«Ero in uno stato di disperazione. Profonda disperazione. Ho disegnato me stesso: la rappresentazione di un individuo disperato, con le palme delle mani allargate all'infuori e verso il basso, alla maniera del contadino di Goya davanti al plotone d'esecuzione. Ho dato al disegno la forma di una linea e ci ho fatto un cerchio intorno». (Gerald Holtom)
Il simbolo della pace che tutti conosciamo è stato ideato da Gerald Holtom, un grafico pubblicitario britannico obiettore di coscienza durante la seconda guerra mondiale.
Il simbolo in realtà non nasce come emblema della pace, ma in occasione di una campagna per il disarmo nucleare.
Era il 1958 e in Gran Bretagna il Direct Action Committee against Nuclear War (Comitato d’Azione Diretta contro la Guerra Nucleare) organizzò la Marcia Aldermaston.
Holtom fu incaricato di idearne un simbolo.
Holtom pensò a qualcosa di estremamente semplice e di effetto.
Pensò al contadino di Goya, ma poi lo rovesciò; il suo non doveva essere un simbolo di rassegnazione…
Poi ebbe un’intuizione: utilizzare l’alfabeto semaforico navale per le lettere N e D per significare Nuclear Disarmament.
Trasformò le immagini in linee e le iscrisse in un cerchio per rappresentare l’unione del mondo contro gli armamenti nucleari e contro ogni tipo di violenza e di guerra.
Per scelta, Holtom, non protesse il suo logo con il copyright e ciò ne favorìla diffusione.
La vera esplosione del simbolo della pace si manifestò negli anni ’60 in occasione dei movimenti i contro la guerra del Vietnam che attraversarono tutti gli Stati Uniti.
L’estrema facilità con cui il simbolo poteva essere disegnato, permisero al logo di Holtom di coprire i volti, i muri e le automobili di un’intera generazione.
Il logo cambiò così il suo significato originario e divenne a tutti gli effetti il “simbolo per la pace”.
Attività in classe:
Presentazione del simbolo della pace con attività correlate