Nel mondo della scienza, molte straordinarie donne hanno fatto scoperte fondamentali, contribuendo a trasformare la nostra comprensione del mondo.
Da Marie Curie a Rosalind Franklin, fino alle scienziate di oggi, le donne hanno dimostrato che la curiosità, la determinazione, l’impegno e la passione possono superare qualsiasi ostacolo e barriera e condurre a risultati incredibili.
Trasformare le aule in piccoli laboratori permette di onorare il loro stesso spirito di scoperta; dare vita ad attività che rendano la scienza visibile, che mantengano viva la curiosità e che stimolino il pensiero scientifico è sicuramente il primo passo per coltivare il desiderio di esplorare il mondo.
Il Metodo Montessori e l’apprendimento scientifico
L’esplorazione autonoma, l’attività concreta , i materiali, l’ambiente strutturato e la curiosità sono i punti imprescindibili del Metodo Montessori che accomuna tutte le fasce di età.
Predisporre materiali e strumenti per la conduzione di esperimenti secondo un approccio scientifico, permette ai bambini di comprendere le leggi della natura e il funzionamento del mondo e delle cose, non per trasmissione, ma per scoperta e meraviglia.
Donne e scoperte scientifiche: raccontare storie ispiratrici
Nel contesto scolastico, raccontare ai bambini le storie di scienziate come Marie Curie, Lise Meitner, Rita Levi-Montalcini, solo per citarne alcune, può essere una fonte di ispirazione.
Queste donne non solo hanno fatto importanti scoperte che hanno cambiato la storia, ma hanno anche dimostrato grande coraggio e perseveranza anche in contesti molto difficili e in un’epoca in cui le donne dovevano affrontare ostacoli significativi per affermarsi, e ancor più, in campo nel campo scientifico.
Le loro storie insegnano che con determinazione e passione è possibile non solo superare ogni difficoltà e raggiungere i propri sogni, ma anche e soprattutto contribuire al progresso e al benessere di qualcosa di ben più grande.
Raccontare di Marie Curie che ha aperto la strada alla fisica moderna o di Rita Levi-Montalcini che ha svelato i misteri della crescita cellulare, è un modo per ispirare anche i piccoli studenti a guardare oltre i limiti e a sognare in grande.
Nel farlo, si possono strutturare attività pratiche e laboratori che riproducono semplici esperimenti ispirati alle loro scoperte.
Vivere in prima persona l’emozione di sperimentare e di capire come funziona il mondo delle cose è qualcosa di straordinario che segna una traccia indelebile.
Attività in classe
Ispirandosi a Marie Curie e alla scoperta del radio può essere data l’opportunità ai bambini di sperimentare l’esistenza di una luce invisibile in modo semplice e sicuro attraverso un semplice esperimento sulla fluorescenza.
Bastano poche cose e la meraviglia della scoperta è assicurata.
La vera essenza dell’educazione consiste nel formare una persona a saper vivere.”
Montessori, M. (1967). The Montessori Method.
In un mondo sempre più connesso e sfuggente, la gentilezza si presenta come un linguaggio universale capace di superare ogni barriera culturale e linguistica riportando alla genuinità delle relazioni umane.
In un’epoca in cui la tecnologia può creare distanze, un semplice gesto di cortesia o una parola gentile può riavvicinare e restituire il valore e il sapore di una comunicazione autentica e significativa.
Il semplice gesto di dire “grazie” può avere un impatto straordinario sulle nostre relazioni quotidiane, dando vita ad un’atmosfera di rispetto, comprensione reciproca e disponibilità ad una maggiore attenzione alla cura, all’ascolto e alla gentilezza verso gli altri.
Attività in classe
Grazie in Tutte le Lingue del Mondo è un materiale coinvolgente che permette ai bambini, attraverso il fascino che le bandiere sanno sempre suscitare, di scoprire come esprimere la loro gratitudine in diverse lingue e culture.
Attraverso l’uso di bandiere, cartellini informativi sui paesi e leggende di gentilezza, i bambini possono avere l’opportunità di esplorare la bellezza della diversità linguistica, fare ricerche geografiche, scoprire l’esistenza di una moltitudine di lingue e di alfabeti; ma anche andare alla ricerca di leggende tipiche di altri Paesi diversi che abbiano il solito comune denominatore: la gentilezza
Con attività creative, giochi di gruppo e laboratori, parlare di gentilezza diventa un modo per favorire lo spirito di collaborazione , l’ascolto e la cura reciproca.
Materiale scaricabile
Grazie in tutte le lingue del mondo, versione SHORT: 30 bandiere con 30 grazie in lingue diverse
Le carte di nomenclatura sono uno strumento prezioso per accompagnare i bambini nel loro percorso di apprendimento.
Carte parlate, carte mute e cartigli.
L’immagine si fa parola e la parola si fa concetto.
Le carte della nomenclatura rappresentano una porta d’accesso sull’immensità del cosmo.
Le nomenclature creano un collegamento diretto tra l’oggetto reale e il suo nome e questa associazione favorisce la comprensione del concetto di simbolo: le parole scritte rappresentano oggetti e idee rappresentati e collegano visivamente le lettere e i suoni alla realtà conosciuta.
Questo processo rappresenta il primo passo verso una lettura consapevole.
L’importanza del contesto reale
L’apprendimento si fa autentico ed efficace quando è direttamente collegato alla realtà.
Permettere ai bambini di lavorare in autonomia con le carte della nomenclatura rappresenta uno strumento utile non solo per sviluppare il linguaggio, ma anche per sviluppare la capacità di osservazione focalizzandosi di volta in volta sui più piccoli dettagli.
Integrare la nomenclatura con l’oggetto concreto trasforma l’attività in un’esperienza multisensoriale completa seguendo uno dei principi fondamentali del metodo Montessori: imparare facendo.
Toccare, muovere, soppesare, annusare e assaggiare rendono l’apprendimento un’esperienza vivae completa e trasformano l’attività in un viaggio esplorativo multisensoriale dove ogni senso contribuisce a rafforzare la comprensione del concetto.
Ogni fase sensoriale – dal contatto fisico all’esplorazione gustativa – contribuisce a consolidare la conoscenza, rendendo la parola scritta più autentica e significativa.
Conclusione
Un’attività di nomenclatura multisensoriale offre un modo completo e coinvolgente per introdurre i bambini alla botanica e all’esplorazione del mondo naturale.
Quando vista, tatto, olfatto e gusto si uniscono all’apprendimento visivo e linguistico, i bambini sviluppano un rapporto più profondo e consapevole con ciò che stanno studiando.
Questo tipo di approccio non solo stimola il loro desiderio naturale di conoscere, ma li aiuta a creare legami significativi tra ciò che vedono sulle carte e il mondo reale che li circonda.
Materiale scaricabile
Scaricabile gratuitamente la nomenclatura della castagna con la carta di arricchimento.
L’alimentazione è uno degli aspetti fondamentali per lo sviluppo fisico e cognitivo dei bambini.
Offrire un ambiente ricco di esperienze in grado di promuovere l’indipendenza e la consapevolezza dei bambini, non può non comprendere un percorso di scoperta sui cibi e sulla corretta alimentazione.
Alimentazione come esperienza educativa
Nel Metodo Montessori, i bambini vengono invitati a partecipare attivamente alla preparazione dei pasti.
Il momento della preparazione si rivela un momento estremamente prezioso, non solo perché contribuisce allo sviluppo di competenze e abilità fondamentali- lo sviluppo della motricità fine, l’affinamento della memoria olfattiva e tattile e l’utilizzo consapevole di utensili e strumenti, ma anche a sensibilizzare i bambini verso l’origine dei cibi, alla loro categorizzazione, la scoperta dei cicli vitali e delle diverse capacità nutrizionali.
Preparare i cibi insieme ai bambini consente di trasformare una semplice attività in un’opportunità di scoperta ed esplorazione; molte sono le occasioni:
-creare curiosità
-sensibilizzare sull’origine del cibo e sulle sue caratteristiche
-sul ciclo vitale di piante e frutti
-esplorare concretamente le diverse categorie alimentari
-vivere un’esperienza multisensoriale
Coinvolgere i bambini nella preparazione dei cibi contribuisce anche a rendere consapevoli i bambini che il cibo è un dono della natura e frutto del lavoro dell’uomo e, in quanto tale, merita cura e rispetto e sulla via della cura e del rispetto, si apre anche la strada alla riflessione sulla salute del pianeta, sulla sostenibilità del cibo e sull’importanza delle scelte alimentari di tutti, sia per il proprio benessere che del pianeta terra.
L’Indipendenza Alimentare
Uno dei pilastri del Metodo Montessori è l’autonomia. Nel contesto dell’alimentazione, questo principio si riflette dare ai bambini l’opportunità di servire da soli le porzioni, scegliere tra cibi sani e assaporare i pasti senza fretta attivando in modo naturale un’esplorazione sensoriale.
un percorso così strutturato aiuta i bambini a sviluppare una connessione positiva con il cibo, a riconoscere i segnali di fame e sazietà e anche ad evitare l’eccesso alimentare.
In classe, è possibile organizzare attività dove i bambini possono imparare a tagliare frutta e verdura, preparare insalate o piccoli spuntini sani.
Queste attività non solo promuovono la motricità fine, ma contribuiscono a generare consapevolezza della necessità di fare scelte alimentari consapevoli.
Categorizzazione e Conoscenza del Cibo
Suddividere il cibo in categorie rendendo i bambini protagonisti del loro percorso di apprendimento attraverso un approccio concreto è sicuramente stimolante: le nomenclature possono favorire la scoperta autonoma delle categorie ( frutta, verdura, cereali, legumi e proteine, grassi sani) e stimolare la riflessione su una dieta equilibrata; tavoli espositivi e giochi da fare in gruppo possono invece favorire la rielaborazione del percorso sulle categorie alimentari e le loro proprietà a favore di una sana e consapevole alimentazione.
Attività in classe
Tavolo espositivo: organizzare un tavolo con piatti contenenti alimenti di ciascun gruppo, frutta, verdura, cereali, legumi, proteine animali e grassi sani.
Accanto ad ogni piatto si possono preparare dei cartellini esplicativi per evidenziare l’importanza di ciascun gruppo alimentare per la salute e la sostenibilità ambientale.
Gioco interattivo: disegnare e colorare alimenti appartenenti a tutte le categorie alimentari, porre a terra dei cerchi di palestra a rappresentare gli insiemi di ogni categoria; invitare i bambini ad inserire i vari alimenti nell’insieme di appartenenza.
Sostenibilità e Rispetto per l’Ambiente
Un aspetto essenziale dell’approccio montessoriano è il rispetto per l’ambiente.
Nella pianificazione di una dieta sana, si può includere una riflessione su come le scelte alimentari influiscono sul pianeta. Ad esempio, spiegare ai bambini l’importanza di ridurre gli sprechi alimentari e scegliere cibi che rispettano la biodiversità e l’ambiente.
Educare i bambini a un’alimentazione sostenibile può passare attraverso attività concrete come la coltivazione di un piccolo orto a scuola, dove i bambini possono vedere da vicino il ciclo di vita di frutta e verdura, prendendo coscienza del legame tra natura e cibo.
Conclusioni
L’alimentazione in un percorso così strutturato, non è solo una questione di nutrizione, ma diventa un’esperienza olistica che educa alla consapevolezza, all’autonomia e al rispetto per la natura.
Offrire ai bambini l’opportunità di partecipare attivamente alla scelta e alla preparazione del cibo, sviluppa una comprensione profonda della salute e dell’equilibrio alimentare che li accompagnerà per tutta la vita.
Attraverso attività pratiche, come l’allestimento di un tavolo con categorie alimentari e la creazione di una piramide alimentare, possiamo trasmettere ai bambini l’importanza di un’alimentazione sana e sostenibile, in linea con i valori montessoriani di rispetto, indipendenza e connessione con l’ambiente.
Materiale scaricabile
Immagini da stampare per il gioco interattivo “Gli insiemi della salute” per sette categorie alimentari: frutta, verdura, cereali, legumi, latticini, proteine animali e grassi sani .
Con i disegni colorati e stampati è possibile realizzare il gioco così come appare in video.
Nomenclatura arricchita degli ortaggi : attraverso l’associazione delle carte e la lettura delle informazioni relative ai vari tipi di ortaggi, i bambini si avvieranno alla loro scoperta: li osserveranno con maggiore attenzione, ne coglieranno in modo autonomo differenze e caratteristiche e saranno in grado di suddividerli in gruppi e categorie.
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Avvicinare i bambini al sistema di decodifica e alla lettura delle prime sillabe e delle prime parole può trasformarsi in un’esperienza creativa e stimolante, specie quando si cerca di creare le condizioni perché il processo inizi in modo naturale e permetta l’esplorazione libera del linguaggio. I materiali montessoriani per la lettoscrittura offrono esperienze multisensoriali; dalle lettere smerigliate alle nomenclature, dalla margherite delle sillabe ai giochi, molti giochi.
L’esperienza concreta e l’approccio ludico trasformano ogni attività in un processo interattivo che consente di mantenere viva l’attenzione e la curiosità.
Attività in classe
Il “Salvadanaio delle Sillabe” è un gioco interattivo, semplice e facile da organizzare, ma dal potere di catturare l’interesse dei bambini.
Bastano poche cose, un salvadanaio e una scatola con le sillabe, il resto viene da sé…
Come si gioca?
Lettura delle sillabe: ogni bambino pesca una tessera dalla scatola, legge ad alta voce la sillaba scritta e poi la inserisce nel salvadanaio.
Arricchimento con parole e immagini: una volta inserita la sillaba, il bambino è invitato a cercare tra le tessere a disposizione una parole che inizi con la medesima sillaba e successivamente un disegno che la rappresenti.
Obiettivi Educativi
Questa attività risponde a diversi obiettivi didattici, che la rendono un ottimo strumento per l’apprendimento delle basi della lettura e della scrittura:
Riconoscimento delle sillabe: I bambini imparano a scomporre le parole nelle loro parti costitutive, iniziando dal riconoscimento delle singole sillabe.
Sviluppo fonologico: L’attività stimola l’associazione tra suono e simbolo scritto, elemento cruciale nel percorso di alfabetizzazione.
Arricchimento lessicale: Attraverso il collegamento di sillabe a parole, i bambini ampliano il loro vocabolario, esplorando nuove parole in modo spontaneo.
Consolidamento delle capacità motorie: La manipolazione delle tessere e l’atto di inserire le sillabe nel salvadanaio aiutano a migliorare la coordinazione occhio-mano e la motricità fine.
Un’attività che cresce con i bambini
Un altro vantaggio di questa attività è la sua versatilità.
Si può facilmente adattare ai diversi livelli di sviluppo dei bambini, introducendo sillabe più complesse o ampliare il gioco con nuove modalità di arricchimento. Ad esempio, si potrebbero includere piccole frasi da costruire a partire dalle sillabe estratte o invitarli a disegnare e scrivere la parola associata alla sillaba.
Materiale scaricabile
Il materiale stampabile comprende le sillabe composte da tutte le lettere dell’alfabeto escluse le lettere straniere.
“Il Salvadanaio delle Sillabe” rappresenta un modo stimolante per avvicinare i bambini al mondo della lettura e della scrittura, facendo leva su un approccio pratico e ludico. Un’attività semplice che può crescere e trasformarsi insieme ai bambini, offrendo loro un’esperienza educativa in grado di accompagnarli passo dopo passo nel mondo del linguaggio.
Il bambino assorbe la cultura in modo naturale, imparando attraverso le esperienze vissute e l’osservazione di ciò che lo circonda. Ogni festa, ogni tradizione può essere un’occasione di crescita interiore e comprensione del mondo. Maria Montessori, Il segreto dell’infanzia
In un periodo in cui il tempo sembra aver perso la sua identità, le sue caratteristiche e le sue connortazioni,
in un periodo in cui le stagioni non si distinguono più anche per i loro frutti ,
in un periodo in cui non c’è mai tempo per godersi il tempo,
forse è davvero necessario fermarsi.
E sicuramente non da soli, ma con i bambini.
Che siamo insegnanti, genitori, nonni, zii o amici, fermiamoci con loro e restituiamoli il tempo.
Restituiamo loro anche il modo per godere del tempo e, perché no, anche per annoiarsi.
Quante cose si possono pensare e immaginare quando siamo annoiati? E quanti profondi pensieri e riflessioni? Un’infinità…
Vivere in natura e osservarne i cambiamenti stagionali, le differenze di colore, i frutti, i fiori e le piante.
Camminare sull’erba fresca, sulla sabbia, sulla terra e nell’acqua; sulle foglie secche e sulle foglie bagnate.
Portare in classe un ramo con foglie e frutti è qualcosa di speciale.
Quante cose si possono fare!
Osservare le foglie e classificarle secondo la forma e il margine.
Osservarne le sfumature e i colori.
E il frutto?
Toccarlo.
É pesante o leggero? Duro o morbido?
E poi tagliarlo…assaggiare i chicchi e definirne il sapore e le sensazioni.
Individuare e nominare tutte le sue parti ricercandone poi la nomenclatura scientifica.
E poi ancora cercare la melagrana nella storia, nel mito e nelle religioni.
Simboli e significati.
Un percorso tutto da scoprire.
Chicco dopo chicco…
Disegnare la melagrana
Su un tavolo il frutto, intero tagliato, in chicci. Su un altro L’inventario con la tavola dedicata alla melagrana.
Dall’osservazione diretta del frutto alla sua rielaborazione grafica alla scoperta di forme, contorni e sfumature da disegnare.
La colorazione con le matite acquarellabili offre la possibilità di sperimentare, colore su colore, la nascita di un colore tutto nuovo, caldo, luminoso e pieno.
Dalla melagrana a Halloween
Se la melagrana ci parla di abbondanza e continuità, la zucca, con la leggenda di Jack O’ Lantern, ci introduce al tema del passaggio tra la vita e la morte, della luce che guida nell’oscurità e del significato profondo delle scelte e delle conseguenze.
Proprio come i chicchi della melagrana, che racchiudono la promessa di nuova vita, la zucca di Jack O’ Lantern, con la sua fiamma interna, simboleggia la luce della coscienza che ci guida nelle scelte.
Nella pedagogia montessoriana, entrambe queste immagini – la melagrana e la zucca – possono essere i mezzi per incuriosire e stimolare e offrire opportunità per esplorare temi legati alla ciclicità della vita e alla riflessione sulle azioni individuali.
Una delle tante occasioni per partire dalla natura e da ciò che ci circonda per proporre attività che stimolino la comprensione e la creatività, portando i bambini a esplorare tradizioni antiche con uno sguardo riflessivo e consapevole.
La matematica deve essere appresa attraverso l’osservazione e la manipolazione di materiali concreti. Solo così il bambino può comprendere la realtà dei numeri.”
M. Montessori (1976), The Advanced Montessori Method, Volume I
Nell’apprendimento dei numeri, il passaggio dalla concretezza all’astrazione è un passaggio delicato ed essenziale che inizia con l’esplorazione attraverso materiali concreti.
L’esplorazione, per definizione, è un’esperienza multisensoriale in grado di attivare simultaneamente tutti i sensi: i bambini manipolano, toccano, osservano e riflettono, trasformando poco a poco le loro esperienze concrete in concetti astratti.
Operare con i numeri in modo concreto non solo rende l’apprendimento della matematica più accessibile e divertente, ma offre ai bambini una base solida su cui costruire abilità matematiche più avanzate.
La transizione dalla concretezza all’astrazione avviene naturalmente e senza sforzo, poiché i bambini sviluppano una comprensione profonda delle regole matematiche attraverso l’esperienza diretta e il loro fare.
In questo modo, l’apprendimento diventa un processo fluido e coinvolgente, capace di integrare emozioni e cognizione, e di preparare i bambini a sfide future più complesse in ambito matematico.
Attività classe: il tappeto del 100
Il Tappeto del Cento è un’attività pensata per introdurre i bambini alla comprensione dei numeri da 1 a 100 in modo concreto e coinvolgente.
I bambini costruiscono il loro tappeto tessera dopo tessera.
La tavola di controllo funge da elemento accompagnatore.
L’attività consiste nel completare una griglia di 10×10 posizionando in sequenza le tessere numerate dall’1 al 100.
Sia durante la costruzione del tappeto che l’osservazione del tappeto completato, inducono i bambini ad importanti e autonome riflessioni fondamentali per lo sviluppo delle loro competenze matematiche:
Sequenza numerica e conteggio: durante la disposizione delle tessere numerate da 1 a 100, si rinforza la loro capacità di riconoscere e memorizzare la sequenza dei numeri, sviluppando al contempo l’abilità nel conteggio in avanti e all’indietro.
Concetto di quantità e valore posizionale: manipolando e posizionando i numeri, i bambini iniziano a comprendere il valore relativo dei numeri. Capiscono, ad esempio, che 10 è maggiore di 9 e che i numeri aumentano di uno alla volta. L’uso della griglia rafforza il concetto del valore posizionale: ogni riga rappresenta le unità da 1 a 10, e ogni colonna aggiunge progressivamente una decina,10, 20, 30…
Sistemi decimali e pattern numerici: la disposizione sulla griglia di 10×10 aiuta i bambini a visualizzare il sistema decimale e i pattern numerici. Ad esempio, osservano che i numeri nelle colonne condividono le stesse unità, mentre quelli nelle righe condividono la stessa decina (10, 20, 30…). Questo rafforza la loro comprensione del sistema numerico base 10.
Relazioni matematiche e operazioni: il tappeto del cento permette di osservare relazioni matematiche importanti come l’addizione e la sottrazione: spostandosi verso destra si aumenta sempre di 1; spostandosi verso sinistra si diminuisce di uno; spostandosi sulla colonna in alto si diminuisce di una decina e spostandosi in quella in basso si aumenta di una decina. Queste osservazioni li aiutano la visualizzazione delle operazioni matematiche in modo concreto.
Simmetrie e modelli visivi: I bambini possono notare modelli e simmetrie all’interno della griglia, come la disposizione dei numeri pari e dispari, o i numeri multipli di 5 e 10 che formano linee verticali e orizzontali. Queste scoperte visive stimolano la loro capacità di osservazione e di categorizzazione dei numeri.
Confronto tra numeri: Con il tappeto completo, i bambini possono facilmente confrontare numeri tra loro, identificando numeri più grandi o più piccoli, osservando differenze e somiglianze tra i numeri in diverse parti della griglia. Questo favorisce lo sviluppo di competenze di analisi e confronto numerico.
Introduzione a concetti di moltiplicazione e divisione: Attraverso il conteggio per salti (ad esempio, 2, 4, 6… o 5, 10, 15…), il tappeto del cento offre un modo visivo e concreto per introdurre la moltiplicazione e la divisione. I bambini possono vedere chiaramente i risultati del conteggio per multipli, acquisendo così una comprensione iniziale delle operazioni.
Progressione e continuità dei numeri: La costruzione del tappeto aiuta i bambini a comprendere la continuità e l’infinitezza della sequenza numerica. Anche se il tappeto arriva a 100, i bambini possono intuire che il conteggio continua oltre quel limite, espandendo la loro visione della matematica.
Materiale scaricabile
Costruire la griglia per il tappeto su un cartoncino suddivisa in quadrati di 10×10.
Stampare le tessere per l’attività di costruzione del tappeto.
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I sensi, essendo gli esploratori del mondo, aprono la via alla conoscenza. Maria Montessori, La mente del bambino: mente assorbente
Trasformare una passeggiata in natura in un’esperienza sensoriale significa permettere ai bambini di vivere la natura in modo più consapevole, coinvolgendo tutti i loro sensi per scoprire in modo autentico e autonomo le piccole grandi meraviglie del mondo che li circonda.
L‘autunno è una stagione magica che ci invita a rallentare e ad osservare il mondo intorno a noi.
Con i suoi colori, i suoi suoni e i suoi profumi, l’autunno offre un’opportunità unica per esplorare e scoprire attraverso i sensi; basta imparare a soffermarsi su ciò che ci circonda e osservare, ascoltare, odorare, toccare e assaggiare.
Passeggiata sensoriale
Durante la passeggiata, possiamo invitare i bambini a trasformarsi in esploratori e a guardarsi attentamente intorno per scoprire l’autunno.
I cinque sensi saranno il kit necessario per l’esplorazione.
Ogni tratto del percorso rappresenta un’opportunità per osservare, ascoltare, toccare e sentire, trasformando una semplice passeggiata in un’avventura educativa.
Vista: Invitiamo i bambini a guardarsi intorno e notare i cambiamenti nel paesaggio. Chiediamo di osservare i colori delle foglie, i diversi tipi di alberi e le ombre che si allungano. Che forme e sfumature si possono cogliere? Si può proporre di cercare foglie di colori e forme diverse, invitando a sperimentare le prime forme di categorizzazione; si può proporre la ricerca silenziosa degli animali che abitano il bosco, il parco o il giardino: scoiattoli? piccoli insetti? ragni? uccelli migratori?
Udito: Invitiamo al silenzio per favorire uno stato di ascolto. Solo nel silenzio si possono percepire anche i suoni più piccoli… Che suoni si riescono a sentire? Il vento che muove le foglie? il canto degli uccelli? lo scricchiolio delle foglie sotto i piedi?
Tatto: Diamo ai bambini la possibilità di toccare i vari elementi naturali e chiediamo loro di soffermarsi sulle percezioni: che sensazione danno le cortecce degli alberi o i rametti? e la superficie di una foglia secca e quella di una foglia ancora verde? La raccolta di piccoli elementi naturali come ghiande, cortecce o sassi, permette il confronto, anche successivo, delle diverse texture.
Olfatto: Invitiamo i bambini a chiudere gli occhi e inspirare profondamente.
Poniamo davanti ad ognuno una serie di ciotole con i vari elementi raccolti. Ad occhi chiusi, possono riconoscere l’odore della terra umida, delle foglie secche o del muschio? Se ci sono piante aromatiche, l’esperienza può arricchirsi di un percorso di scoperta/riconoscimento olfattivo per coglierne i profumi e individuarne le differenze.
Gusto: La passeggiata può concludersi con una piccola merenda a base di frutti autunnali: mele, noci, castagne, cachi e melagrane. Quali sapori associamo all’autunno?
Attività in classe: Il calendario dell’albero
Un’attività per consentire ai bambini di sviluppare la metodologia dell’osservazione.
Attraverso percorsi concreti in cui ognuno è protagonista del proprio sentire, i bambini imparano a esaminare con attenzione gli alberi e l’ambiente, concentrandosi in modo via via più specifico sui dettagli che caratterizzano i vari elementi naturali. Questa pratica rafforza la loro capacità di osservare il mondo naturale in modo sistematico, promuovendo un approccio scientifico e sviluppando una consapevolezza più profonda dei cicli della natura.
Un albero è talmente tante cose che per spiegarlo questo libro ha avuto bisogno di quattro persone: una poetessa, due illustrataci e un biologo. Un albero, infatti, fa molte cose diverse e per questo può essere guardato da tanti occhi diversi.
ll tempo, nelle sue tre grandi dimensioni di passato, presente e futuro, costituisce un ciclo naturale che collega l’intera esperienza umana.
L’interconnessione con il mondo è alla base della pedagogia montessoriana, un’interconnessione che nasce dal concreto, un concreto fatto di esperienza, osservazione e sperimentazione.
I cicli naturali offrono una reale percezione dello scorrere del tempo fatto di continui passaggi che si ripetono con un ordine preciso: la stagionalità, i giorni, i mesi e gli anni, i cicli vitali di piante, fiori e animali, le metamorfosi e molto molto altro ancora…
Le passeggiate in natura offrono occasioni imperdibili per cogliere la ciclicità delle stagioni: la raccolta e l’osservazione di elementi naturali fin da piccolissimi rappresenta un’opportunità imperdibile per avvicinarsi in modo spontaneo al concetto di tempo.
Attraverso la raccolta di foglie in autunno, l’osservazione dei boccioli in primavera o il ciclo delle piogge, i bambini iniziano a interiorizzare i ritmi naturali che scandiscono il mondo attorno a loro.
Queste esperienze sensoriali non solo rafforzano la connessione con la natura, ma offrono anche una base concreta per esplorare concetti più complessi legati al tempo, come il cambiamento e la crescita. Nella pedagogia Montessori, questo tipo di apprendimento pratico, immerso nella realtà e nell’osservazione, permette ai bambini di sviluppare una consapevolezza profonda e rispettosa del tempo e dei suoi cicli, arricchendo così la loro comprensione del mondo e della propria storia personale.
Attività: le stagioni in quattro scatole
Possono essere realizzate vere e proprie scatole per la raccolta: primavera, estate, autunno e inverno.
Agli elementi raccolti si possono aggiungere foto o disegni di cose che non si possono raccogliere direttamente.
Ogni scatola un tesoro. Gli elementi contenuti possono essere messi a confronto:
-ci sono ancora o non ci sono più?
-sono uguali o diversi?
-ci sono elementi che si trovano in tutte le scatole, solo in due o tre o in una sola?
Passato
Il rito del compleanno celebrato nelle classi Montessori, celebra il prezioso legame tra il passato e il presente. Durante il rito, non si festeggia unicamente il giorno della nascita, ma ripercorre l’intero percorso di crescita e sviluppo partendo dal momento della nascita; foto, oggetti e ricordi testimoniano il tempo passato e descrivono le storie personali dei bambini attraverso lo scorrere delle stagioni e degli anni.
Presente
Il presente è il momento in cui viviamo, un’opportunità per fare esperienza e apprendere.
È il tempo della crescita, il tempo in cui si costruiscono percorsi, si fanno scoperte, si creano legami, si rinforzano legami e si sviluppano i talenti. Vivere il presente significa imparare ad apprezzare ogni attimo e a rendersi conto di quanto siano speciali i momenti che trascorsi insieme.
Invitiamo i bambini a fermarsi, ad osservare e ad ascoltare; invitiamoli a godersi i momenti senza correre e sfuggire; invitiamoli a prendersi cura di quello che ci circonda, a notare e dare forza a tutte le piccole e belle cose che ci fanno stare bene e sorridere.
Futuro
Il futuro è un tempo tutto ancora da esplorare, è lo spazio delle curiosità da soddisfare, dei luoghi da scoprire e delle cose da sperimentare.
Incoraggiamo i bambini ad essere curiosi e ad esprimersi creativamente; incoraggiamoli a trovare soluzioni, a esplorare, a condividere, ascoltare e a collaborare per costruire percorsi autentici e significativi.
Il passare del tempo: i nonni
La festa dei nonni, in questo contesto, può andare ben oltre la semplice celebrazione e essere un anelo di congiunzione tra passato, presente e futuro.
È un’occasione per celebrare il flusso continuo della vita; per scoprire e riconoscere che le storie e i racconti del passato hanno il potere di intrecciarsi con quelli del presente dei bambini: ogni aneddoto condiviso, ogni fotografia, ogni oggetto del passato offerto dai nonni ai bambini, arricchisce la loro identità, offrendo spunti di riflessione creando legami profondi e significativi che attraversano il tempo.
Attività in classe; spunti per la festa dei nonni
Il Tempo raccontato dai nonni: oggetti, foto e parole
Per celebrare la Festa dei Nonni, si può proporre un’attività speciale per permettere ai bambini di scoprire il passato attraverso oggetti, fotografie e ricordi dei loro nonni o degli anziani vicini a loro.
Chiedere ai nonni di raccontare una storia attraverso qualcosa di concreto e tangibile, arricchito da un piccolo racconto, un aneddoto o una breve didascalia che ne descriva qualche aspetto.
Possono essere richiesti oggetti di vario genere; utensili, giochi o accessori, fotografie o vecchie pagine di giornali, racconti e ricordi scritti.
Gli oggetti raccolti diventano un mezzo per ricostruire la storia attraverso le tracce più recenti.
Un’attività per riscoprire e ricostruire il passato in modo concreto e coinvolgente.
Un biglietto da scaricare per ringraziare tutti i nonni del mondo
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Il bambino è la speranza del mondo. In lui risiede il futuro. Maria Montessori, La mente assorbente
Educare alla pace, ma come?
Maria Montessori ha offerto una visione educativa olistica tanto da poter parlare di una vera e propria filosofia educativa.
La sua visione educativa si basa su un approccio “cosmico“, che riconosce una perfetta interconnessione tra l’uomo e la natura.
Perché cosmica?
Perché cosmo deriva dal greco kosmos, che significa ordine o, più precisamente, un tutto governato da ordine.
In termini pedagogici il Kosmos greco si traduce nella visione cosmica diMaria Montessori, che invita ad un modo diverso di osservare il mondo, non nelle sue singole parti, ma nella sua complessità.
In una tale visione, tutti gli esseri, organici e inorganici, appaiono immediatamente come strettamente interconnessi l’uno con l’altro in innumerevoli modi, e l’insieme delle interconnessioni dà vita ad un tutto armonioso.
Uomini, animali, piante e ogni elemento della Terra abita il piano cosmico, quell’incredibile piano dove niente avviene a caso e dove ogni elemento ha un ruolo e un compito da realizzare .
La vita umana dipende dal lavoro di tutti: la casa che abitiamo, il frutto che mangiamo, il vestito che indossiamo, il carbone che ci riscalda, il letto che ci accoglie, tutto dobbiamo ad altri uomini. […] Allora è chiara la funzione vitale, quando appare che ogni vita è un operaio del bene universale – e non un semplice goditore dell’ambiente, né un adoratore del proprio perfezionamento
M.Montessori, Che cos’è l’educazione cosmica
Quando parliamo di educazione cosmica, ci riferiamo ad una preparazione pratica, autentica ed effettiva che porta bambine e bambini alla comprensione del concetto di umanità fatto non dai singoli elementi, ma da un unico organismo.
Un’educazione improntata a tali principi, permette ai bambini di acquisire consapevolezza dei loro compiti e doveri globali essenziali per il funzionamento dell’intero sistema mondiale.
Educazione cosmica significa dunque educare e preparare i bambini ad assumersi responsabilità , anche nelle piccole azioni quotidiane per rafforzare i legami di interdipendenza e solidarietà che si costruiscono dapprima in classe e nella società via via più allargata poi.
Maria Montessori invita ad aprire lo sguardo e a guardare oltre, a scoprire connessioni e interconnessioni e a riconoscersi in una comune responsabilità educativa nel costruire la pace.
Una missione cosmica, dunque, che non si limita alla sola sfera politica nel prevenire guerre o gestire stati di tensione, ma che trova il suo centro propulsore proprio nell’educazione dei bambini e delle bambine.
L’educazione cosmica non è dunque una disciplina autonoma, né un insieme limitato di contenuti; piuttosto, è una visione ampia e integrata del sapere, che abbraccia tutti gli aspetti della realtà e permea l’intero approccio educativo, stimolando i bambini a esplorare il mondo come un tutto interconnesso.
Scienze, biologia, chimica, storia, geografia, arte e letteratura, ogni cosa ha un ruolo specifico nell’universo e contribuisce all’armonia globale.
Educazione cosmica è coltivare nei bambini una profonda consapevolezza del loro posto nell’universo e delle responsabilità che questo comporta. L’obiettivo è sviluppare in loro un senso di gratitudine, rispetto e responsabilità verso la natura, gli altri esseri viventi e le generazioni future, incoraggiando una mentalità ecologica, pacifica e globale.
In questo modo, l’educazione cosmica non solo forma menti curiose e riflessive, ma coltiva anche la consapevolezza che ogni persona, con il proprio contributo, partecipa al benessere collettivo e alla costruzione di una società più pacifica e sostenibile.
Attività in classe; spunti riflessivi
La Giornata Internazionale della Pace
Ogni anno, il 21 settembre, si celebra la Giornata Internazionale della Pace, un’opportunità per riflettere sull’importanza della pace e della tolleranza in un mondo da sempre segnato da conflitti.
La giornata ci ricorda che la pace non è solo l’assenza di guerra, ma uno stato attivo di armonia e cooperazione.
Una cura e un’attenzione verso tutto ciò che ci circonda.
Cinque leggende dal mondo sulla pace
Le cinque leggende provenienti dai diversi continenti offrono spunti di riflessione sui vari aspetti della pace: collaborazione, rispetto reciproco, armonia, flessibilità, connessione con la natura.
Attraverso le storie simboliche e le attività didattiche proposte ( giochi di ruolo, scrittura creativa, scrittura riflessiva, arte ed altro ancora), i bambini possono esplorare il valore della pace, imparare a riflettere sugli eventi della quotidianità e imparare a costruirla.
Tante piccole fiabe per ridere, sognare e pensare. Quattordici storie che insegnano a ripudiare la guerra e i conflitti e a privilegiare la pace, l’amicizia e la fantasia, immaginando modalità diverse per la costruzione di un mondo non violento.
La pace inizia con un sorriso: parte dai piccoli gesti quotidiani, dalle mura di casa. La pace inizia in famiglia. Nelle cose semplici di tutti i giorni. Perché soltanto se c’è pace nel nostro cuore, possiamo coltivare la pace nel mondo. Un meraviglioso albo illustrato, che ci conduce per mano all’essenza della vita.
Sulla sponda di un fiume abitano due famiglie di contadini, una sulla riva sinistra e l’altra sulla riva destra. Fra le famiglie non scorre buon sangue e spesso litigano fra di loro. Ma un giorno, quando le acque nel fiume si sono abbassate, i bambini non resistono alla tentazione e attraversano il fiume…
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Il bambino si forma attraverso l’ambiente. Dobbiamo offrire al bambino un ambiente che lo aiuti a svilupparsi liberamente.
La mente del bambino. Mente assorbente, Maria Montessori
Relazionarsi attraverso esperienze concrete con il mondo che li circonda, permette ai bambini di costruire un percorso spontaneo e naturale che li porterà via via alla comprensione di concetti sempre più complessi.
Questo principio è alla base del metodo Montessori: il bambino è il solo protagonista del proprio percorso di crescita e procede per esplorazioni e scoperte costruendo in modo efficace ed autentico, e senza intermediazioni astratte o artificiali, i propri saperi.
Permettere ai bambini di fare esperienze dirette e concrete con quanto li circonda, in modo naturale e spontaneo, rappresenta il cuore dell’approccio educativo montessoriano.
Lo sviluppo e l’acquisizione di competenze e conoscenze avvengono solo attraverso l’interazione e l’esplorazione diretta del mondo fisico.
E per favorire le esplorazioni e le sperimentazioni l’ambiente si struttura per offrire, incuriosire e stimolare. Tutto è pensato per essere accessibile e alla portata dei bambini; tutto invita a toccare, a esplorare e a manipolare; oggetti e materiali guidano alla comprensione di concetti complessi, come quello del linguaggio, della matematica, della scienza e della botanica.
L’ambiente diventa dunque un maestro silenzioso, pronto a offrire infinite opportunità di apprendimento.
Maria Montessori sosteneva che gli oggetti hanno il potere di chiamare i bambini e che la loro “voce” è per loro irresistibile.
Ma l’esplorazione non si ferma certo ai materiali e ai muri delle aule: giardini, parchi, boschi, orti e fattorie diventano luoghi privilegiati per connettersi con il mondo esterno.
Ogni ambiente offre infinite possibilità e invita all’osservazione diretta: si sperimentano i cicli della vita, i cambiamenti delle stagioni e le dinamiche della natura; si entra in contatto in modo naturale con il mondo e si impara a conoscerlo sviluppando al contempo un pensiero critico e autonomo.
L’Esperienza Concreta e il Linguaggio
L’apprendimento del linguaggio non fa eccezione: anche in questo campo, Maria Montessori promuove un approccio concreto e multisensoriale.
Prima di affrontare la scrittura e la lettura, i bambini vengono introdotti ai suoni delle lettere in modo sensoriale e pratico. Essendo il linguaggio una funzione naturale e spontanea dell’essere umano, deve essere sviluppato attraverso l’osservazione e la manipolazione di simboli e oggetti reali.
Un esempio chiave è l’uso delle lettere smerigliate: i bambini possono toccare e tracciare la forma di ogni lettera con le dita, costruendo una connessione fisica e visiva con il simbolo e il suono corrispondente. Il tatto diventa uno strumento fondamentale per imprimere nella memoria la forma delle lettere, accompagnato dall’associazione sonora del fonema.
L’approccio montessoriano al linguaggio parte quindi da un’esperienza sensoriale diretta: i bambini non memorizzano passivamente i simboli, ma li esplorano, li toccano, li tracciano e li nominano, ascoltando e ripetendo i loro suoni ad alta voce.
Questo passaggio dal concreto all’astratto garantisce una comprensione profonda della relazione tra suono e simbolo ancora prima che la scrittura e la lettura vengano affrontate in un senso propriamente formale.
Il linguaggio poi si articola, si sviluppa e si perfeziona ulteriormente attraverso il coinvolgimento attivo dei bambini: lettere mobili e nomenclature li guidano gradualmente e in modo spontaneo alla costruzione, al riconoscimento e alla scoperta di parole che vengono scomposte e composte nei loro elementi di base in modo giocoso e concreto.
Attività in classe
“Esploratori di lettere e parole” è un’attività semplice e coinvolgente pensata per introdurre i bambini al linguaggio attraverso l’esplorazione di oggetti reali.
L’attività prevede l’uso di un cestino che contiene una selezione di oggetti concreti, uno per ogni lettera dell’alfabeto; una scatola con le lettere dell’alfabeto ed una busta con tutti i nomi degli oggetti .
A ciascun oggetto si associa dapprima la sua iniziale (la sola lettera dell’alfabeto) e successivamente un cartellino con il nome dell’oggetto, in cui le vocali e le consonanti sono evidenziate con colori diversi.
Il bambino pesca o sceglie dal cestino un oggetto, lo nomina e ne ascolta i suoni che compongono il suo nome; poi ricerca la lettera dell’alfabeto con cui quel nome inizia.
Associati oggetti e lettere dell’alfabeto, inizia la ricerca dei nomi che li identificano: dapprima riconoscendo la sola lettera iniziale e successivamente per lettura.
L’osservazione dei cartellini mette in risalto le combinazioni di consonanti e vocali evidenziate con colori differenti, blu e rosse.
Finalità dell’Attività:
Sviluppo del linguaggio: l’attività stimola il riconoscimento visivo e fonetico delle lettere, associando i simboli scritti a oggetti concreti che i bambini possono manipolare e riconoscere nella vita quotidiana.
Associazione tra suono e simbolo: i bambini imparano a distinguere vocali e consonanti attraverso il colore, comprendendo la loro diversa funzione nella composizione delle sillabe e successivamente delle parole.
Coinvolgimento multisensoriale: l’esplorazione tattile e visiva degli oggetti permette ai bambini di apprendere in modo naturale e partecipativo.
Conclusione
Il processo di apprendimento diventa più significativo quando il bambino può relazionarsi direttamente con ciò che lo circonda, integrando il pensiero astratto con l’esperienza concreta.
Proporre attività come quella dell’Esploratore di lettere e parole,offre una modalità efficace per introdurre anche i più piccoli all’universo delle lettere, attraverso un approccio tangibile e stimolante.
…permettere al bambino di vedere il mondo con i propri occhi, di esplorare con le proprie mani e di apprendere con il proprio cuore… La mente assorbente, Maria Montessori
Le perle colorate sono uno degli strumenti più affascinanti e iconici del metodo Montessori, progettate per accompagnare i bambini alla comprensione dei concetti matematici attraverso l’esperienza concreta.
Maria Montessori, osservando come i bambini imparassero meglio attraverso la manipolazione di oggetti concreti, introdusse le perle come un mezzo per rappresentare numeri e quantità.
Ogni serie di perle è colorata e raggruppata in bastoncini che rappresentano valori numerici specifici, creando una rappresentazione visiva immediata dei numeri.
Le perle non solo forniscono una base per il conteggio, ma introducono anche i bambini alla bellezza e all’ordine della matematica. I colori vivaci e le forme simmetriche delle perle catturano l’attenzione dei bambini e li invitano alla manipolazione e all’esplorazione autonoma rendendo la matematica accessibile e divertente.
Utilizzo delle perle
Inizialmente i bambini imparano a riconoscere il numero rappresentato da ciascuna barretta di perle contandole una ad una toccandole con le mani.
Gradualmente ogni colore viene associato alla rispettiva quantità senza la necessità di contare le perle.
Se chiediamo ad un bambino di mettere sul tavolo un 5 e un 3, prenderà immediatamente una barretta celeste ed una rosa.
Attività in classe: il serpente dell’addizione
Con le perle si fanno addizioni e sottrazioni sotto forma di lunghi serpenti colorati.
All’inizio le addizioni con il serpente non supereranno la decina, successivamente andranno ben oltre, raggiungendo numeri formati da più decine.
Una volta costruito il serpente colorato, i bambini cominciano a contare le perle e quando il serpente è cresciuto, si sa, deve cambiare pelle…così si invitano i bambini a trasformare il serpente colorato in una con la nuova pelle dorata; sommando le perle e raggiunta la decina, si sostituiscono le barrette delle unità con una barretta dorata, quella del dieci.
Continuando a contare, decina dopo decina, il serpente cambia pelle e diventa tutto d’oro o con una piccola coda colorata.
Con il serpente dell’addizione, sommare i numeri è qualcosa di concreto, autentico ed estremamente piacevole.
Materiale scaricabile
Strisce con addizioni rappresentate.
Utilizzo: prendere una striscia e riprodurre sul banco o sul tappeto l’addizione proposta scegliendo dalla scatola delle perle, concrete o stampabili, quelle del solito colore.
Contare le perle una ad una; se si arriva alla decina, sostituire le barrette colorate con quella della decina e proseguire a contare fino a calcolare la somma.
Perle colorate, preferibilmente in legno e abbastanza grandi in quantità sufficiente per rappresentare almeno 5 serie di numeri da 1 a 10. Tradizionalmente, i colori Montessori sono:
1: Rosso
2: Verde
3: Rosa
4: Giallo
5: Azzurro
6: Viola
7: Bianco
8: Marrone
9: Blu
10: Dorato ( per le decine)
Filo metallico resistente, ma abbastanza flessibile per infilare le perle.
Forbici e pinze per tagliare, modellare il filo metallico e chiuderlo alle estremità.
Istruzioni
Infilare le perle:
Iniziare con il bastoncino del numero 1. Prendere una perla rossa e infilarla sul filo.
Piegare le due estremità del filo per bloccare la perla in posizione. Procedere con i bastoncini successivi fino al numero 9. Per le decine, utilizzare 10 perle dorate.
Il viaggio è sempre un buon inizio, una scoperta, un’avventura. Il viaggio è sempre movimento anche quando si resta fermi a leggere un libro…
Beatrice Mașini
Il momento dell’incontro con gli alunni dopo la lunga pausa estiva porta sempre con sé un forte carica emotiva fatta non solo della gioia di rivedersi e ritrovarsi, ma anche dell’ansia verso tutto ciò che di nuovo ci aspetta.
Quello dell’inizio è un momento importante per insegnanti e alunni: è il rinnovo di una promessa di fiducia e di cura reciproca; è lo sguardo d’intesa di chi comincia insieme un nuovo viaggio nella certezza che sarà un viaggio buono e bello.
E come ogni viaggio è necessario equipaggiarsi e quale momento migliore per farlo se non quello che ci fa ritrovare uno accanto all’altro?
Ritrovarsi per ascoltarsi, per riconoscersi e conoscersi di nuovo, con quel qualcosa di più che il tempo sempre ci regala; ma ritrovarsi anche per immaginare nuove prospettive, per dare vita a nuove idee e nuovi legami…
Ritrovarsi leggendo un libro può essere un buon inizio per aggiungere un tocco di poesia alla magia che l’incontro porta con sé; leggere un libro per dare all’accoglienza quelle parole che spesso non riusciamo a trovare o quelle immagini che non riusciamo a suscitare perché un libro non è solo ciò che racconta, ma è ciò che risuona dentro ognuno di noi, grandi o piccoli che siamo.
Un libro ci accompagna sempre, in ogni viaggio.
Uno dei tanti libri per il momento dell’incontro è un libro che parla proprio del viaggio.
Un libro per scoprire il senso della partenza come momento di crescita e arricchimento, indipendentemente dalla strada percorsa o dalla destinazione.
di Beatrice Masini e Gianni De Conno edito da Carthusia
Vincitore del Premio Andersen 2018, Libro dell’anno; Premio speciale della Giuria.
Un libro che non parla di un viaggio, ma del viaggio inteso nel senso più ampio del termine.
Il viaggio come metafora di vita; un libro incredibilmente poetico che ci aiuta a riflettere su noi stessi e sui rapporti con gli altri, conosciuti o sconosciuti che siano; un libro, direi, del “qui ed ora” che emerge con tutta la sua forza quando capisci che ogni momento è il viaggio non solo l’arrivo…
Viaggiare è cambiamento per definizione, è incontro, novità, emozione; ma è anche distacco e attesa.
É partenza, non destinazione.
La meta non è sempre così certa o pianificata e spesso cambia proprio strada facendo.
Il viaggio però non si interrompe mai e i compagni di viaggio possono cambiare; possono essere tanti, pochi o pochissimi, ma l’importante è godere il momento e stare bene.
Il viaggio ci regala sempre qualcosa di nuovo e inaspettato: un tramonto, un fiore, una notte stellata, una silenziosa montagna o un mare impetuoso.
Un viaggio può presentare anche momenti di difficoltà e imprevisti, può richiederci scelte difficili, può risultare anche faticoso, ma rimane sempre una grande occasione per riflettere, ripianificare e cambiare rotta.
Possiamo sempre decidere di restare, di ripartire, di aggiungere tappe non calcolate, di godere di incontri che ci fanno cambiare strada e prospettiva.
“Uno ti dice Buon viaggio quando ti vede pronto per andar via e non sai dove vai e nemmeno perché ma crede che tu sappia tutto e invece non sai niente ma va bene così. A volte non sai niente nemmeno alla fine, perché non sai se quella è la fine o se è solo una tappa. Allora vuol dire che hai fatto davvero Buon viaggio, perché sei già pronto per cominciarne un altro”.
Beatrici Masini
Viaggiare… può sembrare una cosa uguale per tutti, mentre in realtà è un’esperienza diversa per ognuno di noi, proprio come questo libro che sa parlare ad ognuno in un modo straordinariamente diverso.
Quanto durerà il viaggio?
Quante saranno le tappe?
Nessuno può saperlo in anticipo e non è nemmeno così necessario saperlo prima anzi, forse, non è dato saperlo nemmeno alla fine perché la fine di un viaggio può essere l’inizio per un altro…
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L’educazione non è qualcosa che il maestro fa al bambino, ma qualcosa che il bambino fa per sé stesso
Il segreto dell’infanza, M.Montessori
Uno degli aspetti fondamentali del metodo Montessori è la centralità dell’autonomia del bambino nel processo di apprendimento. Maria Montessori, con la sua visione rivoluzionaria dell’educazione, comprese che i bambini apprendono in modo più efficace quando hanno la libertà di esplorare, scoprire e sperimentare in modo autonomo.
La sua pedagogia si basa sull’idea che l’educazione non sia un processo di trasmissione passiva di conoscenze, ma un viaggio attivo in cui il bambino è il protagonista; è lui che sceglie il mezzo e la strada.
In un ambiente montessoriano, l’educatore agisce come guida e osservatore piuttosto che come figura direttiva. Questo permette al bambino di sviluppare una maggiore fiducia in sé stesso e una consapevolezza delle proprie capacità.
Offrire ai bambini la libertà di scegliere tra un ampio ventaglio di attività concrete e di proposte che toccano i loro interessi personali, dà vita ad un percorso educativo in cui l’apprendimento nasce da una forte motivazione interna, dalla curiosità e dal desiderio di conoscere il mondo che li circonda.
E l’autonomia non solo promuove una maggiore indipendenza, ma favorisce anche lo sviluppo di competenze per la risoluzione dei problemi e il pensiero critico, l’autodisciplina e un forte senso di autoefficacia.
I bambini imparano a gestire il tempo secondo i propri ritmi e senza forzature esterne; imparano a prendere decisioni e a sperimentare le conseguenze di azioni e comportamenti in un ambiente n un ambiente accogliente e inclusivo, dove ognuno viene ascoltato e rispettato.
Queste competenze non riguardano il solo apprendimento scolastico, ma costituiscono la base per lo sviluppo di individui equilibrati, responsabili e capaci di affrontare le sfide della vita con sicurezza e resilienza.
L’apprendimento attivo incoraggia i bambini alla collaborazione e al rispetto reciproco; in una classe montessoriana i bambini, anche di diverse età, lavorano insieme, imparando gli uni dagli altri e aiutandosi a vicenda. Questo modello di apprendimento interattivo non solo consolida le competenze cognitive, ma promuove anche l’empatia, la pazienza e il rispetto per le diversità individuali.
Non trasmissione di conoscenze, dunque, ma offerta di occasioni, possibilità e percorsi per preparare i bambini di oggi a diventare adulti responsabili e consapevoli, pronti ad affrontare le sfide future con fiducia e determinazione.
Attività in classe
“Animali al ballo”, un’attività concepita per offrire ai bambini un’esperienza di apprendimento multisensoriale che integra diverse competenze linguistiche e cognitive in un contesto ludico e coinvolgente.
Attraverso l’utilizzo autonomo del materiale, i bambini seguono un percorso che comprende:
Lettura e abbinamento immagine-parola: abbinamento delle immagini di animali con i nomi corrispondenti per rafforzare il riconoscimento visivo e l’associazione tra immagini e testo.
Grammatica con i simboli Montessori: utilizzo dei simboli grammaticali montessoriani per esplorare e comprendere la struttura delle frasi e la funzione delle parole in modo visivo e intuitivo.
Puzzle per la divisione sillabica: ricomposizione delle figure degli animali secondo la divisione sillabica dei loro nomi, per migliorare la consapevolezza fonologica e la comprensione della struttura delle parole.
Frasi da leggere e ricopiare: lettura e scrittura di frasi che riguardano gli animali della piccola storia presentata, per esercitare la lettura, la motricità fine e l’abilità di scrittura attraverso la copia.
Ti voglio bene! Le avventure di Anatra e Orso Si può essere grandi amici anche quando si è molto diversi? Certo! Anatra e Orso, per esempio, ci riescono benissimo. Ed è molto, ma molto divertente vedere come fanno….
Ti voglio bene anche se… Mini è un cucciolo di volpe che si fa tante domande: Maxi lo amerebbe anche se fosse un orso feroce? O un coccodrillo spaventoso? E, soprattutto: l’amore dei grandi dura per sempre?
Ascolta. Ediz. a colori Timmy è triste, tutti gli suggeriscono come comportarsi come comportarsI, ma proprio non riescono a offrirgli conforto. Poi arriva il coniglio. E non dà alcun consiglio a Timmy, semplicemente… ascolta.
Il venditore di felicità Siccome dicono che la felicità sia la cosa più importante, quando decidono di venderla, in barattoli, c’è subito la fila. Ma la felicità non si può vendere né comprare. E allora dove si trova?
(Non) imparerò (mai) a volare Un pettirosso che non ha alcuna intenzione di lasciare il suo nido, sa che non imparerà mai a volare, quindi tanto vale rinunciare. Ma la volte basta cambiare prospettiva per trasformare un fallimento in una bellissima avventura…
Il bambino vive in un ritmo naturale; il nostro compito è quello di facilitare la comprensione del tempo attraverso la presentazione di cicli e routine che riflettano la natura.
la scoperta dell’infanzia, Maria Montessori
La catena dell’anno è un materiale didattico interattivo e straordinariamente innovativo utilizzato in tutte le scuole a metodo Montessori e non solo. Il suo approccio concreto e multisensoriale facilita lo sviluppo di una comprensione autentica e profonda del concetto di tempo, con il suo susseguirsi dei giorni e dei mesi in una ciclicità che abbraccia gli anni, stagione dopo stagione.
Un apprendimento immersivo che permette ai bambini di sentirsi in connessione con il mondo che li circonda, favorendo il riconoscimento dei ritmi naturali della Terra e lo sviluppo di un senso di appartenenza e armonia con il ciclo della vita.
I bambini imparano così, gradualmente, ad osservare, rispettare e apprezzare la natura in tutto il suo divenire, instaurando un legame profondo con l’ambiente e la realtà che li circonda.
Che Cos’è la Catena dell’Anno Montessori?
La catena dell’anno è composta da una serie di perle colorate che rappresentano ogni giorno dell’anno, disposte in modo sequenziale per formare l’intero ciclo annuale. Ogni mese è rappresentato da un colore specifico, e tutto ciò che è collegato a quel mese (come i cartellini dei giorni, delle festività e degli eventi speciali) riportano lo stesso colore, facilitando la visualizzazione, la comprensione della progressione del tempo e l’autocorrezione durante lo svolgersi dell’attività.
Gli Elementi della Catena dell’Anno-materiale di completamento
Il materiale è composto da diversi elementi, ciascuno con una funzione educativa specifica:
Catena delle perle: Ogni perla rappresenta un giorno dell’anno. I colori cambiano a seconda del mese, aiutando i bambini a visualizzare la durata e la successione dei mesi.
Cartellini con i nomi dei mesi: Ogni mese è rappresentato da un cartellino con il suo nome, colorato in modo da corrispondere al colore delle perle relative a quel mese. Rispettando la successione delle perle e associando il nome dei mesi abbinandoli per colore, i bambini imparano a collocare i mesi nell’ordine corretto e a riconoscere le loro caratteristiche.
Cartellini con i numeri dei giorni: il conteggio delle perle di un colore equivale a scoprire la durata del mese; terminato il conteggio si associa al cartellino del mese, quello della sua durata, 28, 30 o 31 giorni. La somma dei giorni dei mesi porta alla scoperta del numero dei giorni che compongono un anno.
Cartellini delle Festività: Le festività nazionali e religiose sono rappresentate da cartellini riportanti la data arricchiti di disegni rappresentativi per facilitarne la memorizzazione. I bambini seguendo la catena ripercorrono i mesi e arrivati a quello ricercato, contando le perle del mese posizionano il cartellino sulla data esatta del giorno della festività
Cartellini degli Equinozi e Solstizi: Gli equinozi e i solstizi sono rappresentati da cartellini che includono brevi descrizioni degli eventi astronomici e i simboli stagionali per eccellenza introducendo i bambini ai concetti di cambiamento stagionale e di fenomeni naturali.
Cartellini riportanti il numero del mese all’interno della sequenza annuale: contando i gruppi di perle, i bambini scoprono in modo naturale la posizione del mese all’interno del ciclo annuale e vi associano il cartellino con la rispettiva posizione.
Come Utilizzare la Catena dell’Anno
L’utilizzo della catena dell’anno Montessori è semplice ma estremamente coinvolgente ed efficace.
Lo sviluppo della catena avviene a terra.
Per associazione i bambini abbinano ad ogni gruppo di perle il nome del mese, la sua posizione all’interno della sequenza annuale e il numero dei giorni; i cartellini con le date degli equinozi e dei solstizi e quelli con le date delle festività.
Quali gli obiettivi?
L’utilizzo della catena dell’anno favorisce
la comprensione concreta del tempo: lo scorrere del tempo, la ciclicità dei giorni dei mesi e delle stagioni è concreta e ben visibile
l’ apprendimento della strutturazione del calendario: la scoperta che la sequenza dei giorni, dei mesi e delle festività si ripete ciclicamente avviene in modi naturale e spontaneo
la conoscenza delle festività e degli eventi culturali e naturali: attraverso l’uso di cartellini rappresentativi, i bambini familiarizzano con le festività, gli equinozi, i solstizi e altre ricorrenze ancora comprendendone il significato e la loro importanza.
lo sviluppo dell’autonomia e e dell’autodisciplina: la catena dell’anno è un materiale autocorrettivo e accessibile, ciò significa che i bambini possono utilizzarlo in modo indipendente procedendo per esplorazioni autonome e personali.
la curiosità e l’osservazione: l’utilizzo della catena promuove la curiosità verso il mondo naturale e culturale, incoraggiando i bambini a nuove scoperte e ad osservazioni più attente e consapevoli.
lo sviluppo della motricità fine: manipolare i cartellini, far scorrere le perle tra le dita per contarle una ad una, migliora la motricità fine e la coordinazione occhio-mano.
Conclusione
La catena dell’anno Montessori è molto più di un semplice calendario; è uno strumento educativo potente che permette ai bambini di esplorare il tempo, le stagioni, le festività e gli eventi naturali in modo concreto e coinvolgente.
Con la sua semplicità e il suo approccio multisensoriale, la catena dell’anno favorisce lo sviluppo dell’autonomia, della curiosità e della comprensione profonda del mondo che ci circonda promuovendo una crescita armoniosa e integrata con il ritmo naturale della vita.
Download-materiale scaricabile
Disponibile in download la catena dell’anno stampabile da plastificare e montare in una lunga striscia e i cartellini dei mesi da abbinare secondo i colori.
Montessorianamente Libri:Libri per la grammatica, per le prime letture, per scoprire la storia della misura e per viaggiare con Lily, la piccola rana esploratrice; libri per leggere e per fare perfetti per le attività scolastiche e estive. La grammatica? Una favola!Il paese delle parti del discorso Maria Montessori