Gianni Rodari

La testa del chiodo-Gianni Rodari

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Spesso mi capita che frasi di libri amati, rime e poesie mi ritornino alla mente in modo improvviso.

E sono sempre quelle giuste.

Spesso, addirittura, la solita frase o la solita poesia mi sono venute in soccorso in momenti diversi della vita; solite parole, diverse le sollecitazioni, diversi gli spunti, diverse le riflessioni…

Un po’ come ritrovarsi con qualcuno che ci conosce meglio di quanto pensiamo di conoscere noi stessi e che sa metterci in bocca parole che non eravamo ancora pronti a dire.

Sempre qualcosa di giusto, azzeccato e perfetto.

Oggi, per esempio…

La testa del chiodo

La palma della mano

i datteri non fa,

sulla pianta del piede

chi si arrampicherà?

Non porta scarpe il tavolo,

su quattro piedi sta:

il treno non scodinzola

ma la coda ce l’ha.

Anche il chiodo ha una testa,

però non ci ragiona:

la stessa cosa capita

a più d’una persona.

 Gianni Rodari

Montessori e Rodari- lettura e fantasia

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Chi non si è lasciato trascinare dai racconti di Rodari, chi non ha immaginato altre storie possibili inseguendo le sue, e chi , sempre grazie a lui, non ha iniziato a giocare con le parole…

La scuola, per Gianni Rodari, esattamente come per Maria Montessori, rappresenta il mondo nella sua essenza più vera.

Quello della scuola, infatti, non è certo un mondo isolato; è vita nuova che pulsa e che spalanca le sue porte alla scoperta di quel tutto cosmico di cui è parte.

Bambini e bambine di oggi sono  i futuri uomini e le future donne di domani.

E nelle loro mani è il mondo.

Rodari e Montessori si muovono, seppur in tempi molto lontani tra di loro, su un’ unica linea, quella che vede il bambino al centro dell’intero percorso educativo .

La loro comune consapevolezza è che il futuro possa costruirsi solo sul bambino e che nell’educazione risieda la speranza e la responsabilità dell’intero mondo adulto per costruirne uno migliore. 

Mettere il mondo nelle mani dei bambini, con il loro ingegno e la loro forza creatrice, anche e soprattutto, quella immaginativa e fantastica, rappresenta il primo passo verso la costruzione di un futuro migliore.

Scuola è fare, provare e costruire insieme.

Scuola è porsi domande, riflettere e ipotizzare .

Scuola è confrontarsi, leggere e ascoltare.

Leggere per conoscere e scoprire.

Montessori e Rodari ancora una volta si incontrano parlando di lettura; ne riconoscono l’indiscussa importanza per ogni percorso di apprendimento e si ritrovano ancora sulla solita linea quando ne definiscono la “necessità” e le modalità.

La lettura si fa necessaria quando rappresenta la risposta ai bisogni del bambino; che sia un bisogno di scoperta, di curiosità, di gioco o di immaginazione, poco importa; è una necessità.

La lettura si riempie di senso solo se voluta e desiderata, mai se imposta.

Quella della lettura può e deve essere solo una proposta. 

Dapprima la lettura sarà voce: voce di mamma, papà nonni, maestri … 

Successivamente si contestualizzerà e sarà voce propria che risuona nella mente e che risponderà in modo sempre più preciso alla sete di conoscenza, di scoperta, di sapere e di fantasia…

La passione per la lettura, come tutte le passioni, non nasce da un dovere, ma da un piacere, qualsiasi esso sia.

Proposta di attività

https://100giannirodari.com/wp-content/uploads/2019/12/Attività-didattiche-Rodari-Bordiglioni.pdf

-Alice cascherina lettura

-Attività di riordino delle sequenze con tavola di controllo