Quando la mano si perfeziona in un lavoro scelto spontaneamente, e nasce la volontà di riuscire, di superare un ostacolo, la coscienza si arricchisce di qualcosa di ben diverso da una semplice cognizione: è la coscienza del proprio valore.
M.MONTESSORI

Mano artefice, mano abile, mano creatrice, mano instancabile, mano che lancia e afferra, che costruisce e che disfa, che aggiunge e che toglie, che scrive e che cancella, che afferra e che lascia.

Mano che cuce, taglia, pulisce, sporca, alza, abbassa.

Gli opposti potrebbe susseguirsi all’infinito, proprio come quelli che M. Montessori propone nella III scatola grammaticale relativa alla scoperta del verbo, dei suoi significati e delle sue particolarità… 

Contrasti, armonie, sfaccettature unicità.

Materiali, sperimentazioni quotidiane e una moltitudine di oggetti i a disposizione invitano i bambini ad infinite sperimentazioni che restituiscono alla mano una sempre maggiore finezza di movimenti e virtuosità.

Le mani dei bambini sono sempre al lavoro.

A scuola, a casa, nel gioco e persino nel momenti di riposo.

La mano è in continuo movimento e il cervello segue, struttura, riflette, si sviluppa concettualizza.

Mano e cervello sono inscindibili.

La scuola montessoriana mette a disposizione un ambiente scientificamente strutturato in cui i bambini sono naturalmente stimolati a fare, a provare.

Non ci sono spiegazioni e parole uguali per tutti, ma semplici presentazioni dei materiali che aprono la strada a percorsi autonomi in grado di strutturare il pensiero e di rendere i bambini capaci di costruire i propri apprendimenti.

Nel corso degli anni, la mano continua il suo lavoro, con costanza e concentrazione.

Materiali scientificamente progettati, oggetti da usare, prove da fare, errori su cui riflettere e la straordinaria possibilità di correggersi da soli ( denominatore comune di ogni materiale montessoriano) portano i bambini ad un instancabile lavoro che non solo nutre il pensiero e apre nuovi orizzonti, ma dà fiducia e crea consapevolezze e responsabilità.

La mano resa libera di esplorare.

La mente resa libera di seguire interessi e curiosità.

Il rispetto dei tempi e delle specificità di ognuno, una necessità educativa.

Stimolare, presentare, osservare, guidare, sostenere per sviluppare autonomia e consapevolezza,  il compito dell’insegnante.

Questa, la scuola Montessori.

Questa la libertà dei bambini. 

Giocare a fare indagini e a costruire un istogramma concreto.

Per iniziare qualsiasi percorso ci vuole sempre un po’ di curiosità; qualcosa da chiedere che permetta di avviare un’indagine e di raccogliere informazioni per poi organizzarle attraverso un istogramma.

Oltre alla divertente attività di svolgere indagini con carta e penna alla raccolta di informazioni, la costruzione concreta dell’istogramma è sicuramente un’attività divertente che permette ai bambini di fare e costruire apprendimenti autentici ed efficaci.

Una volta raccolte le informazioni, ogni bambina/o può costruire il proprio istogramma sostituendo ai numeri raccolti la corrispondente barra dei regoli.

I numeri raccolti, attraverso le mani, restituiscono un’immagine concreta e colorata.

tante immagini diverse, quante sono le indagini svolte.

La voglia di costruire istogrammi colorati, aumenterà la voglia di fare indagini, contare e organizzare i dati rendendo l’attività piacevole e carica di senso.

L’istogramma concreto- presentazione e attività

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