Maria Montessori e Don Milani, due menti straordinarie; diversi i luoghi, diversi i tempi; una l’idea di fondo: l’educazione come punto di partenza per la costruzione di un’umanità più giusta e responsabile.

Un uomo e una donna che hanno speso la loro vita per l’educazione partendo proprio da quei bambini che la società e la scuola lasciavano da parte.

A volte mi piace pensare a come sarebbe stato il loro incontro, su cosa si sarebbero confrontati e a cosa avrebbe portato una loro possibile collaborazione…

Entrambi decisero di partire proprio da quei bambini lasciati a loro stessi e “scartati” dal mondo dell’educazione e dell’istruzione; decisero che non li avrebbero educati con la coercizione o la spersonalizzazione, ma che li avrebbero educati in un clima di libertà e rispetto, restituendo loro dignità e tempo.

Entrambi non avevano ricette preconfezionate cui dar forza, il loro unico punto fermo era la persona e proprio intorno alla persona girava tutta la loro cura e la loro dedizione.

Loro comune obiettivo era educare e fornire a tutti gli strumenti per costruire e sviluppare una mentalità critica dando spazio alla libera creatività di ognuno, valorizzandola e rinforzandola costruendo passo dopo passo non solo apprendimenti, ma persone.

Valorizzare le individualità dunque per permettere ai bambini di credere nelle loro personali capacità rendendoli non solo idealmente propositivi, ma anche attivi e concreti sperimentatori; valorizzare le individualità per dare possibilità e fiducia; valorizzare le individualità per riconoscere ognuno come persona in grado di costruire il proprio percorso di crescita e sviluppo .

Crescere in un ambiente che valorizza l’individualità di ognuno, significa anche avviare allo spontaneo riconoscimento delle diversità e delle particolarità altrui nella comune valorizzazione di quel potenziale umano che ci caratterizza.

Un obiettivo, quello di M.Montessori e di Don L. Milani che non può stare chiuso tra le mura della scuola; un obiettivo che, grazie ai bambini, trasuda dai muri, scende nelle vie e riempie le piazze, i mari e i fiumi popolando l’umanità di persone capaci governare in modo maturo, giusto e responsabile quello stesso mondo che abiteranno.

Spunti editoriali

Lettera a una professoressa

Pedagogia degli oppressi 

Formazione dell’uomo. L’eredità pedagogica di Maria Montessori

Educare alla libertà