Alleanza educativa

L’umanità ha bisogno della scienza e la scienza ha bisogno delle donne

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Giornata Internazionale delle Donne e delle Ragazze nelle Scienze

L’umanità è fatta di uomini e donne e deve essere rappresentata da entrambi i sessi. Le capacità mentali di uomo e donna sono le stesse: uguali possibilità e differente approccio

Rita Levi Montalcini

“L’umanità è fatta di uomini e donne e deve essere rappresentata da entrambi i sessi.” Con queste parole, Rita Levi Montalcini sottolineava una verità fondamentale: il progresso scientifico non può essere appannaggio di un solo genere.

Eppure, per secoli, le donne hanno dovuto lottare per trovare il proprio spazio nel mondo della ricerca e della conoscenza.

Anche oggi, nonostante i progressi compiuti, le barriere culturali e sociali continuano a ostacolare l’accesso delle ragazze ai percorsi STEM (Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica).

L’11 febbraio celebriamo la Giornata Mondiale delle Donne e delle Ragazze nella Scienza, istituita dall’ONU per ricordare quanto sia fondamentale promuovere la parità di genere nel mondo scientifico. Non si tratta solo di giustizia sociale, ma di garantire alla scienza la diversità di approcci, di intuizioni e di talenti che nascono dall’inclusione di tutte le menti brillanti, indipendentemente dal genere.

Scoprire la scienza attraverso il metodo Montessori

Maria Montessori, la prima donna italiana laureata in medicina, aveva intuito che la scienza non è solo una disciplina da studiare, ma un metodo di esplorazione del mondo.

L’educazione scientifica, secondo la sua visione, non si basa dunque sulla mera trasmissione di conoscenze o sulla memorizzazione, ma sull’osservazione, la sperimentazione e sulla scoperta attiva.

Proporre alle bambine e ai bambini un percorso scientifico basato sull’esperienza diretta e sulla manipolazione di materiali è la chiave per appassionarli alla conoscenza e abbattere gli stereotipi di genere.

L’inclusione di modelli femminili nella scienza è altrettanto cruciale: conoscere le storie di donne che hanno rivoluzionato il sapere, spesso sfidando convenzioni e pregiudizi, può essere fonte di ispirazione per le nuove generazioni.

Come possiamo, nella pratica, rendere la scienza un’avventura coinvolgente e inclusiva? Ecco alcune proposte:

  • Carte delle scienziate: creare un set di carte con biografie e scoperte di grandi scienziate per giocare e imparare.
  • Mappa concettuale delle scoperte: visualizzare connessioni tra scienziate, discipline e impatti delle loro ricerche.
  • Esperimenti scientifici ispirati alle scoperte di donne scienziate: osservare fenomeni e riprodurre esperimenti storici.
  • Quiz interattivi con autocorrezione: per testare la conoscenza e consolidare quanto appreso in modo giocoso.

Oltre a stimolare la curiosità scientifica, queste attività mirano a dare visibilità al ruolo fondamentale delle donne nella ricerca, affinando lo sguardo critico e la capacità di riconoscere e superare gli stereotipi.

Per una scienza davvero universale

Riconoscere e valorizzare il contributo delle donne nella scienza non è solo un atto di giustizia storica, ma un investimento per il futuro. Quando tutte le menti hanno pari opportunità di esprimersi, la conoscenza si arricchisce e il progresso accelera.

Celebrare la Giornata delle Donne e delle Ragazze nella Scienza significa dare spazio a nuove generazioni di scienziate, educare alla parità e costruire una cultura scientifica più inclusiva.

Perché la scienza ha bisogno di tutte e tutti.

Una versione breve delle donne nella scienza; tre donne, tre storie e tre aneddoti:

A misura di mondo; Un viaggio tra storia e scoperte, esperimenti e giochi

Un viaggio affascinante attraverso la storia della misura; un libro che segue le tracce di un percorso lungo e straordinario: dalla coda di un camaleonte presa come unità di misura a Leonardo Da Vinci, passando per Egizi, Romani e Babilonesi per scoprire come l’uomo abbia da sempre cercato di dare un ordine alle dimensioni, ai pesi e al tempo.

Leggende, curiosità, giochi e attività pratiche trasformano ogni pagina in un’esperienza per leggere, giocare e imparare. Un libro per tutti coloro che vogliono scoprire la misura con i propri occhi… e con le proprie mani!

Per la didattica

Un supporto pratico e versatile, utilizzabile in modo strutturato o flessibile. I simboli nell’indice aiutano a individuare rapidamente le attività.

La diversità che arricchisce

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Aiutiamoli a fare da soli, lasciando che ogni bambino esprima la propria personalità.”
Maria Montessori, Il Metodo della Pedagogia Scientifica Applicato all’Educazione Infantile, 1912

La Giornata dei Calzini Spaiati è un momento colorato e divertente per riflettere sull’importanza dell’unicità e dell’accoglienza.

Un giorno speciale, certo, ma il suo messaggio non deve fermarsi lì: celebrare la diversità, riconoscere la bellezza dell’essere unici e costruire ponti di comprensione sono valori da vivere ogni giorno.

Questa giornata ci invita a fare un piccolo gesto simbolico, come indossare calzini spaiati, per ricordarci che essere diversi non solo è normale, ma anche essenziale per rendere il mondo più ricco e variegato.

Celebrare la diversità tutto l’anno
Ecco alcune idee da proporre a scuola o in famiglia per continuare a vivere il messaggio della Giornata dei Calzini Spaiati:

1. Caccia al tesoro delle differenze

Organizzate una caccia al tesoro in cui i bambini devono trovare oggetti o segni distintivi che li rendano unici come il colore preferito, un hobby, un tratto caratteriale…

ognuno raccoglie in un cerchio o in un’area che riporta il suo nome quel racconto concreto di sé.

Al termine, ogni bambino condividerà con il gruppo ciò che lo rende speciale.

2. Il puzzle dell’unicità

Create un grande puzzle dove ogni pezzo rappresenti un bambino del gruppo. Su ogni pezzo, ciascuno può disegnare o scrivere qualcosa che lo caratterizza. Alla fine, unite i pezzi per formare un’immagine che rappresenta la classe o il gruppo: un mosaico unico fatto di diversità.

3. Chi sono io? Il gioco delle qualità

Scrivete su foglietti anonimi qualità o caratteristiche che descrivono ciascun bambino, ad esempio :

Sa ascoltare bene; ama ascoltare storie, adora disegnare fiori, è molto creativo, è un conoscitore degli animali….

Porre tutti i biglietti in un barattolo e con i bambini in cerchio giocare a leggere e indovinare: chi è che…

Un gioco per aiutare a riconoscere e valorizzare i punti di forza e le peculiarità di ognuno.

Il messaggio che continua
La Giornata dei Calzini Spaiati è solo una delle tante occasioni per riflettere, pensare e parlare di valori importanti, ma la vera sfida è portare avanti questi valori in modo vivo ogni giorno.

Che sia attraverso un gioco, una riflessione condivisa o un piccolo gesto di gentilezza, possiamo sempre insegnare ai bambini, e ricordare a noi stessi, che la diversità è un dono.

Materiali scaricabili

La vita in un barattolo: la potenza della solidarietà

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Ci sono storie che non finiscono mai di ispirarci, storie che ci insegnano il valore della solidarietà, del coraggio e della speranza anche nei momenti più difficili.

Una di queste è la storia di Irena Sendler, una donna straordinaria che, durante la Seconda Guerra Mondiale, salvò migliaia di bambini ebrei dal ghetto di Varsavia.

Per proteggere la loro identità, Irena conservava i loro nomi scritti su piccoli foglietti, nascosti dentro barattoli di vetro e sepolti sotto terra.

Quei barattoli non contenevano solo nomi, ma il sogno di un futuro migliore per 2500 bambini, quelli che Irena con il suo coraggio riuscì a strappare dal ghetto.

La storia di Irena ci insegna che anche i gesti più semplici possono avere un impatto straordinario. Attraverso questa figura simbolica, possiamo trasmettere alle nuove generazioni valori importanti come la solidarietà, la memoria e il coraggio di agire per il bene degli altri.


Questa attività è pensata per la scuola primaria e ha l’obiettivo di aiutare i bambini a comprendere il valore della solidarietà, della memoria e dei piccoli gesti che fanno la differenza.

1. Racconto introduttivo
Leggi ai bambini la storia di Irena Sendler, presentandola in modo semplice e adatto alla loro età.

Spiega il significato dei barattoli e perché erano così importanti. Puoi accompagnare il racconto con immagini o illustrazioni.

2. Discussione guidata
Chiedi ai bambini:

  • Cosa significa per loro aiutare gli altri?
  • Hanno mai fatto un gesto di solidarietà, anche piccolo, per qualcuno?
  • Perché è importante ricordare le persone che fanno del bene?

3. Attività artistica: Il Barattolo della Memoria
Ogni bambino porterà un barattolo vuoto da casa.

  • Decorazione: Fornisci colori, adesivi e materiali creativi per personalizzare i barattoli.
  • Contenuto: Invitali a scrivere su piccoli foglietti gesti di gentilezza che hanno ricevuto o che vorrebbero fare per gli altri. I foglietti verranno piegati e inseriti nei barattoli.
  • Esposizione: Create insieme una “Scaffale della Memoria” in classe, dove i barattoli verranno esposti, simbolizzando la solidarietà condivisa.

4. Condivisione finale
Dai spazio ai bambini per raccontare cosa hanno scritto e perché. Questo momento aiuterà a rafforzare il senso di comunità e l’importanza dei piccoli gesti.

-La straordinaria storia di Irena Sendler

-Problemi, riflessioni e creatività: un percorso innovativo per trasformare i numeri in storie e le storie in lezioni di vita


L’albero della memoria. La Shoah raccontata ai bambini 

Il treno della felicità: La Shoah per i bambini (Nuova edizione)

Giornata della memoria; Ricordare per costruire


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Thanksgiving day: un racconto di interconnessione cosmica

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È necessario che l’educazione infantile si concentri sull’unità del cosmo. Solo così il bambino può cominciare a percepire non solo il mondo, ma anche il proprio posto al suo interno.”
Maria Montessori, “Dall’infanzia all’adolescenza

La storia, le tradizioni e le festività sono strumenti preziosi per sviluppare quella visione cosmica che caratterizza la pedagogia montessoriana: un profondo senso di interconnessione tra gli esseri umani, le culture e il mondo naturale che li circonda.

Il Giorno del Ringraziamento, o Thanksgiving Day, offre una delle tante opportunità per esplorare il valore della gratitudine.

Raccontare la storia della nascita della festa è un modo per esplorare e comprendere l’interdipendenza tra esseri umani e natura in una visione cosmica.

Un viaggio nella storia per capire il presente

La storia e la geografia aiutano i bambini a comprendere il loro posto nel mondo.

Permettere ai bambini di esplorare e conoscere la storia del Thanksgiving day, dalla partenza dei Pellegrini , al lungo viaggio sulla Mayflower fino all’incontro con gli Indigeni americani, è un modo per trasmettere l’importanza della cooperazione e del rispetto per le culture diverse.

Possiamo proporre attività come:

  • Creare una timeline del viaggio dei Pellegrini.
  • Esplorare la geografia, mostrando il viaggio dalla Gran Bretagna all’America.
  • Preparare un piatto semplice con ingredienti tradizionali come mais, zucca o patate dolci.

La gratitudine come valore universale

Il ringraziamento è al centro della festa e può essere collegato al concetto montessoriano di interdipendenza.

Ogni cosa che abbiamo – il cibo, la casa, i vestiti – è frutto del lavoro di molte persone e del contributo della natura.

Con i bambini possiamo:

  • Scrivere una lista di cose per cui essere grati, includendo non solo oggetti materiali ma anche esperienze, emozioni e persone.
  • Realizzare una “catena della gratitudine”, con ogni anello rappresentante un motivo per dire grazie.
  • Introdurre il concetto di cura della Terra: se siamo grati per ciò che riceviamo, dobbiamo prenderci cura del nostro pianeta.

Un’educazione alla pace

Il Thanksgiving è anche una lezione sulla pace e condivisione.

L’incontro tra i Pellegrini e gli Indigeni Americani rappresenta un momento di aiuto reciproco e amicizia; il Thanksgiving day può diventare un’occasione per riflettere con i bambini sull’importanza di lavorare insieme, rispettare le differenze e costruire un mondo migliore.

Un ringraziamento cosmico

Un racconto di interconnessione cosmica: tutto nell’universo è interconnesso e contribuisce alla vita; anche la tavola del Thanksgiving diventa simbolo di questa interconnessione: il sole, la terra, l’acqua e le persone hanno contribuito, tutti insieme, a portare il cibo sulla tavola.

Concludiamo la giornata con un momento di riflessione:

  • Osservare un chicco di mais, pensando a tutto ciò che lo ha fatto crescere.
  • Ringraziare il sole, la terra, gli agricoltori e chi ha cucinato.

Il Thanksgiving Day diventa così non solo una festa da celebrare, ma un’opportunità educativa per aiutare i bambini a scoprire il loro posto nell’universo e a coltivare la gratitudine verso tutto ciò che li circonda.

Così, come Maria Montessori ci invita a fare, il bambino impara a vedere il mondo come un grande intreccio di relazioni da rispettare e amare.

Materiale scaricabile

Scheda di lavoro sul Tanksgiving day, dalle origini alle attività:

Il mio terzo piccolo libro:Il Natale: Leggere con il metodo Montessori
l Natale sta per arrivare; intorno tutto cambia e si riempie di magia. Ci sono cose nuove da vedere e da ascoltare e cose che invece non si riescono proprio a vedere nemmeno se si sta sempre con il naso all’insù. E poi…ci sono molte cose belle da fare a Natale; così belle che non si possono dimenticare. Ma perché allora farle solo a Natale? Non possiamo forse cambiare? Un libro dedicato ai bambini e alle bambine, un libro da leggere, da fare e da regalare aspettando Natale

Teatro e Natale: un percorso educativo tra magia, valori ed emozioni

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Teatro a scuola

Il teatro è un potente strumento educativo che offre ai bambini l’opportunità di vivere e condividere emozioni, sviluppando al contempo competenze fondamentali.

Costruire insieme una pièce teatrale, impersonando i personaggi di una storia o narrandone una, stimola nei bambini l’immaginazione, la capacità di lavorare in gruppo e la consapevolezza delle proprie emozioni.

Attraverso il teatro, i bambini apprendono in modo concreto ad assumere i punti di vista degli altri, sviluppando empatia e sensibilità verso il mondo che li circonda.

La narrazione condivisa rafforza inoltre le abilità linguistiche, l’autostima e il piacere di creare qualcosa insieme, rendendo l’esperienza educativa profondamente coinvolgente e capace di rafforzare il senso di appartenenza a una comunità.

ll Natale è un momento dal sapore magico, perfetto per creare esperienze che uniscono emozione, apprendimento e riflessione. Proporre una recita natalizia che veicoli valori universali, indipendenti dai diversi credo religiosi, permette di celebrare questo periodo con un messaggio inclusivo e significativo per tutti.

Un’esperienza di crescita

Partecipare a una rappresentazione teatrale permette ai bambini di calarsi nei panni degli altri, favorendo lo sviluppo dell’empatia e la capacità di comprensione. Passo dopo passo, i bambini, sono naturalmente portati a trovare strategie utili a favorire la collaborazione, a rispettare i tempi e i ruoli altrui e a dare voce alle proprie emozioni in modo consapevole e strutturato.

Fare teatro, dunque, non è solo un’esperienza ludica, ma un potente strumento educativo che stimola lo sviluppo cognitivo, sociale e personale in grado di sviluppare e rafforzare e le abilità relazionali fondamentali.

Il teatro nelle scuola a metodo Montessori: valorizzare il potenziale di ogni bambino

In un contesto educativo montessoriano, il teatro diventa uno degli strumenti capaci di generare sviluppo e di contribuire all’educazione globale del bambino, promuovendo un apprendimento che coinvolga mente, corpo ed emotività.

Dare occasioni per fare teatro significa dare l’opportunità ai bambini di sviluppare autonomia, sensibilità e forte senso di responsabilità verso gli altri, creando un ambiente in cui ogni piccolo gesto e ogni emozione vengono vissuti e condivisi in modo profondo e consapevole, diventa un’esperienza estremamente significativa.

Celebrare il Natale attraverso il teatro non significa solo vivere un momento di festa, ma anche offrire un’esperienza che rimane nel tempo.

Un’idea per una recita semplice, ma dal forte messaggio educativo, potrebbe essere ispirata al celebre libro de “Il pacchetto rosso” di Linda Wolfsgruber.

Attraverso la lettura della storia semplice e toccante, come quella del libro “Il Pacchetto Rosso”, i bambini hanno l’occasione di riflettere su temi universali: l’importanza di un gesto gentile, il valore della condivisione e il potere della felicità che nasce dalla solidarietà. La storia, ambientata in un villaggio che riscopre il calore umano grazie a un piccolo dono, supera ogni barriera culturale e religiosa, offrendo un messaggio di speranza e unità.

In questa prospettiva, una recita ispirata al libro permette ai bambini di sviluppare autonomia, sensibilità e un profondo senso di responsabilità verso gli altri e si trasforma in un magica occasione per educare i bambini e il pubblico a valori che trascendono ogni differenza: l’amore, l’empatia e il desiderio di migliorare il mondo attraverso piccoli gesti.

In un villaggio triste e silenzioso, la nonna di Anna decide di fare la differenza donando una misterioso pacchetto rosso.

Il pacchetto, senza mai essere aperto, passa di mano in mano tra gli abitanti del villaggio e la sua magia porta felicità: al guardaboschi solitario, allo spazzacamino timido, ad una bambina esclusa, al panettiere preoccupato, a una donna in cerca di lavoro e a un anziano violinista. 

Ogni volta che viene donato, il pacchetto accende un sorriso e genera un nuovo gesto gentile, trasformando il villaggio in un luogo di gioia e condivisione.

Le illustrazioni delicate e le parole evocative lo rendono un capolavoro adatto a lettori di tutte le età, e un punto di partenza ideale per attività educative, come, ad esempio, una recita teatrale.

Il libro diventa così non solo un’esperienza di lettura, ma un’esperienza che porta luce e speranza, proprio come il Natale.

La recita

Dopo la lettura del libro si può pensare ad una semplice recita per “sperimentare” la gioia e il piacere del dono.

La semplicità della trama e la forza del messaggio rendono questa rappresentazione teatrale un progetto accessibile a tutti, anche ai più piccoli, basta solo un piccolo pacchetto rosso.

I personaggi che donano e che ricevono il pacchetto possono variare a seconda del numero dei bambini e, volendo, unirsi ad una voce narrante.

Che si tratti di Natale o di un altro momento speciale, il messaggio è chiaro: la felicità nasce dalla gentilezza, dalla condivisione e dalla capacità di vedere l’altro come parte della propria comunità. Un messaggio che non conosce confini e che rende il teatro un’esperienza educativa e universale.

Una scheda organizzativa per poter mettere in scena in modo semplice, passo dopo passo, la recita ospitata al libro de “Il pacchetto rosso”.


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Giorno per giorno si aggiungeranno materiali natalizi per le attività in classe o per i compiti delle vacanze
Il mio terzo piccolo libro:Il Natale: Leggere con il metodo Montessori
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La gentilezza fa la differenza

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13 novembre, giornata mondiale della gentilezza.

Strano che per riflettere sulla bellezza, sulla necessità e sul calore che un semplice piccolo gesto gentile porta con sé abbiamo ormai bisogno di una giornata dedicata…

La gentilezza parte dai piccoli gesti, un sorriso, uno sguardo o una mano protesa; perché così rara?

Sventurata è la terra che ha bisogno di eroi
Bertold Brecht

Forse però riflettere aiuta e Bertold Brecht aveva indubbiamente ragione.

In realtà però sono quasi sempre quelle degli eroi le storie ad essere raccontate con più frequenza e maggior ardore…

E se è vero che la figura dell’eroe, solo e vincente contro tutti, è esaltante è anche vero che difficilmente ci sentiamo eroi.

Così finiamo per sentirci sempre più piccoli e a guardare gli eroi con gli occhi all’insù.

L’eroe non è la norma, è l’eccezione.

E nella norma invece cosa troviamo?

Se sappiamo guardarci intorno e soffermarci su ciò che accade, forse possiamo ancora ritrovare molti gesti gentili.

E un gesto gentile è capace di moltiplicarsi all’infinito.

Chi riceve un gesto gentile, ne percepisce tutto il benessere ed è più portato a fare un gesto gentile nei confronti di qualcun altro.

Molte sono le persone che con un semplice gesto gentile hanno fatto la differenza dando vita ad un contagio positivo in grado di invertire il senso di marcia …

Attività in classe

Parlare e sperimentare la gentilezza, ogni giorno, non solo il 13 Novembre.

Molti sono i giochi e infinite le proposte da fare.

Quella che presento, è la lettura di sette storie di gentilezza realmente accadute; storie di gentilezza fatte da persone comuni che hanno saputo contagiare e unire altre persone , dando vita a grandi cambiamenti.

Tra le storie presentate c’è quella del cuoco che abbandona il suo ristorante e apre una cucina sociale, quella del libraio che regala i libri ai bambini e quella dell’anziana signora che apre il suo giardino per dare rifugio agli animali abbandonati.

Storie per riflettere e rielaborare e fare, a nostra volta, la differenza.

Spunti didattici e non solo

Il seme della gentilezza. Ediz. a colori

Il venditore di felicità 

Il pacchetto rosso. Ediz. a colori

Il pacchetto rosso. Ediz. a colori

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Sulle tracce del passato-per celebrare la festa dei nonni ricostruendo la storia

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ll tempo, nelle sue tre grandi dimensioni di passato, presente e futuro, costituisce un ciclo naturale che collega l’intera esperienza umana.

L’interconnessione con il mondo è alla base della pedagogia montessoriana, un’interconnessione che nasce dal concreto, un concreto fatto di esperienza, osservazione e sperimentazione.

I cicli naturali offrono una reale percezione dello scorrere del tempo fatto di continui passaggi che si ripetono con un ordine preciso: la stagionalità, i giorni, i mesi e gli anni, i cicli vitali di piante, fiori e animali, le metamorfosi e molto molto altro ancora…

Le passeggiate in natura offrono occasioni imperdibili per cogliere la ciclicità delle stagioni: la raccolta e l’osservazione di elementi naturali fin da piccolissimi rappresenta un’opportunità imperdibile per avvicinarsi in modo spontaneo al concetto di tempo.

Attraverso la raccolta di foglie in autunno, l’osservazione dei boccioli in primavera o il ciclo delle piogge, i bambini iniziano a interiorizzare i ritmi naturali che scandiscono il mondo attorno a loro.

Queste esperienze sensoriali non solo rafforzano la connessione con la natura, ma offrono anche una base concreta per esplorare concetti più complessi legati al tempo, come il cambiamento e la crescita. Nella pedagogia Montessori, questo tipo di apprendimento pratico, immerso nella realtà e nell’osservazione, permette ai bambini di sviluppare una consapevolezza profonda e rispettosa del tempo e dei suoi cicli, arricchendo così la loro comprensione del mondo e della propria storia personale.

Attività: le stagioni in quattro scatole

Possono essere realizzate vere e proprie scatole per la raccolta: primavera, estate, autunno e inverno.

Agli elementi raccolti si possono aggiungere foto o disegni di cose che non si possono raccogliere direttamente.

Ogni scatola un tesoro. Gli elementi contenuti possono essere messi a confronto:

-ci sono ancora o non ci sono più?

-sono uguali o diversi?

-ci sono elementi che si trovano in tutte le scatole, solo in due o tre o in una sola?

Passato

Il rito del compleanno celebrato nelle classi Montessori, celebra il prezioso legame tra il passato e il presente. Durante il rito, non si festeggia unicamente il giorno della nascita, ma ripercorre l’intero percorso di crescita e sviluppo partendo dal momento della nascita; foto, oggetti e ricordi testimoniano il tempo passato e descrivono le storie personali dei bambini attraverso lo scorrere delle stagioni e degli anni.

Presente

Il presente è il momento in cui viviamo, un’opportunità per fare esperienza e apprendere.

È il tempo della crescita, il tempo in cui si costruiscono percorsi, si fanno scoperte, si creano legami, si rinforzano legami e si sviluppano i talenti. Vivere il presente significa imparare ad apprezzare ogni attimo e a rendersi conto di quanto siano speciali i momenti che trascorsi insieme.

Invitiamo i bambini a fermarsi, ad osservare e ad ascoltare; invitiamoli a godersi i momenti senza correre e sfuggire; invitiamoli a prendersi cura di quello che ci circonda, a notare e dare forza a tutte le piccole e belle cose che ci fanno stare bene e sorridere.

Futuro

Il futuro è un tempo tutto ancora da esplorare, è lo spazio delle curiosità da soddisfare, dei luoghi da scoprire e delle cose da sperimentare.

Incoraggiamo i bambini ad essere curiosi e ad esprimersi creativamente; incoraggiamoli a trovare soluzioni, a esplorare, a condividere, ascoltare e a collaborare per costruire percorsi autentici e significativi.

Il passare del tempo: i nonni

La festa dei nonni, in questo contesto, può andare ben oltre la semplice celebrazione e essere un anelo di congiunzione tra passato, presente e futuro.

È un’occasione per celebrare il flusso continuo della vita; per scoprire e riconoscere che le storie e i racconti del passato hanno il potere di intrecciarsi con quelli del presente dei bambini: ogni aneddoto condiviso, ogni fotografia, ogni oggetto del passato offerto dai nonni ai bambini, arricchisce la loro identità, offrendo spunti di riflessione creando legami profondi e significativi che attraversano il tempo.

Il Tempo raccontato dai nonni: oggetti, foto e parole

Per celebrare la Festa dei Nonni, si può proporre un’attività speciale per permettere ai bambini di scoprire il passato attraverso oggetti, fotografie e ricordi dei loro nonni o degli anziani vicini a loro.

Chiedere ai nonni di raccontare una storia attraverso qualcosa di concreto e tangibile, arricchito da un piccolo racconto, un aneddoto o una breve didascalia che ne descriva qualche aspetto.

Possono essere richiesti oggetti di vario genere; utensili, giochi o accessori, fotografie o vecchie pagine di giornali, racconti e ricordi scritti.

Gli oggetti raccolti diventano un mezzo per ricostruire la storia attraverso le tracce più recenti.

Un’attività per riscoprire e ricostruire il passato in modo concreto e coinvolgente.

Un biglietto da scaricare per ringraziare tutti i nonni del mondo

Nonni, raccontateci di voi: un diario per custodire ricordi, storie di vita, saggezza e tradizioni da tramandare alle nuove generazioni

FIABE PER ADDORMENTARE I NONNI

I Nonni: Custodi di Magia e Saggezza: Un Viaggio Illustrato che Insegna ai Bambini l’Amore, la Cura e il Rispetto per i Nonni e gli Anziani

Sulle tracce degli antenati. L’avventurosa storia dell’umanità 


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Coltivare l’accoglienza

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L‘importanza delle attività di accoglienza nella scuola primaria

Ogni inizio d’anno scolastico porta con sé una straordinaria combinazione di aspettative e desideri, di domande e curiosità, di piccole ansie e qualche timore sia per gli alunni che per i genitori e gli insegnanti.In questo contesto, le attività di accoglienza giocano un ruolo centrale.

Preparare e curare l’accoglienza non significa semplicemente introdurre i bambini nel nuovo anno scolastico, ma creare un ambiente in cui possano sentirsi sicuri, apprezzati e pronti a scoprire, sperimentare e imparare.

Creare un ambiente accogliente e inclusivo richiede un impegno costante da parte degli insegnanti:osservare i bambini sia singolarmente che nelle loro dinamiche relazionali; porsi in atteggiamento di ascolto per riconoscere esigenze, bisogni ed emozioni; essere pronti a rispondere alle sfide quotidiane e capaci di adottare sempre nuove strategie educative per favorire un apprendimento sereno e partecipativo.

In questo modo, l’accoglienza diventa parte integrante della vita scolastica, contribuendo a costruire una comunità educativa dove ogni alunno si senta valorizzato e supportato nel suo cammino di crescita.

Costruire comunità relazionali

Le attività di accoglienza hanno come obiettivo primario la costruzione di un senso di comunità all’interno della classe. Sentirsi parte di un gruppo in cui ognuno ha un ruolo, uno spazio e un valore preciso è essenziale per il benessere di ogni bambino.

Quando i bambini percepiscono che le loro unicità sono riconosciute e apprezzate e che ogni loro contributo è significativo, si sviluppa un senso di appartenenza che favorisce non solo la creazione di un ambiente di apprendimento positivo, ma che facilita anche l’integrazione e la collaborazione in un clima di rispetto reciproco.

Giochi di gruppo, attività di conoscenza reciproca e momenti di condivisione aiutano i bambini a costruire e rinsaldare i legami.

Stabilire Routine e Regole

L’introduzione graduale alle routine e alle regole della classe permette ai bambini di familiarizzare con l’ambiente scolastico e di creare un senso di sicurezza e prevedibilità che, a sua volta, facilita un’integrazione più serena e naturale con il gruppo e con l’ambiente.

Come graduale è l’introduzione di routine e regole, graduale è l’acquisizione delle competenze necessarie per navigare con maggiore fiducia e autonomia all’interno del contesto scolastico.

Promuovere l‘inclusione

L’accoglienza è anche un momento per promuovere l’inclusione.

Ogni bambino porta con sé un bagaglio unico di esperienze, emozioni e aspettative, ed è importante che queste diversità siano riconosciute e valorizzate fin dall’inizio.

Attività che incoraggiano l’espressione individuale, il rispetto delle differenze e la collaborazione tra pari sono fondamentali per costruire una classe inclusiva, dove tutti i bambini si sentano riconosciuti, valorizzati e supportati.

Stimolare la curiosità e l’impegno

Quello dell’accoglienza è un concetto molto ampio che va ancora oltre la costruzione di un ambiente sereno, di relazioni positive e della promozione di un senso di benessere e di autoefficacia; accogliere significa anche stimolare la curiosità e il desiderio di apprendere; significa offrire esperienze ed occasioni in gradi di suscitare stupore e di accendere l’entusiasmo incoraggiando i bambini ad esplorare, a fare domande e a costruire nuove conoscenze con interesse e passione.

Conclusioni

L’accoglienza è molto più di un semplice gesto di benvenuto; è un processo fondamentale che influenza profondamente il benessere e il successo formativo dei bambini.

Coltivare l’accoglienza significa dunque investire nel futuro di ogni bambino, offrendo ad ognuno le basi per un’esperienza educativa positiva e arricchente che muove i primi passi verso la costruzione di una comunità scolastica coesa, inclusiva e orientata al benessere e al successo formativo collettivo.

Proposta per una prima accoglienza: Sfida matematica dalla A alla Z

L’attività è pensata per coinvolgere i bambini in un percorso che parte dalla risoluzione di quesiti matematici e conduce alla scoperta e alla personalizzazione delle lettere dell’alfabeto.

Ogni quesito risolto svela un numero che corrisponde a una lettera nascosta, che gli alunni dovranno poi disegnare, colorare e decorare secondo il loro stile e la loro fantasia.

Questa attività multidisciplinare non solo favorisce l’apprendimento delle operazioni matematiche, ma incoraggia anche i bambini a lavorare in squadra e ad esprimere la loro creatività, contribuendo a sviluppare abilità fondamentali come il pensiero critico, la risoluzione dei problemi e l’autonomia espressiva.


Alfabeto da colorare, da utilizzare per personalizzare

Libri per la grammatica, per le prime letture, per scoprire la storia della misura e per viaggiare con Lily, la piccola rana esploratrice; libri per leggere e per fare perfetti per le attività scolastiche e estive.

La grammatica? Una favola!Il paese delle parti del discorso Maria Montessori

Il mio primo piccolo libro-Il bosco: Leggere con il metodo Montessori

Il mio secondo piccolo libro: Il mare 

Lily, piccola rana esploratrice: Leggere, fare e scoprire

Misurare il mondo- un percorso nel tempo e nello spazio alla scoperta della misura

Montessorianamente SHOP per idee e materiali didattici per tutte le discipline

Educazione all’aperto: un percorso verso la cittadinanza attiva

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L’estate può offrire occasioni imperdibili per permettere ai bambini non solo di percepire la spendibilità delle conoscenze e delle competenze acquisite, ma anche per vivere esperienze significativamente formative ed educative senza che siano state precedentemente organizzate e strutturate per un preciso scopo; sperimentare il dispiegarsi di un evento, vivere la novità di una situazione, incerta o inaspettata, permette al bambino di osservare , riflettere, ipotizzare ed elaborare strategie tutte da vivere e verificare.

Avere la possibilità di apprendere e sperimentare in un ambiente esterno ha indubbie ricadute positive sul benessere psicofisico dei bambini: miglioramento dell’umore e delle capacità relazionali, diminuzione di comportamenti ansiogeni, canalizzazione di energie, sviluppo della creatività e rispetto dell’ambiente; ma anche sviluppo dell’autonomia e della capacità di osservazione e di analisi critica dell’ambiente circostante in tutte le sue manifestazioni.

L’ambiente esterno, dunque, sia esso un piccolo borgo, un bosco, un lago o una grande spiaggia aprono porte che la scuola, intesa come ambiente fisso e statico, non può aprire.

Non tutto può entrare a scuola, ma la scuola può entrare in tutto ed essere ovunque.

L’outdoor education è la risposta a tutto questo nella convinzione però che non basta la semplice “esposizione” all’aria aperta per sviluppare i processi attesi, ma anche un adeguato accompagnamento adulto.

Non possiamo creare osservatori dicendo ai bambini:”Osservate!”, ma dando loro il potere e i mezzi per tale osservazione, e questi mezzi vengono acquistati attraverso l’educazione dei sensi.

La scoperta del bambino, Maria Montessori

Offrire ai bambini la possibilità di vivere esperienze educative al di fuori delle mura scolastiche, significa dare molto di più che una serie di conoscenze; significa dare loro la possibilità di misurarsi con se stessi, con gli altri e con l’esterno, significa aprire un ventaglio di possibilità educative che non avrebbero potuto essere previste e pianificate.

Approfittiamo dell’estate, dunque, per offrire esperienze ; esperienze in natura ed esperienze culturali e facciamolo insieme.

Non deleghiamo tutto alla scuola o ad altre agenzie formative: promuovere l’autoeducazione del bambino, la sua autonomia e il suo sviluppo è compito di tutti, è un’ alleanza educativa.

Facciamo leva sulla straordinaria capacità del bambino di immaginare e scopriremo che in ogni posto in cui si troverà elaborerà le sue teorie sul prima e sul poi, sul tempo e sui cambiamenti, su se stesso e sugli altri; farà collegamenti con quanto già scoperto e aggiungerà nodi su nodi alla propria rete di conoscenze e competenze.

Visitiamo mostre, musei e partecipiamo ad eventi; invitiamo i bambini a ricercare informazioni sulle epoche passate e sugli artisti che avrà modo di conoscere; aumenterà la loro soddisfazione e il loro interesse nel momento della visita rendendola un vero e proprio svelamento, un dare senso di realtà anche a quello che reale non sembrava…

Leggiamo libri, tanti; immaginiamo il possibile e l’impossibile, senza limiti di sorta.

Guardiamo documentari e film; cerchiamo differenze, differenze di usi, lingue e costumi; ascoltiamo musica ed apriamoci alla sonorità che ci circonda; riscopriamo insieme il mondo con occhi curiosi e mente aperta.

Aiutiamo i bambini e le bambine di oggi ad essere i cittadini consapevoli di domani, rendendoli attivi e partecipi alla vita della comunità e alla cura dell’ambiente: impegniamoci ad educare cittadini attivi, rendendo già da oggi i bambini e le bambine partecipi alla vita democratica della comunità, alla cura dei beni materiali e immateriali e alla custodia dell’ambiente

Scuola, famiglia e società egualmente impegnate verso il raggiungimento di un unico scopo.

Libri per la grammatica, per le prime letture, per scoprire la storia della misura e per viaggiare con Lily, la piccola rana esploratrice; libri per leggere e per fare perfetti per le attività scolastiche e estive.

La grammatica? Una favola!Il paese delle parti del discorso Maria Montessori

Il mio primo piccolo libro-Il bosco: Leggere con il metodo Montessori

Il mio secondo piccolo libro: Il mare 

Lily, piccola rana esploratrice: Leggere, fare e scoprire

Misurare il mondo- un percorso nel tempo e nello spazio alla scoperta della misura

Montessorianamente SHOP per idee e materiali didattici per tutte le discipline

Per una alfabetizzazione ecologica

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La via conduce dal tutto, attraverso le parti, al tutto.

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La natura rappresenta il tutto e l’armonia, e dal tutto, attraverso le parti, inizia un cammino che offre sempre nuovi spunti di riflessione e infinite occasioni di esperienze, scoperte e conoscenze; un cammino che non smette di sorprendere ad ogni passo; un cammino che sa incuriosire e invitare a fare, ma anche, e soprattutto, un cammino in grado di generare empatia, amore, rispetto e cura verso ciò che ci circonda.

Connettersi con l’ambiente permette di capire non solo le interconnessioni e le interdipendenze che legano l’uomo alla natura, ma rappresenta la via maestra per dare vita ad un’alfabetizzazione ecologica.

Con la natura, attraverso azioni concrete, i bambini possono sperimentare una vasta gamma di sentimenti: l’emozione del far nascere, la gioia di nutrire, la tenerezza del curare, la pienezza del raccogliere e l’ebbrezza del trasformare…

I bambini imparano ad amare la natura vivendola giorno per giorno, scoprendone in modo spontaneo e autonomo, segreti e meraviglie.

E solo attraverso un percorso di scoperta, conoscenza e cura, il rapporto tra uomo e natura può venir ridimensionato: non più un rapporto di dominio, ma un rapporto di cura e protezione reciproca.

Attività didattica

Una passeggiata all’aria aperta permette di godere dei profumi e dei colori di ciò che ci circonda stimolando una pluralità di sensazioni e favorendo nuove esperienze e attività.

Una passeggiata all’aria aperta a primavera non è solo riempirsi gli occhi di colori, ma permette anche di dar vita, ad esempio, ad un percorso olfattivo in grado di contribuire a sua volta alla costruzione di una vera e propria memoria olfattiva.

Un’uscita di classe, insieme, in un caldo giorno di primavera non può che creare ben-essere e suscitare infinite curiosità.

Nascono domande, si fanno ipotesi.

Ci si ferma all’improvviso per qualcosa che non si era ancora visto e si corre verso qualcosa che ci sembra di vedere…

Tutto viene osservato, annusato e toccato con cura come si fa con qualcosa di estremamente prezioso…

Si raccolgono fiori, si osservano radici, muschi e germogli.

Il mazzolino di fiori raccolti, diventa l’ospite d’onore della classe e ne scaturisce la voglia di disegnarlo per imprimere anche sulla carta la bellezza della giornata.

Nasce così l’idea di farne una natura morta, ma non prima di averne osservate altre: Van Gogh, Frida Kahlo, Caravaggio, Cezanne, Arcimboldo e Segantini…

La nomenclatura dei fiori presentata successivamente ha rappresentato un momento di riconoscimento e scoperta del mondo dei fiori, conosciuti e non.

Successive ricerche ne hanno evidenziato le caratteristiche, le differenze, gli habitat.

Estate e botanica: ogni fiore una scoperta, ogni fiore un problema

Nobleza – Casetta per Insetti in Legno, Albergo Insetti Naturale per Api, Coccinelle, Crisopidi, Farfalle,Hotel per Insetti Che Aiuta la Nidificazione, Taglia M – 19,5 * 10 * 27CM

Ecologia. Il mio pianeta. Osserva, sperimenta, crea! 

Lily, piccola rana esploratrice: Leggere, fare e scoprire ( con parte operativa multidisciplinare adatta per il periodo estivo o scolare)

L’ecologia spiegata ai bambini. Ediz. a colori

Il mondo delle farfalle. Ediz. a colori Copertina rigida – Illustrato, 13 marzo 2018

Piccola guida alle farfalle. Ediz. a colori Copertina rigida – Illustrato, 3 giugno 2021

Piccola guida a insetti e altri piccoli animali

ButterflyKit, Il Kit per Allevare in Casa le farfalle di Cavolaia Maggiore – Esperimento educativo, Kit educativi scientifici Bambini


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Natura e matematica

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esplorare l’insiemistica tra Montessori e outdoor education

un percorso tra metodologia montessoriana e

L’idea di insieme è un’idea astratta che richiede una notevole capacità logica nell’individuare le caratteristiche e le proprietà, comuni e non, ad un determinato gruppo di elementi.

Difficile presentare l’insiemistica ai bambini a livello teorico, ma anche farlo con il solo approccio grafico; l’ideale è renderla concreta, attiva e coinvolgente.

Così concretamente vissuta, l’insiemistica permette ai bambini di cogliere visivamente le relazioni tra diversi elementi attraverso attente osservazioni di ricerca di analogie e differenze.

L’apprendimento del concetto di insieme e la capacità di cogliere relazioni e differenze può svolgersi dunque in modo spontaneo e naturale attraverso l’approccio integrato della metodologia montessoriana e l’outdoor education.

Entrambi gli approcci promuovono l’apprendimento attraverso l’esperienza diretta e il contatto con la natura, rendendo l’educazione un’avventura non solo coinvolgente, ma essenzialmente fatta di scoperta, stupore e meraviglia.

L’apprendimento all’aria aperta non ha aule e né confini; l’esplorazione libera in natura crea e genera connessioni e consapevolezze.

E così, tra stupore e meraviglia, i bambini muovono i loro passi verso una sempre maggiore autonomia che, in un circolo virtuoso, genera a sua volta fiducia in se stessi e nelle proprie capacità.

Il bambino apprende in modo naturale perché sa ascoltare “la voce delle cose”, quella voce che lo accompagna in esplorazioni personali, concrete, affascinanti, autentiche ed efficaci.

Gli oggetti hanno un’eloquenza che nessuna maestra potrebbe mai raggiungere: prendimi, dicono; conservami intatto; mettimi nel mio posto. È l’azione compiuta in accordo con l’invito delle cose dà al bambino quella gaia soddisfazione, quel risveglio di energia che lo predispongono ai lavori più difficili dello sviluppo intellettuale.
M. Montessori- La scoperta del bambino

I benefici dell’apprendimento in natura non si limitano all’apprendimento in senso stretto, ma favoriscono lo sviluppo di numerose altre capacità essenziali per costruire sempre nuove e più complesse conoscenze capacità.

Tra queste potremmo evidenziare lo sviluppo delle capacità motorie, la promozione della curiosità naturale, l’incremento alla motivazione all’apprendimento, la promozione del senso di autoefficacia e la connessione con il mondo .

1. Passeggiata esplorativa:

Organizzare una passeggiata in un parco o in una foresta, incoraggiando i bambini a raccogliere vari oggetti naturali come foglie, pietre, bastoncini, fiori, ecc.
Classificazione degli Oggetti: Una volta a casa o a scuola, stimolare l’osservazione per determinare una prima classificazione degli oggetti raccolti suddividendoli in gruppi distinti (insiemi): tutti i tipi di foglie in un insieme, tutte le pietre in un altro.

Fatte le prime classificazione e creati i primi insiemi, invitare i bambini a creare dei sottoinsiemi stimolando l’osservazione verso la ricerca di ulteriori caratteristiche che differenziano gli oggetti considerati: colore, forma, dimensione …

Gli insiemi possono essere poi disegnati e nominati presentando ai bambini la corretta nomenclatura per farlo: l’insieme universo che comprende tutti gli oggetti raccolti e gli insiemi specifici che si nominano secondo la singola caratteristica individuata.

Le attività di ricerca di oggetti e di costruzione di insiemi e sottoinsiemi possono essere infinite e aprirsi a ricerche, passeggiate ed esplorazioni pressoché infinite che contribuiscono ad arricchire e dare autenticità all’esperienza educativa nel suo complesso.

Problemi- non problemi tutti da risolvere e immaginare.

MontessorianamenteLibri

Libri per la grammatica e prime letture, libri per scoprire la storia della misura e per esplorare il mondo insieme a Lily, la piccola rana esploratrice; libri per leggere e per fare ideali anche per piacevoli attività estive.

La grammatica? Una favola!Il paese delle parti del discorso Maria Montessori

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Il mio secondo piccolo libro: Il mare 

Lily, piccola rana esploratrice: Leggere, fare e scoprire

Misurare il mondo- un percorso nel tempo e nello spazio alla scoperta della misura

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La rivoluzione del sorriso-Daniela Lucangeli

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Le nozioni si fissano nel cervello insieme alle emozioni. Se imparo con curiosità e gioia, la lezione si incide nella memoria con curiosità e gioia
DANIELA LUCANGELI

Daniela Lucangeli propone una vera e propria rivoluzione per cambiare scuola e didattica: quella del sorriso.

Una rivoluzione che, se apparentemente silenziosa, può davvero cambiare il modo con cui bambini e bambine si approcciano alla conoscenza.

Una didattica che affonda le proprie radici nella parte emotiva del cervello, una didattica che non chiede apprendimenti formali, ma che attiva percorsi e chiede di agire con naturalezza, senza ansia e senza paure: con il sorriso, appunto.

Insegnanti e discenti coinvolti in un unico percorso che non è quello del

io insegno-tu apprendi-io verifico

ma quello di

tracciare strade e fornire strumenti

per il viaggio più bello e entusiasmante: quello della scoperta e della costruzione della conoscenza.

Attività in classe: domino matematici

L’attività comprende tre serie con tipologie di calcoli diversi

le tre serie

Si sviluppa con l’utilizzo del materiale per il calcolo e la verifica: perle, quadrati del cento e tavola pitagorica

i materiali

Il domino si sviluppa a terra, una serie dopo l’altra.

Sviluppo della prima serie

Spunti editoriali

Cinque lezioni leggere sull’emozione di apprendere

Il corpo è docente. Sguardo, ascolto, contatto: la comunicazione non verbale a scuola

L’intelligenza numerica. Abilità cognitive e metacognitive nella costruzione della conoscenza numerica dai 3 ai 6 anni

Visita lo SHOP per scoprire tutti i materiali disponibili

Visita la sezione di Montessorianamente Libri


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Non un compito, un’occasione: fai volare il tuo aquilone

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La produzione creativa dei bambini è paragonabile ad un aquilone, leggero, capace di far sognare e di volare verso la perfezione , ma delicato e facilmente distruttibile

Gerardo Leo,Gianni Rodari, maestro di creatività 2003

Un compito speciale non solo per i giorni di vacanza, ma anche per una bella domenica di primavera…

Non un compito da svolgere con carta e penna, ma qualcosa di molto diverso: ho chiesto a bambine e bambini di far volare un aquilone con un messaggio di pace.

Perché?

Perchè l’aquilone ha lo straordinario potere di unire cielo e terra.

Perché so che mentre l’aquilone volerà, osserveranno il cielo con il naso all’insù per seguirne il volo e so che mentre lo osserveranno, affonderanno i piedi nella terra…

So che rideranno, cadranno e magari a volte si arrabbieranno anche perché magari l’aquilone non vola o non va troppo in altro come vorrebbero.

Poco importa; so che saranno lì, in un bel giorno di primavera a godere dei colori e dei profumi e che la natura ci offre; e so anche che saranno non da soli ma insieme ad altri, pronti a tessere nuovi ricordi e a fare nuove scoperte…

Scrittura di un messaggio di pace e costruzione dell’aquilone.

La leggenda dell’aquilone- lettura e attività

Una leggenda da leggere e ricostruire attraverso le immagini da abbinare alle parti di testo.

Un’attività per avviare al riassunto e alla rielaborazione.

CIM Aquilone – Creativ Drachen – Set completo per costruire aquilone 

Kit per la costruzione di aquiloni

Favole di Storie Fantastiche dal genio di Leonardo da Vinci

Storie brevi, dove le vicende della natura e degli animali, reali e mitologiche, aiutano a comprendere meglio la storia degli uomini. “La vera saggezza nasce dalla conoscenza della Natura e da una vita in armonia con essa.

Stacca e crea le invenzioni di Leonardo da Vinci

Un piccolo laboratorio per conoscere e costruire le macchine di Leonardo


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Vorrei che tu fossi una donna-Oriana Fallaci

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Lettera a un bambino mai nato Oriana Fallaci

Un libro dedicato da una donna a tutte le donne per tenere vivo un dialogo che non deve interrompersi mai.

Vorrei che tu fossi una donna.

Una donna e il suo bambino, quello che deve ancora nascere, quello che sogna, che immagina e che inventa.

Sarai un uomo o una donna?

Vorrei che tu fossi una donna. Vorrei che tu provassi un giorno ciò che provo io: non sono affatto d’accordo con la mia mamma la quale pensa che nascere donna sia una disgrazia. La mia mamma, quando è molto infelice, sospira: Ah, se fossi nata uomo! Lo so: il nostro è un mondo fabbricato dagli uomini per gli uomini, la loro dittatura è così antica che si estende perfino al linguaggio. Si dice uomo per dire uomo e donna, si dice bambino per dire bambino e bambina, si dice figlio per dire figlio e figlia, si dice omicidio per indicar l’assassinio di un uomo e di una donna. Nelle leggende che i maschi hanno inventato per spiegare la vita, la prima creatura non è una donna: è un uomo chiamato Adamo. Eva arriva dopo, per divertirlo e combinare guai.
Nei dipinti che adornano le loro chiese, Dio è un vecchio con la barba: mai una vecchia coi capelli bianchi. E tutti i loro eroi sono maschi: da quel Prometeo che scoprì il fuoco a quell’Icaro che tentò di volare, su fino a quel Gesù che dichiarano figlio del Padre e dello Spirito Santo: quasi che la donna da cui fu partorito fosse un’incubatrice o una balia. Eppure, o proprio per questo, essere donna è così affascinante. E un’avventura che richiede un tale coraggio, una sfida che non annoia mai.
Avrai tante cose da intraprendere se nascerai donna.

Vorrei che tu fossi una donna a fare tutta la differenza, ma se nascerai uomo io sarò contenta lo stesso e affiderò a te un compito importante: combattere a fianco di tutte le donne perché finalmente siano libere.

Oriana Fallaci

Attività in classe

In un percorso dedicato all’educazione civica leggere il brano scritto da Oriana Fallaci stimola la riflessione sulle differenze di genere.

Il materiale scaricabile presenta anche un percorso di riflessione individuale sul pensiero dell’autrice e sulla nostra società.

Lettera ad un bambino mai nato

Le più belle storie di donne coraggiose

Racconti di ragazze coraggiose dai miti greci. Storie di ragazze coraggiose

Storie della buonanotte per bambine ribelli 


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