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Contare tutti: accogliere con la matematica e la forza delle differenze

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La differenza non è una sottrazione. È un’aggiunta, è quello che rende possibile la meraviglia.”
— Rita Levi-Montalcini

C’è una matematica che si misura in centimetri, in righe e colonne.
E poi ce n’è un’altra, più sottile e preziosa, che si misura nei passi che si fanno per avvicinarsi.
Nei gesti che costruiscono relazione.
Nelle mani che imparano a contare per comprendere, non per dividere.

🌀 Oltre le regole

All’inizio dell’anno scolastico si parla spesso di regole: da definire, da condividere, da scrivere, da appendere…
Ma forse i comportamenti più autentici non nascono dalle regole, quanto dalla costruzione di qualcosa di più profondo.

Nascono dal sentirsi parte.
Dal sapere di essere visti, ascoltati, contati.

Un bambino che si sente riconosciuto non ha bisogno di regole per rispettare, perché riconosce a sua volta.
Un gruppo che costruisce insieme il senso dello stare insieme non ha bisogno di confini, perché ha già un centro comune.

Un bambino che si sente visto, nominato, riconosciuto per ciò che è,
non ha bisogno di regole per rispettare, perché ha sperimentato il rispetto su di sé.
Non segue per obbligo, ma per naturale risonanza interiore.
È attraverso l’esperienza vissuta che nasce la responsabilità autentica.

Un gruppo che costruisce insieme il senso dello stare insieme,
che si è misurato non in centimetri, ma in ascolto,
non ha bisogno di confini rigidi, perché ha già un centro condiviso: uno spazio interiore ed esterno in cui ognuno si sente parte, e quindi partecipa.

🔷 Matematica delle relazioni

Anche la matematica può abitare questo spazio.
Non come sistema che ordina dall’esterno,
ma come linguaggio che connette, svela legami, rivela strutture vive.

Quando contiamo non per separare ma per comprendere,
quando misuriamo non per uniformare ma per osservare,
quando costruiamo figure, insiemi, relazioni…stiamo offrendo strumenti per leggere il mondo in modo profondo, vero, umano.

È la matematica delle relazioni:
quella che insegna che ogni elemento ha senso se è in relazione con gli altri.
Che la bellezza di una figura non sta nella sua perfezione,
ma nella coerenza armonica tra le sue parti.
E che, proprio come nella vita, le differenze non disturbano l’insieme, ma lo rendono possibile.

🌈 Una piccola storia da cui partire

Per costruire tutto questo serve tempo, ascolto, bellezza.
Ma basta anche una storia, un gesto, una domanda giusta.

👉 Da qui nasce “Il Paese dei Puntini”, un racconto semplice ma pieno di possibilità:
Una storia di differenze, colori, forme. Di chi non trova posto, e di chi prova a costruirne uno nuovo.

Scopri una piccola anteprima del percorso Il Paese dei Puntini:
una storia delicata e simbolica per parlare di accoglienza, differenze e appartenenza… con la matematica.

Nel file troverai:
🔹 una versione breve della storia
🔹 domande di comprensione e riflessione
🔹 una proposta creativa per disegnare il proprio “puntino”

Perfetto per iniziare l’anno con ascolto, relazione e meraviglia.

🎒 Da portare in classe

  • Leggete insieme il brano
  • Chiedete: “Ti è mai capitato di non sentirti contato?”
  • Lasciate che la storia apra parole, immagini, legami
  • Scoprirete che da un puntino si può partire per creare mondi condivisi

Cominciare bene l’anno non significa solo organizzarsi.
Significa costruire uno spazio dove ciascuno può esistere interamente, sentirsi accolto e necessario.

E sì, la matematica può accompagnarci anche lì.
Non per contare separati, ma per costruire insieme.

🌿 Conclusione

Accogliere non è solo un gesto iniziale.
È un atteggiamento continuo, che si coltiva ogni giorno, nei piccoli gesti e nelle grandi scelte educative.

Insegnare a contare non significa solo insegnare numeri:
significa mostrare a ogni bambino che lui conta, che ha un posto, e che il suo essere unico contribuisce all’armonia del tutto.

Quando l’inclusione passa attraverso la matematica,
quando il racconto diventa spazio per riflettere,
quando le forme, i colori e i valori si incontrano…
nasce un’educazione che tocca davvero.

E allora sì, possiamo partire.
Non solo con registri e orari,
ma con un percorso che mette al centro ogni bambino,
che crea legami,
e che ci ricorda, ogni giorno, che
“contare tutti” è il primo gesto per costruire una comunità che educa.

Il Paese dei Puntini”

L’inizio dell’anno scolastico è un tempo prezioso: uno spazio di incontro, scoperta e costruzione di legami. In questi primi giorni, non si tratta solo di “iniziare a fare scuola”, ma di creare un gruppostabilire relazionidare valore a ogni voce.

E se tutto questo potesse accadere anche attraverso la matematica?
“Il Paese dei Puntini” è molto più di una storia: è un piccolo mondo dove ogni differenza conta,

ogni forma ha un posto e ogni colore racconta un’emozione.

Un materiale nato per accompagnare le bambine e i bambini in un viaggio che intreccia accoglienza e inclusionelogica e creativitàcompetenze e narrazione.

Viaggiare con le fiabe

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Un percorso educativo ispirato alla pedagogia Montessori e alla visione cosmica: leggere, viaggiare, immaginare e conoscere il mondo attraverso le fiabe.

Io credo che le fiabe, quelle vecchie e quelle nuove, possano contribuire a educare la mente. La fiaba è il luogo di tutte le ipotesi: essa ci può dare delle chiavi per entrare nella realtà per strade nuove, può aiutare il bambino a conoscere il mondo

Gianni Rodari

In ogni angolo del mondo, i bambini ascoltano storie.
Cambiano i personaggi, i paesaggi, i ritmi… ma il bisogno è lo stesso: cercare senso, emozionarsi, dare forma a ciò che si prova.

Le fiabe sono uno strumento educativo potentissimo. Parlando il linguaggio universale della fantasia, aiutano i bambini a elaborare emozioni, affrontare difficoltà, esplorare il mondo interiore e quello esteriore.
E lo fanno in modo naturale, coinvolgente, senza spiegazioni dirette ma attraverso simboli, archetipi, immagini.

La fiaba arricchisce l’esistenza del bambino in tanti modi diversi (Bruno Bettelheim,  Il mondo incantato); ogni storia, infatti, diventa uno specchio e una bussola: aiuta il bambino a conoscersi e a riconoscersi, a sentirsi meno solo, a dare un nome alle emozioni e a trovare, dentro di sé, le risposte alle domande più profonde,

✨ Uno sguardo montessoriano sulla fiaba

Nella pedagogia Montessori, la fiaba è un ponte.
Non solo tra emozioni e pensiero, ma anche tra culture, tempi, geografie.

La “visione cosmica” montessoriana invita il bambino a sentirsi parte attiva di un tutto più grande: un universo da scoprire, rispettare e abitare con responsabilità.

In questo senso, ogni fiaba ben scelta può diventare un piccolo tassello del curricolo cosmico, aiutando il bambino a collocarsi nel mondo e a riconoscersi parte di una grande famiglia umana.

Una fiaba che attraversa paesi, suoni, riti e immagini diverse è uno strumento potentissimo per allenare lo sguardo interculturale.

Ascoltando storie che vengono da lontano, i bambini imparano ad accogliere il diverso, a riconoscere somiglianze nei dettagli più inaspettati, a mettersi nei panni di altri.


☀️ Un laboratorio estivo per viaggiare con le fiabe

Può bastare una fiaba per far partire un viaggio.
Quella che suggeriamo è una proposta educativa semplice e significativa, perfetta da realizzare in una calda giornata estiva — al fresco di casa, in giardino, o anche a scuola come attività creativa di fine anno o inizio anno.

Laboratorio “Il filo delle storie del mondo”

Obiettivo:
Aiutare i bambini a esplorare culture diverse attraverso la narrazione, stimolando empatia, ascolto e creatività.

Occorrente:

  • La fiaba “Il filo d’oro del mondo” (scaricabile gratuitamente in PDF)
  • Un gomitolo (preferibilmente giallo o dorato)
  • Cartoncini, forbici, pennarelli, colla
  • Mappa del mondo o un grande planisfero
  • Musiche e suoni dal mondo (facoltativo)

Fasi del laboratorio:

  1. Ascolto o lettura condivisa
    Lettura della fiaba “Il filo d’oro del mondo”: Il viaggio di Nila, la bambina protagonista, non inizia con una partenza, ma con una domanda:
    “Chissà che storie raccontano i bambini che vivono oltre le montagne?” attraversa così diversi paesi, scoprendo che ogni cultura ha il proprio modo di raccontare storie. Invitali a chiudere gli occhi e immaginare i luoghi descritti.
  2. Mappa delle fiabe
    Posiziona una mappa del mondo e, insieme ai bambini, segna i luoghi visitati da Nila nella storia. Puoi usare piccoli disegni, simboli o bandierine.
  3. Costruzione del “filo narrante”
    Ogni bambino riceve un cartoncino colorato e lo decora con il personaggio, l’elemento o la frase della fiaba che lo ha colpito di più. Poi tutti i cartoncini vengono uniti lungo il filo d’oro, creando una collana di storie.
  4. Storie che viaggiano
    Invita i bambini a inventare la tappa successiva del viaggio di Nila. Che paese visiterà? Come si raccontano le storie lì? I bambini possono disegnarla, scriverla, metterla in scena… ognuno nel proprio linguaggio preferito.
  5. Esposizione finale
    Se siete a scuola, potete organizzare un piccolo angolo espositivo con la mappa, il filo delle storie, le creazioni dei bambini. Se siete a casa, potete fotografare il lavoro e inviarlo ad amici o nonni… perché ogni storia, se condivisa, continua a viaggiare.

📚 Scarica la fiaba

Una storia poetica e interculturale, perfetta per bambini dai 5 ai 10 anni, ma apprezzata anche da chi bambino non lo è più. Può essere letta ad alta voce, usata come spunto per attività o semplicemente gustata come lettura serale


💡 Conclusione: educare al mondo con le storie

Nel mondo di oggi, educare all’ascolto, alla diversità e alla meraviglia è più che mai necessario.
Le fiabe, con la loro semplicità e profondità, ci offrono uno strumento potente per farlo.

Che siano lette sotto un albero, durante un pomeriggio d’estate o tra i banchi di scuola, le storie possono ancora — e sempre — unire le persone, aprire occhi, accendere immaginazione.

Perché, in fondo, ogni fiaba è un filo d’oro che ci collega.


La grammatica? Una favola!:Il paese delle parti del discorso Maria Montessori

Un libro per riflettere e giocare con la grammatica attraverso la favola di Maria Montessori; un libro ricco di giochi e spunti operativi ( classe 1/3)

Lily, piccola rana, grande esploratrice: Leggere per fare e per scoprire

Una piccola rana, un grade viaggio di esplorazione verso tutte quelle piccole creature che si prendono cura del nostro pianeta. Un libro con attività multidisciplinari per la classe I/II- disponibile in corsivo e stampato maiuscolo

Due libri per i piccolissimi con le prime parole da leggere e da scrivere, disponibili in corsivo e stampato maiuscolo

Il mio primo piccolo libro-Il bosco: Leggere con il metodo Montessori

Il mio secondo piccolo libro; il mare

E per i più grandi? 

Un primo libro operativo sulla storia della misura misura 

Misurare il mondo: Un percorso nel tempo e nello spazio alla scoperta della misura

Un libro più approfondito sulla storia della misura a partire dalle prime civiltà con leggende, proposte operative, giochi e molto altro ancora:

A misura di mondo: Un viaggio tra storia e scoperte, esperimenti e giochi

Montessorianamente Libri

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Scoprire la misura con le mani

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Un percorso Montessori tra travasi, pesi e lunghezze – per iniziare con stupore

Misurare non è solo una competenza matematica.
Per i bambini piccoli, è un modo per dare forma al mondo che li circonda: confrontare, versare, osservare, fare ipotesi.

Nel metodo Montessori – e in ogni approccio attento all’esperienza – la misura non si insegna, si scopre.
Attraverso l’azione, il corpo, il confronto. Prima ancora dei numeri.

Ecco allora alcune idee semplici e subito attuabili, da proporre nei primi giorni di scuola, durante momenti di esplorazione libera, o come esperienze guidate.


🌊 1. Travasa, confronta, racconta

Metti a disposizione:

  • contenitori di forme e dimensioni diverse (bicchieri, bottiglie, ciotole, brocche…)
  • materiali da travasare: sabbia, lenticchie, riso, acqua colorata
  • strumenti vari: cucchiai, mestoli, imbuti

👉 Lascia che i bambini esplorino liberamente. Poi chiedi:

  • Quale contenitore ha “più dentro”?
  • Sembravano uguali?
  • Quanti cucchiai ci vogliono per riempire questa bottiglia?

💡 Variante narrativa: inventate insieme una storia: “Il contenitore che sembrava piccolo ma…”


🪶 2. Più leggero o più pesante?

Prepara una cesta con oggetti simili per forma, ma diversi per massa: palline, scatole, barattoli, sacchetti.

  • Chiedi ai bambini di ordinarli “dal più leggero al più pesante” usando solo le mani.
  • Poi proponi una verifica con una bilancia artigianale (una gruccia e due bicchieri appesi con lo spago funzionano benissimo!).

👉 L’attenzione si sposta dal vedere al sentire.
Scopriranno che quello che sembra… non sempre è.


📏 3. Quanto è lungo?

Con fili, nastri, mani, piedi… si può misurare quasi tutto!

Proponi:

  • “Cammina lungo quanto la corda”: stendi una corda e conta i passi.
  • “Trova qualcosa più lungo del tuo filo”: ogni bambino ha un pezzetto di filo da confrontare con gli oggetti in aula.
  • “Disegna la tua lunghezza”: sdraiati a terra e traccia il contorno del corpo, poi confronta con altri bambini.

👉 Senza numeri, i bambini imparano a confrontare, stimare, confrontarsi.


📘 4. Racconta quello che hai scoperto

Dopo ogni attività, invita i bambini a raccontare:

  • Cosa ti ha sorpreso?
  • Cosa sembrava… ma poi non era?
  • Come hai capito chi era più lungo o più pesante?

Si può disegnare, raccontare a voce, dettare all’insegnante.
La matematica, così, diventa racconto, esperienza, gioco.


📚 Vuoi approfondire?

Un percorso montessoriano per l’infanzia e la primaria: travasi, pesi e lunghezze tra storie, azioni e scoperte.
Con griglia osservativa non valutativa , schede operative e materiale guida per il docente, il genitore o l’educatore.

🎒 Se cerchi un percorso strutturato, con materiali pronti da stampare, storie illustrate, attività step-by-step e guida per l’osservazione, scopri il nuovo kit


📖 E se vuoi continuare a esplorare il mondo delle misure con la narrazione, ti consigliamo anche due libri per leggere e per fare:

A misura di mondo: Un viaggio tra storia e scoperte, esperimenti e giochi

Un viaggio affascinante attraverso la storia della misura; un libro che segue le tracce di un percorso lungo e straordinario: leggende, curiosità, giochi e attività pratiche trasformano ogni pagina in un’esperienza per leggere, giocare e imparare. Un libro per tutti coloro che vogliono scoprire la misura con i propri occhi… e con le proprie mani!

Misurare il mondo: Un percorso nel tempo e nello spazio alla scoperta della misura Da una antica fiaba africana al concetto di misura. Un cinghiale e un camaleonte si sfidano ad una gara di corsa. Vietato dire chi vince, ma importante dire che le misure vengono prese proprio con la coda del piccolo camaleonte come unità di misura! Un viaggio nel tempo e nello spazio per scoprire come l’uomo fin dai tempi più antichi abbia cercato di elaborare un soddisfacente sistema di misura.

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Margherita delle sillabe Montessori: un fiore per imparare a leggere e scrivere

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L’attenzione del bambino è attirata da ciò che lo rende capace di agire

Maria Montessori

Il viaggio verso l’apprendimento della lettura e della scrittura è un’avventura entusiasmante che apre le porte alla conoscenza, stimola la curiosità e sviluppa competenze fondamentali per la vita.

Maria Montessori, osservando i bambini nella Casa dei Bambini, notò come già intorno ai tre anni e mezzo essi dimostrassero un grande interesse per lettere e parole. Era come se queste avessero un potere magico, capace di attirare la loro attenzione e accendere la voglia di scoperta.

Per rispondere a questa sete di conoscenza, ideò un percorso di alfabetizzazione strumentale che conduce gradualmente alla lettura autonoma. Tra gli strumenti di questo percorso c’è anche la margherita delle sillabe.


🌼 Cos’è la margherita delle sillabe?

È un materiale semplice ma potentissimo per l’apprendimento delle sillabe. Si tratta di un fiore con cinque petali, su ciascuno dei quali è scritta una vocale rossa. Al centro si trova un cerchio colorato vuoto, destinato ad accogliere le consonanti.


📝 Come si usa?

  1. Prepara il materiale.
    Disponi la margherita sul tavolo insieme a un sacchetto o scatola contenente le lettere dell’alfabeto.
  2. Osserva la margherita.
    Invita il bambino a guardarla, indicandogli le vocali sui petali. Partendo dall’alto (vocale A), pronuncia insieme a lui tutte le vocali in senso orario.
  3. Inserisci una consonante.
    Pesca una consonante dal sacchetto e posizionala al centro della margherita. Nominala e pronunciane il suono.
  4. Componi le sillabe.
    Abbinando la consonante alle vocali, pronunciate insieme le sillabe che si formano.
    Ad esempio, con la consonante LLA, LE, LI, LO, LU.
  5. Prosegui.
    Dopo aver completato una consonante, sceglietene un’altra e ripetete l’attività.

La margherita delle sillabe

La margherita stampabile può essere utilizzata con le consonanti di un alfabetario mobile o semplicemente con cartellini riportanti le lettere dell’alfabeto

margherita-per-la-lettoscritturaDownload

🌟 Attività didattiche integrate

🔹 1. “Trova la parola”
Dopo aver formato diverse sillabe, chiedi al bambino di creare parole reali o inventate utilizzando le sillabe prodotte. Scrivetele insieme su un quaderno dedicato.


🔹 2. “Sillabe in movimento”
Distribuisci le vocali sui petali come previsto. Metti la consonante al centro e chiedi al bambino di saltellare o muoversi su un tappeto per ripetere la sillaba corrispondente a ogni petalo, unendo movimento e suono.


🔹 3. “Disegna la sillaba”
Ogni sillaba creata diventa un piccolo disegno: ad esempio LU può diventare un lupo, LI una lima o un limone, LA una lampada… Un’attività perfetta per stimolare connessioni lessicali e memoria visiva.


🔹 4. “La storia delle sillabe”
Invita i bambini a inventare una storia breve utilizzando almeno 3-5 sillabe create con la margherita. Scrivila o registrala insieme: sarà un bellissimo momento di narrazione condivisa.


🔹 5. “Gara delle sillabe”
Con più bambini, organizza una piccola gara a squadre:

  • Ogni squadra pesca una consonante.
  • Vince chi pronuncia correttamente più sillabe o chi trova più parole vere utilizzando quelle sillabe.

🌱 Conclusione

La margherita delle sillabe è uno strumento semplice ma prezioso che rende l’apprendimento della lettura e della scrittura gioioso, concreto e significativo. Attraverso il gioco, i bambini imparano senza accorgersene, coltivando la magia delle parole fin dai loro primi passi verso l’alfabetizzazione.

Con la #MargheritaDelleSillabe, i bambini possono sviluppare la loro alfabetizzazione in modo creativo e naturale, un approccio che riflette perfettamente i principi del #MetodoMontessori.”

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Libri per la grammatica e prime letture, libri per scoprire la storia della misura e per esplorare il mondo insieme a Lily, la piccola rana esploratrice; libri per leggere e per fare ideali anche per piacevoli attività estive.

La grammatica? Una favola!Il paese delle parti del discorso Maria Montessori

Il mio primo piccolo libro-Il bosco: Leggere con il metodo Montessori

Il mio secondo piccolo libro: Il mare 

Lily, piccola rana esploratrice: Leggere, fare e scoprire

Misurare il mondo- un percorso nel tempo e nello spazio alla scoperta della misura

A misura di mondo: Un viaggio tra storia e scoperte, esperimenti e giochi

Accoglienza a scuola: un viaggio tra culture per il primo giorno in classe

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Percorso interculturale con storie e attività per scoprire come comincia la scuola nel mondo

✨ L’inizio di un nuovo anno

Il primo giorno di scuola è molto più di una data sul calendario: è una soglia da attraversare, un momento sospeso tra attesa, emozione e possibilità.
Per un bambino è un nuovo inizio.
Per un insegnante è un’opportunità educativa unica: quella di seminare fin dal primo giorno i valori su cui costruire la comunità di classe.

🌍 Il mondo entra in classe

Accogliere davvero significa creare uno spazio in cui ciascuno si senta riconosciuto, accolto, rispettato.
La diversità culturale, oggi più che mai, è una risorsa educativa da valorizzare fin dai primi giorni.

Ma come si comincia la scuola in altri paesi?
Quali gesti, riti, oggetti simbolici aprono la porta dell’apprendimento in Kenya, Giappone, Germania o India?

📖 Narrare per accogliere

Il racconto ha un potere straordinario: crea legami, favorisce l’ascolto, avvicina mondi.
Con questo percorso proponiamo 10 brevi storie ambientate in diversi paesi, pensate per i primi giorni di scuola.

Ogni racconto è una finestra su un’altra cultura, ma anche uno specchio in cui ogni bambino può riconoscere emozioni comuni: attesa, timidezza, entusiasmo, curiosità.

Le storie sono semplici ma dense di significato. E sono tutte costruite attorno a gesti simbolici di accoglienza: togliersi le scarpe, condividere il pane, ricevere un piccolo dono, camminare nel bosco…


🎒 Suggerimenti pedagogici per utilizzare il percorso

✅ 1. Lettura dialogata e condivisa

Leggi le storie in cerchio. Invita i bambini a raccontare se anche loro hanno vissuto emozioni simili, o se ci sono riti particolari nel loro paese, quartiere o famiglia.
👉 Favorisce l’ascolto, il confronto e la consapevolezza culturale.

✅ 2. Attività simboliche e inclusive

Ogni storia è seguita da un’attività “pronta all’uso” che aiuta a trasformare l’ascolto in esperienza concreta.
Dipingere una ciabatta della gentilezza, scrivere una promessa, costruire una mini-valigia…
👉 Valorizza il fare, il linguaggio visivo, la cura per l’altro.

✅ 3. Costruzione della memoria collettiva

Le due attività finali (l’albero del primo giorno e la valigia delle parole) servono a creare una traccia visibile e condivisadi questo viaggio.
👉 Aiutano i bambini a sentirsi parte di un gruppo e a dare significato al cammino scolastico che inizia.


📚 Cosa trovi nel materiale completo (34 pagine)

  • 📖 Una lettura introduttiva per accompagnare l’avvio
  • 🌏 10 storie originali dal mondo (Giappone, India, Germania, Marocco, Kenya, ecc.)
  • 🧩 10 attività simboliche, interculturali, inclusive
  • 🎲 Un quiz finale per rileggere e giocare con le storie
  • 🌳 Due grandi attività collettive con valore educativo e visivo:
    • L’albero del primo giorno
    • La valigia delle parole

🎁 Scarica l’anteprima gratuita!

👉 Abbiamo preparato per te una scheda completa gratuita con una delle 10 storie:
“Yuki e le ciabatte della gentilezza” – dal Giappone
📎 Comprende: storia + attività pronta da proporre in classe


🌟 Conclusione

Educare all’intercultura non significa solo parlare di paesi lontani, ma aiutare i bambini a vedere l’altro come una risorsa.
Iniziare l’anno con questo percorso significa seminare cura, ascolto, rispetto, fin dal primo giorno.

A misura di mondo: Un viaggio tra storia e scoperte, esperimenti e giochi

Un viaggio affascinante attraverso la storia della misura; un libro che segue le tracce di un percorso lungo e straordinario: leggende, curiosità, giochi e attività pratiche trasformano ogni pagina in un’esperienza per leggere, giocare e imparare. Un libro per tutti coloro che vogliono scoprire la misura con i propri occhi… e con le proprie mani!

Montessorianamente Libri

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Misurare il mondo: Un percorso nel tempo e nello spazio alla scoperta della misura Da una antica fiaba africana al concetto di misura. Un cinghiale e un camaleonte si sfidano ad una gara di corsa. Vietato dire chi vince, ma importante dire che le misure vengono prese proprio con la coda del piccolo camaleonte come unità di misura! Un viaggio nel tempo e nello spazio per scoprire come l’uomo fin dai tempi più antichi abbia cercato di elaborare un soddisfacente sistema di misura.

Lily, piccola rana, grande esploratrice: Leggere per fare e per scoprire

Una piccola rana, un grade viaggio di esplorazione verso tutte quelle piccole creature che si prendono cura del nostro pianeta. Un libro con attività multidisciplinari per la classe I/II- disponibile in corsivo e stampato maiuscolo

Due libri per i piccolissimi con le prime parole da leggere e da scrivere, disponibili in corsivo e stampato maiuscolo

Quando tutto comincia a misurarsi…

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Perché la misura affascina i bambini

C’è un momento, nella crescita, in cui i bambini iniziano a fare domande nuove:
“Quanto è lungo?”
“Quanto pesa?”
“Quanto manca?”
Sono domande che aprono un mondo. Non sono solo numeri: sono tentativi di dare forma, ordine e senso a ciò che li circonda.

La misura – in tutte le sue forme – è molto più di un argomento scolastico.
È un ponte tra esperienza e ragionamento, tra mani che toccano e mente che comprende.
Eppure, spesso, viene presentata in modo astratto o noioso.

Ma se provassimo a raccontarla come una storia?
Con leggende, storie di civiltà antiche, oggetti impensati, idee geniali e giochi da provare davvero?
E se per una volta la misura fosse… un’avventura?


✨ Un libro per chi vuole scoprire la misura con occhi e mani

È nato così il nuovo libro di MontessorianamenteLibri, “A misura di mondo“:
un percorso tra Egizi, Sumeri, Romani, tra leggende, proporzioni, domande e piccole attività pratiche.
Un libro per bambini dai 8 agli 11 anni, pensato per chi è curioso, per chi ama la scienza e la storia, per chi vuole provare con le mani e non solo leggere.

📚 Dalla notte dei tempi, la necessità di misurare ha sempre accompagnato l’umanità.
In ogni angolo del mondo, civiltà lontane tra loro hanno trovato modi ingegnosi per dare ordine alla realtà: lunghezze, pesi, tempo, spazio.
Ma come facevano gli antichi a misurare senza righelli o bilance?

Questo libro invita a seguire le tracce di un cammino affascinante: un viaggio attraverso le grandi civiltà del passato e le idee geniali con cui l’uomo ha cercato di comprendere, rappresentare e misurare il mondo.

Leggende, curiosità, quiz, giochi e attività da provare con le mani trasformano ogni scoperta in un’esperienza attiva e coinvolgente.
Un libro che intreccia scienza, storia e immaginazione: da leggere, esplorare, costruire.

🎯 Età consigliata: 8–11 anni
✨ Un libro per tutti coloro che vogliono scoprire la misura con i propri occhi… e con le proprie mani!


📥 Scarica qui un assaggio gratuito del libro:
Qualche pagina da leggere, giocare e sperimentare subito 👉

🔍 Misurare prima di sapere che si sta misurando

Prima ancora di conoscere metri e bilance, i bambini possono essere invitati a osservare, stimare, confrontare.
Contare i passi fino alla porta, paragonare la lunghezza delle braccia con un compagno, usare una matita per “misurare” il banco: sono gesti semplici che aprono la strada alla riflessione su cosa significa misurare.

Queste forme di misura — non convenzionali, creative, corporee — diventano un ponte prezioso tra esperienza e astrazione.
Ci ricordano che ogni sistema nasce da un’esigenza concreta: quella di condividere una misura comune del mondo.

Per introdurre il tema della misura possiamo proporre una serie di giochi/attività da fare insieme ai bambini: attività che coinvolgono il corpo, gli oggetti e la voglia di capire.

✋ Attività pratiche da fare con i bambini

Per avvicinare i bambini al tema della misura e stimolare la loro curiosità, ecco alcune semplici attività da proporre prima della presentazione del libro:

  1. Misura con il corpo
    Invita i bambini a usare le proprie mani, piedi, o braccia per misurare oggetti in aula o a casa. Ad esempio:
  • Quante mani serve per misurare il tavolo?
  • Quanto è lungo il corridoio in passi?
    Questa esperienza aiuta a capire come l’uomo ha usato il proprio corpo come primo strumento di misura.
  1. La misura “improvvisata”
    Fai scegliere ai bambini un oggetto di riferimento (una matita, un libro, una scarpa) e poi chiedi loro di misurare altri oggetti usando solo quell’unità.
    Così capiranno l’importanza di avere unità di misura standard.
  2. Indovina il peso
    Porta diversi oggetti (una mela, un sassolino, una bottiglia piena d’acqua) e sfida i bambini a indovinare quale pesa di più, poi pesali con una bilancia.
    Un modo divertente per introdurre la misura del peso.
  3. Disegna e misura
    Chiedi ai bambini di disegnare un rettangolo sul foglio e di misurarlo con il righello (o con unità improvvisate), per poi calcolare il perimetro o l’area in modo semplice.
    Attività base di geometria e misura che stimola la manipolazione concreta.

Il tempo lento dell’estate: una pausa fertile

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🌿Non si può essere liberi se non si è indipendenti
Maria Montessori

La libertà del bambino passa dal tempo lento della conquista personale,
non dalla velocità imposta dall’adulto.

C’è un tempo che non si misura in orologi, ma in respiri.
Un tempo che non si corre, ma si ascolta.
È il tempo lento dell’estate.

Quando la scuola chiude, si apre un’altra stagione: fatta di luce, silenzi pieni, giornate lunghe e ritmi nuovi.

Per i bambini questo tempo può diventare una pausa fertile, in cui scoprire, conoscere e sperimentare il mondo in modo totalmente diverso — fuori dalla cornice dei compiti, delle campanelle, delle strutture più o meno rigide che scandiscono i ritmo delle giornate.

L’estate insegna a rallentare

Rallentare non significa “non fare nulla”, ma dare valore a quello che accade. È osservare una formica che trasporta un seme, ascoltare il suono delle cicale, contare le nuvole che passano.
Sono gesti semplici, ma profondi. Gesti che educano allo stupore, alla pazienza, all’attenzione.

In questo tempo dilatato, i bambini possono:

  • riposare la mente dopo mesi intensi di attività scolastiche,
  • nutrire il corpo con il gioco libero all’aria aperta,
  • allargare il cuore con relazioni più calme, più vere, più presenti.

Idee leggere per vivere il tempo lento

Proporre attività educative in estate non significa riempire il tempo, ma dargli qualità. Ecco alcune idee ispirate al ritmo naturale:

🌿 Proposte per educare alla lentezza


✨ Diario delle meraviglie

Ogni giorno, con calma e attenzione, si sceglie una piccola cosa che ha stupito: un suono, un gesto, un dettaglio osservato con meraviglia.
Su un foglio o in un quaderno speciale, si può disegnare o scrivere quella scoperta.
Può essere una goccia di pioggia sul vetro, una formica che cammina in fila, una parola gentile ricevuta.
Un esercizio quotidiano per affinare lo sguardo, coltivare lo stupore e accorgersi di ciò che altrimenti passerebbe inosservato.


🌬️ Un vasetto di silenzio

Un piccolo contenitore simbolico da prendere in mano ogni giorno per dare inizio a un momento magico: quello del silenzio.
Un tempo in cui non si fa nulla… ma si ascolta, si respira, si rallenta.
Il vasetto può essere decorato e tenuto con cura; può custodire pensieri, disegni, parole nate proprio in quei minuti di calma.
Diventa così il segnale visivo e affettivo di uno spazio diverso, dedicato alla presenza, all’ascolto e alla centratura interiore.


💧 Piccoli riti d’acqua

Gesti semplici e ripetitivi, come travasare acqua da una ciotola all’altra, lavare bambole, animaletti o oggetti naturali con delicatezza, giocare con la sabbia umida e il secchiello.
Sono momenti che nutrono la concentrazione, stimolano il senso del ritmo e portano calma attraverso l’elemento acqua.
Un invito a rallentare, a prendersi cura, a lasciarsi andare alla ripetizione tranquilla di un gesto che diventa rituale.


🍃 Erbario emozionale

Durante una passeggiata o un momento all’aperto, si raccolgono foglie, petali, fili d’erba.
Ogni elemento viene poi osservato con attenzione e collegato a un’emozione o un pensiero: “Questa foglia mi fa pensare alla calma”, “Questo fiore mi sembra felice”.
Si possono incollare su un foglio, accompagnare con parole, oppure custodire in un quaderno.
Un’attività che mette in relazione natura e mondo interiore, aiutando i bambini a dare forma e voce alle emozioni con dolcezza e immaginazione.

Un’estate che educa al prendersi cura

Il tempo lento è anche un’occasione per riscoprire gesti di cura: di sé, degli altri, del mondo.

Preparare insieme la tavola, innaffiare una piantina, costruire un rifugio con lenzuola e mollette… ogni gesto semplice può diventare significativo, se fatto con intenzione e presenza.


Concludendo…

Nell’educazione siamo spesso catturati dalla fretta del fare, del portare avanti, del preparare per ciò che verrà.
Ma i bambini crescono anche — e forse soprattutto — nei vuoti, nei respiri, nelle pause.

È proprio lì, in quel tempo lento che spesso non sappiamo nominare, che accadono le cose più grandi.
Nel tempo lento non si perde tempo: si coltivano radici invisibili, profonde, che daranno frutto quando sarà il loro tempo.

🌿 C’è un tempo che non si misura in fretta, ma in respiri.

In classe, nella vita, nell’inizio di ogni nuova avventura educativa, rallentare può essere il gesto più rivoluzionario.
In questo articolo riflettiamo sulla pedagogia del tempo lento e su quanto sia importante offrirla ai bambini — e a noi stessi.

✨ Una storia delicata, attività da proporre nei primi giorni di scuola (ma anche dopo una pausa, un cambiamento, un momento di stanchezza), e un materiale da scaricare gratuitamente per iniziare… un passo alla volta.

La grammatica? Una favola!:Il paese delle parti del discorso Maria Montessori

Un libro per riflettere e giocare con la grammatica attraverso la favola di Maria Montessori; un libro ricco di giochi e spunti operativi ( classe 1/3)

Lily, piccola rana, grande esploratrice: Leggere per fare e per scoprire

Una piccola rana, un grade viaggio di esplorazione verso tutte quelle piccole creature che si prendono cura del nostro pianeta. Un libro con attività multidisciplinari per la classe I/II- disponibile in corsivo e stampato maiuscolo

Due libri per i piccolissimi con le prime parole da leggere e da scrivere, disponibili in corsivo e stampato maiuscolo

Il mio primo piccolo libro-Il bosco: Leggere con il metodo Montessori

Il mio secondo piccolo libro; il mare

E per i più grandi? 

Un primo libro operativo sulla storia della misura misura 

Misurare il mondo: Un percorso nel tempo e nello spazio alla scoperta della misura

Un libro più approfondito sulla storia della misura a partire dalle prime civiltà con leggende, proposte operative, giochi e molto altro ancora:

A misura di mondo: Un viaggio tra storia e scoperte, esperimenti e giochi

Un viaggio affascinante attraverso la storia della misura; un libro che segue le tracce di un percorso lungo e straordinario: leggende, curiosità, giochi e attività pratiche trasformano ogni pagina in un’esperienza per leggere, giocare e imparare. Un libro per tutti coloro che vogliono scoprire la misura con i propri occhi… e con le proprie mani!

Estate astronomica per bambini: attività educative per piccoli scienziati del quotidiano

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Quando il Sole raggiunge il suo punto più alto nel cielo, qualcosa si ferma. È il solstizio d’estate: l’inizio dell’estate astronomica, il giorno più lungo dell’anno. Non è solo un fatto scientifico, è un momento di meraviglia che può essere vissuto, osservato e raccontato anche dai bambini.

“Le mani sono gli strumenti dell’intelligenza”
— Maria Montessori

Se l’estate è la stagione della luce, dell’apertura e del movimento, è anche il tempo ideale per fare scienza all’aria aperta. Non serve molto: un angolo di giardino, uno sguardo curioso, qualche oggetto semplice. I bambini, lasciati liberi di esplorare, imparano senza saperlo.


🌞 Cosa succede durante l’estate astronomica?

L’estate astronomica comincia con il solstizio d’estate, che cade tra il 20 e il 21 giugno. In quel giorno, l’inclinazione della Terra fa sì che nel nostro emisfero il Sole appaia più alto nel cielo e le giornate siano più lunghe.

Questo fenomeno è perfetto per raccontare il movimento della Terra in modo concreto e accessibile, anche ai più piccoli. Possiamo partire da semplici domande:

  • Perché il Sole sembra muoversi nel cielo?
  • Come cambia la lunghezza delle ombre durante il giorno?
  • Cosa raccontano le stelle che si vedono d’estate?

🛠️ Attività per osservare il cielo con i bambini

🔹 1. Costruire una meridiana

Un modo antico e affascinante per misurare il tempo. Ecco come fare:

Materiali:

  • un bastoncino o matita rigida
  • un cartoncino, una base in legno o una grande piastrella o una qualsiasi superficie su cui poter scrivere
  • una bussola
  • pennarello, righello

Procedura:

  1. Pianta il bastoncino al centro del cartoncino, ben verticale.
  2. Usa la bussola per segnare il Nord.
  3. Ogni ora, segna dove cade l’ombra della punta del bastoncino.
  4. Alla fine della giornata, avrai una vera e propria meridiana solare!

Invita i bambini a riflettere: “Quando il Sole si sposta, perché l’ombra cambia?”
Puoi ripetere l’attività per più giorni, notando come si muove il Sole.


🔹 2. Osservare la Luna e le stelle

In estate, il cielo è spesso limpido. Ogni sera potete guardare insieme:

  • Le fasi lunari (cresce, cala, è piena?)
  • Le stelle più visibili (la Lira, il Cigno, l’Aquila…)
  • Il movimento del cielo notturno

I bambini possono creare un diario astronomico: ogni sera disegnano cosa vedono e annotano le loro scoperte.


🔹 3. Giochi di ombre e Sole

Durante il giorno, fate un gioco di esplorazione:

  • Quando è l’ombra più lunga? E più corta?
  • Che succede al tramonto?
  • Riusciamo a “inseguire” l’ombra?

Con dei gessetti, potete disegnare le ombre di oggetti o persone e vedere come cambiano.


✨ Rodari e il cielo che racconta

Gianni Rodari ci ha insegnato che anche la scienza può diventare poesia. Se chiedi a un bambino:

“Chi spegne il Sole ogni sera?”
“Dove vanno le stelle quando arriva il giorno?”

non ti darà una risposta scientifica, ma una risposta vera.

Per questo, ogni attività astronomica può diventare un racconto. Ogni ombra ha una storia, ogni stella una voce.


📌 Suggerimenti didattici finali

  • Realizzate un “quaderno del cielo”, con disegni, osservazioni e storie.
  • Inventate costellazioni nuove: “questa è la costellazione del Gatto che sogna”.
  • Fate una passeggiata serale e ascoltate i suoni della notte, collegandoli al cielo.

🌌 Concludendo…

L’estate non è solo vacanza. È tempo lento, tempo pieno. È l’occasione perfetta per allenare lo sguardo e l’ascolto, per riconoscere nel cielo di ogni giorno la bellezza delle leggi che lo governano.

Un bambino che osserva il Sole, la Luna o una stella sta già studiando scienza. Ma lo fa con la leggerezza della scoperta, con la libertà del gioco, con la profondità del silenzio.

Qualche idea per l’estate: libi per leggere e per fare secondo la tradizione di MontessorianamenteLibri:

La grammatica? Una favola!:Il paese delle parti del discorso Maria Montessori

Un libro per riflettere e giocare con la grammatica attraverso la favola di Maria Montessori; un libro ricco di giochi e spunti operativi ( classe 1/3)

Lily, piccola rana, grande esploratrice: Leggere per fare e per scoprire

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Un primo libro operativo sulla storia della misura misura 

Misurare il mondo: Un percorso nel tempo e nello spazio alla scoperta della misura

Un libro più approfondito sulla storia della misura a partire dalle prime civiltà con leggende, proposte operative, giochi e molto altro ancora:

A misura di mondo: Un viaggio tra storia e scoperte, esperimenti e giochi

Montessorianamente Libri

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Misurare il mondo con i bambini: attività montessoriane tra corpo, storia e scienza

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Il bambino deve misurare, toccare, confrontare: solo così potrà costruire la propria intelligenza in modo preciso e ordinato.”
— Maria Montessori, Psicogeometria


Maria Montessori ci ricorda che ogni conoscenza nasce dal corpo e dall’esperienza diretta.
Prima di misurare con strumenti, l’uomo — e con lui ogni bambino — misura con le mani, con i piedi, con gli occhi.
La misura è un gesto antico, concreto, che affonda le radici nel bisogno di orientarsi nel mondo, di confrontare, di dare senso e ordine alle cose.

È da questo gesto primordiale che inizia ogni vero apprendimento: dal corpo, si passa alla relazione con gli oggetti, e poi alla scoperta delle civiltà e delle misure condivise, frutto della storia e della cultura.

In un ambiente educativo che segue questi principi, ogni attività diventa occasione per esplorare, toccare, confrontare e riflettere.
La misura, così, non è solo una competenza matematica, ma un ponte tra esperienza sensoriale e pensiero astratto, tra passato e presente.

📏 Misurare il mondo – Un viaggio nel tempo e nello spazio alla scoperta della misura

Questo libro nasce proprio con questo intento pedagogico e didattico: guidare i bambini a comprendere il concetto di misura partendo dalla vita reale, dai gesti, dalle mani, dal corpo, fino ad arrivare alle unità convenzionali e alla storia delle civiltà.

Come in un laboratorio montessoriano, ogni pagina accompagna il piccolo lettore in un’esplorazione viva e concreta, dove il pensiero si forma nel fare, nel provare, nel misurare davvero.

Come si misurava prima del metro?
Cosa lega un camaleonte, una moneta da un euro e Leonardo Da Vinci?
Questo libro è un viaggio, tra storia e curiosità, tra narrazione e attività, alla scoperta della misura: quella che oggi ci sembra scontata, ma che è il frutto di un percorso lunghissimo fatto di tentativi, invenzioni e domande.

Tutto comincia con un’antica fiaba africana.
Un cinghiale e un camaleonte si sfidano in una gara inaspettata… e sarà proprio la coda del camaleonte a introdurre i bambini al concetto di unità di misura!
Da lì, pagina dopo pagina, si attraversano millenni e civiltà: dagli Egizi ai Romani, dal re d’Inghilterra a Napoleone, fino ai giorni nostri.

Il corpo umano, con le sue parti sempre a disposizione, è stato per secoli il primo strumento di misurazione. Ma… è davvero affidabile?
Un piede non è uguale all’altro, e lo stesso vale per un cubito!
Ecco allora che nasce la necessità di una misura condivisa, precisa, uguale per tutti. Il libro racconta questa trasformazione e lo fa con uno stile narrativo accessibile e curioso.

Un libro non solo per leggere… ma anche per fare!
Contiene:

  • giochi con le misure non convenzionali
  • attività pratiche per costruire strumenti di misura (metro, decametro, bilancia)
  • semplici letture a carattere storico e scientifico
  • esperienze con il corpo, ispirate all’uomo vitruviano
  • esperienze concrete di misura
  • scale di misura da ritagliare e comporre
  • esercizi con unità di misura convenzionali, rigorosamente con tavola di controllo per l’autocorrezione

Un libro perfetto non solo per l’estate, ma anche per la scuola: leggero, attivo, stimolante, ricco di spunti interdisciplinari e attività pratiche da integrare nei percorsi di storia, matematica e scienze.


Per un piccolo assaggio del libro: scarica le pagine

Maria Montessori e l’educazione alla pace: semi di gentilezza per il futuro

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In un mondo segnato da tensioni e disarmonie, l’educazione alla pace appare oggi più urgente che mai e il pensiero di Maria Montessori risuona con sorprendente attualità.

Maria Montessori, con il suo sguardo lucido e visionario, ci ha consegnato un messaggio forte e profondo: la pace è una  condizione interiore da coltivare sin dalla prima infanzia e l’educazione ne è al tempo stesso mezzo, nutrimento e via privilegiata. Solo attraverso un’esperienza quotidiana di rispetto, ascolto e responsabilità, il bambino può crescere come costruttore consapevole di un mondo più giusto e armonioso.

La pace non si insegna ma si vive e si costruisce ogni giorno attraverso i piccoli gesti quotidiani.

La pace è il risultato di un’educazione; non si può imporre, ma solo preparare.
– Maria Montessori

🕊️ La pace nasce dei gesti quotidiani

Pace non è semplice assenza di conflitto, ma condizione interiore di equilibrio e rispetto reciproco.

Se vogliamo davvero la pace, dobbiamo cominciare dai bambini

Nel suo metodo, ogni gesto quotidiano – dal camminare in silenzio al prendersi cura di una pianta – è occasione per esercitare attenzione, empatia e consapevolezza. L’ambiente preparato, l’autonomia e la libertà responsabile non sono solo strumenti educativi, ma scelte di pace.

Ogni elemento dell’ambiente – così come ogni azione proposta – è pensato per sviluppare equilibrio, autonomia e rispetto reciproco. La pace, dunque, non si insegna con le parole, ma si costruisce attraverso esperienze concrete di relazione, attenzione e cura.

Educare alla pace non è un’aggiunta al percorso formativo: è il modo in cui si vive e si educa ogni giorno.

🌼 Coltivare la pace: piccoli semi nella quotidianità

Ecco alcune pratiche montessoriane che aiutano il bambino a interiorizzare la pace come esperienza viva e concreta:

Preparare un ambiente armonioso e ordinato, in cui il bambino si muove con sicurezza e serenità. La bellezza e la cura dello spazio educano al rispetto per sé, per gli altri e per ciò che ci circonda.

Educare all’ascolto, offrendo tempi e spazi dedicati in cui ogni bambino possa esprimersi e sentirsi accolto, senza giudizio. Ascoltare davvero è un gesto di pace.

Promuovere azioni quotidiane di cura, come versare l’acqua, pulire un tavolo, aiutare un compagno, o anche prendersi cura di sé, degli altri, dell’ambiente e dei materiali. Sono gesti semplici che costruiscono empatia, responsabilità e gentilezza.

Essere adulti testimoni, che incarnano con coerenza il rispetto, la calma e la fiducia. Il bambino osserva e assorbe: ciò che l’adulto è, conta più di ciò che dice.

🌿 Una pedagogia per il domani

In un tempo che ci interroga e richiede nuovi orizzonti educativi, il messaggio di Maria Montessori risuona con forza: ancora oggi, è attuale e profondamente rivoluzionario.
Educare alla pace significa coltivare il seme della responsabilità, della giustizia, dell’ascolto e della cura.

Mettere al centro il bambino come portatore di armonia non è solo una scelta educativa, ma una scelta etica, sociale e culturale.
Significa credere che ogni gesto, ogni parola, ogni ambiente preparato con intenzione possa seminare un futuro più umano.

Non si tratta di un’aggiunta al programma scolastico, ma dello sfondo etico e relazionale di ogni atto educativo.

Educare alla pace è educare alla vita.
È guardare ogni bambino come promessa e possibilità di un domani più giusto.

🌱 Una piccola storia da coltivare insieme

Una storia delicata e simbolica per accompagnare la riflessione: “La storia del fiore che cercava il sole”, da leggere insieme ai bambini come spunto per parlare di cura, crescita e armonia, pensato per seminare parole gentili, nutrire l’immaginazione e aprire spazi di dialogo.

È la storia delicata di un fiore che, nel suo cammino verso la luce, scopre il valore dell’attesa, della cura e della fiducia. Una narrazione semplice, pensata per aprire spazi di ascolto e dialogo con i bambini, e per coltivare insieme la pace interiore, giorno dopo giorno.

Qualche idea per l’estate: libi per leggere e per fare secondo la tradizione di MontessorianamenteLibri:

La grammatica? Una favola!:Il paese delle parti del discorso Maria Montessori

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Lily, piccola rana, grande esploratrice: Leggere per fare e per scoprire

Una piccola rana, un grade viaggio di esplorazione verso tutte quelle piccole creature che si prendono cura del nostro pianeta. Un libro con attività multidisciplinari per la classe I/II- disponibile in corsivo e stampato maiuscolo

Due libri per i piccolissimi con le prime parole da leggere e da scrivere, disponibili in corsivo e stampato maiuscolo

Il mio primo piccolo libro-Il bosco: Leggere con il metodo Montessori

Il mio secondo piccolo libro; il mare

E per i più grandi? 

Un primo libro operativo sulla storia della misura misura 

Misurare il mondo: Un percorso nel tempo e nello spazio alla scoperta della misura

Un libro più approfondito sulla storia della misura a partire dalle prime civiltà con leggende, proposte operative, giochi e molto altro ancora:

A misura di mondo: Un viaggio tra storia e scoperte, esperimenti e giochi

Giochi di matematica in spiaggia: attività estive divertenti per bambini

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E se la matematica fosse solo un gioco?

Potremmo giocare ovunque: al mare, in montagna, in campagna o in città…

Sotto l’ombrellone o in riva al mare molte sono le occasioni per sperimentare la matematica giocando.

L’estate ci invita a guardare il mondo con occhi nuovi, a rallentare, a giocare.

E proprio il gioco può diventare un ponte straordinario verso l’apprendimento, anche sotto il sole, in riva al mare, o all’ombra di un albero.

Il gioco, si sa, è un’attività naturalmente coinvolgente. I giochi matematici, anche quelli che si improvvisano in spiaggia, offrono ai bambini un’opportunità preziosa: imparare in modo positivo, attraverso l’esperienza concreta, legando il mondo dei numeri e delle forme a quello del divertimento.

L’obiettivo non è “insegnare” matematica, ma invitare i bambini a scoprirla, a giocarla, a viverla.
I benefici educativi sono noti: i giochi matematici uniscono apprendimento e piacere, stimolano l’interesse, sviluppano competenze e rendono i concetti astratti qualcosa di autentico e divertente da scoprire e da fare, come? con le mani!!

Pensiamo allora alla matematica in un modo più autentico, come a uno strumento per esplorare e comprendere la realtà, un linguaggio che si può imparare a parlare… anche in costume da bagno!

L’ obiettivo principale è dunque quello di invitare i bambini a scoprire la matematica divertendosi .

Inutile dilungarsi sugli scopi educativi e sui benefici.

  • Perché la spiaggia è un ambiente concreto dove toccare, misurare, osservare e confrontare.
  • Perché i bambini imparano con tutti i sensi e lasciano tracce profonde nella memoria.
  • Perché l’apprendimento diventa significativo e spontaneo.
  • Perché si può giocare in gruppo, collaborando e comunicando.
  • Perché la natura e i materiali reali aiutano a legare la matematica all’esperienza.
  • Perché tutto questo può accadere… anche sotto l’ombrellone!

In generale, i giochi matematici combinano l’apprendimento con il divertimento, stimolando l’interesse per la matematica e promuovendo lo sviluppo delle competenze matematiche.

🔷 Geometria tra sabbia e conchiglie

Raccogliere bastoncini, costruire triangoli, quadrati o trapezi direttamente sulla sabbia.
Poi osservare, confrontare, misurare.
Quali figure sono più stabili? Quali più grandi?

🔶 Forme tra gli oggetti di ogni giorno

Secchielli, teli, ombrelloni, formine… tutto ha una forma!
Scopriamole insieme: cerchi, coni, rettangoli, cubi.
La geometria non è mai stata così concreta.

🐚 Raccogliere, contare e classificare

Conchiglie e sassolini diventano strumenti per raggruppare, ordinare, confrontare quantità.
Si può contare a due a due, stimare quanti oggetti ci sono, o crearne piccoli insiemi in base a forma e colore.

📐 Quanto misura?

Un piede può diventare l’unità di misura perfetta!
Quanto misura la buca che hai scavato? Quanto è lungo il tuo castello?
Dopo aver fatto una stima, possiamo confrontarla con la misura “ufficiale”.

🚩 Distanze e problemi

Quanto dista l’ombrellone dal mare? Chi arriva prima al secchiello rosso?
Inventare domande, stimare distanze e poi misurarle per scoprire se le ipotesi erano corrette.
La matematica del movimento e del confronto!

🎯 Il numero del giorno

Scegliere un numero e sfidarsi a creare operazioni che abbiano quel numero come risultato.
Per il numero 8, per esempio:
4 + 4 = 8
2 × 4 = 8
(12 − 4) ÷ 1 = 8

🧮 Sudoku sulla sabbia

Disegnare una griglia e creare Sudoku personalizzati con bastoncini o sassolini.
Un ottimo esercizio per allenare logica e attenzione.

Conclusione

Perché proporre giochi matematici in vacanza?

Perché durante il gioco i bambini sperimentano, si mettono alla prova, creano connessioni spontanee.
E così, senza schede, senza quaderni e senza banchi, la matematica si trasforma in esperienza attiva, multisensoriale, autentica.

La grammatica? Una favola!:Il paese delle parti del discorso Maria Montessori

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Lily, piccola rana, grande esploratrice: Leggere per fare e per scoprire

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E per i più grandi?

Un primo libro operativo sulla storia della misura misura

Misurare il mondo: Un percorso nel tempo e nello spazio alla scoperta della misura

Un libro più approfondito sulla storia della misura a partire dalle prime civiltà con leggende, proposte operative, giochi e molto altro ancora:

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Spunti editoriali

200 Giochi Matematici per Bambini 6-9 Anni: Giochi e Passatempi di Matematica e Logica 

Problemi senza problemi. Attività di problem solving matematico nella Scuola primaria

Disfaproblemi

ALLEOVS Mathemeister Plus+ Matematica Summer Scuola elementare Gioco di Reazione (2-4 Giocatori)

Compiti di meraviglia: allenare lo stupore anche in vacanza

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Quando arriva il momento dei saluti di fine anno, ogni insegnante sa quanto sia difficile congedarsi dai propri alunni. Non si chiude solo un percorso scolastico, ma si sospende, per un po’, quel quotidiano fatto di sguardi, domande, risate e piccole scoperte condivise. Tuttavia, c’è qualcosa che non va mai in vacanza: lo stupore.

La capacità di meravigliarsi, di cercare, di osservare il mondo con occhi curiosi è una delle più grandi ricchezze che possiamo coltivare nei bambini.

Per questo, invece dei soliti compiti delle vacanze, ho voluto preparare qualcosa di diverso.

Una lettera. Una lettera che non è solo una lettera, ma un compito, un invito a vivere l’estate come un’avventura di bellezza, cura, natura, gioco e scoperta.
Ma è ancora qualcosa di più.

In un tempo in cui tutto corre veloce e le parole si consumano in fretta, scrivere una lettera è un gesto di lentezza e amore.

Una lettera si apre con le mani ma si legge con l’anima.

Una lettera resta.

Profuma di cura, contiene la voce silenziosa di chi l’ha pensata e scritta.

Una lettera custodisce il tempo e lo regala…

Ho scritto questa lettera pensando a ciascun bambino e bambina come a un piccolo esploratore del mondo, capace di meravigliarsi ogni giorno.
Dentro ci sono compiti diversi dal solito: sono compiti di meraviglia, da fare con gli occhi, le mani, il naso, il cuore. Da portare con sé tra i fili d’erba, le onde del mare, le montagne e i cieli estivi.



Lily, piccola rana esploratrice: Leggere, fare e scoprire

Lily è una piccolissima rana, ma il suo spirito è quello della grande esploratrice. Con un salto, inizia il suo primo viaggio; un viaggio entusiasmante che la porterà a esplorare l’inesplorato e a scoprire l’esistenza di alcune delle meravigliose creature che si prendono cura del pianeta che le ospita, ognuno per la sua parte: api, farfalle, chiocciole e formiche. Ma anche lo stagno le riserva delle sorprese: uova e girini popolano l’acqua. Lily scopre così la straordinaria metamorfosi della rana. Un libro, come nella tradizione di Montessorianamente Libri, per leggere e per fare, ricco di attività e spunti didattici per nuove esplorazioni nel mondo delle scienze, della grammatica, della matematica e della lingua inglese.

Non solo api; la biodiversità vola anche sulle ali di farfalla

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Con l’arrivo della primavera, la natura si risveglia e ci invita ad osservare con occhi attenti i suoi delicati equilibri. Orti, giardini, boschi e parchi si popolano di farfalle, creature leggere e silenziose, che danzano tra i fiori in cerca di nettare. Ogni farfalla è diversa: ali dalle forme e dai colori unici, come piccole opere d’arte volanti.

La farfalla ci insegna la trasformazione. Il suo volo ci ricorda la bellezza della leggerezza, ma anche l’importanza di ogni gesto.
Prendiamocene cura.

Insegniamo ai bambini a guardare con occhi nuovi, a rispettare ciò che è piccolo, fragile, eppure fondamentale per la vita.

L’incontro tra farfalle e fiori

Attratte dal nettare zuccherino, le farfalle si posano sui fiori e, involontariamente, compiono un gesto fondamentale: trasportano il polline. Questo “trasloco invisibile” permette la fecondazione delle piante e garantisce la diversità genetica delle specie vegetali.

Questo scambio silenzioso è essenziale per la vita di molti ecosistemi e anche per noi: senza gli insetti impollinatori, molte colture alimentari sarebbero in pericolo. Le farfalle, come le api, sono custodi della biodiversità.

Ma la farfalla non è solo impollinatrice.
Il bruco, prima di trasformarsi, nutre altri animali: uccelli, rettili, piccoli insetti.
Ogni fase della sua vita ha un ruolo.
Ogni creatura è parte di una rete sottile e meravigliosa che chiamiamo “ecosistema”.

Un anello nella catena della vita

Nel ciclo naturale, ogni essere vivente ha un ruolo. Le farfalle adulte impollinano, ma anche le loro larve, i bruchi, sono importanti: costituiscono una risorsa alimentare per uccelli, piccoli rettili e altri insetti. Ogni forma di vita è collegataalle altre: la scomparsa delle farfalle comporterebbe squilibri profondi.

Educare con la natura: osservazione, cura, protezione

Nel Metodo Montessori, il contatto diretto con la natura è fondamentale per formare nei bambini un senso autentico di responsabilità, rispetto e amore per la vita. La primavera offre moltissime opportunità per:

  • Osservare: seguiamo il volo delle farfalle, osserviamo i loro colori, cerchiamo le uova sotto le foglie, individuiamo le piante che preferiscono.
  • Conoscere: presentiamo le fasi della metamorfosi con materiali concreti, immagini, piccole narrazioni scientifiche.
  • Coltivare: creiamo un angolo del giardino (o anche solo un vaso sul balcone) con fiori ricchi di nettare (come lavanda, calendula, borragine) e piante ospiti per i bruchi (come finocchio selvatico, ortica, cavolo).
  • Proteggere: impariamo cosa danneggia le farfalle (diserbanti, pesticidi, inquinamento) e riflettiamo insieme su gesti possibili per prenderci cura del nostro ambiente.

Proposte didattiche montessoriane

  1. Ciclo vitale della farfalla
    Realizzare una sequenza fotografica o con miniature in 3D: uovo, bruco, crisalide, farfalla. I bambini possono toccare, ordinare e raccontare ogni fase.
  2. Cartellini nomenclatura
    Usare immagini reali delle farfalle accompagnate da cartellini con i nomi. I bambini possono abbinare immagine e parola, lavorando sul linguaggio e sulla classificazione.
  3. Diario dell’osservatore
    Fornire piccoli taccuini per registrare le osservazioni: “oggi ho visto…”, “il bruco era lungo…”, “il fiore era di colore…”. Possibile anche in forma pittorica o con simboli.
  4. Laboratorio sensoriale
    Proporre attività di confronto tra texture (ali, foglie, fiori), suoni (ronzio, fruscio), odori (piante aromatiche). Il contatto con la natura parte dai sensi.
  5. Costruzione di un giardino per le farfalle
    Coinvolgere i bambini nella cura di un piccolo spazio piantumato, osservando quali insetti lo visitano e tenendo un “registro delle visite”

Un invito all’educatore

Come adulti, non diamo risposte precoci, ma coltiviamo lo stupore. Osserviamo con i bambini, facciamoci domande insieme, lasciamo che sia la natura a parlare. Le farfalle ci insegnano la leggerezza, la trasformazione, la connessione. E noi possiamo trasmettere loro cura, attenzione, rispetto.

🦋 L’educazione comincia con la vita -Maria Montessori

Un libro per leggere e per fare, perfetto per le attività estive ( classe prima e seconda).

Disponibile su Amazon in due versioni: corsivo e stampato maiuscolo


Lily, piccola rana esploratrice: Leggere, fare e scoprire

Lily è una piccolissima rana, ma il suo spirito è quello della grande esploratrice. Con un salto, inizia il suo primo viaggio; un viaggio entusiasmante che la porterà a esplorare l’inesplorato e a scoprire l’esistenza di alcune delle meravigliose creature che si prendono cura del pianeta che le ospita, ognuno per la sua parte: api, farfalle, chiocciole e formiche. Ma anche lo stagno le riserva delle sorprese: uova e girini popolano l’acqua. Lily scopre così la straordinaria metamorfosi della rana. Un libro, come nella tradizione di Montessorianamente Libri, per leggere e per fare, ricco di attività e spunti didattici per nuove esplorazioni nel mondo delle scienze, della grammatica, della matematica e della lingua inglese.

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Ecologia. Il mio pianeta. Osserva, sperimenta, crea! 

L’ecologia spiegata ai bambini. Ediz. a colori

Il mondo delle farfalle. Ediz. a colori Copertina rigida – Illustrato, 13 marzo 2018

Piccola guida alle farfalle. Ediz. a colori Copertina rigida – Illustrato, 3 giugno 2021

Piccola guida a insetti e altri piccoli animali

Educazione cosmica e Costituzione: il senso del legame universale

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La vera educazione è quella che forma alla vita.

Maria Montessori

L’educazione cosmica, così come concepita da Maria Montessori, non è soltanto un modo per raccontare la nascita dell’universo o la meraviglia della vita. È una visione profonda, etica e spirituale dell’esistenza, che aiuta il bambino a riconoscersi come parte integrante di un tutto armonioso e interdipendente.

In questo “tutto” rientra anche la società umana, con le sue regole, i suoi diritti, le sue responsabilità. E proprio qui prende forma un altro grande racconto collettivo, che accompagna il cammino di crescita del bambino: la Costituzione.

Se l’educazione cosmica insegna al bambino il rispetto per l’ordine naturale e il valore dell’interconnessione, la Costituzione rappresenta l’ordine umano condiviso, la tutela dei diritti e il riconoscimento dei doveri comuni. Non una legge che impone, ma una voce collettiva che ci ricorda ciò che siamo e ciò che vogliamo costruire insieme.

Portare la Costituzione dentro la scuola dell’infanzia e primaria non significa ridurla a un elenco di articoli astratti. Vuol dire seminare nel cuore di ogni bambino un’idea viva di appartenenza e cura: verso sé stessi, verso gli altri, verso l’ambiente e la società.

Significa aiutare ogni bambino a sentirsi un piccolo costruttore del mondo, attraverso gesti simbolici, riflessioni collettive e piccole esperienze di cittadinanza attiva.


🕊 Educare alla Costituzione attraverso l’ armonia

Nella visione montessoriana, ogni cosa ha un ruolo, ogni essere un compito, ogni azione un significato profondo. Così come la stella esplosa ha permesso la vita sulla Terra, e la formica contribuisce silenziosa al benessere del prato, anche ogni cittadino è chiamato a partecipare con consapevolezza e rispetto alla vita collettiva.

La Costituzione diventa così una costellazione di principi da vivere concretamente. Non “facili”, ma autentiche, coerenti con l’esperienza del bambino, capaci di attivare riflessione e senso critico.


Costruire l’urna della comunitàL’urna del voto

  • Materiali: realizzano un’urna elettorale con materiali riciclato e realizzare schede di voto (con disegni semplici o domande a scelta).
  • Procedimento:
    • Spiegare ai bambini che un’urna serve a raccogliere i voti in modo segreto e sicuro.
    • Propone una piccola votazione su un tema semplice (ad esempio: “Quale attività vuoi fare oggi?” con due opzioni).
    • Ogni bambino inserisce la propria scheda nell’urna.
    • Successivamente si contano insieme i voti e si scopre l’opzione più scelta.
  • Obiettivo: far sperimentare concretamente il concetto di voto libero, segreto e partecipativo.

Il Parlamento dei bambini
Organizzare un piccolo parlamento con ruoli assegnati (presidente, segretario, oratore) per discutere regole di classe o progetti comuni. Un modo per imparare la democrazia e il rispetto delle opinioni altrui.

Cartina dell’Italia da colorare

Obiettivo: conoscere le regioni italiane e la loro varietà.

Materiali: cartina dell’Italia stampata in bianco e nero, colori, adesivi per identificare le regioni a statuto speciale.

Svolgimento: si consegna la cartina e si invita ogni bambino a colorare le regioni, scoprendo quali sono quelle a statuto speciale e quali sono le grandi città. Si può aggiungere un’attività di abbinamento tra regioni e caratteristiche culturali o naturali; evidenziare simboli della Costituzione e i luoghi di importanza storica o culturale legati ai diritti e ai doveri dei cittadini.

Materiale scaricabile

    Quanto pesa? Educare alla misura con mente, mani e meraviglia

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    Un percorso esperienziale in stile montessoriano tra confronti, trasformazioni ed equivalenze.

    Misurare non è solo contare. È dare forma all’esperienza, è trovare un linguaggio per ciò che cambia, cresce, pesa, occupa spazio.

    MontessorianaMenteLucca

    Le unità di misura sono strumento di relazione con il mondo. Non formule, non schemi da imparare a memoria, ma esperienze da vivere con il corpo e con l’intelligenza delle mani.

    Quanto pesa?
    Non una semplice domanda sul peso, ma una domanda sul mondo e sulla realtà.

    Ogni apprendimento parte dalla realtà sensoriale e concreta, mai dalla parola. E la misura non fa eccezione: nasce dal corpo, dal confronto, dalla relazione.

    1. La misura come relazione: prima ancora del numero, il confronto

    Più o meno?”
    In un angolo della classe creare una “tavola delle scoperte” con oggetti veri, della vita quotidiana- una mela, un limone, una bottiglia, un sasso, un pacchetto di farina…

    I bambini, senza bilance né numeri, devono mettere in relazione gli oggetti:

    – Quale pesa di più?
    – Quale contiene più liquido?
    – Quale occupa più spazio sul tavolo?

    👉 Ogni bambino costruisce una narrazione: “La bottiglia è più pesante della mela, ma la mela è più pesante del limone.”

    Qui nasce il primo linguaggio della misura: il linguaggio della relazione.

    2. La misura come scoperta culturale

    Dopo l’esperienza, si apre una riflessione:

    – Chi ha deciso che un metro è lungo così?
    – Come facevano a misurare prima degli strumenti?
    – E se vivessimo in un altro paese, useremmo le stesse unità?

    Queste domande diventano ricerca storica e antropologica. I bambini esplorano antiche unità di misura, misurano con il palmo, il piede, il passo, e scoprono che ogni misura nasce da un corpo umano reale.

    Attività: Il museo delle misure dimenticate
    I bambini costruiscono una piccola mostra con strumenti e misure “d’altri tempi”, con didascalie scritte da loro: “Questa era la misura del braccio del faraone. Questa è la spanna del mio papà”.

    3. La misura come trasformazione: l’equivalenza come pensiero flessibile

    L’equivalenza non è un calcolo. È la comprensione che la realtà può cambiare forma senza cambiare sostanza.

    Esperienza: Alchimia delle misure
    Con lenti, tubi, imbuti, contenitori, i bambini devono “trasformare” una misura in un’altra:

    – Come versare 1 litro in 5 contenitori da 200 ml?
    – Come ottenere 1000 g con pesi diversi?

    👉 Non si parte dalla formula. Si parte dalla sorpresa: “Guarda, questo pieno è uguale a quei cinque!”

    Narrazione:
    Ogni equivalenza diventa una storia di trasformazione, da illustrare e raccontare:
    “C’erano dieci amici da 100 ml, e insieme formarono un grande lago da 1 litro.”

    4. La misura come libertà: usare le equivalenze per creare

    Infine, la misura si fa strumento creativo.

    Laboratorio: Progetti in scala
    I bambini ricevono un compito aperto:
    – Costruire una mini-serra in scala
    – Progettare una merenda per 12 persone a partire dalla ricetta per 2
    – Scrivere un problema con le equivalenze da donare a un’altra classe

    Le equivalenze non sono più esercizi, ma mezzi per realizzare qualcosa di reale.
    Diventano linguaggio, responsabilità, competenza al servizio di un progetto.

    📚 Un racconto per aprire la mente: “Pesa di più, pesa di meno” di Gianni Rodari

    Quando parliamo di peso, siamo abituati a pensare a numeri, chili e bilance. Ma cosa significa davvero “pesare”? Cosa pesa di più: un chilo di ferro o un chilo di piume? E cosa pesa di più nella vita: una parola cattiva o un gesto gentile?

    Nel racconto “Pesa di più, pesa di meno”Gianni Rodari ci invita a guardare il mondo con occhi diversi. Con la sua consueta leggerezza e profondità, ci mostra che il concetto di misura può essere anche un modo per riflettere sui valori, sull’empatia, sulla giustizia.

    👉 Inserire questo racconto all’inizio di un percorso sulle equivalenze e le unità di misura aiuta a creare uno spazio di domande autentiche. Ci porta subito nel cuore del tema: non misuriamo solo oggetti, ma anche relazioni, azioni, significati.

    Così, prima ancora di entrare nel mondo dei grammi e dei litri, si apre una riflessione sul senso della misura come forma di attenzione, di ascolto e di responsabilità.


    Conclusione: educare alla misura è educare al mondo

    Misurare significa imparare a pensare il mondo in modo ordinato ma flessibile, concreto ma trasformabile.
    Significa educare all’equilibrio, al senso del “quanto basta”.

    Le equivalenze, vissute nel corpo e nella mente, diventano pensiero trasformativo, non procedura meccanica.
    E in questo, come sempre, Montessori ci ricorda di partire dall’esperienza vera, dalla meraviglia e dal fare con le mani.

    A misura di mondo: Un viaggio tra storia e scoperte, esperimenti e giochi 

    Un viaggio affascinante attraverso la storia della misura; un libro che segue le tracce di un percorso lungo e straordinario: dalla coda di un camaleonte presa come unità di misura a Leonardo Da Vinci, passando per Egizi, Romani e Babilonesi per scoprire come l’uomo abbia da sempre cercato di dare un ordine alle dimensioni, ai pesi e al tempo.

    Leggende, curiosità, giochi e attività pratiche trasformano ogni pagina in un’esperienza per leggere, giocare e imparare. Un libro per tutti coloro che vogliono scoprire la misura con i propri occhi… e con le proprie mani! Per la didattica:Un supporto pratico e versatile, utilizzabile in modo strutturato o flessibile. I simboli nell’indice aiutano a individuare rapidamente le attività.