Gianni Rodari e la Shoah
Riprendiamo in mano il volume in cui sono raccolti i disegni e le poesie dei bimbi ebrei che hanno vissuto a Terezin.
Sfogliamo quelle pagine in cui colori freschi e violenti, linee ingenue ed estrose disegnano una storia incredibile: la storia di bambini che crebbero in una prigione e che ci videro anche cose che gli adulti ormai non vedevano più, i fiori, le farfalle, i prati o vi sognarono impossibili viaggi, straordinarie avventure con i principi e le principesse delle favole. 
In quei disegni non trovate mai l’orco, la strega, gli esseri in cui il bambino concentra ogni idea di malvagità, di paura, di crudeltà. 
Il male, essi, lo avevano sotto gli occhi: il sudiciume spaventoso dei dormitori e delle infermerie, lo squallore delle fosse comuni, i treni che arrivavano e ripartivano con il loro terribile carico. 
Pare che le loro matite abbiano lavorato febbrilmente, ostinatamente, soltanto per salvare da quell’inferno, qualche segno della bellezza della vita. 
Non possiamo dimenticare quella guerra, quel che ci è costata, la Resistenza da cui siamo rinati. Il mondo cammina, va avanti, è vero: l’uomo arriva nel cosmo, compie imprese miracolose. Ma il tempo non cammina in una sola direzione: Yuri Gagarin è salito molto in alto ma c’è anche chi lavora per trascinarci indietro e in basso. Non dimentichiamo. 
maggio 1961, articolo su Noi Donne,Gianni Rodari

Uscire dall’aula per scoprire la propria città giorno dopo giorno.

Ognuna un libro aperto con mille storie da raccontare.

Tante tracce per ogni storia. Più evidenti o nascoste, ma sempre lì, pronte a richiamare alla memoria anche le cose e i fatti più lontani…

Un percorso all’interno della città, non solo per vivere e conoscere il proprio territorio, ma anche per costruire e conservare memoria.

Lapidi, pietre e soglie di inciampo; porte e finestre che si aprono anche sulle pagine più tristi della nostra storia.

Adattamento dell’articolo di Gianni Rodari sui bambini di Terezin con una poesia di Anne Frank; spunti di riflessione e di attività

Giornata della memoria; ricordare per costruire

Un libro che si presta non solo alla lettura e alla narrazione narrazione, ma anche alla rielaborazione collettiva o individuale

Immaginare un mondo in cui l’amicizia, la tolleranza e l’amore siano messi alla prova.

Immaginare persone reali, grandi o piccole che nonostante le difficoltà, le discriminazioni e le crudeltà subite, abbiano saputo mostrare una forza e un coraggio straordinari, tanto straordinari da non poter essere dimenticati.

Immaginare di viaggiare indietro nel tempo e di incontrare realmente alcune di quelle persone che hanno affrontato sfide impossibili.

Le storie raccolte sono tutte realmente accadute.

Ogni storia è come un pezzo di un puzzle che, una volta completato, saprà parlare di gentilezza e resilienza, di amore efratellanza, di forza e speranza, ma soprattutto saprà dire quanto ognuno di noi, anche con un solo gesto,

possa sempre fare la differenza.