Mani, organo di intelligenza
La mano è l’organo dell’intelligenza.
É il contatto con il mondo e la realtà.
Il contatto con le cose che ci parlano incessantemente con la loro voce e ci invitano a seguirle.
Queste, le osservazioni poste da Maria Montessori al centro del suo approccio e ormai comprovate livello scientifico.
Dare al bambino la possibilità di esplorare l’ambiente con le proprie mani, non ha solo l’effetto di svilupparne motricità e manualità, ma diventa determinante per la comprensione del mondo e sorgente inesauribile di domande e curiosità.
Domande e curiosità che spingeranno il bambino, in modo autonomo e consapevole, ad esplorare il mondo e a precedere nel proprio percorso di sviluppo.
Utilizzando le mani, il bambino struttura il proprio pensiero.
Il legame tra mano e cervello è così stretto da favorire lo sviluppo e la strutturazione di quest’ultimo.
Esercizio delle mani, dunque, per scolpire il cervello e rafforzare l’apprendimento facilitando anche l’acquisizione del linguaggio.
La matematica si fa con le mani-attività in classe
La proprietà dissociativa dell’addizione
Niente di più semplice e divertente.
Bastano poche cose: il materiale delle perle e i cartellini con le addizioni.
Partendo dalla prima addizione si invitano i bambini a comporla con le perle.
Si invitano poi i bambini a dissociare i numeri e a sommare i numeri in colore ( esattamente come si fa con il serpente positivo) .
La somma delle unità forma una nuova decina verificabile con l’appaiamento del bastoncino delle perle dorate.
Si sostituisce la nuova decina alle perle colorate applicando in modo esperenziale la proprietà dissociativa dell’addizione.
La ripetizione dell’attività diventerà autonoma strategia di calcolo veloce.