Per aiutare un bambino, dobbiamo fornirgli un ambiente 

che gli consenta di svilupparsi liberamente”

Maria Montessori

Dopo aver lavorato con il materiale concreto alla scoperta delle aree di rettangoli, triangoli, parallelogrammi e trapezi, i bambini cominciano a lavorare in modo autonomo con giochi e attività non solo per continuare la riflessione iniziata, ma anche per memorizzare le formule e prendere dimestichezza con le procedure.

A questo scopo possono essere proposte attività di associazione tra figure e formule che va oltre la presentazione di una scheda o il rimando ad un cartellone.

Il gioco delle aree e delle formule risponde proprio a questo scopo; prendere in mano un cartellino con una formula, leggerla ed associarla ad una di più figure date, significa riflettere nuovamente sulla figura, ritornare con la mente all’esperienza concreta, ricordare, rielaborare e, finalmente, associare.

La collaborazione tra mano e mente permette dunque una cognitivizzazione di quanto si va facendo con la mano. Il legame tra mano e mente, punto imprescindibile della pedagogia montessoriana, è molto stretto: l’una tocca e l’altra impara in un perfetto rapporto sinergico e nello stesso tempo armonico.

Il tangram

Nella stessa ottica pedagogica, rientra a pieno titolo anche il gioco del Tangram, il cui utilizzo facilita la riflessione geometrica grazie alla piacevole esperienza concreta che la accompagna.

Il Tangram può essere introdotto attraverso la lettura della leggenda cinese che accompagna la storia delle sua origine e successivamente utilizzato per esplorarne le figure e le forme che possono nascere dalle diverse combinazioni, proprio come fa il ragazzo della leggenda.

Il tangram può anche essere facilmente realizzato dai bambini con cartoncino rigido e conservato per attività e giochi individuali.

Oltre alla leggenda, è possibile scaricare anche il modello per la realizzazione autonoma del Tangram.

Attività in classe

Il tangram: dalla presentazione della leggenda alla costruzione del gioco.

Il Tangram è un antico gioco cinese composto da sette pezzi chiamati “tans”, che possono essere combinati per formare una varietà infinita di figure.

Il Tangram ha origini affascinanti nella Cina del XIX secolo, ma ha viaggiato attraverso il tempo e lo spazio per diventare un gioco amato in tutto il mondo.

La parola “Tangram” deriva dall’espressione cinese “qi qiao ban,” che significa “la lavagna dei sette tans.”

Descrizione del Gioco: Il Tangram è composto da sette pezzi geometrici, chiamati tans, che possono essere combinati per creare forme diverse, tra cui animali, figure umane, lettere e molto altro. I tans sono un quadrato (1), un parallelogramma più grande (2), un parallelogramma più piccolo (3), e quattro triangoli di diverse dimensioni (4, 5, 6, 7).

Obiettivo del Gioco: L’obiettivo del Tangram è utilizzare tutti e sette i pezzi per ricreare una figura data senza sovrapposizioni. Ciò richiede pensiero spaziale, abilità geometriche e un pizzico di creatività.

Regole del Tangram:

  1. Tutti i sette pezzi devono essere utilizzati.
  2. I pezzi non possono sovrapporsi.
  3. I pezzi possono essere ruotati, o capovolti , ma devono rimanere all’interno del perimetro della figura data.

Il Tangram non è solo un gioco divertente, ma offre anche numerosi benefici educativi: aiuta a sviluppare le abilità spaziali, la risoluzione dei problemi, i concetti geometrici e la creatività.

Spunti editoriali e non solo

L’intelligenza delle mani 

La scoperta del bambino

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