Il 25 marzo si celebra il Dantedí, la giornata nazionale dedicata al sommo poeta istituita nel 2020 dal Consiglio dei ministri.
La scelta del giorno non è casuale, dal momento che gli studiosi riconoscono il 25 marzo come inizio del viaggio nell’aldilà narrato nella Divina Commedia.
Molti sono i viaggi, metaforici e non, che è possibile fare con Dante: quelli verso la scoperta delle città in cui ha vissuto,Firenze, Verona, Ravenna; quelli verso i luoghi-teatro di fatti e vite raccontati nell’Inferno o quelli per costruire la geografia del cosmo dantesco.
Il paesaggio italiano raccontato da Dante diventa, di volta in volta, similitudine per chiarire o immagine per richiamare agli occhi quel mondo ultraterreno ch’egli va via via definendo.
La nostra penisola dunque, non solo come unità linguistica “il bel paese là dove il sì suona (If XXXIII 80)“, ma anche come territorio ben definito dai suoi confini fisici: le Alpi e il Mar Mediterraneo.
Nel suo cammino, Dante disegna tutta l’ossatura della penisola, attraverso efficaci descrizioni e personaggi e tutto ci porta là, dove lui vuole portarci, per vedere coi nostri occhi un altro mondo. che, Perché ogni viaggio ci cambia.
Sempre.