Month: Dicembre 2023

Costruire catene. Di ricordi

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Tempo di feste, di giornate in famiglia, di ritrovi e di giochi.

Forse però sarebbe bello anche ritrovare una storia comune, quella che lega bambini e bambini, bambini e genitori, bambini-genitori-parenti e amici…

Un po’ come accade durante il rito del compleanno, lo scorrere del tempo, un concetto tanto astratto e intangibile, si concretizza attraverso il giro intorno al sole; oggetti e foto creano connessioni e danno allo scorrere del tempo concretezza e soggettività.

Durante le feste potrebbe essere proposto un gioco che si allontana sicuramente da quelli ricevuti, ma che genera emozione, ricordo e condivisione.

Cercare foto significative di famiglia che ritraggano persone e momenti diversi. Foto singole o di gruppo.

Porle all’interno di una scatola o, in alternativa, di un sacchetto.

Preparare una corda abbastanza lunga e un po’ di mollette.

Ogni giocatore pesca una foto, la mostra e racconta la sua storia: dove è stata scattata, quando, con chi e da chi, perché è stata scattata…

Ogni foto può anche essere analizzata alla ricerca di dettagli per arricchire il racconto.

I dettagli possono essere reali e coincidere con quelli fotografati, semplicemente ricordati o verosimilmente immaginati.

Ogni foto si arricchirà di aneddoti e particolari che legano persone, luoghi e momenti.

Ad ogni racconto prenderanno vita una pluralità di emozioni: quelle legate al momento originario, quelle che inevitabilmente suscita ogni ricordo, quelle del raccontarsi e del condividere…

Ogni foto raccontata può essere fissata sulla corda con le mollette, ma anche posate in terra lungo una linea.

L’ordine delle foto può essere quello cronologico o geografico.

Il gioco può essere proposto anche in classe: in una scatola si pongono gli scatti che hanno caratterizzato uno o più anni scolastici, di gruppo o singoli; gite, attività, spettacoli, uscite didattiche…

Ogni alunno pesca una foto e racconta il momento, il luogo e l’emozione; ma aggiungerà anche aneddoti e particolari che possono altro volta essere arricchiti da altri ricordati o percepiti da compagni e insegnanti.

Ricordare, raccontare e condividere l’emozione di un momento fissato in uno scatto crea connessioni, rinforza i legami e favorisce libera espressione scevra di timori e paure.

Un bambino vuole rivalutare il parco giochi della città e si attiva per farlo.

Tutto comincia con un pupazzo di neve…

Una serie di problemi che si presentano come una piccola storia, a lieto fine, ovviamente!

Macchina Fotografica Istantanea per Bambini

Manuale di fotografia per ragazzi. Ediz. a colori Copertina flessibile – Illustrato

Il mio terzo piccolo libro:Il Natale: Leggere con il metodo Montessori

Per un Natale ricco di…parole, giochi, numeri e colori

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Quello che non sta nelle vetrine…

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Luci, stade affollate, regali, doni e pacchi.

Natale, tempo di attesa o tempo di acquisti?

Forse per i nostri regali dovremmo allontanarci dalle vetrine e regalare proprio quello che non vi si trova.

Regalare tempo, per esempio.

Tempo prezioso da trascorrere insieme.alle persone che amiamo.

Regalare ascolto.

Ascolto per non sentirsi mai soli; per condividere, trovare e dare sostegno.

Regalare cura.

Cura nei gesti, nelle parole e in quello che facciamo.

Regalare gentilezza.

Gentilezza negli occhi, nei sorrisi e negli abbracci.

I regali più belli, forse, sono proprio quelli che non troviamo nelle vetrine, ma quelli che ci fanno stare bene e che fanno stare bene; sono quelli che non si vedono, ma che si sentono; sono quelli che non subiscono usura e che sono capaci di lasciare tracce indelebili…

Gianni Rodari con la sua poetica leggera e profonda affronta proprio questo stesso tema.

La lettura della poesia prepara il terreno ad una riflessione molto attuale che sempre più spesso contrappone l’essere all’avere.

Un abete speciale
di Gianni Rodari

Quest’anno mi voglio fare un albero di Natale
di tipo speciale,
ma bello veramente.
Non lo farò in tinello,lo farò nella mente,
con centomila rami,
e un miliardo di lampadine e tutti i doni
che non stanno nelle vetrine.
Un raggio di sole
per passero che trema, un ciuffo di viole
per il prato gelato,
un aumento di pensione per il vecchio pensionato.
E poi giochi, giocattoli, balocchi quanti ne puoi contare a spalancare gli occhi: un milione, cento milioni di bellissimi doni
per quei bambini che non ebbero mai un regalo di Natale,
e per loro un giorno all’altro è uguale,
e non è mai festa.
Perché se un bimbo resta senza niente, anche un solo, piccolo, che piangere non si sente Natale è tutto sbagliato.

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Perché la natura regala le cose più belle

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Preparare un regalo fatto con le proprie mani è sicuramente un segno; un segno di ricerca e cura , di attenzione e tempo.

E perché non lasciarsi ispirare dalla natura?

Una passeggiata nel bosco può rivelarsi un prezioso viaggio emozionale: luci, colori, profumi e scoperte…

Le pigne di cedro, intere e aperte sul terreno hanno suggerito subito molte idee.

I bambini hanno scoperto che le pigne aperte potevano sfogliarsi offrendo grandi “petali” simili a quelli di rosa con cui potevano essere realizzate molte cose.

Una tra le tante, quella di realizzare una cornice da regalare a Natale.

Ma la natura ha continuato a sorprendere: una volta sfogliate tutte le pigne è rimasta la parte terminale più legnosa con il corpo centrale che sosteneva i “petali”.

Istintivamente l’idea di dare un giro e le trottole hanno iniziato allegramente a girare!

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Quando imparare le tabelline diventa un gioco

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Dalla ruota delle tabelline agli schieramenti con le perle fino alla costruzione del decanomio; i materiali montessoriani per la scoperta delle tabelline aprono la strada a moltissime attività concrete che ne favoriscono la memorizzazione.

Quella che si propone dopo le prime attività di scoperta è il gioco delle tabelline.

il gioco si compone di un tabellone e di un sacchetto con i tombolini riportanti solo i risultati delle tabelline essenziali.

Il tabellone evidenzia in diagonale una serie di caselle bianche per i numeri quadrati.

A destra e a sinistra delle diagonali, la tavola presenta una parte colorata ed una non colorata.

Il gioco può essere sviluppato da entrambe le parti rendendo concreto il concetto di tabellina inversa.

Il gioco può anche essere realizzato in modo estremamente semplice con materiale di facile consumo come presentato nel video: https://youtu.be/1w0JlvSAaRU

Per la memorizzazione delle tabelline si utilizzano sia il gioco con i tombolini che i domino per le tabelline da 2 a 12.

Spunti editoriali e non solo

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I 10 misteri delle tabelline Copertina rigida 

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Moltiplicanto. Canti e giochi per imparare le tabelline. Ediz. illustrata. Con QR Code per ascoltare i brani

Geometrie di Natale

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Compasso, squadra e righello.

Circonferenze, quadrati, triangoli, trapezi e parallelogrammi.

Dalla composizione delle figure geometriche natalizie con il materiale concreto, passando per la trasposizione grafica fino al calcolo delle aree.

Non Smettere mai di Sognare: Storie ispiratrici di ragazzi unici e straordinari sul coraggio, la fiducia in sé stessi e il potenziale che si trova in tutti i nostri sogni 

Il canto di Natale: il vero valore del Natale: Versione ridotta e adattata del celebre romanzo di Charles Dickens per bambini dai 7 anni

Il mio terzo piccolo libro:Il Natale: Leggere con il metodo Montessori 

Per un Natale ricco di…parole, giochi, numeri e colori 

La grammatica? Una favola!: Il paese delle parti del discorso Maria Montessori

Per un Natale tra magia, mistero e poesia

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Natale è nell’immaginario di tutti un tempo di serenità, un tempo dedicato alla famiglia, alla luce e ai colori.

Il tempo della pace e della favola, ma anche il tempo dei contrasti che si rendono sempre più evidenti e che, se non andassimo oltre sempre così indaffarati a vivere e rendere credibile la nostra favola natalizia, se solo ci soffermassimo un attimo ad osservare e ad ascoltare, allora il mistero del Natale potrebbe davvero farsi cambiamento e vita vera.

La splendida poesia di Laurence Housmann, “Mistero di Natale” sembra condurci virtualmente in uno spazio sospeso per regalarci una visuale più ampia in cui il contrasto prende vita.

Una lirica, appunto, che esalta i contrasti, ma che allo stesso tempo personificandoli, li rende capaci di nuove azioni e di possibilità: possibilità di cambiamento

L’augurio più bello, dunque: un Natale di pace, amore e luce. Per tutti.

Attività in classe

Presentazione di due poesie sul Natale, Housmann e Piumini, diverso il climax, diverso lo scopo, diverso lo spazio di riflessione.

L’attività guidata conduce bambine e bambini non solo ad una prima analisi testuale della poesia, con il riconoscimento di versi, strofe e rime, ma a riflettere sul messaggio che il poeta ha voluto lanciare.

Un messaggio che crea emozioni e riflessioni diverse e, perché no, può fungere anche da input per la creazione di poesia tutte nuove da scrivere e regalare.

Spunti editoriali

Non Smettere mai di Sognare: Storie ispiratrici di ragazzi unici e straordinari sul coraggio, la fiducia in sé stessi e il potenziale che si trova in tutti i nostri sogni 

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Il mio piccolo terzo libro: Il Natale

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Il Natale sta per arrivare; intorno tutto cambia e si riempie di magia.

Ci sono cose nuove da vedere e da ascoltare e cose che invece non si riescono proprio a vedere nemmeno se si sta sempre con il naso all’insù.

E poi…ci sono molte cose belle da fare a Natale; così belle che non si possono dimenticare.

Ma perché allora farle solo a Natale?

Non possiamo forse cambiare?

Un libro dedicato ai bambini e alle bambine, un libro da leggere, da fare e da regalare aspettando Natale.

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Rudolph dal naso rosso-una storia di fantastica diversità

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Rudolph, l’unica renna con il naso rosso.

La renna che quando si emoziona si accende, come una lampadina.

Rudolph la renna che fugge dagli altri per non sentirsi presa in giro.

Rudolph la renna che, sempre per il suo naso rosso, viene scartata perfino da Babbo Natale.

Sembra proprio che non ci sia posto per lei, da nessuna parte e con nessuno ma, a volte, tutto cambia e prende un nuovo aspetto

Così come la pietra che scartata dai costruttori diventa pietra d’angolo, Rudolph scartata da Babbo Natale viene da lui stesso finalmente riconosciuta come risorsa preziosa, l’unica capace di restituire al Natale tutta la sua magia.

Dalla fantastica renna dal naso rosso alle renne del Nord.

Un percorso in 6 carte dedicato alla scoperta di questi straordinari animali e delle loro peculiarità.

In un mondo che ci vuole secondo schemi preformati rispondenti a canoni sempre più determinati, la storia di Rudolph rappresenta davvero un faro nella notte capace di illuminare altre strade e di farci riflettere su quelle già percorse.

La storia di Rudolph è una storia che parla di diversità, una storia da condividere e raccontare.

Una storia di solitudine che si trasforma in coraggio e in una splendida rivincita che fa della diversità un bene prezioso per tutti.

Una bella storia dal sapore natalizio, da leggere, raccontare e condividere.

Una serie di problemi a tema scaricabili dal tasto download

San Nicola e Babbo Natale

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Il Natale, celebrato in tutto il mondo, è una festa che unisce persone di diverse culture, religioni e tradizioni. È un momento magico che riflette la ricchezza delle diversità presenti nel mondo.

Ogni paese, ogni comunità ha il proprio modo speciale di celebrare questa festività, dando vita ad un mosaico unico di rituali, decorazioni, e feste.

La festività del Natale, pur mantenendo il suo spirito universale di gioia e condivisione, si adatta e si arricchisce delle peculiarità culturali di ogni luogo.

ll 6 dicembre è la festa di San Nicola, la figura storica e religiosa, venerata e celebrata in molte parti del mondo.

San Nicola è ricordato per i suoi atti di generosità e per la sua dedizione a donare ai meno fortunati, in particolare i bambini.

La sua figura è stata indubbiamente un’ispirazione chiave per lo sviluppo del personaggio di Babbo Natale. L’immagine dell’ un uomo anziano e generoso, vestito di rosso, che dona regali ai bambini si basa in gran parte proprio sulla tradizione di San Nicola e sulle leggende e i miracoli che ruotano intorno alla sua figura.

Come quelle dei sacchi d’oro alle tre fanciulle lasciati per tre sere alla finestra o delle mele che si trasformano in oro massiccio. Doni che cambiano la vita e che vengono fatti in silenzio, di nascosto, lasciati nel buio della notte o calati dal camino…

Un dono fatto con il cuore che non vuole né ringraziamenti, né pubblicità.

San Nicola, vescovo di Myra, è un santo cristiano vissuto tra il III e il IV secolo d.C. , particolarmente venerato nella Chiesa Cattolica e nella Chiesa Ortodossa, in Italia e nel Nord Europa.

Babbo Natale e Santa Claus, nonostante le differenze di nomi, origini e modalità celebrative, rappresentano lo spirito natalizio nel mondo e portano con sé l’idea del dono e dell’amore; simboli iconici del Natale, Babbo Natale e San Nicola sono portatori di gioia e magia per i bambini di tutto il mondo.

Il Grrinch. Ediz. illustrata

Per un Natale ricco di…parole, giochi, numeri e colori

Il venditore di felicità

Il giardiniere dei sogni. Ediz. a colori

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Espressioni algebriche; un percorso in autonomia

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Dalla lettura del testo algebrico al procedimento risolutivo.

Un materiale pensato per sviluppare autonomia.

La carta di presentazione delinea il percorso da seguire per risolvere le espressioni algebriche.

Operazioni e parentesi; un percorso che si snoda secondo una sequenza ordinata.

Dalla scrittura del testo algebrico alla risoluzione seguendo il percorso tracciato dalla prima serie di espressione ragionate fino alle sperimentazioni autonome.

Chiude il percorso una serie di espressioni natalizie da risolvere in completa autonomia.

Un libro per leggere e per fare aspettando Natale. Dalla a alla zeta ogni lettera richiama una parola e ogni parola richiama il Natale con il carico di attesa che sempre lo circonda. Dalle lettere dell’alfabeto prendono forma le parole, le storie, i giochi, i disegni e i colori. Un libro tutto da leggere e giocare.
Per un Natale ricco di…parole, giochi, numeri e colori

Quanti problemi possono stare dentro un problema?

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Il problema si espande, proprio come la frase.

L’attività dei “Problemi in cinque tappe” è l’inizio di un percorso che, partendo dalla soluzione ad un primo problema, ne genera altri.

Risolto il primo problema, il percorso continua con altre domande, altre ipotesi di soluzione, altre procedure da attivare.

Ogni problema si sviluppa su cinque livelli ed ogni livello tiene conto del precedente.

Un’attività che richiede concentrazione e che invita alla riflessione, tappa dopo tappa; un’attività in cui cui ogni soluzione non chiude un processo, ma ne apre un altro.

Materiali e attività didattiche nella sezione SHOP