L’educazione comincia dalla meraviglia
— Maria Montessori
Apprendere con meraviglia.

Pochi viaggi sono affascinanti come quello che porta un bambino a esplorare un’antica civiltà volando idealmente con un falco sacro tra geroglifici, colori e miti senza tempo…
Quando pensiamo all’Antico Egitto, immaginiamo subito piramidi maestose, faraoni solenni e simboli misteriosi. Ma c’è un altro Egitto, più leggero e silenzioso, che si libra nell’aria e si posa tra le acque del Nilo: è il mondo degli uccelli sacri, creature ricche di colori, significati e bellezza.
Quando pensiamo all’Antico Egitto, ci vengono in mente piramidi, faraoni e geroglifici. Ma c’è un altro mondo, più leggero e silenzioso, che volava sopra il Nilo e si posava tra le paludi: quello degli uccelli sacri, ricchi di colori, significati e bellezza.
Gli uccelli e gli dèi: un legame sacro
Per gli antichi Egizi, gli uccelli non erano solo creature da osservare: erano messaggeri divini.
Il falco rappresentava Horus, il dio del cielo e della regalità; l’ibis era sacro a Thot, dio della saggezza e della scrittura; l’avvoltoio proteggeva i sovrani sotto le ali della dea Nekhbet. Ogni piuma dipinta raccontava una storia, ogni becco ricurvo portava un simbolo.
Un mondo dipinto: l’arte egizia e la natura
Gli artisti egizi osservavano il mondo con occhi attenti.
Nei dipinti funerari, come quelli della tomba di Khnumhotep o le celebri “Oche di Meidum”, le piume sembrano vibrare di vita.
La natura diventava decorazione, ma anche rito, simbolo e desiderio d’eternità.
Nel Papiro di Ani, uno dei testi più celebri del Libro dei Morti, si legge:
“Io sono l’ibis sacro che scrive la parola del cielo…”
Un verso potente, che collega il volo degli uccelli all’atto magico della scrittura.
Un volo tra mito e colori
Nel cuore dell’antico Egitto, tra acque che scorrono lente e sabbie che custodiscono segreti millenari, prende vita una leggenda che parla di arte, simboli e meraviglia.
“Il falco d’oro e il pittore del Nilo” è un racconto che intreccia mito e immaginazione: il giovane Menhi, seguendo il volo di un falco dorato, scopre la forza dei colori sacri e il profondo legame tra pittura e spiritualità.
Attraverso questa storia, si entra in punta di piedi nella visione egizia del mondo: un universo dove ogni gesto è sacro, ogni colore ha un’anima e ogni pennellata racconta l’eternità.
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