La scuola del cambiamento…
Ma cosa e come cambiare?
Forse basterebbe iniziare a riflettere sul tempo, sulla velocità, sulle richieste…
La scuola segue l’andamento della società e corre corre a rischio di perdere molti per strada…
Tutto si è fatto concitato e insegnanti e bambini rincorrono quotidianamente traguardi ed obiettivi in un fare che lascia poco spazio alla singola persona, ai suoi ritmi, ai suoi tempi, ai suoi personali importantissimi e fondamentali spazi di riflessione.
Forse il vero cambiamento è quello che mira ad una pedagogia più lenta, una pedagogia che metta davvero al davvero al centro il bambino rispettandone ritmi, emozioni e interessi .
Una pedagogia che sappia lasciare spazi all’ascolto, alla partecipazione, all’autonomia di lavoro; una guida, non un “addestramento”, forse solo così si riuscirebbe finalmente a coniugare il benessere di ogni singolo allievo alla gioia e alla voglia di imparare.
Un elogio bellissimo alla lentezza è quello fatto da Sabrina Giarratana con la sua filastrocca adatta anche ai più picccoli.
Filastrocca della lentezza
Io vado lento, io vado piano
Chi corre sempre non va lontano
Il mondo è pieno di cose lente
Chi corre sempre poi non le sente
Guarda che bello questo universo
Se corri sempre te lo sei perso
Senti che bella questa carezza
Non ci sarebbe senza lentezza
Rallenta un poco, rallenta ancora
Cosa succede se perdi un’ora?
Materiali stampabili