Month: Luglio 2023

Maria Montessori e la fiammella della curiosità

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La vera gioia dell’apprendimento risiede nella curiosità che ci spinge ad andare oltre ciò che già sappiamo

Maria Montessori

Parlare di Maria Montessori e del suo metodo educativo senza parlare della curiosità significherebbe perdere il punto di contatto tra apprendimento e realtà, individualità e cosmo.

La curiosità emerge prepotentemente da ogni opera di Maria Montessori in quanto imprescindibile punto di partenza pilastro per un apprendimento autentico e significativo.

La curiosità è infatti quell’energia vitale e naturale che spinge i bambini a esplorare, scoprire e apprendere in modo spontaneo e naturale da tutto ciò che li circonda.
La curiosità va di pari passo con l’automotivazione a fare e per questo Maria Montessori ha considerato l’ambiente come altro punto imprescindibile di ogni percorso di apprendimento significativo.

Un ambiente preparato in grado di stimolare la curiosità e allo stesso tempo capace di offrire opportunità per sperimentare e apprendere in modo libero e autonomo rappresenta una risorsa preziosa per promuovere un apprendimento duraturo.

L’ambiente giusto non è però solo quello preparato, ma anche quello del mondo della natura vista e vissuta nella sua magnificenza.

Già in tempi in cui la scuola era estremamente lontana dal mondo della natura, Maria Montessori ne vedeva le incredibili potenzialità: un enorme laboratorio vivente dove i bambini potevano apprendere in modo interattivo e coinvolgente.

La natura è infatti l’ambiente ideale non solo per affascinare i bambini e coltivarne le curiosità, ma anche per motivarli a ricercare le risposte ai loro perché ; in questo processo virtuoso, il costante contatto con la natura stimola l’immaginazione, la creatività e la connessione con il mondo circostante.

La curiosità, comunque, al di lá del suo punto di origine, ambiente preparato o natura, avvia i bambini lungo un percorso di apprendimento attivo, coinvolgente e ricco di senso proprio perché sempre strettamente legato ai loro reali interessi.

La curiosità promuove la sperimentazione e la ricerca; la curiosità affascina e diverte; la curiosità è concretezza e connessione con il mondo.

La conoscenza che ne deriva si fa ad ogni passo necessariamente sempre più profonda ed elaborata.

La metafora della curiosità e della fiammella sapientemente utilizzata da Maria Montessori rende bene l’idea di quell’impulso interiore che spinge ognuno di noi verso la scoperta e la conoscenza del mondo, e vero motore di apprendimento e di crescita.

É proprio questa fiammella che Maria Montessori invita a proteggere, ad alimentare e a coltivare perché possa crescere e brillare con sempre maggiore intensità.

Curiosità dunque non come emozione passeggera o interesse momentaneo, ma come energia vitale che motivava e spinge a indagare, esplorare e imparare in modo autonomo, libero e spontaneo.

Per incuriosire basta fare…

Anche nel periodo estivo molte sono le attività che si possono fare per stimolare la curiosità e l’interesse non solo dei bambini , ma anche dei più grandi.

  • Sicuramente l’esplorazione della natura offre occasioni imperdibili: organizzare escursioni in parchi, riserve naturali o spiagge permette di osservare piante, animali e fenomeni naturali. Molti sono gli strumenti che possono accompagnarci nel percorso aumentandone il senso di meraviglia e di scoperta: binocolo, bussola, pinzette e busta per la raccolta di materiale, ma anche guide e inventari per incoraggiare il riconoscimento l’osservazione e la scoperta.
  • Il giardinaggio rappresenta un altro campo di scoperta e meraviglia : piantare e coltivare un piccolo orto o delle piante in terra, in caso o sul balcone; prendersene cura, osservarne il processo di crescita e sviluppo dei fiori e dei frutti.
  • Cucinare con i prodotti dell’orto, tagliarli, osservarne i semi, i colori e le particolarità.

Ricercare, leggere e seguire una ricetta.

Pesare, misurare, amalgamare, imbiondire, versare…

Condividere il prodotto del tempo e della cura crea benessere relazionale e ci connette con gli altri e con l’ambiente.

  • Coltivare o giocare con le erbe aromatiche per stimolare e incrementare la memoria olfattiva, imparando a riconoscerle odorandole e osservandole per riconoscerle successivamente ad occhi chiusi, utilizzando solo l’olfatto.
  • Sempre affascinanti gli esperimenti scientifici da fare in casa o all’aperto: esperimenti con l’acqua, con l’aria o con liquidi di diversa densità.
  • Favorire le esplorazioni del mondo degli insetti: cestino, pinzette e libri guida per riconoscerli e identificarli; la loro varietà e la loro diversa presenza a seconda dei luoghi dá il via a scoperte degne di sempre nuova meraviglia .
  • Anche organizzare cacce al tesoro con soluzione di enigmi e indizi nascosti, genera curiosità, stimola la risoluzione di problemi e favorisce lo sviluppo dello spirito investigativo.
  • Laboratori artistici: offrire ai bambini materiali di generi diversi per creazioni artistiche all’aperto favorisce le libere sperimentazioni di forme, elementi e colori.
  • Lettura di libri:i libri sono sempre preziosi compagni di viaggio,ma anche fonte di ispirazione e di nuove scoperte.
  • Architettura creativa con materiali naturali: rami, foglie, sassi, sabbia, legnetti e tutto ciò che è facilmente reperibile in natura per costruire casette, labirinti o opere d’arte all’aperto.
  • Attività astronomiche: organizzare una serata di osservazione delle stelle, utilizzando, se possibile, un telescopio o semplicemente a occhio nudo.
    Libri specifici rendono possibile il riconoscimento a cielo aperto delle costellazioni principali.

… l’obiettivo è sempre e solo uno: incuriosire!!

Spunti editoriali

Formazione dell’uomo. L’eredità pedagogica di Maria Montessori

Educare alla libertà



I bambini non imparano, costruiscono

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Il bambino è la più grande e confortante meraviglia della natura; non un essere senza forza, ma costruttore della sua intelligenza.
L’essere che, guidato da un maestro interiore, lavora infaticabilmente con gioia e felicità, secondo un preciso programma, alla costruzione di quella meraviglia della natura che è l’uomo. Noi insegnanti possiamo soltanto aiutare l’opera già compiuta.”


In queste parole è racchiusa la grande rivoluzione di M.Montessori.
Riconoscere al bambino una forza innata che lo porta in modo predeterminato e naturale a crescere e a svilupparsi, ha cambiato radicalmente tutto l’impianto educativo.

Proprio come naturale è  il percorso che porta i bambini a parlare e a camminare, naturale é il percorso che li porta verso la conoscenza e la formazione integrale di sé e delle proprie specificità.

Il bambino non impara; il bambino costruisce. 
E lo fa in modo naturale, senza costrizioni o imposizioni .
E per costruire servono luoghi, occasioni, materiali e persone…

E luoghi, occasioni, materiali e persone non sono prerogativa della scuola; si può costruire ovunque, con chiunque e con qualsiasi cosa.

Il periodo estivo, con il maggior tempo a disposizione, gli incontri, i viaggi( piccoli, piccolissimi o grandi che siano), i posti mai visti o le piccole cose mai osservate, offrono occasioni uniche per incuriosire, ricercare e scoprire

Quale occasione migliore per permettere ai bambini di costruire in modo attivo e autonomo le proprie conoscenze?

Scuola, ambiente e insegnanti

Maria Montessori riconoscendo l’ambiente come una variabile fondamentale all’interno del percorso di crescita e di apprendimento, ne fa una delle componenti imprescindibili del suo metodo.
L’ambiente scolastico ne esce così stravolto e modificato in modo determinante rispetto al passato.
Ogni cosa viene scientificamente preparata, non solo per promuovere la curiosità, la libertà di movimento e lo spirito di ricerca, ma per favorire la libera e autonoma sperimentazione dei materiali e delle attività .
In parallelo all’allestimento dell’ambiente, Maria Montessori delinea anche il profilo di quella che definisce la “ nuova” maestra; nuova, perché totalmente nuovo é il modo di rapportarsi con i bambini e nuova la modalità con cui vengono mette in contatto con i materiali e con il cosmo.

La maestra “nuova” non impartisce insegnamenti, ma “risveglia e sviluppa le forze spirituali” che albergano in ogni essere umano fin dalla nascita.

il bambino é al centro, sempre.

Riflessione linguistica: grammatica implicita e grammatica consapevole

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Dalla grammatica intuitiva alla grammatica consapevole; un percorso fatto di attività concrete e divertenti

Imparare la grammatica in modo operativo riflettendo sulla lingua , non solo è possibile, ma è divertente!

Articoli determinative e indeterminativi, regole e definizioni.

Tutto si fa più semplice con l’utilizzo di un materiale concreto con cui sperimentare in prima persona gli abbinamenti e avviarsi ad una autonoma riflessione sulla lingua.

La via maestra è sempre quella dei sensi e del pensiero che segue l’attività delle mani. 

L’attività proposta può essere realizzata insieme ai bambini.

Immagini e tappi con gli articoli

Materiale occorrente:

  • riviste, giornali o per bambini 
  • ritagli di cartoncini colorati
  • forbici , pennarello indelebile e scotch
  • tappi a corona o di plastica di recupero, sassi o altro ancora

Spunti editoriali

Oltre all’immancabile Psicogrammatica di M. Montessori, in commercio si possono trovare libri e giochi per esercitarsi con la grammatica

Le carte della grammatica. Ediz. a colori

Enigmistica a scuola. 1° Livello. Giochi e attività di ortografia e grammatica

Grammatica italiana. Per la Scuola elemtare

Realizzazione

  • Ritagliare dalle riviste  immagini di cose, persone e animali e incollarle su ritagli di cartoncino o di cartone di recupero
  • Rivestire con lo scotch per un effetto plastificato e più duraturo.
  • Scrivere con il pennarello indelebile gli articoli determinativi maschili e femminili, singolari e plurali in triplice o quadrupla copia sui tappi.
  • Realizzare la tavola di controllo con gli abbinamenti articolo-immagine.
Primi abbinamenti
Predisposizione dei cartellini per la suddivisione dei tappi in base alle caratteristiche dell’articolo
“mappa concreta” degli articoli determinativi

Svolgimento dell’attività

  • Creare la mappa concreta degli articoli predisponendo i cartellini sul piano di lavoro suddividendo successivamente i tappi a seconda dell’articolo riportatovi sopra: determinativi e indeterminativi, maschili e femminili, singolari o plurali.
  • Procedere con gli abbinamenti dei nomi/immagine e degli articoli
  • Ripetere l’attività  variando l’abbinamento dei nomi con gli articoli determinativi e indeterminativi. In modo naturale, in virtù di quella grammatica implicita cui Maria Montessori fa spesso riferimento parlando delle attività grammaticali, i bambini scopriranno che gli articoli indeterminativi non possono essere declinati al plurale.
Abbinamenti articolo-immagine

Autocorrezione

A completamento dell’attività si verificano gli abbinamenti sulla tavola di controllo predisposta. L’attività può essere riprodotta in modo libero sul quaderno.

Tavola di controllo

Benessere emotivo e felicità

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“Una prova della correttezza del nostro agire educativo è la felicità del bambino.” (Maria Montessori)

Maria Montessori ha contribuito significativamente alla comprensione del concetto di felicità nei bambini considerandola non come un obiettivo esterno da raggiungere, ma come il risultato dell’armonia che si crea tra l’individuo e il suo ambiente.

Secondo Maria Montessori i bambini sono naturalmente orientati verso il progresso e l’autorealizzazione e trovano la felicità quando sono immersi in attività che sono significative e che corrispondono ai loro interessi e alle loro capacità.

La libertà di esplorare e di seguire gli interessi individuali ne è il corollario poiché porta inevitabilmente ad uno stato di gioia e benessere.

L’ambiente preparato consente ai bambini di sviluppare autonomia, indipendenza e senso di responsabilità delle proprie azioni .

Il senso di competenza e padronanza di sé contribuisce alla felicità e al benessere emotivo dei bambini.

Non solo ambiente, libertà e autonomia, ma anche relazioni umane positive all’interno di un contesto in cui il bambino sia veramente al centro e goda di pieno rispetto, ascolto, empatia e sostegno emotivo.

Per Maria Montessori la felicità non è mai un obiettivo da raggiungere, ma il risultato di quell’armonia che sia crea in un ambiente in cui il bambino possa davvero realizzare sé stesso secondo le proprie inclinazioni e potenzialità e in cui l’adulto lo aiuti davvero “a fare da solo” sviluppando autonomia, autostima e senso di autoefficacia.

Una lettura per parlare di felicità

Un racconto di Lev Tolstoy per riflettere sul concetto di felicità.

Il racconto, scaricabile in due formati diversi, corsivo e stampato minuscolo, è corredato di attività per la comprensione e l’analisi del testo, ma si apre anche a sollecitazioni creative e fantastiche.

Allenatori emotivi

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Nell’ultimo decennio, la scienza ha scoperto il ruolo che le emozioni svolgono nelle nostre vite. I ricercatori hanno scoperto che anche più del QI, la consapevolezza emotiva e la capacità di controllare i sentimenti, determinano il nostro successo e la felicità in tutti gli ambiti della vita, compresi i rapporti familiari (John Gottman)

Spesso le emozioni dei bambini spaventano, di fronte ad una crisi di rabbia, ad un pianto ostinato o ad una prorompente tristezza rimaniamo spiazzati.

Comunemente le emozioni vengono categorizzate in due ampie categorie: emozioni positive e emozioni negative. Questa distinzione si basa sulla valenza emotiva, ovvero se un’emozione viene percepita come piacevole o spiacevole. Le emozioni, siano esse positive o negative, sono naturali e svolgono un ruolo significativo nella nostra vita emotiva.

Tutte le emozioni sono ugualmente importanti e forniscono opportunità di apprendimento, crescita emotiva e adattamento. Ciò che conta è come si impara a gestire e regolare le proprie emozioni, prendendone consapevolezza e utilizzando strategie appropriate per gestirle in modo sano e costruttivo.

John Gottman,autore di “ Intelligenza emotiva per un figlio” evidenzia come le emozioni siano ascrivibili all’intelligenza emotiva e come anche questo tipo di intelligenza si sviluppi alla stregua di tutte le altre, matematica, linguistica, musicale o motoria…

Famiglia e scuola rivestono un ruolo centrale all’interno di questo processo di crescita che porta bambini e bambine a sviluppare la capacità di riconoscere, comprendere e gestire non solo le proprie emozioni , ma anche quelle degli altri.

Secondo il celebre ricercatore, sviluppare l’intelligenza emotiva è essenziale per il ben-essere di ognuno , in quanto influisce direttamente sulla capacità di stabilire relazioni significative e di affrontare le sfide emotive che inevitabilmente si incontrano nel corso della vita.

Nel libro, dedicato a tutti i genitori, Gottman offre una serie di strategie pratiche utili a coltivare l’intelligenza emotiva dei figli.

In sintesi Gottman incoraggia a:

  1. Essere consapevoli delle emozioni: I genitori sono incoraggiati a riconoscere e accettare le emozioni dei loro figli, sia positive che negative, e ad aiutarli a sviluppare un vocabolario emotivo per esprimere i loro sentimenti.
  2. Insegnare l’empatia: Gli adulti possono insegnare ai bambini a mettersi nei panni degli altri e a comprendere le emozioni altrui. Incoraggiare i bambini a fare domande sulla prospettiva degli altri e ascoltare attentamente le risposte è una ottima strategia per costruire un intimo rapporto empatico.
  3. Promuovere l’autoregolazione: aiutare i bambini a sviluppare la capacità di gestire le proprie emozioni insegnando loro a riconoscere gli impulsi emotivi e a utilizzare strategie di rilassamento, come la respirazione profonda o la meditazione come strategia utile a calmarsi quando necessario
  4. Risolvere i conflitti in modo costruttivo: Gottman enfatizza l’importanza di insegnare ai bambini a risolvere i conflitti in modo sano e rispettoso. Ciò include l’insegnamento delle abilità di comunicazione assertiva e di negoziazione.
  5. Modellare comportamenti emotivamente intelligenti: in particolare Gottman invita genitori ed educatori a farsi modelli di intelligenza emotiva e ciò implica necessariamente la capacità di gestire in modo sano le proprie emozioni, la capacità di condurre una comunicazione efficace e la capacità di entrare in relazione con gli altri con empatia e rispetto.

Proteggere un figlio dalle proprie emozioni può ostacolare lo sviluppo dell’intelligenza emotiva, la regolazione emotiva, la comunicazione e l’autonomia emotiva. È invece importante incoraggiare i bambini ad esplorare, comprendere e gestire le proprie emozioni in modo sano e costruttivo.

Farsi allenatori emotivi dunque per sviluppare una connessione emotiva profonda con i bambini e per fornire loro le competenze necessarie per navigare liberamente nel complesso mondo emotivo di cui siamo parte.

L’estate in un seme di girasole

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Il girasole è spesso associato al periodo estivo.

La vivacità e il calore dei suoi colori e il movimento orientato verso la luce solare sono simbolo di energia e luminosità.

In piena estate la loro fioritura è sempre occasione di meraviglia; i maestosi girasoli creano paesaggi spettacolari e suggestivi, dipingendo campi e prati con il loro inconfondibile colore caldo.

Visitare un campo di girasoli è un’esperienza estiva dalla forte carica suggestiva che offre l’opportunità di entrare in contatto con la natura per ammirarne la bellezza e la specificità.

Il girasole, noto scientificamente come Helianthus annuus, è una pianta originaria del Nord America. È famoso per il suo grande fiore giallo a forma di disco che segue il movimento del sole (eliotropismo) durante il giorno, da cui prende il nome “girasole”.

Perché non fare con i bambini un’esperienza di semina di questo straordinario fiore?

Seminare un seme di girasole

Seminare un seme di girasole può essere un’attività educativa utile a generare meraviglia, a sviluppare un sentimento di cura, ma anche per introdurre concretamente i bambini a scoprire i principali concetti della botanica.

A partire dalla semina i bambini avranno la possibilità di osservare concretamente:

  1. La germinazione e il ciclo di vita di una pianta.
  2. Radici e germogli: per capire come le radici assorbono l’acqua e i nutrienti dal terreno e come i germogli crescono verso la luce solare.
  3. Fotosintesi: attraverso la crescita del girasole, i bambini possono apprendere più facilmente il processo che porta alla produzione di energia e cibo sotto forma di zuccheri e che consente alla pianta di crescere e svilupparsi.
  4. Interazione con l’ambiente: prendendosi cura di un girasole, i bambini imparano che le piante hanno bisogno di determinate condizioni per crescere e prosperare, come luce solare, acqua e un terreno adatto.
  5. Connessione con la natura:l’attività di semina e di cura favorisce lo sviluppo del sentimento di amore verso ciò che ci circonda e la consapevolezza dell’importanza di preservare e proteggere l’ambiente in cui viviamo.

Ascolto e fantasia

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Un signore maturo con un orecchio acerbo 

Un giorno sul diretto Capranica-Viterbo

vidi salire un uomo con un orecchio acerbo.

Non era tanto giovane, anzi era maturato,

tutto, tranne l’orecchio, che acerbo era restato.

Cambiai subito posto per essergli vicino

e potermi studiare il fenomeno per benino.

“Signore, gli dissi dunque, lei ha una certa età

di quell’orecchio verde che cosa se ne fa?

Rispose gentilmente: “Dica pure che son vecchio

di giovane mi è rimasto soltanto quest’orecchio. 

È un orecchio bambino, mi serve per capire

le cose che i grandi non stanno mai a sentire:

ascolto quel che dicono gli alberi, gli uccelli,

le nuvole che passano, i sassi, i ruscelli,

capisco anche i bambini quando dicono cose

che a un orecchio maturo sembrano misteriose…”

Così disse il signore con un orecchio acerbo

quel giorno sul diretto Capranica-Viterbo.

Gianni Rodari

Ascolto e fantasia come elementi fondamentali nella formazione e nello sviluppo dei bambini. Per Rodari, l’ascolto attivo e rispettoso è il veicolo per stimolare la fantasia e l’immaginazione dei bambini, aprendo le porte a un mondo di possibilità e di creatività.

L’ascolto è dunque una pratica fondamentale per permettere ai bambini di esprimere le proprie idee, i propri desideri e le proprie fantasie.

Attraverso l’ascolto empatico e attento, si crea uno spazio in cui i bambini si sentono valorizzati e incoraggiati a esprimersi liberamente e a sviluppare il pensiero laterale e creativo.

L’immaginazione e la creazione di mondi fantastici esplodono così liberamente e prepotentemente.

Chi non è cresciuto con una filastrocca, una poesia o una favola di Rodari?

E chi, ormai adulto, non l’ha “restituita” ad un altro bambino assaporandola di nuovo e lasciandosi travolgere da un messaggio inaspettato?

Rodari sa parlare ad ognuno in modo diverso al di là delle singole differenze, degli interessi e dell’età regalando messaggi sempre nuovi e diversi che incredibilmente si adattano di volta in volta al momento, alle situazioni e all’età.

Da bambini veniamo catturati dalla fantasia delle storie e dai loro risvolti inaspettati; da adolescenti dall’invito ad agire e a fare al di là degli schemi e delle convenzioni; da adulti, veniamo travolti in importanti riflessioni sui grandi temi sociali.

Tutto attraverso il solo originale utilizzo della parola.

Come il sasso nello stagno.

Una sola parola è in grado di richiamarne altre per descrivere cerchi via via più grandi.

Ma perché ciò avvenga ci vogliono orecchie “acerbe”, acerbe come quelle dei bambini.

Acerbe, non immature, ma cariche di quella freschezza e di quella spontaneità che permettono ai bambini di percepire e interpretare il mondo da prospettive diverserispetto agli adulti.

Rodari suggerisce dunque di prendersi cura del proprio orecchio acerbo per riscoprire quella capacità di ascoltare e di apprendere tipica dei bambini per avvicinarsi alla vita con un senso di meraviglia e di curiosità, superando le convenzioni e i pregiudizi.

Ma allo stesso tempo suggerisce anche di prendersi cura dell’orecchio acerbo dei bambini perché possa rimanere sempre attento e in grado di apprendere e vedere.

Promuovere l’ascolto e la fantasia curando l’orecchio acerbo-opportunità estive

Attraverso l’ascolto, la narrazione e il dialogo, i bambini possono acquisire nuove conoscenze, sviluppare la loro immaginazione e apprendere importanti valori come l’empatia, la tolleranza e il rispetto per gli altri.

L’ascolto attivo e rispettoso apre la strada alla creatività, alla comunicazione e alla costruzione di relazioni significative, permettendo ai bambini di esprimere la propria individualità e di sviluppare le proprie potenzialità.

Durante il periodo estivo, l’ascolto assume un’importanza particolare diventando opportunità di crescita e di arricchimento personale; non perdiamo l’opportunità per praticarlo magari insieme ai nostri bambini:

-L’ incontro di persone nuove e appartenenti a culture diverse favorisce l’ascolto delle loro esperienze e delle storie e contribuisce ad arricchire la comprensione del mondo e ad aprire la mente a nuovi orizzonti.

L’ascolto della natura per vivere non solo esperienze rigeneranti, ma anche per sviluppare un senso di connessione con l’ambiente.

L’ascolto della musica come potente mezzo di espressione e di comunicazione. Approfittare delle vacanze estive per scoprire e ri-scoprire nuovi generi musicali, partecipare a concerti o festival, o semplicemente per dedicare tempo all’ascolto consapevole della musica che amiamo. L’ascolto della musica può influenzare il nostro stato d’animo, ispirarci e creare ricordi indelebili…

L’ascolto delle proprie emozioni e bisogni, ma anche dei desideri e dei bisogni può aiutare a capire meglio se stessi e a prendersi cura della propria salute e del proprio benessere. Trovare e cercare momenti di tranquillità per ascoltarsi internamente e accrescere la consapevolezza di sé .

L’ascolto degli altri: le vacanze estive sono spesso un momento in cui si trascorre maggior tempo con la famiglia e gli amici. L’ascolto attivo degli altri, dei loro bisogni, desideri e preoccupazioni contribuisce a sviluppare il sentimento di cura, a creare relazioni più significative e a rendere le esperienze condivise più profonde. L’ascolto empatico può rafforzare i legami affettivi e favorire un clima di comprensione reciproca.

Approfittiamo dunque del periodo estivo e delle vacanze per godere delle molteplici opportunità di crescita, arricchimento personale, scoperta e connessione con gli altri e con l’ambiente per rendere le vacanze significative, gratificanti e memorabili.

Spunti editoriali

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