Month: Agosto 2023

Per una matematica… senza regole

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Emma Castelnuovo e Maria Montessori: nuova didattica della matematica

...suscitare, attraverso l'osservazione dei fatti riguardanti la tecnica, l'arte e la natura, l'interesse dell'alunno per le proprietà fondamentali delle figure geometriche e, con esso, il gusto e l'entusiasmo per la ricerca. Questo gusto non può nascere, credo, se non facendo partecipare l'alunno nel lavoro creativo. È necessario animare la naturale e istintiva curiosità dei ragazzi (…) accompagnandoli nella scoperta delle verità matematiche, trasmettendo l'idea di averlo fatto per se stessi e, dall'altra parte, far sentire progressivamente la necessità di un ragionamento logico.»(Emma castelnuovo-Geometria intuitiva)

La matematica di Emma Castelnuovo si muove sulla linea della scoperta e della riflessione.

Non è una matematica “insegnata”, ma una matematica autocostruita.

É una matematica senza regole, nel senso che le regole non si danno; le regole si svelano in modo spontaneo con l’utilizzo del materiale concreto che, attraverso ripetute sperimentazioni, apre la strada a osservazioni e riflessioni vere generatrici di conoscenza.

Anche per Emma Castelnuovo, così come per M.Montessori, la matematica non è tecnicismo, ma osservazione e riflessione individuale e personale attraverso materiale concreto; osservazione e riflessione che si fanno concetto, abilità e competenza.

Oggi più che mai però, questa abilità di osservare, o meglio questo tempo per osservare, non ce lo prendiamo più.

Tutto scorre velocemente.

In un’epoca in cui l’immagine e i contenuti virtuali risultano sempre più predominanti le implicazioni pedagogiche si fanno via via più significative tanto da rendere urgente e necessario un intervento educativo che miri a ristabilire un contatto visivo di qualità, personale e profondo, con la realtà circondante. 

Il modo di guardare di oggi è rapido, veloce, come se in un attimo dovessimo e potessimo appropriarci del tutto.

E forse, crediamo davvero di appropriarci del tutto mentre, in realtà, perdiamo un’infinità di percezioni.

Infinità di percezioni che solo uno sguardo attento e prolungato verso le cose e i fenomeni del mondo riesce a fare proprie in modo naturale e consapevole.

In un contesto educativo così strutturato trovano spazio una nuova matematica e una nuova geometria non più insegnate attraverso regole e costrutti, ma costruite in modo graduale, personale e, perché no, anche creativo attraverso l’uso dei materiali più disparati.

La nuova matematica parte dunque non da assunti, ma dall’educazione dell’occhio, delle mani e della mente: di un occhio che sa osservare, delle mani che sanno fare e sperimentare, della mente che sa farsi curiosa e investigatrice.

Due percorsi fondamentalmente diversi quelli di E. Castelnuovo e di M. Montessori, matematica l’una e neuropsichiatra l’altra, ma una sola la strada percorsa per promuovere e favorire lo sviluppo della conoscenza; una strada che si è fatta con il tempo forse un po’ più nascosta e polverosa, ma che è sempre e comunque la strada maestra: quella dell’esperienza che nasce in modo naturale dall’interazione tra l’io e il mondo in un circolo virtuoso che rende ognuno protagonista del proprio sapere.

Un quiz per giocare e per imparare

Un quiz da fare da soli o in compagnia, seguendo le 12 caselle una dopo l’altra o a seconda del tiro del dado.

Casella dopo casella i bambini saranno<nno portati a fare: disegnare, calcolare e misurare con righello e goniometro alla mano.

La tavola di controllo permette ai bambini di verificare la correttezza della propria attività.

Piccolo quiz geometrico scaricabile:

La nomenclatura delle figure piane-video

Qualche idea per imparare divertendosi

BOHS Gioco di ipotesi di forme 3D – Figure solide Geometria Set in miniatura in borsa misteriosa – Giocattoli Montessori in legno – 

Geoboard in Legno Giochi Educativi Montessori

Montessori Puzzle in Legno di 155 Forma Geometrica

Coogam Legno Puzzle 40 Pz Tangram Jigsaw Rompicapo

Verso la scrittura: un viaggio tra suoni difficili e grafie

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Maria Montessori riteneva che l’approccio alla letto-scrittura, esattamente come quello legato alla matematica e alla scienza, fosse successivo al perseguimento di una serie di abilità motorie, sensoriali e cognitive.

Tali abilità si sviluppano sia attraverso i materiali specifici da lei stessa ideati o attraverso materiali strutturati secondo le sue linee pedagogiche, ma anche con le libere esplorazioni in natura.

Riconoscere e manipolare oggetti fisici, affinare la coordinazione occhio-mano e sviluppare la capacità di concentrazione consente ai bambini di avvicinarsi serenamente anche alla lettura e alla scrittura.

I materiali montessoriani, tutti da utilizzare liberamente e in autonomia, sono moltissimi e ulteriormente ampliabili anche secondo gli interessi e le curiosità manifestati dai diversi bambini.

L’apprendimento della scrittura e della lettura si basa dunque sull’uso di diversi materiali appositamente progettati per sviluppare abilità linguistiche in modo graduale e interattivo: lettere smerigliate, lettere mobili, margherita delle sillabe, tavoli di scrittura, libri di letture graduate, nomenclature, carte con le frasi e carte dei comandi, scatole di parole, attività sviluppabili in contesti reali…

Suggerimento di attività

Quelli che presentiamo oggi sono i ventagli dei suoni difficili: -cu, -cq, -qu

Ogni ventaglio si presenta con una forma associata ad una parola che ne diventa simbolo: un cuore per le “parole capricciose”, una goccia per le parole con il suono -cq, un quadrifoglio per le parole con -qu.

Attività:

I ventagli

I ventagli vengono risposti in un’apposita scatola alla quale i bambini possono liberamente accedere.

Ogni ventaglio isola e definisce un unico suono.

I bambini esplorano un ventaglio per volta, ne leggono le parole e ne osservano le particolarità ortografiche associandole necessariamente ai rispettivi suoni.

Le parole, successivamente, possono essere trascritte e utilizzate per creare frasi o piccole storie.

La ripetizione dell’attività, alla stregua di tutti i materiali montessoriani, consente il perseguimento dell’obiettivo sotteso e quindi il riconoscimento del suono e della rispettiva grafia.

I ventagli possono essere utilizzati sia come approccio alla letto-scrittura, che come rinforzo ortografico.

Una favola di Esopo: I due ladri e il cuoco

Ai bambini più grandi può essere proposta la lettura della divertente favola di Esopo “I due ladri e il cuoco”.

Alla lettura, seguono una serie di attività che vanno dal rinforzo ortografico alla rielaborazione individuale e alla scrittura creativa.

Costruire concetti matematici: la scacchiera della moltiplicazione

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Senza lo sviluppo matematico non è possibile comprendere il progresso della nostra epoca, né parteciparvi.
M. MONTESSORI

La scuola sta per iniziare, perchè non preparare in modo semplice ed economico alcuni dei materiali di sviluppo montessoriani per consentire ai bambini di costruire in modo concreto e autonomo i concetti matematici?

Quella che presenteremo oggi è la scacchiera della moltiplicazione.

La Scacchiera della Moltiplicazione è uno dei tanti materiali di sviluppo per l’apprendimento della matematica ideati da Maria Montessori.

Tutti i materiali da lei ideati, permettono ai bambini di entrare nel mondo della matematica da protagonisti e veri costruttori dei propri saperi: i concetti matematici non sono presentati in modo astratto, pronti e confezionati, ma “tradotti” in materiali concreti per consentire ai bambini di operare in maniera autonoma verso la scoperta di procedimenti e soluzioni.

Anche l’utilizzo della scacchiera per la moltiplicazione, alla stregua di tutti gli altri materiali, permette ai bambini di operare concretamente nello svolgere moltiplicazioni semplici e via via più complesse favorendo un apprendimento per scoperta autonomo e significativo.

La Grande Scacchiera della Moltiplicazione è costituita da un quadro di 100 caselle disposte in dieci righe e dieci colonne. Le caselle rappresentano tutti i possibili prodotti delle moltiplicazioni da 1 a 10.

La moltiplicazione non viene eseguita meccanicamente con un procedimento guida linguistico ma, al contrario, eseguita attraverso un susseguirsi di operazioni concrete che conducono alla scoperta autonoma dell’algoritmo e quindi al risultato finale.

Durante l’esecuzione della moltiplicazione con la scacchiera non si acquisisce solo la consapevolezza del processo che porta al risultato finale, ma si rinforzano le tabelline e il calcolo veloce mentre si riflette sul valore posizionale delle cifre e sui cambi di gerarchie; il tutto attraverso il movimento delle perle colorate sulle caselle della scacchiera: mano e mente seguono un unico percorso che, proprio per questo, si fa sempre più forte e autentico.

Con perle e scacchiera si possono eseguire tutte le moltiplicazioni in modo estremamente semplice;

per l’autocontrollo dell’errore, può essere utilizzata la calcolatrice.

Costruzione della scacchiera

La scacchiera può essere facilmente costruita con materiale di facile consumo, in classe o a casa.

Il video tutorial ne mostra la modalità di costruzione e l’ utilizzo.

La scacchiera può essere costruita con un numero variabile di caselle; quella mostrata nel video permette l’esecuzione di moltiplicazioni a una, due, tre e quattro cifre.

Spunti editoriali e non solo

Psicoaritmetica. L’aritmetica sviluppata secondo le indicazioni della psicologia infantile durante venticinque anni di esperienze

Perle Materiali Montessori educativi in ​​Legno colorato

Accoglienza: cura, dono e fantasia

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Sperimentare il dono per fare gruppo e creare benessere.

Donare è spesso più gratificante che ricevere; rinforza i legami, crea reciprocità e riempie di senso anche i più semplici gesti.

Si dona poco, spesso, tanto; si dona in infiniti modi diversi.

Si dona tempo e si dona ascolto; si donano amore, cure e attenzioni.

Si donano parole.

L’idea per il primo giorno di scuola è proprio quella di donare parole per costruire binomi fantastici e dare vita a innumerevoli storie.

Scrivere una storia non è questione di logica; per Gianni Rodari, scrivere una storia è questione di Fantastica.

E la Fantastica altro non è che quella straordinaria facoltà che rende simultaneamente fruibili immagini, ricordi, parole, ed emozioni che, combinate insieme, danno vita a qualcosa di assolutamente nuovo, inimitabile e personale.

L’idea per l’accoglienza è quella di creare storie grazie alle parole donate dai compagni.

Può essere donata la prima parola che viene in mente o una parola che riporta anche inconsapevolmente ad un’ emozione o ad un ricordo estivo.

Le parole, casualmente accostate, risulteranno tanto insolite da “costringere” l’immaginazione ad attivarsi in modo creativo per costruire relazioni nuove e originali che saranno la base per una nuova storia.

La parola singola agisce solo quando ne incontra una seconda che la provoca, la costringe a uscire dai binari dell’abitudine, a scoprirsi nuove capacità di significare.Non c’è vita, dove non c’è lotta

G.Rodari

Attività in classe

Leggiamo ai bambini una delle tante storie di Gianni Rodari nate proprio dall’accostamento di parole legate a campi semantici diversi, una tra tante “La strada di cioccolato” nata proprio dall’accostamento di due parole appartenenti a campi semantici totalmente diversi: strada e cioccolato.

Le parole vengono solitamente unite da preposizioni per creare in modo immediato una relazione.

Possiamo invitare i bambini a immaginare le possibili relazioni e le storie probabili.

Ogni relazione ne suggerisce una, e non necessariamente logica, anzi, il nonsenso può restare tale e dare origine a divertimento e a nuove curiosità tutte da sperimentare . 

Con le parole strada e cioccolato, ad esempio, avrebbero potuto nascere storie diverse nate da legami diversi: la strada per il cioccolato, la strada nella cioccolata, la strada della cioccolata, la strada con il cioccolato, la strada sul cioccolato…

Ogni relazione genera una scintilla creativa che suggerisce l’idea della storia.

A questo punto può essere proposta l’attività.

Consegniamo ai bambini due cartellini e chiediamo loro di scrivere una parola su ognuno.

Possono essere nomi di animali, di luoghi o di cose.

Non ci sono limiti.

I biglietti, accuratamente piegati, vengono donati a due compagni diversi.

Le idee e le suggestioni si mischiano e le storie prendono forma.

Le storie, immaginate, narrate e poi scritte, possono trovare spazio in una piccola raccolta, che segnerà l’inizio di un un nuovo anno scolastico.

Un nuovo anno iniziato con il dono di una suggestione tutta chiusa dentro una parola.

La raccolta di storie, può poi passare di mano in mano e diventare non solo lettura e condivisione, ma farsi ricordo di momenti dolci e divertenti, di sorrisi, volti e gesti…

Spunti editoriali

Grammatica della fantasia. Introduzione all’arte di inventare storie

Lezioni di Fantastica: Storia di Gianni Rodari 

Lezioni di Fantastica ricostruisce la vita di G.Rodari, dalla politica, al giornalismo, alla passione educativa, alla scrittura e alla letteratura sottraendolo allo stereotipo dello scrittore ‘facile’. Un uomo il cui gioco di invenzioni e parole, come ha scritto lui stesso, «pur restando un gioco, può coinvolgere il mondo».

Favole al telefono 

 I paesi visitati da Giovannino Perdigiorno, la minuscola Alice Cascherina, i personaggi anticonformisti e gli eventi imprevisti, le strade di cioccolato e i palazzi di gelato… per divertirsi, riflettere e inventare.

Fiabe lunghe un sorriso

Sulla via della creatività ie seguendo il piacere della lettura, Gianni Rodari sa sapientemente indicare le strade della tolleranza e le vie dell’amicizia, della giustizia e della condivisione

Primo giorno di scuola: alla ricerca delle poesie nascoste

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Utilizzare il Metodo Caviardage® per dare voce a emozioni profonde che si originano non sulla pagina bianca, ma dalla pagina scritta.

Basta fermarsi, leggere e ascoltarsi; il resto viene da sé…

Dopo le vacanze il rientro a scuola è denso di emozioni, ricordi ed esperienze da raccontare.

Parole e immagini, insieme all’euforia del ritrovarsi, si affollano a tal punto nella mente che spesso i bambini non riescono a raccontare e a raccontarsi.

Perché allora non offrire la possibilità di dare parole e forma a questo intrico emozionale?

Con il metodo Caviardage la creatività prende vita e le possibilità di raccontarsi si moltiplicano in un caleidoscopio di cangianti possibilità.

Il metodo del Caviardage ideato da Tina Festa, dà voce alle proprie emozioni lasciando che siano le singole parole estrapolate da una pagina scritta a legarsi insieme e a parlare.

E sono proprio le emozioni quelle che ci indirizzano verso una parola piuttosto che un’altra e sono ancora le emozioni quelle che riescono a prendere forma attraverso parole già scritte da altri ma che, arricchite di nuovo senso e nuovo significato, si trasformano in qualcosa di assolutamente individuale e personale.

Una stessa pagina può infatti dare origine a infinite poesie: ogni poesia risponde in modo univoco ad uno stato d’animo, a un’emozione e a un sentire diverso da quello che genera qualsiasi altra poesia realizzata con le parole della stessa pagina.

Allo scopo possono essere utilizzate pagine di vecchi libri da macero, fumetti, articoli di giornali e riviste, ma anche testi in formato digitale.

La poesia nascosta emerge e, attraverso la contaminazione con tecniche diverse, assume forma, colore e potenza.

Le parole non utilizzate del testo possono essere annerite o colorate a formare un disegno dal quale emergono, come illuminate, le parole della poesia nascosta.

Attività in classe: cercare la poesia nascosta-il Caviardage

Mettere a disposizione dei bambini pagine scritte di diverso genere strappate da libri, riviste o fumetti destinati al riciclo.

Chiediamo ai bambini di osservare la pagina con attenzione: alcune parole stanno per chiamarli!

Bisogna fare attenzione, concentrarsi e ascoltare

Le parole che li chiameranno saranno proprio quelle giuste per dare voce ai loro pensieri e alle loro emozioni più profonde.

La scelta delle prime parole potrà essere fatta a matita: i percorsi possibili sono molti e, un po’ come ad un incrocio, non sarà facile scegliere quello migliore, quello che li porterà ad esprimere il proprio sé.

Solo una volta delineato il percorso, in un processo virtuoso che partendo dall’esterno echeggia verso l’interno e ritorna arricchito di nuovo senso verso l’esterno, i bambini potranno con sicurezza espressiva e creativa” illuminare”, passo dopo passo, parola dopo parola, il loro testo poetico.

La poesia realizzata sarà l’espressione più intima del proprio sé emotivo, quello che, da solo, forse, non avrebbe mai trovato la forza e la voce per “uscire” e non necessariamente le prime parole individuate, quelle che hanno indicato la via, saranno quelle che entreranno a far parte della poesia finale.

La pagina e le parole inutilizzate possono diventare disegno e colore e dare ulteriore voce emotiva ed espressiva al testo poetico stesso.

Con la tecnica del Caviardage è possibile anche mettere in luce le differenze che ci caratterizzano, e non solo quelle fisiche o caratteriali, ma anche quelle che fanno capo alla sfera emozionale del sentire, quella sfera più intima, e talvolta nascosta, di ognuno di noi.

Basterà di mettere a disposizione dei bambini e delle bambine una stessa pagina e chiedere loro di cercare la propria poesia nascosta.

Le poesie realizzate saranno tante e necessariamente tutte diverse; almeno una per ognuno di loro.

A fine mattinata può essere allestita una piccola mostra con le poesie realizzate.

Spunti editoriali

Trovare la poesia nascosta. Educare alla bellezza con il Metodo Caviardage®

Il Burattino e la poesia nascosta. Il Metodo Caviardage® tra i banchi

Cercatori di poesia nascosta. Esplorare il testo con il Metodo Caviardage 

La botanica in una pizza

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Offrire ai bambini possibilità di esplorare il mondo della botanica significa non solo far emergere la meraviglia, ma promuovere l’amore per la natura e per la scienza fin dalla più tenera età.

L’approccio montessoriano trova il suo centro nell’esplorazione libera e spontanea del mondo naturale. Attraverso l’osservazione diretta e l’interazione con le piante, i bambini si avviano verso un percorso che, procedendo per sperimentazioni e scoperte, genera apprendimenti autentici che, in un circolo virtuoso, diventano a loro volta punti di partenza per successive esplorazioni e apprendimenti.

Un’attività che unisce in modo creativo botanica, storia, geografia e cucina può essere facilmente legata al pomodoro e alla pizza.

ATTIVITÁ ESPERENZIALE E DI RICERCA

La pizza è parte della storia e della tradizione culinaria del nostro Paese, ma le sue origini risalgono a tempi ben più lontani che vanno dagli antichi Egizi ai Romani.

Anche la storia del pomodoro non è certo da meno; è una storia lunghissima che inizia in luoghi lontani. La pianta del pomodoro, originaria del Perù, fu successivamente coltivata dai Maya e dagli Aztechi per arrivare sulle nostre tavole solo in tempi relativamente recenti.

Ricercare le origini e la storia della pizza e dei suoi ingredienti principali può essere un’attività divertente che unisce curiosità storiche e geografiche; popoli, luoghi, leggende e tradizioni.

Ma una pizza è anche cura; cura e attesa.

Una cura che iniziare dal momento della semina fino a quello della raccolta del pomodoro.

Proporre attività di semina e di osservazione delle fasi vegetative della pianta è sicuramente un’attività che desta interesse e mantiene viva l’attesa e la curiosità.

Avviare i bambini a sperimentazioni di botanica fin dalla più tenera età significa promuovere un apprendimento attivo e coinvolgente e una comprensione autentica del mondo naturale e delle sue meraviglie, ma anche gettare le basi per un interesse e una curiosità più profonda nei confronti della biologia e delle scienze naturali in genere.

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La Natura è maestra

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La natura è un grande mezzo per liberare lo spirito. La natura è fonte inesauribile di bellezza; è fonte di ispirazione. Tutto ciò che l’umanità può creare, tutte le opere di arte e scienza, sono in qualche modo frutto dell’ispirazione derivante dalla natura.

Maria Montessori

La natura è maestra.

Tutto l’approccio pedagogico di Maria Montessori, ruota attorno al bambino e al suo ruolo di attivo protagonista nella costruzione del proprio percorso di sviluppo e apprendimento.

Ed è proprio in virtù di tale ruolo attivo che gli apprendimenti risultano autentici e duraturi; conquistati, non raggiunti.

Il mondo della natura con Maria Montessori entra prepotentemente nelle aule, o meglio le aule entrano prepotentemente nel mondo della natura che diventa così, un vero e proprio laboratorio a cielo aperto.

Nessun ambiente può offrire la ricchezza di opportunità di sviluppo e apprendimento che possono offrire la semplice esposizione e la spontanea e libera esplorazione della Natura.

Le esperienze e gli stimoli sensoriali possibili sono infiniti e legano inscindibilmente l’apprendimento al senso di scoperta e meraviglia.

La natura è maestra dunque perché offre un ambiente ideale per stimolare i sensi, promuovere l’esplorazione e l’apprendimento attivo, sviluppare la connessione con il mondo naturale e favorire lo sviluppo armonioso dei bambini sotto molteplici aspetti:

  • Stimolazioni sensoriali: suoni, i colori, trame e texture…
  • Curiosità e scoperta: curiosità, mistero e meraviglia; la natura suggerisce a chi la osserva infiniti percorsi per l’esplorazione autonoma favorendo un apprendimento attivo e auto-diretto.
  • Connessione con il mondo : attraverso l’interazione con la natura si svelano/rivelano le infinite interconnessioni che rendono possibile ogni forma di vita; il riconoscimento del proprio ruolo all’interno della stessa rete di interconnessioni aumenta il senso di consapevolezza e di responsabilità nei confronti dell’intero ecosistema di cui tutti siamo parte.
  • Libertà di movimento e gioco: gli spazi aperti offerti dalla natura permettono libertà di movimento e, di pari passo, consentono l’esercizio fisico e lo sviluppo di abilità motorie. Il gioco all’aperto favorisce anche la creatività e l’immaginazione.
  • Apprendimento pratico: raccolta, identificazione e classificazione di piante, pietre, cortecce, conchiglie…; osservazione diretta di animali; attività agricole e di cura…tutto contribuisce a promuovere un apprendimento diretto ed esperenziale per una comprensione concreta e profonda di concetti e connessioni.
  • Calma e riflessione: un ambiente tranquillo e rilassante favorisce la riflessione e la concentrazione. Trovare uno spazio tranquillo per leggere, uno speciale punto di osservazione o più semplicemente ancora per stare con sé stessi è un’esperienza sempre più rara e necessaria.

In un seme

I semi sono l’emblema perfetto della vita: hanno infinite e sorprendenti forme, sono avventurosi, intelligenti, generosi, sanno spostarsi e adattarsi all’ambiente, difendersi e fare amicizia con molte specie viventi.
Un seme, piccolo o grande, contiene tutto ciò che serve per vivere

Beti potto

Alla ricerca di biodiversità

Raccontare la biodiversità a attraverso i semi.

Cercare le loro “case” e poi cercare loro.

Trovarli.

Osservarne attentamente le differenze.

Differenze di colore, dimensione, forma.

Semi che si mangiano e semi che germogliano dando frutti e piante.

Semi e semina.

Esperienza concreta per riappropriarsi della Natura, del contatto con la Terra, con gli alberi e con l’aria aperta.

E poi…attesa.

Attesa di vita che germoglia.

Spunti editoriali

In un seme. Manuale per piccoli collezionisti di meraviglie

Un libro scritto da Beti Piotto, agronoma esperta di biodiversità e illustrato da Gioia Marchegiani, esperta disegnatrice di natura.

Piano piano… Osservare la natura per vivere senza fretta.

Tutt’intorno a noi la natura compie miracoli. Ogni giorno, ora dopo ora, magiche trasformazioni avvengono davanti ai nostri occhi…

Ci vuole tempo. La storia dell’evoluzione raccontata da un sasso

Piccola guida a insetti e altri piccoli animali

Sei zampe e poco più. Una guida pratica per piccoli entomologi

Sei zampe e poco più sono tutto quello che serve per fare un insetto. Eppure con questi semplici ingredienti in natura si sono evolute milioni di specie diverse, in ogni clima e continente…

L’albero. Guida pratica e poetica alla vita arborea

Un albero è talmente tante cose che per spiegarlo questo libro ha avuto bisogno di quattro persone: una poetessa, due illustrataci e un biologo. Un albero, infatti, fa molte cose diverse e per questo può essere guardato da tanti occhi diversi. 

Un’attività, tante piccole curiosità…

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Un disegno, tanti nomi; ogni nome una curiosità.

L’attività si compone di un disegno i cui elementi sono contrassegnati da una lettera dell’alfabeto.

Ad ogni lettera dell’alfabeto corrisponde una carta con una curiosità tutta da leggere: sapevi che un delfino può avere fino a 250 denti? E che la prima mongolfiera fu inventata dai fratelli Montgolfier nel 1783? E che l’ombrellone da spiaggia ha due bussole?

Ad ogni carta con la curiosità ne corrisponde una con un problema da risolvere.

Mano a mano che l’attività viene completata se ne colorano gli elementi corrispondenti.

Completa l’attività la tavola di controllo per la verifica autonoma dell’errore.