Per capire il presente e costruire il futuro bisogna curare le radici…

Undici operai consumano il pranzo seduti su una trave sospesa a 250 metri d’altezza… Era il 1932

La festa del 1° maggio parte da molto lontano.

Parte dalle lotte degli operai stanchi di lavorare per 16 ore al giorno rischiando la vita e rinunciando a tutto.

Parte da una richiesta di rispetto e di dignità, di uguaglianza e di giustizia.

Otto ore di lavoro, otto ore di svago e otto ore per dormire

è lo slogan coniato in Australia nel 1855 e che da quel momento accompagnerà le lotte degli operai anche in Europa nel Novecento.

Lunga la strada del cambiamento.

Una strada che attraversa Paesi diversi e lontane, lotte, proteste, leggi facciata e poi, finalmente, la svolta.

I diritti del lavoratore vengono riconosciuti, le ore di lavoro giornaliere definite per legge e la sicurezza, lentamente, comincia ad essere qualcosa su cui riflettere.

Lungo e infinito il cammino, quello che ancora oggi ci lega a quella festa nata tanto tempo fa, simbolo della lotta per la dignità dell’uomo, del lavoro e dell’ uguaglianza.

Raccontare la storia della festa del 1° maggio è un’occasione per riflettere sul cammino dell’uomo.

Un cammino lungo e difficile che lentamente, molto lentamente, ha generato cambiamento.

Diritti, rispetto, uguaglianza, dignità.

Non solo parole, ma conquiste fatte di lotta, tenacia e sofferenza.

Un cambiamento, quello raggiunto, che non rappresenta certo la fine, ma che è da stimolo per ulteriori e necessari cambiamenti.

Festa dei lavoratori: 1°maggio

un percorso che parte dallo sciopero di Chicago e arriva ad oggi con attività per la rielaborazione e la riflessione.

Il percorso completo è disponibile nella sezione SHOP.