Non ho particolari talenti sono soltanto appassionatamente curioso”

É una famosa frase di Albert Einstein che può portarci  a riflettere sulla parola “curiosità”.

Tutti ne conosciamo il significato più comune, ovvero la voglia di accrescere il proprio sapere o la propria esperienza con piacere e volontà.

Dietro la parola c’è però ancora molto di più.

Parola di derivazione latina, rimanda alla cura e alla sollecitudine con cui il soggetto ricerca e persegue le proprie passioni.

la curiosità riempie occhi, cuore e mente di energia e spinge ognuno di noi verso ciò ci riempie di senso.

La curiosità è ricerca, è stimolo, è voglia, sollecitudine e cura.

E M.Montessori non poteva non rimarcarne la necessità.

Compito dell’insegnante e dell’adulto è non spengere quella “fiammella “, ma anzi proteggerla con entrambe le mani, e farla crescere.

"Il bambino non è un vaso da riempire, ma una sorgente da lasciar sgorgare”M.Montessori

Per stimolare i bambini a leggere e a scrivere con piacere è importante seguirne interessi e passioni.

Proposte di attività nate dall’esigenza di rispondere a particolari richieste e curiosità.

Tali proposte non sono mai fini a sé stesse, rappresentano, se mai, un inizio, l’avvio ad una prima esplorazione.

E quello che ne segue è solo merito della curiosità di ogni bambino ogni singolo bambino.