Month: Settembre 2022

Un ecosistema in miniatura

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Un ecosistema è qualcosa di estremamente delicato, ma anche di estremamente semplice nella sua perfezione.

Non c’è modo migliore che realizzarne uno per mostrarne concretamente anche ai più piccoli i principi che lo caratterizzano.

Piante, acqua e luce; fotosintesi.

All’interno di un semplice barattolo di vetro, le piantine, i microrganismi della terra, l’acqua e la luce solare partecipano alla creazione di un un sistema vivo e vegetativo in grado di sostenersi autonomamente per lunghi periodi di tempo. 

Attività in classe

Per realizzare un ecosistema in barattolo bastano davvero poche cose:

-un barattolo con il tappo

-sassi, terra e carbone vegetale

-piantine da mettere a dimora

-acqua

Seguendo il video si possono ripercorrere le fasi per la realizzazione dell’ecosistema in barattolo e si può arricchire l’esperimento ponendo un barattolo alla luce ed uno al buio e osservarne poi le differenze.

All’interno del barattolo chiuso si crea un ecosistema completamente isolato dall’esterno se non, infatti, per la luce solare.

Grazie alla fotosintesi le piante utilizzano la luce solare per convertire anidride carbonica e acqua in glucosio scartando l’ossigeno superfluo.

L’aria è umida e l’acqua, scaldandosi con la luce solare, evapora condensandosi in goccioline che poi ricadono di nuovo come pioggia sulle piantine e sulla terra mantenendone costantemente la stessa quantità all’interno del barattolo.

L’ossigeno prodotto dalle piante viene respirato dai batteri nel terreno che lo usano per decomporre le piante morte, rilasciando nell’aria anidride carbonica completando così il ciclo dell’aria. 

Parlare di ecosistema e fotosintesi diventa qualcosa di estremamente reale se realizzato con le proprie mani; osservare e porsi domande sono sempre il modo più autentico per conoscere e scoprire, perché allora non provare?

Perché poi non parlare anche di Nathaniel Bagshaw Ward e dei primi terrarium che rivoluzionarono la botanica dell’800? o delle lunghe tratte in nave che, grazie ai primi terrarium, consentirono il trasporto e lo studio di piante esotiche sconosciute ai più?

Spunti editoriali e non solo

La storia del pianeta Terra. Dal big bang ai giorni nostri! 

Il moderno pensiero scientifico esposto in termini chiari e semplici, con bellissime illustrazioni che aiutano e completano la lettura; dal mare di lava all’oceano di acqua salata, dalle origini della luna a quelle delle nostre montagne, questi e altri incredibili misteri saranno finalmente svelati.

L’impronta dell’uomo dalla preistoria ai giorni nostri. Salviamo la Terra! 

Un giro del mondo per toccare con mano l’impatto prodotto dal genere umano, dalla Preistoria ai giorni nostri. Una missione avventurosa e sorprendente, che ci aiuterà a scoprire come possiamo proteggere la nostra Terra, adottando comportamenti più responsabili e sostenibili.

l libro delle meraviglie. Timeport 

Due ragazzi, in un futuro lontano, trovano un vecchio libro. Le sue pagine raccontano di un mondo diverso, dove la natura è ancora presente e “viva” nonostante sia gravemente minacciata. Quel mondo altro non è che il nostro, quello del Ventunesimo secolo. Grazie a questo libro, i ragazzi scopriranno con gioia e malinconia le bellezze che animavano il loro passato sulla Terra: laghi, fiumi, foreste, grandi e piccoli animali… Ma non tutto è perduto! 

Piano piano… Osservare la natura per vivere senza fretta. 50 Storie 

Per osservare da vicino 50 piccole grandi meraviglie della natura.


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Giocare per raggiungere la correttezza ortografica

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Vale la pena che un bambino impari piangendo quello che può imparare ridendo? Se si mettessero insieme le lacrime versate nei cinque continenti per colpa dell’ortografia, si otterrebbe una cascata da sfruttare per la produzione dell’energia elettrica. Ma io trovo che sarebbe un’energia troppo costosa”.

Gianni Rodari

Il gioco dell’oca ortografico è solo uno dei tanti modi in cui i bambini, giocando, possono riflettere sulle principali regole ortografiche.

Possono giocare in due o in tre.

Carta, penna, dado e tavola di controllo.

In autonomia i piccoli giocatori scriveranno parola dopo parola gli oggetti rappresentati nelle caselle e ne verificheranno l’esattezza sulla tavola di controllo.

Scale di misura e equivalenze

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tra Montessori e Bortolato

I materiali di sviluppo Montessori consentono ai bambini di fare esperienze importanti già dalla tenerissima età e sono proprio quelle stesse esperienze che, attraverso la mano intelligente, struttureranno in modo sempre più preciso e dettagliato il pensiero.

Basta pensare alla torre rosa, alla scala marrone e alle barre rosse.

Con il loro ripetuto utilizzo i bambini operano fondamentali esperienze relative alle misure, ai pesi ed anche alla statica di piccole costruzioni.

E poi le aste numeriche; lunghe, colorate e adorate dai bambini; metterle in scala, riconoscerne il numero e stabilire equivalenze concrete verificando le lunghezze delle aste un’attività irrinunciabile.

Ma i materiali chiamano dagli scaffali e i bambini liberamente scelgono e sperimentano.

Aritmetica e geometria vanno di pari passo e l’una definisce meglio l’altra.

Perle, triangoli costruttori, il triangolo diviso e i cerchi delle frazioni, il materiale della banca, i francobolli e la tavola gialla…

Ogni materiale si presta all’utilizzo presentato dall’insegnanti e ad altri ancora personalmente individuati dai bambini.

Il sistema decimale con le sue gerarchie e i passaggi da una all’altra, così come il concetto di equivalenza si palesano in modo evidente davanti agli occhi dei bambini e passando dalle loro mani, strutturano idee e concetti.

Attività in classe

In aggiunta a tutti i materiali di sviluppo sopra presentati ho realizzato lo strumento ideato da Camillo di Bortolato per le equivalenze arricchendolo però della classica nomenclatura tipica montessoriana.

Cliccando sul download è possibile scaricare i file per la realizzazione dello strumento o per la sola scatola delle nomenclature relative alle scale di misura.

video tutorial: le equivalenze

Scoprire l’Europa con le carte

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I materiali montessoriani per approcciarsi con autonomia, interesse e curiosità alla geografia sono veramente tanti: globi delle terre emerse e dei continenti, incastri, bandiere, planisferi delle terre, dei mari e degli oceani, carte mute e parlate, …

In aggiunta e a corredo di questo materiale ho proposto ai bambini e alle bambine della classe le carte degli stati dell’Europa.

Attraverso le carte si possono liberamente realizzare mappe, schede e ricerche secondo i vari interessi e curiosità.

Ogni carta mette in evidenza le notizie base di ogni Paese ( anche in lingua inglese) lasciando spazio ad altre personali esplorazioni.

Primo settembre

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Una poesie di Gianni Rodari per riflettere, come sempre, tra il serio e il faceto…

Una poesie per augurarsi che ogni bambino ed ogni bambina abbiano non solo maestri e maestre ad accoglierli, ma che siano proprio quelli giusti per ognuno di loro…

Il maestro giusto

C’era una volta un cane
che non sapeva abbaiare.
Andò da un lupo a farselo spiegare.
Ma il lupo gli rispose
con un tale ululato
che lo fece scappare spaventato.

Andò da un gatto, andò da un cavallo,
e, mi vergogno a dirlo,
perfino da un pappagallo.

Imparò dalle rane a gracidare,
dal bove a muggire,
dall’asino a ragliare,
dal topo a squittire,
dalla pecora a fare “bè bè”,
dalle galline a fare “coccodè”.

Imparò tante cose,
però non era affatto soddisfatto
e sempre si domandava
(magari con un “qua qua”):
“Che cos’è che non va?”.

Qualcuno gli risponda, se lo sa.
Forse era matto?
O forse non sapeva
scegliere il maestro adatto?