensione dei pattern e a migliorare la capacità di comunicazione.

5. Variazioni del Gioco:

  • Pattern Complessi: Una volta che i bambini sono a loro agio con i pattern semplici, incoraggiarli a creare pattern più complessi che includano più elementi o che cambino in modo più articolato.
  • Giochi di Memoria: Potete anche trasformare il gioco in un’attività di memoria, chiedendo ai bambini di osservare un pattern creato da qualcun altro e poi ricrearlo senza guardare l’originale.

Conclusione

La creazione di pattern con oggetti naturali è un’attività che unisce l’apprendimento matematico con il gioco e l’esplorazione all’aperto. Questo gioco aiuta i bambini a sviluppare la capacità di riconoscere e creare pattern, rafforzando al contempo la loro comprensione dell’ordine e della sequenza. Inoltre, promuove l’osservazione, la creatività e la connessione con la natura.

La naturale predisposizione a riconoscere pattern, ordine e sequenze si manifesta ogniqualvolta che i bambini interagiscono con numeri e forme.

L’attività di numerazione alternata sfrutta questa predisposizione naturale, aiutando i bambini a sviluppare una sempre più profonda comprensione dei numeri e delle loro relazioni.

Contare saltando un numero stabilito richiede di identificare e seguire un pattern numerico. Ad esempio, contare saltando 2 comporta il riconoscimento di un preciso pattern: aggiungere sempre 2 al numero precedente. L’esercizio ripetuto aiuta a sviluppare la capacità di riconoscere e prevedere sequenze contribuendo alla formazione di concetti matematici più avanzati.

Libri per la grammatica e prime letture, libri per scoprire la storia della misura e per esplorare il mondo ; libri per leggere e per fare ideali anche per piacevoli attività estive.

La grammatica? Una favola!Il paese delle parti del discorso Maria Montessori

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Natura e matematica

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esplorare l’insiemistica tra Montessori e outdoor education

un percorso tra metodologia montessoriana e

L’idea di insieme è un’idea astratta che richiede una notevole capacità logica nell’individuare le caratteristiche e le proprietà, comuni e non, ad un determinato gruppo di elementi.

Difficile presentare l’insiemistica ai bambini a livello teorico, ma anche farlo con il solo approccio grafico; l’ideale è renderla concreta, attiva e coinvolgente.

Così concretamente vissuta, l’insiemistica permette ai bambini di cogliere visivamente le relazioni tra diversi elementi attraverso attente osservazioni di ricerca di analogie e differenze.

L’apprendimento del concetto di insieme e la capacità di cogliere relazioni e differenze può svolgersi dunque in modo spontaneo e naturale attraverso l’approccio integrato della metodologia montessoriana e l’outdoor education.

Entrambi gli approcci promuovono l’apprendimento attraverso l’esperienza diretta e il contatto con la natura, rendendo l’educazione un’avventura non solo coinvolgente, ma essenzialmente fatta di scoperta, stupore e meraviglia.

L’apprendimento all’aria aperta non ha aule e né confini; l’esplorazione libera in natura crea e genera connessioni e consapevolezze.

E così, tra stupore e meraviglia, i bambini muovono i loro passi verso una sempre maggiore autonomia che, in un circolo virtuoso, genera a sua volta fiducia in se stessi e nelle proprie capacità.

Il bambino apprende in modo naturale perché sa ascoltare “la voce delle cose”, quella voce che lo accompagna in esplorazioni personali, concrete, affascinanti, autentiche ed efficaci.

Gli oggetti hanno un’eloquenza che nessuna maestra potrebbe mai raggiungere: prendimi, dicono; conservami intatto; mettimi nel mio posto. È l’azione compiuta in accordo con l’invito delle cose dà al bambino quella gaia soddisfazione, quel risveglio di energia che lo predispongono ai lavori più difficili dello sviluppo intellettuale.
M. Montessori- La scoperta del bambino

I benefici dell’apprendimento in natura non si limitano all’apprendimento in senso stretto, ma favoriscono lo sviluppo di numerose altre capacità essenziali per costruire sempre nuove e più complesse conoscenze capacità.

Tra queste potremmo evidenziare lo sviluppo delle capacità motorie, la promozione della curiosità naturale, l’incremento alla motivazione all’apprendimento, la promozione del senso di autoefficacia e la connessione con il mondo .

1. Passeggiata esplorativa:

Organizzare una passeggiata in un parco o in una foresta, incoraggiando i bambini a raccogliere vari oggetti naturali come foglie, pietre, bastoncini, fiori, ecc.
Classificazione degli Oggetti: Una volta a casa o a scuola, stimolare l’osservazione per determinare una prima classificazione degli oggetti raccolti suddividendoli in gruppi distinti (insiemi): tutti i tipi di foglie in un insieme, tutte le pietre in un altro.

Fatte le prime classificazione e creati i primi insiemi, invitare i bambini a creare dei sottoinsiemi stimolando l’osservazione verso la ricerca di ulteriori caratteristiche che differenziano gli oggetti considerati: colore, forma, dimensione …

Gli insiemi possono essere poi disegnati e nominati presentando ai bambini la corretta nomenclatura per farlo: l’insieme universo che comprende tutti gli oggetti raccolti e gli insiemi specifici che si nominano secondo la singola caratteristica individuata.

Le attività di ricerca di oggetti e di costruzione di insiemi e sottoinsiemi possono essere infinite e aprirsi a ricerche, passeggiate ed esplorazioni pressoché infinite che contribuiscono ad arricchire e dare autenticità all’esperienza educativa nel suo complesso.

Problemi- non problemi tutti da risolvere e immaginare.

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I tesori nascosti dell’apprendere; l’emozione di una caccia al tesoro

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“L’apprendimento per scoperta è il modo più efficace per sviluppare la curiosità, l’autonomia e l’amore per l’apprendimento.” 

Maria Montessori

Una caccia al tesoro? L’estate è il periodo ideale per organizzarla e far vivere avventure emozionanti all’aria aperta. 

Il periodo estivo offre gli scenari più disparati per organizzare indimenticabili cacce del tesoro: parchi, giardini, spiagge e foreste con i loro ampi spazi possono facilmente nascondere indizi e tesori. 

Ma l’estate offre anche incredibili risorse naturali perfette per essere utilizzate in una caccia al tesoro. 

Conchiglie, sassi, fiori, piante e molto altro ancora, a seconda dell’ambiente in cui ci troviamo, possono entrare a pieno di solo nel gioco e diventare protagonisti di indizi o tesori nascosti.

Giocare alla caccia al tesoro rappresenta per i bambini un’opportunità unica per esplorare, imparare e divertirsi.

Durante il gioco, i bambini non dovranno solo seguire indizi, decifrare enigmi e superare prove, ma dovranno farlo insieme, tappa dopo tappa, fino al ritrovamento dell’agognato tesoro.

Il gioco si fa occasione unica per fare squadra e lavorare insieme, per collaborare e condividere le idee. 

La comune tensione verso la tappa finale induce i bambini ad ascoltarsi con maggior attenzione e a mettere in comune idee e intuizioni per trovare soluzioni creative ai problemi che possono emergere lungo il percorso; l’obiettivo è uno per tutti !

Molti sono i buoni motivi per organizzare una caccia al tesoro; organizzarla significa:

  • offrire occasioni per favorire un apprendimento attivo stimolando curiosità e desiderio di scoprire;
  • favorire strategie di problem solving per risolvere indizi, enigmi e rompicapi;
  • creare connessioni tra le informazioni e le strategie di ragionamento;
  • sviluppare competenze cognitive necessarie a diventare più abili nel risolvere problemi complessi;
  • fare gruppo e incoraggiare la comunicazione, la condivisione delle idee e lo sviluppo delle abilità sociali, come l’ascolto e il rispetto reciproco;
  • fornire occasioni per favorire l’orientamento spaziale, la comprensione delle direzioni e la mappatura cognitiva dell’ambiente circostante;
  • favorire un apprendimento esperienziale in cui i bambini imparano attraverso l’esperienza diretta e l’interazione con l’ambiente circostante toccando, osservando e sperimentando oggetti e luoghi reali, rendendo l’apprendimento significativo e coinvolgente.

Giocare e divertirsi in un contesto di scoperta e apprendimento aumenta considerevolmente la motivazione intrinseca per continuare ad apprendere e a scoprire nuove cose.

Perché non farlo?

Organizzare una caccia al tesoro significa in primis connettersi personalmente con l’ambiente entrandovi in sintonia, osservandone le caratteristiche, ascoltandone la voce, recuperandone le risorse disponibili. 

Organizzare una caccia al tesoro può essere un’esperienza avvincente per organizzatori e partecipanti e indubbiamente, per i bambini, un’esperienza altamente formativa. 

Ogni ambiente è perfetto per una caccia al tesori, sta alla creatività degli organizzatori renderla indimenticabile.

Quella che propongo è un esempio per una caccia al tesoro in montagna; organizzare una caccia al tesoro significa anche aver ben presenti alcuni punti fondamentali:

  1. Sicurezza: prima di tutto, bisogna assicurarsi che la zona scelta per la caccia al tesoro sia sicura per i bambini. Valutare attentamente i percorsi, le condizioni del terreno e le possibili sfide che potrebbero presentarsi lungo il percorso;
  2. Tema legato alla natura: scegliere un tema che sia in sintonia con l’ambiente montano, la flora e la fauna locali o la geologia della regione; ciò permetterà ai bambini di scoprire e apprezzare la bellezza del luogo e la diversità della natura circostante;
  3. Indizi e tappe interessanti: creare indizi e tappe che coinvolgano i bambini nel comprendere l’ambiente montano. Potrebbero essere inclusi indizi che richiedono di identificare piante o animali, riconoscere formazioni geologiche o scoprire particolari punti di riferimento nella zona. Stimolare la curiosità e incoraggiare l’esplorazione dell’ambiente circostante è l’obiettivo principale;
  4. Elementi di orientamento: includere elementi di orientamento per sviluppare le abilità di navigazione. Ad esempio, potrebbe essere fornita una mappa della zona con i punti di riferimento che devono essere raggiunti; in questo modo non solo bambini fanno esperienze importanti per l’orientamento spaziale, ma sviluppano anche la capacità di leggere e interpretare le mappe;
  5. Coinvolgimento sensoriale: sfruttare l’ambiente montano per coinvolgere i sensi; incorporare elementi tattili, come la ricerca di pietre o conchiglie particolari, l’odore delle piante o il suono dei torrenti rende l’esperienza ancora più coinvolgente e sensorialmente indimenticabile;
  6. Apprendimento sull’ambiente naturale: utilizzare la caccia al tesoro come opportunità per insegnare ai bambini l’importanza della conservazione dell’ambiente naturale e la necessità di rispettare la fauna e la flora locali. Incoraggiarli a raccogliere rifiuti lungo il percorso o a condividere informazioni sulla biodiversità della zona può essere un ulteriore arricchimento.
  7. Promozione della collaborazione: organizzare la caccia al tesoro in modo che i bambini possano lavorare in squadra assegnando compiti diversi a ciascun membro della squadra e incoraggiarli a lavorare insieme per raggiungere il tesoro.

Mai dimenticare però che l’obiettivo principale di una caccia al tesoro in montagna non è tanto trovare il tesoro, ma offrire un’esperienza  educativa e divertente in un ambiente naturale sviluppando curiosità e amore per la natura.

Caccia al tesoro dei mostri in scatola per casa o giardino o casa/giardino 5-7 anni 

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Caccia al tesoro delle meraviglie: Un Libro di Attività Pieno di Giochi, Puzzle e Indovinelli per Bambini Curiosi!

Libri per la grammatica, per le prime letture, per scoprire la storia della misura e per viaggiare con Lily, la piccola rana esploratrice; libri per leggere e per fare perfetti anche per le attività estive.

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Lily, piccola rana grande esploratrice

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Un libro per leggere e per fare da proporre anche durante le vacanze estive.

Il libro racconta la storia di Lily, una piccola rana con l’animo della grande esploratrice.

E proprio con un salto inizia il suo viaggio che la porterà ad esplorare tutto l’esplorabile.

Salto dopo salto Lily si allontanerà dal suo stagno e conoscerà alcune delle meravigliose creature che si rendono cura del pianeta, ognuno per la sua parte: api, farfalle, chiocciole e lumache.

Lily è entusiasta, non pesava che fuori dal suo stagno la vita fosse così ricca e diversa!

Felice delle sue scoperte, torna allo stagno decisa a raccontare a tutti le meraviglie del mondo, ma anche lo stagno ha qualcosa di diverso: uova e girini popolano l’acqua.

Lily scopre così quella straordinaria metamorfosi che l’ha resa quella piccola grande rana esploratrice che oggi è.

Un libro ricco di attività e spunti didattici per nuove esplorazioni nel mondo delle scienze, della matematica, della grammatica e della lingua inglese.

Il libro è disponibile si Amazon in stampato maiuscolo e in corsivo.

Lily, piccola rana, Grande esploratrice

Perché fornisce ai bambini un’esperienza di apprendimento significativa in un ambiente stimolante e piacevole.

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Uniti come le api

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Sì, perchè le api sono tante

tantissime

e collaborano, e condividono

non sprecano energie né risorse

costruiscono

giorno dopo giorno

qualcosa molto più grande di tutte loro

Attività in classe: uniti come le api

Attività interdisciplinare

Geometria: osservazione dell’esagono e del cerchio, individuazione delle caratteristiche

Realizzazione e ritaglio delle forme, esagoni e cerchi

Costruzione del “puzzle” e osservazione: l’esagono “non lascia buchi”

Scienze/cosmica: il mondo delle api

italiano/ arte e immagine: ideazione e realizzazione dello slogan

Antico Egitto le lacrime di Ra e la creazione delle api.

Le api in nove carte

Il ciclo vitale delle api

Matematica con le api

Matematica con le api per i più piccoli

Nomenclatura arricchita delle api

Segui l’ape di cella in cella

Lily, piccola rana, grande esploratrice

Lily è una piccola rana con lo spirito è quello della grande esploratrice. Un giorno decide di uscire dal suo placido stagno e, con un salto, inizia il suo primo viaggio. Quello di Lily sarà un viaggio entusiasmante che la porterà a esplorare l’inesplorato e a scoprire l’esistenza di alcune delle meravigliose creature che si prendono cura del pianeta che le ospita, ognuno per la sua parte: api, farfalle, chiocciole e formiche. Un libro per leggere e per fare, ricco di attività e spunti didattici per nuove esplorazioni nel mondo delle scienze, della grammatica, della matematica e della lingua inglese.


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L’uomo e l’ape: dagli strumenti di oggi, alla storia di ieri

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Scoprire il mondo delle api anche attraverso gli strumenti utilizzati dagli apicoltori che se ne prendono cura.

In classe, grazie al materiale messo a disposizione da un apicoltore abbiamo pensato di realizzare una piccola mostra aperta a tutti.

Dagli strumenti, alle leggende, dalle leggende alla storia.

Facendo ricerche i bambini hanno scoperto che il rapporto tra l’uomo e l’ape è iniziato in tempi lontanissimi: già al tempo degli antichi Egizi, l’uomo aveva piena consapevolezza dell’insostituibile ruolo che l’ape riveste per il benessere dell’ambiente.

Proprio per questo, l’ape era considerato un insetto sacro donato all’uomo proprio dal dio Ra.

Fonti storiche dimostrano che già gli Egizi costruivano arnie in terracotta e raccoglievano il miele.

I suoi utilizzi erano innumerevoli: andavano dall’alimentazione alla cura, dall’ imbalsamazione alla profumazione, dalla cosmesi ai collanti per prodotti artistici.

Oggi le nostre arnie non sono di terracotta e sono strutturate in modo diverso per rispettare al meglio le necessità dell’ape e del suo ciclo vitale e riproduttivo.

Con un po’ di ricerche sono state individuate le parti che compongono un’arnia.

L’arnia ha ben 11 componenti ed ogni componente ha uno specifico ruolo.

Con scatole da scarpe, cartone e fantasia, l’arnia è stata riprodotta e ha trovato un posto d’onore tra i materiali messi in mostra.

Materiali scaricabili

L’arnia dalla A alla M

Spunti editoriali e non solo

La vita segreta delle api. Ediz. a colori

Playmobil Apicoltore

Ecologia. Il mio pianeta. Osserva, sperimenta, crea! 

L’ecologia spiegata ai bambini. Ediz. a colori


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Non solo api; la biodiversità vola anche sulle ali di farfalla

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Primavera.

Poco a poco, orti, giardini, boschi e parchi si riempiono di una miriade di specie diverse di farfalle, ognuna con la sua unica combinazione di colori e disegni.

Le farfalle, attratte dal nettare zuccherino volano di fiore in fiore e spostandosi trasportano il polline che rimane inevitabilmente attaccato al loro corpo, in particolare alle zampe e alla proboscide.

Il polline viene così trasferito da un fiore all’altro proprio mentre le farfalle si nutrono.

L’interazione tra farfalle e fiori favorisce la diversità genetica delle piante e contribuisce alla riproduzione delle specie vegetali.

Senza le farfalle, molte colture sarebbero a rischio, compromettendo la diversità e l’abbondanza dei nostri alimenti.

All’interno dell’ecosistema, le farfalle svolgono un importante ruolo anche come fonte di cibo per altri animali. Le loro larve, i bruchi, sono una preziosa risorsa alimentare per uccelli, rettili e altri insetti.

La scomparsa delle farfalle potrebbe avere un impatto negativo sulla catena alimentare, influenzando la biodiversità complessiva dell’ambiente in cui viviamo.

La conservazione delle farfalle e dei loro habitat è cruciale per mantenere l’equilibrio degli ecosistemi e la biodiversità e per preservare gli habitat necessari a fornire loro una varietà di fiori e piante ospiti possiamo fare sicuramente molto di più.

Senza le farfalle e altri insetti impollinatori, molti degli alimenti che apprezziamo e da cui dipendono la nostra energia e il nostro benessere sarebbero a rischio.

Osservazione, cura protezione

Con l’arrivo della bella stagione si moltiplicano molte sono le opportunità per osservare da vicino le farfalle nel loro habitat naturale.

Possiamo seguire il loro volo aggraziato, ricercare e imparare i nomi delle diverse specie distinguendole per forma e colori e apprezzare la loro importanza ecologica.

Possiamo scoprire i segreti del loro ciclo vitale e conoscere la loro straordinaria metamorfosi.

Possiamo anche creare giardini e balconi accoglienti per le farfalle, piantando fiori ricchi di nettare e piante ospiti per le larve contribuendo fattivamente alla loro conservazione e alla loro protezione per il bene dell’intero pianeta.


Lily, piccola rana, grande esploratrice

Lily è una piccolissima rana, ma il suo spirito è quello della grande esploratrice. Con un salto, inizia il suo primo viaggio; un viaggio entusiasmante che la porterà a esplorare l’inesplorato e a scoprire l’esistenza di alcune delle meravigliose creature che si prendono cura del pianeta che le ospita, ognuno per la sua parte: api, farfalle, chiocciole e formiche. Ma anche lo stagno le riserva delle sorprese: uova e girini popolano l’acqua. Lily scopre così la straordinaria metamorfosi della rana. Un libro, come nella tradizione di Montessorianamente Libri, per leggere e per fare, ricco di attività e spunti didattici per nuove esplorazioni nel mondo delle scienze, della grammatica, della matematica e della lingua inglese.

Nobleza – Casetta per Insetti in Legno, Albergo Insetti Naturale per Api, Coccinelle, Crisopidi, Farfalle,Hotel per Insetti Che Aiuta la Nidificazione, Taglia M – 19,5 * 10 * 27CM

Ecologia. Il mio pianeta. Osserva, sperimenta, crea! 

L’ecologia spiegata ai bambini. Ediz. a colori

Il mondo delle farfalle. Ediz. a colori Copertina rigida – Illustrato, 13 marzo 2018

Piccola guida alle farfalle. Ediz. a colori Copertina rigida – Illustrato, 3 giugno 2021

Piccola guida a insetti e altri piccoli animali

ButterflyKit, Il Kit per Allevare in Casa le farfalle di Cavolaia Maggiore – Esperimento educativo, Kit educativi scientifici Bambini


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Maria Montessori-Il mondo nelle mani

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Quando la mano si perfeziona in un lavoro scelto spontaneamente, e nasce la volontà di riuscire, di superare un ostacolo, la coscienza si arricchisce di qualcosa di ben diverso da una semplice cognizione: è la coscienza del proprio valore.
M.MONTESSORI

Mano artefice, mano abile, mano creatrice, mano instancabile, mano che lancia e afferra, che costruisce e che disfa, che aggiunge e che toglie, che scrive e che cancella, che afferra e che lascia.

Mano che cuce, taglia, pulisce, sporca, alza, abbassa.

Gli opposti potrebbe susseguirsi all’infinito, proprio come quelli che M. Montessori propone nella III scatola grammaticale relativa alla scoperta del verbo, dei suoi significati e delle sue particolarità… 

Contrasti, armonie, sfaccettature unicità.

Materiali, sperimentazioni quotidiane e una moltitudine di oggetti i a disposizione invitano i bambini ad infinite sperimentazioni che restituiscono alla mano una sempre maggiore finezza di movimenti e virtuosità.

Le mani dei bambini sono sempre al lavoro.

A scuola, a casa, nel gioco e persino nel momenti di riposo.

La mano è in continuo movimento e il cervello segue, struttura, riflette, si sviluppa concettualizza.

Mano e cervello sono inscindibili.

La scuola montessoriana mette a disposizione un ambiente scientificamente strutturato in cui i bambini sono naturalmente stimolati a fare, a provare.

Non ci sono spiegazioni e parole uguali per tutti, ma semplici presentazioni dei materiali che aprono la strada a percorsi autonomi in grado di strutturare il pensiero e di rendere i bambini capaci di costruire i propri apprendimenti.

Nel corso degli anni, la mano continua il suo lavoro, con costanza e concentrazione.

Materiali scientificamente progettati, oggetti da usare, prove da fare, errori su cui riflettere e la straordinaria possibilità di correggersi da soli ( denominatore comune di ogni materiale montessoriano) portano i bambini ad un instancabile lavoro che non solo nutre il pensiero e apre nuovi orizzonti, ma dà fiducia e crea consapevolezze e responsabilità.

La mano resa libera di esplorare.

La mente resa libera di seguire interessi e curiosità.

Il rispetto dei tempi e delle specificità di ognuno, una necessità educativa.

Stimolare, presentare, osservare, guidare, sostenere per sviluppare autonomia e consapevolezza,  il compito dell’insegnante.

Questa, la scuola Montessori.

Questa la libertà dei bambini. 

Giocare a fare indagini e a costruire un istogramma concreto.

Per iniziare qualsiasi percorso ci vuole sempre un po’ di curiosità; qualcosa da chiedere che permetta di avviare un’indagine e di raccogliere informazioni per poi organizzarle attraverso un istogramma.

Oltre alla divertente attività di svolgere indagini con carta e penna alla raccolta di informazioni, la costruzione concreta dell’istogramma è sicuramente un’attività divertente che permette ai bambini di fare e costruire apprendimenti autentici ed efficaci.

Una volta raccolte le informazioni, ogni bambina/o può costruire il proprio istogramma sostituendo ai numeri raccolti la corrispondente barra dei regoli.

I numeri raccolti, attraverso le mani, restituiscono un’immagine concreta e colorata.

tante immagini diverse, quante sono le indagini svolte.

La voglia di costruire istogrammi colorati, aumenterà la voglia di fare indagini, contare e organizzare i dati rendendo l’attività piacevole e carica di senso.

L’istogramma concreto- presentazione e attività