Month: Febbraio 2023

Un viaggio tra i fiori alla scoperta di profumi e caratteristiche

by

Mimosa
“Andavo a San Jeronimo
verso il porto
quasi addormentato
quando dall’inverno
una montagna
di luce gialla,
una torre fiorita
spuntò sulla strada e tutto
si riempì di profumo.
Era una mimosa”.

Pablo Neruda

La natura non smette mai di meravigliare e di stupire; in ogni tempo e in ogni luogo.

I fiori rappresentano sicuramente una delle tante meraviglie in grado di suscitare emozioni, impressioni e sensazioni necessariamente legate ai loro profumi, alle loro forme, ai loro colori, ai loro habitat…

Ogni fiore è sicuramente un portatore di messaggi e significati.

Avvicinare i bambini alla scoperta dei fiori è dare loro la possibilità di compiere un altro dei tanti viaggi esplorativi capaci di lasciare segni e tracce.

Attività in classe

Insieme alla presentazione della nomenclatura dei fiori scaricabile si procede con l’individuazione di 5/6 fiori per volta da dare in mano ai bambini perché possano assaporarne il profumo, coglierne le sfumature dei colori, osservare la disposizione dei petali e di tutte le parti che lo compongono.

Come poi non parlare di mimosa in questi giorni?

Dalle caratteristiche botaniche a quelle geografiche all’elevazione di simbolo:

Giocando ancora con la mimosa e i suoi colori si propone un gioco dell’oca da fare in compagnia per l’analisi dei verbi.

All’arrivo, nella casella centrale, si scopre il significato della mimosa nel linguaggio dei fiori.

Problemi …gialli con tavola di controllo

Utilizzo della mimosa dei verbi per l’analisi delle voci verbali da accompagnare al materiale comunemente in uso per il riconoscimento dei verbi.

Spunti editoriali

Inventario illustrato dei fioriDal ranuncolo alla pratolina, dal papavero al nasturzio, questo inventario presenta tanti fiori conosciuti, facili da osservare durante una passeggiata, ma anche specie sorprendenti e preziose come la stella alpina, la Venere acchiappamosche o il gigantesco aro titano… Per ogni pianta, un testo semplice e preciso ci informa sul periodo di fioritura, sul tipo di petali e foglie, sull’altezza, i cicli vitali e i profumi, quando sono percettibili. 

Alberi, foglie, fiori e semi

Come fanno i cactus a immagazzinare l’acqua? Come funzionano le radici? Dove si trova l’albero più alto mai avvistato? Un’enciclopedia fotografica che raccoglie più di 1.000 immagini e tantissime curiosità sulla flora dei cinque continenti e sulla sua evoluzione. Un incredibile viaggio alla scoperta di questi preziosi organismi chiamati piante, che rendono possibile la nostra esistenza. 

Fiori e animali con gli origami

Mandala per bambini: Libro da colorare con motivi semplici Mandala

Maria Montessori, un nuovo modello di donna

by

8 marzo; parlare di donne, oggi come ieri, proprio come fece lei…

Io non sono famosa grazie alla mia abilità o alla mia intelligenza, ma per il mio coraggio e la mia indifferenza nei confronti di tutto

Maria Montessori

Maria Montessori è stata la terza donna italiana a conseguire una laurea in medicina. 

La sua tesi, discussa il 10 luglio del 1896, era centrata sul suo “Contributo clinico allo studio delle allucinazioni a contenuto antagonistico”.

La scelta stessa dell’argomento denota da subito una personalità diversa, nuova; quella di una persona che vede oltre e che sa lottare per arrivarci.

Nella sua tesi, la giovanissima M. Montessori, cercava di definire in termini clinici le allucinazioni, aprendo una breccia su un mondo allora oscuro e nascosto: quello della malattia mentale.

Anche da uomo la sua impresa sarebbe stata titanica, ma lei era una donna e correva l’anno 1896.

Parlare di malattia mentale, del lato oscuro della medicina e farlo da donna era davvero qualcosa di inaudito o, quantomeno, di estremamente coraggioso in un contesto storico-sociale che vedeva proprio nella donna un’associazione stretta con la follia.

Nel XIX secolo, infatti si riteneva che i comportamenti folli si originassero nell’apparato riproduttivo femminile e precisamente nell’utero.

Il lavoro, l’impegno, le argomentazioni e il coraggio di Maria Montessori non passarono inosservate; Maria Montessori si laureò con un voto di 105/110 e si trovò catapultata inuma mondo dove non era più solo Maria Montessori, ma un nuovo modello di donna.

Il passaggio fu breve e l’impegno, quello che la contraddistingueva, sempre alto e costante.

Poco tempo dopo Maria partecipò su invito al Congresso sui Diritti delle Donne di Berlino in rappresentanza del suo Paese, l’Italia.

I suoi tre interventi furono incisivi e toccanti e affrontarono lucidamente i problemi delle donne:

il lavoro femminile, il diverso trattamento sul posto di lavoro tra uomini e donne e il diverso trattamento economico:

Parlo in nome di sei milioni di donne italiane che lavorano in fabbrica e nei campi per diciotto ore al giorno, ricevendo la metà dello stipendio riservato agli uomini per svolgere lo stesso lavoro, se non inferiore» 

Coraggio e determinazione erano indubbiamente i suoi caratteri distintivi ed è con coraggio e determinazione che M.Montessori denuncia la condizione femminile del tempo e la condizione educativa cui sono costretti i bambini.

Una denuncia, quella della Montessori, mai fine a se stessa, ma rigorosa e scientificamente supportata, sempre.

Una sensibilità non comune quella che la porta a sviluppare un più che vivo interesse per l’infanzia; un’infanzia violata, costretta, sminuita della sua spiritualità e ostaggio di un mondo rigorosamente adulto.

Il suo lavoro come assistente presso la clinica psichiatrica dell’Università di Roma la vede impegnata nel recupero dei bambini e bambine con problemi psichici e all’elaborazione sempre maggiormente definita del suo credo pedagogico che vede nell’educazione la chiave di volta per  uno sviluppo sano ed equilibrato.

La condizione di vita dei bambini all’interno dei manicomi è qualcosa che sicuramente smuove la parte più profonda del suo animo; animo di medico e di donna.

Una donna, Maria, dalla straordinaria sensibilità.

Visionaria?

Per molti; sicuramente per tutti coloro che rimanevano chiusi nei tanti castelli del pregiudizio, dello stereotipo, dll’indifferenza e dell’assurdità…

Una donna forte, leale, giusta. Una donna costantemente in cammino verso qualcosa che pochi ancora vedevano e che, forse, ancora oggi, molti non vedono…

Forse è per tutto questo o per ancora molto di più che, in occasione di un viaggio negli Stati Uniti nel 1913, il New York Tribune definì Maria Montessori come «la donna più interessante d’Europa». 

Attività in classe

Lettura dell’albo illustrato “Mimosa in fuga” e conversazione guidata sui temi che riguardano la condizione della donna nel mondo; ieri e oggi.

Spunti editoriali:

Montessori, perché no? di Grazia Honegger Fresco

Il volume offre scritti inediti di Maria Montessori, testimonianze di discepoli, amici, studiosi di fenomeni formativi, personaggi di cultura, resoconti di sue iniziative e realizzazioni nei vari luoghi in cui è trascorsa la sua esistenza, documentazioni di scuole montessoriane sparse nel mondo e frequentate da bimbi piccoli e adolescenti. Filo conduttore del libro sono le idee della pedagogista, scandite secondo l’ordine evolutivo dell’individuo, colte e lette nella loro vitalità, presentate nelle variazioni progettuali e istituzionali che hanno suscitato.

Maria Montessori, una storia attuale

Maria Montessori non fu certo una donna comune. Capace di destare le più entusiastiche adesioni e le critiche più malevole, fu oggetto al suo tempo di illazioni, maldicenze, pettegolezzi e, ancor oggi, il suo senso di libertà e le scomode novità del suo pensiero suscitano reazioni contrastanti. Si ripercorrono qui le tappe della sua vita: dagli anni della formazione, segnati dalla difficoltà di essere una delle prime donne medico in Italia, all’esperienza dolorosa della maternità nascosta; dalle lotte femministe, che fondano in lei un nuovo senso di giustizia sociale e una nuova consapevolezza del ruolo della donna, all’impegno a favore dei bambini svantaggiati fino al suo innovativo progetto pedagogico, basato sulla valorizzazione delle risorse e della libertà del bambino.

Mimosa in fuga

La mattina di un 8 marzo la piccola mimosa Mimì decide di scappare: perché è stanca di essere trattata come un regalo e vorrebbe invece essere un simbolo, il simbolo fondamentale della storia del femminismo e delle conquiste delle donne. E proprio in quella fredda mattina, un incontro inaspettato permetterà a Mimì di realizzare il proprio desiderio e di consegnare il suo messaggio più importante a una bambina.

Libere e sovrane, le donne che hanno fatto la costituzione

Un libro dedicato alle ventuno donne «libere e sovrane» che per prime nella storia d’Italia intervennero nelle decisioni politiche sul futuro del paese. Insieme, contribuirono con slancio ed energia a scrivere la nostra Costituzione e a renderla anche la Costituzione delle donne. A oltre settant’anni dall’anniversario del suffragio femminile, il contributo delle donne alla storia della nostra democrazia è ancora poco conosciuto, l’albo raccoglie le biografie delle ventuno Madri costituenti che, assieme ai più celebri «Padri», hanno scritto la Costituzione.

La natura non produce rifiuti; impariamo da lei !

by

“Ci sono ancora troppi pregiudizi, su tale argomento, perché tutti ci siamo fatti volontariamente prigionieri, e abbiamo finito con l’amare la nostra prigione e trasmetterla ai nostri figlioli. La natura si è a poco a poco ristretta, nella nostra concezione, ai fiorellini che vegetano, e agli animali domestici utili per la nostra nutrizione, pei nostri lavori, o per la nostra difesa. Con ciò anche l’anima nostra si è rattrappita…”

Maria Montessori

Molto prima che si parlasse di ambientalismo, di ecosostenibilità, di outdoor education o di scuole nel bosco, Maria Montessori affermava l’assoluta necessità di un’educazione che lasciasse libero il bambino di vivere secondo natura e non che si limitasse soltanto a fargliela conoscere. Vivendo secondo natura non solo si riduce lo stress, si rinforza il sistema immunitario e si favorisce lo sviluppo di una innumerevole serie di competenze pratiche e relazionali, ma si contribuisce al più generale benessere dello stato psicofisico del bambino. E ancor più, gli offriamo la possibilità di imparare dalla natura, scoprendone i segreti e le meraviglie.

Grazie all’osservazione, la natura si svela in modo naturale e in modo altrettanto naturale si fa chiaro che non esistono sistemi di vita isolati e indipendenti ma che, al contrario, la vita si mantiene attraverso plurimi rapporti di interdipendenza e che ogni cosa è straordinariamente intrecciata con tutte le altre.

 Il sentirsi in contatto con la natura ha sicuramente associazioni positive con pratiche e comportamenti legati alla sostenibilità e alla felicità percepita.

É quanto rivela un nuovo studio su Frontiers in Psychology, condotto dalla dott.ssa Laura Berrera-Hernández: più i bambini si percepiscono come connessi alla natura e più tendono ad avere comportamenti sostenibili e mostrano anche maggiori livelli di felicità.

Lo studio suggerisce anche l’esistenza di una stretta relazione tra la connessione con la natura e lo sviluppo di comportamenti cura nei confronti dell’ambiente .

Educare il bambino a vivere secondo natura, vuol dire dunque offrirgli la possibilità di acquisire la comune consapevolezza dell’interrelazione e della dipendenza tra noi stessi e la natura, tra noi stessi e l’intero cosmo, rendendolo in grado di apprezzare e coglierne tutte le sfumature sentendosene pienamente partecipe.

Attività in classe

Impariamo dalla natura: compostiamo i nostri scarti alimentari.

Dalla mensa alla compostiera, dalla cura all’humus; un percorso di conoscenza e scoperta.

Conoscere l’interconnessione tra i nostri scarti e una miriade di forme di vita, tutte interconnesse, in grado di decomporli e restituirli come nuova energia vitale, è sicuramente qualcosa di sorprendente..

Microrganismi e microrganismi, ognuno con il suo compito fondamentale e la natura con il suo piano, quello cosmico.

Spunti editoriali

Il giardinaggio insegnato ai bambini 

Tutte le cose viventi sono collegate tra di loro, e così i fenomeni naturali. Partendo da questa convinzione, già ai primi del Novecento Lucy Latter sostiene che stare a contatto con le piante, la terra e gli animali che la abitano è un’esperienza insostituibile per l’educazione dei bambini, non solo fisica ma anche intellettuale ed emotiva.E che il metodo più efficace per imparare dalla natura, osservando e interiorizzando i suoi cicli vitali, è praticare il giardinaggio fin da piccoli, meglio ancora se a scuola, guidati dai propri maestri. In queste pagine che hanno precorso i tempi, coinvolgenti, dirette e ricche di tante indicazioni pratiche, prende forma il “metodo Latter”, in cui il giardinaggio diventa una vera e propria disciplina totale in cui convergono tutte le altre materie scolastiche, e gli alunni che vi si dedicano crescono con gioia e consapevolezza. 

In giardino e nell’orto con Maria Montessori,

Il libro dedica ad aspetti particolari dell’insegnamento e della pratica montessoriana, con la stessa duplice impostazione: da un lato contestualizzare storicamente ciò che faceva e insegnava la Montessori esattamente un secolo fa, dall’altro lato ricercare chi, a distanza di un secolo, consapevolmente o inconsapevolmente, segue nella pratica i suoi insegnamenti; un libro per parlare dell’approccio dei giovanissimi ad un corretto rapporto con la natura e l’ambiente.

Maria Montessori, l’educazione cosmica e la patata…

by

Non sono il padre e la madre a costruire il figlio, ma è l’uomo ad essere costruito dal bambino: il bambino è il padre dell’uomo, l’anello di congiunzione tra passato e presente; collega i due con la sua presenza e allo stesso tempo costruisce il futuro della società.

Maria Montessori

Maria Montessori aveva la straordinaria capacità di considerare la vita e gli eventi come parte in tutto; un tutto che continua a scorrere e a cambiare e tutti prendiamo parte e siamo parte di questo cambiamento.

Compito dell’educazione è prendersi cura, alimentare e stimolare quell’embrione spirituale che vive in ogni bambino.

Per l’illuminata pedagogista, infatti, non esiste un unico periodo embrionale, ovvero quello prenatale, ma ben due ed entrambi sono indispensabili e necessari per il benessere e lo sviluppo dell’intera umanità.

l’umanità ha due periodi embrionali: uno è prenatale, simile a quello degli animali – e uno è postnatale, esclusivo all’uomo.

(La mente del bambino, M.Montessori)

Se il periodo embrionale prenatale è essenziale per lo lo sviluppo biologico del bambino, quello postnatale è indispensabile per il suo sviluppo psichico.

L’embrione spirituale del bambino è energia vitale propulsiva, sede germinativa di sviluppo in grado di rapportarsi con l’ambiente e con il cosmo secondo un piano che va ben oltre il singolo individuo.

Educazione e formazione rappresentano una fase indispensabile per lo sviluppo del secondo periodo embrionale affinché il bambino possa diventare uomo responsabile e consapevole, forte di tutto ciò che lo contraddistingue sia come singolo che come parte di una comunità ben più ampia.

Educazione e formazione sono l’humus in cui far nascere collegamenti, in cui unire il mondo di oggi a quello di ieri alla costante ricerca di una visione globale che abbracci l’intera evoluzione umana stimolando e generando, lungo l’intero processo, domande, curiosità in un caleidoscopio di infinite combinazioni e possibilità.

Maria Montessori aveva una naturale e carismatica capacità di condurre oltre lo sguardo di chi la seguiva e di farlo senza spiegazioni e senza magistralismi, ma semplicemente stimolando fantasia, creatività, curiosità e immaginazione.

Accadeva ad esempio- come ricorda Mario Montessori jr, nipote di Maria Montessori in “L’educazione come aiuto alla vita“, che sbucciando una patata, Maria si chiedesse ad alta voce in che modo all’inizio l’uomo avesse scoperto cosa si nascondeva al di sotto di quella strana erba con quei fiori così poco accattivanti che spuntava dal terreno .

E poi la domanda, l’innesco…

Che cosa lo aveva spinto a guardare oltre? Quale caso, intuizione o sprizzo di genialità aveva aiutato l’uomo a scoprire che l’enorme valore di quella pianta non risiedeva nella parte che si vedeva, ma se ne stava nascosta e protetta sotto la terra?

Cosa gli aveva fatto capire che quella parte era commestibile e non velenosa?

Ed ecco che il caleidoscopio gira: combinazioni, possibilità, idee, ipotesi…

E poi, aggiungeva, se le patate sono arrivate a noi dal Nuovo Mondo come sono arrivate?

Chi le ha coltivate… poche, tante, dove, come…?

Altro giro di caleidoscopio; altri milioni di possibilità; viaggi, esplorazioni, mari e terre …

Tutto sbucciando una patata…sapientemente sbucciando una patata, sì perché mentre le mani erano intente all’opera, le menti intorno si alzavano ad un livello più alto di pensiero, senza però staccarsi dalla realtà, dalla patata che veniva sbucciata, dalla quotidianità, dal gesto, da quello che era e da quello che è.

Un continuum, appunto.

Attività in classe

La natura rappresenta il tutto e l’armonia, e dal tutto si deve partire, attraverso le parti, per parlare, discutere, incuriosire, fare, osservare e scoprire; per generare empatia, amore, rispetto e cura verso tutto ciò che ci circonda.

Oggi più che mai è necessario fare alfabetizzazione naturale, riconnettersi alla natura perché il bambino, la natura, ha bisogno di osservarla, toccarla e prendersene personalmente cura, giorno dopo giorno e non semplicemente conoscerla…

Kit semi di ortaggi: 12 varietà di semi da piantare per giardino, balcone o mini serra – sementi per orto di peperone, lattuga, zucchina, ravanello, cetriolo, pomodoro e altre verdure da OwnGrown

Set Semi di Girasole: 6 Varietà di semi di girasole da piantare – Semi Girasole da Seminare – Semi Fiori Alti – Set Regalo OwnGrown

Evelure Set Attrezzi da Giardinaggio per Bambini, Set Attrezzi da Giardino 6 Pezzi per Bambini con Annaffiatoio, Guanti da Giardinaggio, Pala, Rastrello, Cazzuola (Grid)

Mi metterò una maschera per….

by

Giocare è una cosa seria!

I bambini di oggi sono gli adulti di domani

aiutiamoli a crescere liberi da stereotipi

aiutiamoli a sviluppare tutti i sensi

aiutiamoli a diventare più sensibili.

Un bambino creativo è un bambino felice!

Bruno Munari

Bruno Munari

Poesia, parole, musica e fantasia in una giornata dedicata ad un ricco laboratorio creativo, per mettersi in gioco e dare forma a pensieri, parole e sogni; un’occasione in più per sperimentare, sviluppare, fruire e rielaborare i diversi linguaggi e modi di comunicare.

Libri di Munari da non perdere:

Alfabetiere, Fantasia ,Disegnare un albero

Disegnare un albero
Alfabetiere
Fantasia

Carnevale,
ogni scherzo vale.

Mi metterò una maschera
da Pulcinella
e dirò che ho inventato
la mozzarella.

Mi metterò una maschera
da Pantalone,
dirò che ogni mio sternuto
vale un milione.

Mi metterò una maschera
da pagliaccio,
per far credere a tutti
che il sole è di ghiaccio.

Mi metterò una maschera
da imperatore,
avrò un impero
per un paio d’ore:

per volere mio dovranno
levarsi la maschera
quelli che la portano
ogni giorno dell’anno…

E sarà il Carnevale
più divertente
vedrer la faccia vera
di tanta gente.

Gianni Rodari

Attività in classe

Lettura e analisi della poesia e realizzazione della maschera con materiale di recupero e tanta fantasia.

Si può parlare di uomini anche parlando di gatti-la filosofia della fantasia di G.Rodari

by

Nel 1970, Gianni Rodari ricevette il premio Andersen.

Nell’occasione Rodari si fece autore di uno splendido messaggio che racchiude tutta la filosofia del suo pensiero in modo davvero magistrale

Si può parlare degli uomini anche parlando di gatti e si può parlare di cose serie e importanti anche raccontando fiabe allegre. Facciamo il caso del signor Isacco Newton. Ora una volta, se è vero quello che raccontano, stava seduto sotto un albero di mele e gli cadde una mela in testa. Un altro al suo posto, avrebbe detto quattro parole poco gentili e si sarebbe cercato un altro albero per stare all’ombra. Invece il signor Newton comincia a domandarsi: e perché quella mela è caduta all’ingiù? Come mai non è volata all’insù? Come mai non è caduta a destra o a sinistra, ma proprio in basso? Quale forza misteriosa l’attira in basso? Occorre una grande fantasia, una forte immaginazione per essere un vero scienziato, per immaginare cose che non esistono ancora e scoprirle, per immaginare un mondo migliore di quello in cui viviamo e mettersi a lavorare per costruirlo”.

E allora parole, parole e parole.

Parole per giocare, inventare e divertirsi.

Parole per immaginare quello che non c’ è.

Ma anche parole per riflettere sui grandi temi importanti in un modo diverso, senza patetismi o giri di parole; un modo schietto, semplice, naturale.

Un modo che sa arrivare con la stessa efficacia a grandi e piccini raccontano sì la realtà di tutti i giorni fatta di persone e di mestieri- pompieri, portinaie, stagnini, bidelli, ferrovieri, vigili urbani- ma anche di figure assolutamente fantastiche in uno scorrere infinito, dall’omino di neve al cappello senza testa, dal paese degli uomini di burro, all’omino della pioggia e a quello dei sogni …

Tutti lì, tutti insieme per dare parola a silenziose denunce e taciute ingiustizie non solo con sorridente umorismo, ma con uno sguardo capace di andare oltre e immaginare un mondo migliore…

La lettura de “La grammatica della fantasia” è sicuramente il punto di partenza per una scrittura fantastica, immaginifica e personale.

Allo stesso modo, irrinunciabile è la lettura delle Favole al telefono che scatena sorrisi proprio per quella straordinaria capacità di parlare di mondi fantastici riferendosi a quello reale…

Attività in classe

In questi giorni di Carnevale come rinunciare a parlare di libertà grazie alla storia di Pulcinella in fuga?

Un gioco dell’oca per imparare divertendosi

by

Il bambino impara giocando da quando nasce […] restituiamo ai bambini il piacere di scoprire -giocando- concetti scientifici e abilità tecniche che li aiutino ad ampliare la loro cultura
Mario Lodi

Un gioco dell’oca da fare da solo o in compagnia; un gioco per divertirsi e per imparare.

Ad ogni tiro di dado, la pedina si sposta sul tabellone dove in ogni casella c’è un quesito matematico da risolvere.

Carta, penna e tavola di controllo.

Verificato il risultato, si può procedere con un altro tiro, altrimenti si retrocede di una casella.

A fine percorso si conquista la casella di arrivo.

Ci sono due versioni di gioco dell’oca; la prima con numeri decimali e frazioni, la seconda senza.

L’attività si arricchisce anche di un quiz geometrico in cui i bambini sono chiamati a disegnare, calcolare, misurare e motivare …

Materiale stampabile

Mathematicus- il gioco della matematica; gioco da tavolo con 400 carte con 1600 domande di 4 livelli differenti;

Educare al gusto musicale; Il Carnevale degli animali-Camille Saint-Saens

by

La musica può toccarci in un modo che nient’altro può fare. Non possiamo fare un regalo migliore ai bambini se non quello di aprire loro la porta

Maria Montessori

Il potere educativo risiede nell’ambiente: sperimentare, osservare, confrontarsi e scoprire.

Un’educazione che si prende cura della persona nel suo essere non può prescindere da un’ambiente che diventa humus, energia vitale e sperimentale tale da

procurare ai bambini un vero benessere e divenire una promessa di luce e di speranza per il futuro dell’umanità

(M.Montessori)

Molto e troppo spesso la musica è stata, e tuttora viene lasciata, più o meno in disparte; come qualcosa di “non necessario”, un “più” di cui la scuola può fare a meno per lasciare spazio alle tante cose da fare.

Maria Montessori, al contrario, affermava che lo studio della musica non è e non deve essere relegato solo a chi “fa musica”, ma deve essere rivolto a tutti perché la musica è di tutti; anche di chi la ascolta. (L’autoeducazione, M.Montesssori)

Tralasciarne l’educazione e non prendersi cura del gusto musicale genera una collettività sensibile inminor misura, non solo verso la musica, ma verso tutto ciò che è espressione e comunicazione. 

Un po’ come se la musica fosse il fil rouge della comunicazione umana; quello stesso fil rouge che ha da sempre accomunato i popoli di tutto il mondo al di là e al di sopra di ogni differenza e particolarità.

Ripetere incessantemente un’azione, un’esercizio ( anche di ascolto) con energia e pazienza permette di acquisire una strategia per raggiungere un obiettivo indipendentemente dalla tipologia dell’obiettivo prefissato: poco importa che sia musicale o matematico ; fissata la meta, si rinforzano impegno e costanza e si accresce la capacità di raggiungerla .

Maria Montessori, in più di un’occasione ha rimarcato l’esigenza e la necessità di offrire a tutti i bambini e a tutte le bambine una formazione musicale: la mancata educazione al gusto musicale genererebbe secondo individui con minor sensibilità empatia ed emotiva, non solo verso la musica, ma verso tutto ciò che è espressione e comunicazione.

M. Montessori insieme ad Anna Maria Maccheroni ha elaborato e sperimentato materiali e tecniche sia per l’educazione musicale in senso stretto che utili ad affinare la percezione dell’udito:  cilindri dei rumori finalizzati al riconoscimento dell’intensità e i campanelli per il riconoscimento dell’altezza dei suoni. A cilindri e campanelli si associano  tre pentagrammi con i relativi dischetti delle note per i relativi esercizi di posizionamento delle note sul rigo musicale. 

Attività in classe

Camille Saint-Saëns e il carnevale degli animali

Il carnevale degli animali è un’opera buffa e irriverente, composta da Camille Saint-Saëns per le festività d’un mardì gras da celebrare con gli amici.

L’opera è composto da 14 brani ognuno dedicato ad un animale; ogni brano rappresenta una sorta di ritratto e di caricatura sapientemente espressa con il linguaggio musicale.

Il primo brano, ad esempio, introduce il leone, il re della foresta: il ritmo di marcia ne annuncia l’arrivo fiero e regale.

I brani si susseguono insieme ai personaggi rappresentati fino al  Finale, un rondò molto allegro che conclude in modo festoso e trionfale il carnevale degli animali, facendoli sfilare tutti insieme come potrebbe accadere in un circo.

In download una scheda sul compositore con attività.

L’ascolto ( Il carnevale degli animali; link per l’ascolto) fatto insieme dell’opera non solo dedica cura all’educazione del gusto musicale , ma si apre a riflessioni e confronti, anche emozionali, all’interno del gruppo.

Problemi e comprensione del testo

by

E se per risolvere un problema dovessimo prima ricomporlo?

Ricostruire un problema partendo dall’analisi delle sue parti fondamentali, testo e domanda, presuppone un’attenta riflessione linguistica necessaria e funzionale alla risoluzione.

Nello sviluppo dell’attività proposta, è proprio attraverso questa riflessione che si arriva alla scelta della domanda logicamente possibile e quindi alla ricomposizione del puzzle.

Spesso la difficoltà nella risoluzione dei problemi aritmetici è prettamente linguistica e non matematica e una formulazione linguistica complessa finisce per precludere la strada a bambini con buone potenzialità matematiche: la corretta decodifica linguistica si antepone e si sovrappone al problema matematico stesso.

Ogni asserzione matematica è fatta di aspetti semantici e sintattici, di dati linguistici espliciti e impliciti la cui corretta decodifica risulta determinante nella risoluzione del problema.
Ricomporre un puzzle di problemi riflettendo mano a mano su testi e domande e sulle loro possibili relazioni, porta a sviluppare competenze specifiche di decodificazione linguistica del testo verbale e a padroneggiare indicatori logici e  parole chiave per la corretta interpretazione del testo e la successiva risoluzione del problema. 

Attività in classe

l materiale comprende quattro problemi suddivisi in testo e domanda.

L’attività prevede la ricomposizione dei problemi analizzando i testi e le domande possibili.

Solo dopo la comprensione linguistica, si passa alla fase risolutiva.

Guernica, l’orrore della guerra in un quadro-Pablo Picasso

by

Guernica

«Ha fatto lei questo orrore?»

«No, è opera vostra.»

rispose Pablo Picasso a una guardia tedesca in visita al suo studio

Guernica,1937

Un quadro per raccontare la guerra, per raccontarla senza parole, ma in un modo estremamente efficace tanto da spingere l’occhio a scrutare e la mente a riflettere ed elaborare.

Un grande quadro per denunciare con incredibile forza “narrativa” tutto l’orrore e la barbarie della guerra che tutto distrugge .

Un quadro che va oltre il momento storico che rappresenta e si fa messaggio universale perché ogni uomo faccia appello alla propria intelligenza e alla propria coscienza per riacquistare quel senso etico e quella bontà d’animo in grado di segnare una rotta diversa per l’intera umanità.

Attività in classe

Un viaggio nella vita del pittore spagnolo per conoscerne il carattere, le idee e la creatività.

Dall’ascolto dell’audiolibro illustrato di “Pablito ,la storia del piccolo Picasso” alla presentazione di tanti materiali per conoscerne la vita e i periodi artistici in cui convenzionalmente è stata suddivisa la sua vena artistica.

Molti sono i libri che possono arricchire la classe per creare il clima, la suggestione e la curiosità: Pablo Picasso di J Kent, Picasso di Patricia Crete, Il bambino che morse Picasso di Antony Penrose…

E poi raccontare aneddoti e curiosità, come l’accusa di furto della Gioconda; osservare, descrivere scoprirne le opere una dopo l’altra alla ricerca di particolari e interpretazioni nel rispetto dil punto di vista di tutti fino alla rielaborazione individuale di Guernica per denunciare, oggi come allora, la guerra.

E poi…come non lasciarsi suggestionare con il fascino del periodo africano e realizzare maschere di ogni tipo?

Dal materiale concreto al concetto di lunghezza e misura

by

perché la mente è meno democratica delle mani

Emma Castelnuovo

Dare voce e forma alla geometria perché possa essere vista come reale intorno a noi in un tripudio di forme, assemblamenti, colori…

Quadrati, triangoli e trapezi non disegnati sul quaderno ma costruiti, realizzati con le mani e poi ricercati, ritrovati e, finalmente, riconosciuti tra gli oggetti che usiamo e vediamo ogni giorno.

Rendere visibile la geometria attraverso l’utilizzo del materiale concreto permette a bambini e bambine di creare un collegamento diretto tra mani e cervello.

Attraverso, prove, movimenti e traslazioni il materiale favorisce in modo naturale e spontaneo l’emergere di domande e poi, alla ricerca di nuove risposte, spinge verso nuove prove, movimenti e traslazioni in un circolo virtuoso che porta a livelli cognitivi via via più ricchi e definiti dei precedenti.

Costruire le figure piane assemblandone i lati secondo le definizioni date per poi smontarle di nuovo ponendone i lati in successione uno dopo l’altro è un’esperienza tutt’altro che banale.

I lati, allineati uno dopo l’altro, svelano in modo spontaneo il concetto di lunghezza e il perimetro diventa qualcosa di visibile, tangibile e sperimentabile.

Attività in classe

Sperimentazioni con il materiale concreto, autorealizzato o acquistato; costruzione individuale delle figure, riflessione su lati e angoli, riconoscimento oggettivo della definizione che delineano in modo inequivocabile le caratteristiche di ogni figura.

Allargare poi la visuale alla ricerca di lunghezze e superfici.

Come misurarle rendendone visibile il processo?

Basta solo utilizzare le mani….

Alla scoperta dei numeri romani con il materiale concreto

by

Conoscere  un oggetto un evento, non è semplicemente guardarlo e farsene una copia mentale, o un’immagine. Conoscere un oggetto è agire su lui. Sapere è cambiare, trasformare l’oggetto e capire il processo di questa trasformazione”

Jean Piaget

La necessità di contare ha accumunato popoli e civiltà antichissime dando vita a modalità e tecniche diverse che via via si sono fatte più articolate e complesse.

Il concetto di bisogno e necessità sta alla base della matematica.

Sumeri, Babilonesi, Egizi, Romani…

Tutti il solito bisogno di contare, registrare, ricordare, capire…

Attraverso la lettura del piccolo libro scaricabile in download su “La storia del numero“, i bambini possono ripercorrere a ritroso questo cammino e sperimentarne le modalità presentate.

Per sperimentare i numeri romani è importantissimo che i bambini abbiano un materiale concreto per scomporre e comporre i numeri.

In alternativa ai numeri di legno che si possono trovare in commercio, possono essere utilizzate le tessere (sempre scaricabili) plastificate o incollate su supporti di cartone.

Con una semplice tavola di controllo i bambini potranno lavorare in autonomia e divertirsi a fare le operazioni proprio come gli antichi romani.

Storia del numero-libretto stampabile

L’origine delle cose

by

Un viaggio nel tempo alla ricerca delle origini del Carnevale

Ieri i Saturnali, oggi il Carnevale

In comune, la voglia e il desiderio di stravolgere la realtà e di trasformarci in quello che non siamo, fosse anche per qualche ora soltanto.

Un viaggio indietro nel tempo e poi, di maschera in maschera, di regione in regione, alla scoperta del nostro Paese

Attività in classe

Presentazione del piccolo libro sulle origini del Carnevale.

Dai Saturnali al Carnevale di oggi fino alla scoperta delle nostre maschere regionali.

Atalante alla mano, l’attività sul Carnevale si arricchisce di spunti e attività assolutamente personali.