eventi e giorni speciali

San Nicola e Babbo Natale

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Il Natale, celebrato in tutto il mondo, è una festa che unisce persone di diverse culture, religioni e tradizioni. È un momento magico che riflette la ricchezza delle diversità presenti nel mondo.

Ogni paese, ogni comunità ha il proprio modo speciale di celebrare questa festività, dando vita ad un mosaico unico di rituali, decorazioni, e feste.

La festività del Natale, pur mantenendo il suo spirito universale di gioia e condivisione, si adatta e si arricchisce delle peculiarità culturali di ogni luogo.

ll 6 dicembre è la festa di San Nicola, la figura storica e religiosa, venerata e celebrata in molte parti del mondo.

San Nicola è ricordato per i suoi atti di generosità e per la sua dedizione a donare ai meno fortunati, in particolare i bambini.

La sua figura è stata indubbiamente un’ispirazione chiave per lo sviluppo del personaggio di Babbo Natale. L’immagine dell’ un uomo anziano e generoso, vestito di rosso, che dona regali ai bambini si basa in gran parte proprio sulla tradizione di San Nicola e sulle leggende e i miracoli che ruotano intorno alla sua figura.

Come quelle dei sacchi d’oro alle tre fanciulle lasciati per tre sere alla finestra o delle mele che si trasformano in oro massiccio. Doni che cambiano la vita e che vengono fatti in silenzio, di nascosto, lasciati nel buio della notte o calati dal camino…

Un dono fatto con il cuore che non vuole né ringraziamenti, né pubblicità.

San Nicola, vescovo di Myra, è un santo cristiano vissuto tra il III e il IV secolo d.C. , particolarmente venerato nella Chiesa Cattolica e nella Chiesa Ortodossa, in Italia e nel Nord Europa.

Babbo Natale e Santa Claus, nonostante le differenze di nomi, origini e modalità celebrative, rappresentano lo spirito natalizio nel mondo e portano con sé l’idea del dono e dell’amore; simboli iconici del Natale, Babbo Natale e San Nicola sono portatori di gioia e magia per i bambini di tutto il mondo.

Il Grrinch. Ediz. illustrata

Per un Natale ricco di…parole, giochi, numeri e colori

Il venditore di felicità

Il giardiniere dei sogni. Ediz. a colori

La grammatica? Una favola!: Il paese delle parti del discorso Maria Montessori

Natale nel mondo

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Ogni paese, ogni comunità ha il proprio modo speciale di celebrare la festività del Natale, dando vita ad un mosaico unico fatto di rituali, simboli e tradizioni.

Dalla Scandinavia all’Africa, dall’Asia all’America Latina, il Natale non solo ci offre l’opportunità di immergerci nelle tradizioni che caratterizzano ogni angolo del pianeta , ma anche di scoprire quei contesti in cui la celebrazione natalizia non assume caratteristica di significatività e non viene festeggiato.

La carte del Natale aprono uno scenario fatto di quelle peculiarità che caratterizzano le culture di diversi Paesi.

Piccoli input che, partendo dal Natale, aprono strade a nuove scoperte, da quelle geografiche a quelle religiose.

E se la successione di Fibonacci fosse un gioco?

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Dal quesito dei conigli alla ramificazione dell’albero

Tutti sappiamo che Leonardo Pisano detto Fibonacci (da filius Bonacci, figlio di Bonacci)  è l’ideatore di una delle successioni numeriche più note in assoluto, conosciuta appunto come la successione di Fibonacci.

Sappiamo anche che la successione ha uno stretto legame con la sezione aurea rintracciabile nelle strutture ricorrenti e che rappresentano l’anello di congiunzione tra la natura e la matematica.

La ritroviamo infatti nella disposizione dei petali dei fiori e delle foglie su un ramo, nelle spirali delle conchiglie e delle pigne, nella  forma di un cavolfiore o nella disposizione dei semi di girasole…

Ma la ritroviamo anche nelle proporzioni e nei rapporti tra le parti del nostro corpo: più si avvicinano alle proporzioni auree e più aumenta la bellezza e il senso di armonia.

Fibonacci illustrò nel suo libro “Liber abaci” la sequenza numerica individuata e lo fece con il famoso quesito delle coppie di conigli.

Per il piccolo Fibonacci, da sempre appassionato di matematica, il viaggio con il padre nell’attuale Algeria, segnò la svolta.

Lí studiò procedimenti aritmetici che si stavano diffondendo nelle varie regioni del mondo islamico.

E fu sempre grazie a Fibonacci e al suo “Liber abaci” del 1202 se per la prima volta in Europa, furono introdotte le nove cifre  (da lui chiamate indiane) e il segno 0, che in latino è chiamato “zephirus”, zefiro, adattamento dell’arabo sifr, che significa appunto zero. 

Per mostrare l’utilità  e la semplicità del nuovo sistema illustrato, Fibonacci realizzò una tabella comparativa di numeri scritti nei due sistemi, romano e indiano che non poteva lasciare adito ad alcun dubbio.

Attività in classe

Le attività concrete per giocare con la successione di Fibonacci sono due:

-il quesito dei conigli

-l’albero di Fibonacci e la sua ramificazione.

Il quesito dei conigli

Si presenta il testo con il quesito dei conigli si presenta il materiale: i mazzetti con i conigli fertili, più grandi e verdi, e i mazzetti con i conigli non fertili, piccoli e rosa.

Al primo mese i conigli sono piccoli e non possono fare cuccioli, ma al secondo mese saranno cresciuti

Si fa presente che all’inizio la prima coppia è piccola e non può fare cuccioli ( 1)

Dopo un mese, i cuccioli saranno diventati fertili (1) e al secondo mese dunque la coppia di conigli farà la prima cucciolata 1+1=2

Nei mesi successivi le coppie adulte faranno altri cuccioli e le coppie nuove si svilupperanno per dare alla luce un’altra coppia di conigli al secondo mese di vita.

Disponendo le coppie di conigli secondo la regola, i bambini scoprono che ad ogni mese il numero delle coppie è la risultante della somma delle coppie di conigli dei due mesi precedenti.

Estrapolata la regola, proseguiranno nel gioco e continueranno sul quaderno sommando sommando e sommando in un gioco che davvero non ha fine…

L’attività concreta sulla successione di Fibonacci conduce alla scoperta e favorisce l’interiorizzazione non solo della successione specifica , ma il concetto stesso di successione numerica.

L’albero di Fibonacci

Come per il quesito dei conigli, l’attività sulla successione è concreta,

Bastano degli stecchini da denti ( senza punta e visi a metà) per realizzare l’albero di Fibonacci secondo una ramificazione che ne segue la successione .

Ogni ramo nuovo si prolunga fino al livello successivo dove, una volta divenuto adulto, genera un ramo sempre nuovo.

I due video seguenti mostrano le attività con il materiale concreto.

Materiali stampabili

carte per l’attività ( il numero varia a seconda che si voglia procedere per dodici mesi o per cinque…)

La gentilezza fa la differenza

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13 novembre, giornata mondiale della gentilezza.

Strano che per riflettere sulla bellezza, sulla necessità e sul calore che un semplice piccolo gesto gentile porta con sé abbiamo ormai bisogno di una giornata dedicata…

La gentilezza parte dai piccoli gesti, un sorriso, uno sguardo o una mano protesa; perché così rara?

Sventurata è la terra che ha bisogno di eroi
Bertold Brecht

Forse però riflettere aiuta e Bertold Brecht aveva indubbiamente ragione.

In realtà però sono quasi sempre quelle degli eroi le storie ad essere raccontate con più frequenza e maggior ardore…

E se è vero che la figura dell’eroe, solo e vincente contro tutti, è esaltante è anche vero che difficilmente ci sentiamo eroi.

Così finiamo per sentirci sempre più piccoli e a guardare gli eroi con gli occhi all’insù.

L’eroe non è la norma, è l’eccezione.

E nella norma invece cosa troviamo?

Se sappiamo guardarci intorno e soffermarci su ciò che accade, forse possiamo ancora ritrovare molti gesti gentili.

E un gesto gentile è capace di moltiplicarsi all’infinito.

Chi riceve un gesto gentile, ne percepisce tutto il benessere ed è più portato a fare un gesto gentile nei confronti di qualcun altro.

Molte sono le persone che con un semplice gesto gentile hanno fatto la differenza dando vita ad un contagio positivo in grado di invertire il senso di marcia …

Attività in classe

Parlare e sperimentare la gentilezza, ogni giorno, non solo il 13 Novembre.

Molti sono i giochi e infinite le proposte da fare.

Quella che presento, è la lettura di sette storie di gentilezza realmente accadute; storie di gentilezza fatte da persone comuni che hanno saputo contagiare e unire altre persone , dando vita a grandi cambiamenti.

Tra le storie presentate c’è quella del cuoco che abbandona il suo ristorante e apre una cucina sociale, quella del libraio che regala i libri ai bambini e quella dell’anziana signora che apre il suo giardino per dare rifugio agli animali abbandonati.

Storie per riflettere e rielaborare e fare, a nostra volta, la differenza.

Spunti didattici e non solo

Il seme della gentilezza. Ediz. a colori

Il venditore di felicità 

Il pacchetto rosso. Ediz. a colori

Il pacchetto rosso. Ediz. a colori

Ago, filo e tanta cura

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Preparare un regalo per la mamma è sempre qualcosa di coinvolgente e lo è ancora di più se richiede cura, tempo e attenzione.

Cura e tempo che lasciano spazio all’immaginazione e all’emozione.

L’emozione che si lega all’atto del donare.

Attività in classe

Da piccoli ritagli all’idea del ricamo a punto croce.

Ogni bambino ha iniziato a ricamare l’iniziale del nome della mamma e , punto dopo punto, ha visto crescere il lavoro dalle proprie mani dando forma, bellezza e colore alla lettera che andava via via formandosi.

L’emozione non era poi solo quella legata alla soddisfazione di quanto realizzato con le proprie mani, ma anche quella di vivere e godere anticipatamente dell’emozione della mamma nel momento del dono.

Ago, filo e cura per i tanti capolavori realizzati: iniziali da appendere alla borsa o come spille da tenere sul taschino della giacca.

Spunti editoriali

Perchè sei la Mamma migliore che c’è: EDIZIONE A COLORI – libro personalizzabile 

Mia mamma è un albero, mio papà un orso. Ediz. a colori

Mamma Parlami di Te: Scriviamo Insieme la Tua Storia. la Tua Vita, i Ricordi, le Nostre Radici

ANCHOR – Il 1° Kit da Ricamo per Principianti e Bambini Megan

Sfida all’ultimo uncinetto! Per tutti i bambini che vogliono diventare supercampioni di uncinetto. Ediz. a colori 

Sfida all’ultima maglia! Ediz. a colori

25 Aprile- Il coraggio del piccolo colibrì

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Io prego i cari bambini, che tutto possono, di unirsi a me per la costruzione della pace negli uomini e nel mondo.
M.Montessori

Il 25 aprile è una data altamente significativa dall’importante valore simbolico.

Una data che si intreccia con la didattica della storia ma che, allo stesso tempo, la supera assumendo un alto valore civico.

Parlare degli anni che hanno preceduto la Resistenza, raccontare la Resistenza e riflettere su ciò che ne è nato subito dopo non significa soltanto ricostruire la memoria del nostro Paese, ma farci carico, nel senso più bello e pieno del termine, della cura di tutte quelle istituzioni che garantiscono la convivenza pacifica e libera di tutti i cittadini al di sopra delle singole differenze che li caratterizzano.

Attività in classe

La leggenda del piccolo colibrì è un’antica fiaba africana che ben si presta a parlare metaforicamente della Resistenza ricordandoci che ognuno, nel suo piccolo, può davvero fare la differenza.

La fiaba:

Nella foresta divampa un incendio.

Tutti gli animali scappano, ma non il piccolo colibrì che vola fino al fiume, raccoglie una goccia d’acqua nel becco, e vola dritto a gettarla sull’incendio.

Instancabilmente.

Fiume, goccia, incendio.

I grandi animali lo deridono.

Inutili le sue fatiche, assurdo il suo coraggio.

Il colibrì non ascolta.

Continua a raccogliere gocce.

All’improvviso il piccolo elefante esce dal suo riparo e va in cerca d’acqua per contribuire, con il piccolo colibrì, a spengere l’incendio; lo stesso fa il pellicano e lo stesso fanno, poco a poco, tutti i cuccioli.

Ognuno con le proprie forze; ognuno secondo le proprie possibilità.

Solo allora, vedendo i cuccioli, negli adulti scatta un forte senso di vergogna.

Vergogna per essere rimasti a guardare, per non aver osato, provato, tentato…

Tutti allora iniziano instancabilmente a lavorare insieme per spengere l’incendio.

Ognuno con le proprie forze; ognuno secondo le proprie possibilità.

E l’incendio finalmente viene domato.

Tutti abbiamo da imparare da questa antica fiaba africana.

Oggi, forse, più di ieri

Materiali stampabili

Spunti editoriali ed altro ancora

I doni scambiati – Una fiaba africana: Le Grandi Fiabe 

Una donna ha due figli. A ciascuno regala un uccello dalle piume rosse e oro. Il più piccolo dei due scambia l’uccello: con che cosa?

La diversità ci rende più forti: Libro per l’infanzia sulla diversità, la gentilezza e le emozioni sociali 

Perché ognuno è unico, il che è fantastico!

Piazza 25 aprile. Ediz. a colori

Dal 1934, con la vittoria dei mondiali di calcio, al 1945, il giorno della Liberazione, una piazza italiana vede passare la Storia. È una storia di guerra, di esclusioni, di perdite. E poi finalmente di rinascita. È la storia della nostra Repubblica e della nostra libertà, raccontata attraverso lo sguardo poetico di una bambina.

Alza la testa. La Resistenza narrata ai bambini

Luce è una staffetta modello: ha un’aria innocua, una fantasia ingegnosa e una vecchia bicicletta robusta. Nasconde il materiale in grandi borse della spesa, nelle calze, e lo consegna ai combattenti. I genitori l’hanno chiamata così perché possa risplendere anche nel buio che sta per inghiottire l’Italia, e la crescono ripetendole un solo monito: alza la testa! Non farti spaventare, segui le tue convinzioni. Ed è ciò che farà Luce.

Di cella in cella; un gioco di scoperta sul mondo delle api

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Ascoltare la voce della Terra e la voce delle cose.

Osservare la bellezza che ci circonda per imparare non solo a riconoscerla, ma ad amarla e a prendersene cura.

Attività in classe

“Di cella in cella” è un gioco da fare sia in compagnia che da soli.

La plancia presenta 15 celle.

Ogni cella è contrassegnata con il risultato di una tabellina.

Scelta la casella, sia tramite il lancio di dadi che in modo casuale, si cerca tra le tessere a disposizione il problema che presenta la tabellina corrispondente al risultato indicato nella cella.

Ogni problema presenta una parte introduttiva che racconta qualcosa sul mondo delle api e il problema vero e proprio.

La tavola di controllo permette l’autocorrezione dell’attività.

Terminati tutti i problemi, le informazioni possono essere raccolte e rielaborate in modo da ottenere una sorta di tavola riassuntiva sul mondo delle api.

Spunti editoriali e non solo

Apilla fior fior d’ape. Kamishibai. Ediz. italiana e inglese. Con audiolibro

Una storia che illustrai vari ruoli all’interno dell’alveare e che ci svela l’unicità di ognuno e la complementarietà. All’interno del libroni trovano anche una versione semplificata per i più piccoli, il testo in inglese e l ’audiolibro; ad accompagnamento, i burattini dei personaggi, il gioco delle api, una casetta da costruire per le api solitarie e un certificato di adozione delle api che Vivo di Fiabe adotta con una parte del ricavo della vendita dei libri.

Il mio pianeta. Api. Osserva, sperimenta, crea! 

Un libro per rispondere alle curiosità dei bambini e coinvolgerli in progetti e attività sulle api rendendo l’apprendimento attivo e divertente

Zerodis 4 Pezzi Modello di Insetti Giocattoli in Alta Simulazione Ciclo di Crescita Ape Modello Animale

Pacha ECHECS® – Gioco di Ciclo di Vita degli Insetti – Materiale educativo Montessori per Imparare L’Evoluzione

Nobleza – Casetta per Insetti in Legno, Albergo Insetti Naturale per Api, Coccinelle, Crisopidi, Farfalle,Hotel per Insetti Che Aiuta la Nidificazione, Taglia M – 19,5 * 10 * 27CM

Dante e gli occhiali

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Un tuffo nel passato e precisamente ai tempi di Dante Alighieri per scoprire che, anche lui, per finire la Divina Commedia ha utilizzato la nuovissima invenzione degli occhiali.

Ne era così felice che, per ringraziare il suo ottico rielaborò per lui le celeberrime terzine che introducono l’opera (museo dell’occhiale di Salerno):

Nel mezzo del cammin di nostra vita
Mi ritrovai in una selva oscura:
la vista da vicino era smarrita.

Ah quanto a dir qual era cosa dura
Questa visione cos’ì incerta e ria
Che mi impediva ormai ogni lettura.

Per affrancarmi dalla presbiopia 
Arrivo in mio soccorso in fiorentino:
che con occhiali all’ uopo ben dostai,

ridiede giusto fuoco al cristallino, 
per cui devo a Salvino degli Armati,
se ancor posso vergar verso divino.”

Gli occhiali però non somigliavano affatto a quelli che conosciamo oggi o, quantomeno, non erano così pratici: si tenevano semplicemente appoggiati sul naso e dovevano necessariamente essere sorretti con una mano.

Le stanghette non arrivarono prima del XVII secolo.

Attività in classe

Parlare di Dante è parlare anche dei suoi tempi ed osservare che, all’interno dell’opera, si ritrovano non solo persone e fatti, ma testimonianze di usi, costumi e oggetti.

Dante nelle sue metafore cita infatti le ultimissime invenzioni: gli occhiali e l’orologio meccanico.

Ripercorrere il tempo attraverso la storia degli occhiali significa interrogarsi sul presente e riconoscere che ogni cosa, ogni invenzione è nata e si è ulteriormente affinata e migliorata grazie all’ingegno di tanti uomini e donne che ci hanno preceduto.

Dopo la lettura del testo informativo, si può proporre un semplicissimo laboratorio per la riproduzione degli occhiali così come li aveva Dante.

Un laboratorio divertente che apre la strada alle tante ipotesi che l’uomo ha fatto perché potessero stare fissi sugli occhi senza impegnare una delle due mani.

Materiali scaricabili

L’invenzione degli occhiali

Laboratorio per la realizzazione degli occhiali

Medioevo sul naso. Occhiali, bottoni e altre invenzioni medievali

Un medioevo inaspettato dalle mille invenzioni: occhiali e bottoni, ma anche forchetta e spaghetti, note musicali e polvere da sparo. Un racconto affascinante, una storia documentata di sorridente ironia e di immagini colorate. 

Rudyard. Il bambino con gli occhiali

La storia vera di un bambino che grazie agli occhiali ritrova la sua felicità e che, da grande,

diventerà uno dei più grandi scrittori di tutti i tempi: Rudyard Kipling. 

Il Medioevo 

Il Medioevo viene presentato nei suoi aspetti di vita sociale, di cultura, di credenze religiose e di grandi opere, in una carrellata che abbraccia tutta l’Europa. Un testo che sottolinea gli aspetti di ogni tema che più interesseranno i ragazzi, con illustrazioni che consentono di “vivere” la dimensione dei cavalieri: una giornata al castello, l’avventura delle crociate, la scienza e la magia dell’epoca.

Perché ogni viaggio ci cambia. In cammino verso il Dantedì

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Il bel paese là dove il sì suona
Dante Alighieri(If XXXIII 80)


Il 25 marzo si celebra il Dantedí,  la giornata nazionale dedicata al sommo poeta istituita nel 2020 dal Consiglio dei ministri.

La scelta del giorno non è casuale, dal momento che gli studiosi riconoscono il 25 marzo come inizio del viaggio nell’aldilà narrato nella Divina Commedia. 

Molti sono i viaggi, metaforici e non, che è possibile fare con Dante: quelli verso la scoperta delle città in cui ha vissuto, Firenze, Verona, Ravenna; quelli verso i luoghi-teatro di fatti e vite raccontati nell’Inferno o quelli per costruire la geografia del cosmo dantesco.

Il paesaggio italiano raccontato da Dante diventa, di volta in volta, similitudine per chiarire o immagine per richiamare agli occhi quel mondo ultraterreno ch’egli va via via definendo.

La nostra penisola dunque, non solo come unità linguistica “il bel paese là dove il sì suona (If XXXIII 80)“, ma anche come territorio ben definito dai suoi confini fisici: le Alpi e il Mar Mediterraneo.

Nel suo cammino, Dante disegna tutta l’ossatura della penisola, attraverso efficaci descrizioni e personaggi e tutto ci porta là, dove lui vuole portarci, per vedere coi nostri occhi un altro mondo. Perché ogni viaggio ci cambia.

Sempre.

Attività in classe

Raccontare, leggere, disegnare e parlare di Dante.

E perché non divertirsi a farne dei problemi a tema?

Materiale scaricabile

problemi danteschi con tavola di controllo

Spunti editoriali ed altro ancora

Dante per bambini. Paradiso

Dante per bambini. Purgatorio

Dante per bambini. Inferno

Dante e Giotto. La storia un po’ vera, un po’ romanzata, ma molto avventurosa di due amici geniali

Dante. Gioca con i dannati. 50 carte per divertirsi con Dante!

Pi greco day; giochiamo con le parole

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Su quel pianeta hanno inventato un gioco
che si chiama «duello di parole».
A impararlo ci vuoI poco.
Uno dice una parola,
per esempio «pianta».
Il secondo ne dice un’altra,
per esempio «gatti».
Il terzo le mette insieme
e inventa la «pianta dei gatti».
Roba da matti.

Ah, ma non è finita:
aspettate che i gatti maturino,
che saltino giù…

Gianni Rodari,Quando le parole son matte

Inventare storie, anagrammi, tautogrammi, indovinelli.

Risolvere rebus, creare anagrammi…

I giochi linguistici potrebbero non finire mai e Rodari ne ha dato infiniti esempi ne “La grammatica della fantasia”.

L’utilizzo ludico e ironico del linguaggio poetico, le possibilità generative dell’errore, la creazione di metafore e paradossi, i nonsense e i ribaltamenti di senso…

Sperimentare e giocare sono le due parole che meglio si associano alle attività linguistico- creative; un apprendimento divertente il risultato.

Attività in classe

In occasione del pi Greco day ho pensato di far giocare bambini e bambine con le parole.

Sì, perché in quei numeri decimali, nella perfezione del cerchio tutto può essere incluso e contenuto…

Ognuno ha associato alle diverse cifre decimali una lettera dell’alfabeto.

Dieci cifre, dieci lettere.

Ognuno ha scritto le lettere associate sui cartellini ed ha cominciato a sperimentare.

Idee, parole e frasi si sono susseguite.

Ogni frase completata, una scoperta e un grido di esultanza;

Spunti editoriali e…altro ancora

Grammatica della fantasia. Introduzione all’arte di inventare storie

Rodari non consegna un ricettario per costruire storie, ma offre materia prima, idee, occasioni e riflessioni utiIissime per superare la muraglia della routine scolastica e per riconoscere il ruolo fondamentale della creatività all’interno del processo educativo.

Quaderno di Scrittura Creativa con Tracce per Storie e Racconti Brevi

Tracce per storie e racconti per stimolare l’Immaginazione e coltivare l’abitudine allo storytelling

Laboratorio di Scrittura Creativa

Un libro creativo carico di consigli e spunti per creare personaggi poliedrici, piani perfetti, dialoghi divertenti o seri, ambientazioni fantastiche e reali…

Ludic – Narratore! – Gioco di Società per Tutta la Famiglia

Perché raccontare è prima di tutto un gioco: una serie di carte per creare storie insieme e far interagire i personaggi

Headu- Flashcards Storytelling, MU23745

Un gioco adatto anche ai più piccoli per inventare storie secondo lil metodo di Propp

Dixit Gioco da Tavolo, Edizione in italiano

Un gioco da tavolo per sviluppare creatività e fantasia con nuove carte illustrate e la possibilità di giocare a squadre 

Un viaggio tra i fiori alla scoperta di profumi e caratteristiche

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Mimosa
“Andavo a San Jeronimo
verso il porto
quasi addormentato
quando dall’inverno
una montagna
di luce gialla,
una torre fiorita
spuntò sulla strada e tutto
si riempì di profumo.
Era una mimosa”.

Pablo Neruda

La natura non smette mai di meravigliare e di stupire; in ogni tempo e in ogni luogo.

I fiori rappresentano sicuramente una delle tante meraviglie in grado di suscitare emozioni, impressioni e sensazioni necessariamente legate ai loro profumi, alle loro forme, ai loro colori, ai loro habitat…

Ogni fiore è sicuramente un portatore di messaggi e significati.

Avvicinare i bambini alla scoperta dei fiori è dare loro la possibilità di compiere un altro dei tanti viaggi esplorativi capaci di lasciare segni e tracce.

Attività in classe

Insieme alla presentazione della nomenclatura dei fiori scaricabile si procede con l’individuazione di 5/6 fiori per volta da dare in mano ai bambini perché possano assaporarne il profumo, coglierne le sfumature dei colori, osservare la disposizione dei petali e di tutte le parti che lo compongono.

Come poi non parlare di mimosa in questi giorni?

Dalle caratteristiche botaniche a quelle geografiche all’elevazione di simbolo:

Giocando ancora con la mimosa e i suoi colori si propone un gioco dell’oca da fare in compagnia per l’analisi dei verbi.

All’arrivo, nella casella centrale, si scopre il significato della mimosa nel linguaggio dei fiori.

Problemi …gialli con tavola di controllo

Utilizzo della mimosa dei verbi per l’analisi delle voci verbali da accompagnare al materiale comunemente in uso per il riconoscimento dei verbi.

Spunti editoriali

Inventario illustrato dei fioriDal ranuncolo alla pratolina, dal papavero al nasturzio, questo inventario presenta tanti fiori conosciuti, facili da osservare durante una passeggiata, ma anche specie sorprendenti e preziose come la stella alpina, la Venere acchiappamosche o il gigantesco aro titano… Per ogni pianta, un testo semplice e preciso ci informa sul periodo di fioritura, sul tipo di petali e foglie, sull’altezza, i cicli vitali e i profumi, quando sono percettibili. 

Alberi, foglie, fiori e semi

Come fanno i cactus a immagazzinare l’acqua? Come funzionano le radici? Dove si trova l’albero più alto mai avvistato? Un’enciclopedia fotografica che raccoglie più di 1.000 immagini e tantissime curiosità sulla flora dei cinque continenti e sulla sua evoluzione. Un incredibile viaggio alla scoperta di questi preziosi organismi chiamati piante, che rendono possibile la nostra esistenza. 

Fiori e animali con gli origami

Mandala per bambini: Libro da colorare con motivi semplici Mandala

Maria Montessori, un nuovo modello di donna

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8 marzo; parlare di donne, oggi come ieri, proprio come fece lei…

Io non sono famosa grazie alla mia abilità o alla mia intelligenza, ma per il mio coraggio e la mia indifferenza nei confronti di tutto

Maria Montessori

Maria Montessori è stata la terza donna italiana a conseguire una laurea in medicina. 

La sua tesi, discussa il 10 luglio del 1896, era centrata sul suo “Contributo clinico allo studio delle allucinazioni a contenuto antagonistico”.

La scelta stessa dell’argomento denota da subito una personalità diversa, nuova; quella di una persona che vede oltre e che sa lottare per arrivarci.

Nella sua tesi, la giovanissima M. Montessori, cercava di definire in termini clinici le allucinazioni, aprendo una breccia su un mondo allora oscuro e nascosto: quello della malattia mentale.

Anche da uomo la sua impresa sarebbe stata titanica, ma lei era una donna e correva l’anno 1896.

Parlare di malattia mentale, del lato oscuro della medicina e farlo da donna era davvero qualcosa di inaudito o, quantomeno, di estremamente coraggioso in un contesto storico-sociale che vedeva proprio nella donna un’associazione stretta con la follia.

Nel XIX secolo, infatti si riteneva che i comportamenti folli si originassero nell’apparato riproduttivo femminile e precisamente nell’utero.

Il lavoro, l’impegno, le argomentazioni e il coraggio di Maria Montessori non passarono inosservate; Maria Montessori si laureò con un voto di 105/110 e si trovò catapultata inuma mondo dove non era più solo Maria Montessori, ma un nuovo modello di donna.

Il passaggio fu breve e l’impegno, quello che la contraddistingueva, sempre alto e costante.

Poco tempo dopo Maria partecipò su invito al Congresso sui Diritti delle Donne di Berlino in rappresentanza del suo Paese, l’Italia.

I suoi tre interventi furono incisivi e toccanti e affrontarono lucidamente i problemi delle donne:

il lavoro femminile, il diverso trattamento sul posto di lavoro tra uomini e donne e il diverso trattamento economico:

Parlo in nome di sei milioni di donne italiane che lavorano in fabbrica e nei campi per diciotto ore al giorno, ricevendo la metà dello stipendio riservato agli uomini per svolgere lo stesso lavoro, se non inferiore» 

Coraggio e determinazione erano indubbiamente i suoi caratteri distintivi ed è con coraggio e determinazione che M.Montessori denuncia la condizione femminile del tempo e la condizione educativa cui sono costretti i bambini.

Una denuncia, quella della Montessori, mai fine a se stessa, ma rigorosa e scientificamente supportata, sempre.

Una sensibilità non comune quella che la porta a sviluppare un più che vivo interesse per l’infanzia; un’infanzia violata, costretta, sminuita della sua spiritualità e ostaggio di un mondo rigorosamente adulto.

Il suo lavoro come assistente presso la clinica psichiatrica dell’Università di Roma la vede impegnata nel recupero dei bambini e bambine con problemi psichici e all’elaborazione sempre maggiormente definita del suo credo pedagogico che vede nell’educazione la chiave di volta per  uno sviluppo sano ed equilibrato.

La condizione di vita dei bambini all’interno dei manicomi è qualcosa che sicuramente smuove la parte più profonda del suo animo; animo di medico e di donna.

Una donna, Maria, dalla straordinaria sensibilità.

Visionaria?

Per molti; sicuramente per tutti coloro che rimanevano chiusi nei tanti castelli del pregiudizio, dello stereotipo, dll’indifferenza e dell’assurdità…

Una donna forte, leale, giusta. Una donna costantemente in cammino verso qualcosa che pochi ancora vedevano e che, forse, ancora oggi, molti non vedono…

Forse è per tutto questo o per ancora molto di più che, in occasione di un viaggio negli Stati Uniti nel 1913, il New York Tribune definì Maria Montessori come «la donna più interessante d’Europa». 

Attività in classe

Lettura dell’albo illustrato “Mimosa in fuga” e conversazione guidata sui temi che riguardano la condizione della donna nel mondo; ieri e oggi.

Spunti editoriali:

Montessori, perché no? di Grazia Honegger Fresco

Il volume offre scritti inediti di Maria Montessori, testimonianze di discepoli, amici, studiosi di fenomeni formativi, personaggi di cultura, resoconti di sue iniziative e realizzazioni nei vari luoghi in cui è trascorsa la sua esistenza, documentazioni di scuole montessoriane sparse nel mondo e frequentate da bimbi piccoli e adolescenti. Filo conduttore del libro sono le idee della pedagogista, scandite secondo l’ordine evolutivo dell’individuo, colte e lette nella loro vitalità, presentate nelle variazioni progettuali e istituzionali che hanno suscitato.

Maria Montessori, una storia attuale

Maria Montessori non fu certo una donna comune. Capace di destare le più entusiastiche adesioni e le critiche più malevole, fu oggetto al suo tempo di illazioni, maldicenze, pettegolezzi e, ancor oggi, il suo senso di libertà e le scomode novità del suo pensiero suscitano reazioni contrastanti. Si ripercorrono qui le tappe della sua vita: dagli anni della formazione, segnati dalla difficoltà di essere una delle prime donne medico in Italia, all’esperienza dolorosa della maternità nascosta; dalle lotte femministe, che fondano in lei un nuovo senso di giustizia sociale e una nuova consapevolezza del ruolo della donna, all’impegno a favore dei bambini svantaggiati fino al suo innovativo progetto pedagogico, basato sulla valorizzazione delle risorse e della libertà del bambino.

Mimosa in fuga

La mattina di un 8 marzo la piccola mimosa Mimì decide di scappare: perché è stanca di essere trattata come un regalo e vorrebbe invece essere un simbolo, il simbolo fondamentale della storia del femminismo e delle conquiste delle donne. E proprio in quella fredda mattina, un incontro inaspettato permetterà a Mimì di realizzare il proprio desiderio e di consegnare il suo messaggio più importante a una bambina.

Libere e sovrane, le donne che hanno fatto la costituzione

Un libro dedicato alle ventuno donne «libere e sovrane» che per prime nella storia d’Italia intervennero nelle decisioni politiche sul futuro del paese. Insieme, contribuirono con slancio ed energia a scrivere la nostra Costituzione e a renderla anche la Costituzione delle donne. A oltre settant’anni dall’anniversario del suffragio femminile, il contributo delle donne alla storia della nostra democrazia è ancora poco conosciuto, l’albo raccoglie le biografie delle ventuno Madri costituenti che, assieme ai più celebri «Padri», hanno scritto la Costituzione.

Mi metterò una maschera per….

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Giocare è una cosa seria!

I bambini di oggi sono gli adulti di domani

aiutiamoli a crescere liberi da stereotipi

aiutiamoli a sviluppare tutti i sensi

aiutiamoli a diventare più sensibili.

Un bambino creativo è un bambino felice!

Bruno Munari

Bruno Munari

Poesia, parole, musica e fantasia in una giornata dedicata ad un ricco laboratorio creativo, per mettersi in gioco e dare forma a pensieri, parole e sogni; un’occasione in più per sperimentare, sviluppare, fruire e rielaborare i diversi linguaggi e modi di comunicare.

Libri di Munari da non perdere:

Alfabetiere, Fantasia ,Disegnare un albero

Disegnare un albero
Alfabetiere
Fantasia

Carnevale,
ogni scherzo vale.

Mi metterò una maschera
da Pulcinella
e dirò che ho inventato
la mozzarella.

Mi metterò una maschera
da Pantalone,
dirò che ogni mio sternuto
vale un milione.

Mi metterò una maschera
da pagliaccio,
per far credere a tutti
che il sole è di ghiaccio.

Mi metterò una maschera
da imperatore,
avrò un impero
per un paio d’ore:

per volere mio dovranno
levarsi la maschera
quelli che la portano
ogni giorno dell’anno…

E sarà il Carnevale
più divertente
vedrer la faccia vera
di tanta gente.

Gianni Rodari

Attività in classe

Lettura e analisi della poesia e realizzazione della maschera con materiale di recupero e tanta fantasia.

L’origine delle cose

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Un viaggio nel tempo alla ricerca delle origini del Carnevale

Ieri i Saturnali, oggi il Carnevale

In comune, la voglia e il desiderio di stravolgere la realtà e di trasformarci in quello che non siamo, fosse anche per qualche ora soltanto.

Un viaggio indietro nel tempo e poi, di maschera in maschera, di regione in regione, alla scoperta del nostro Paese

Attività in classe

Presentazione del piccolo libro sulle origini del Carnevale.

Dai Saturnali al Carnevale di oggi fino alla scoperta delle nostre maschere regionali.

Atalante alla mano, l’attività sul Carnevale si arricchisce di spunti e attività assolutamente personali.

Carnevale, maschere regionali e poesie

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L’Italia è il Pese per eccellenza delle maschere; ogni regione ne ha almeno una nata da tradizioni antichissime.

Sicuramente le maschere più antiche avevano lo scopo di scacciare le forze delle tenebre e dell’inverno per aprire le porte alla luce e alla primavera.

Con il passare del tempo le maschere sono diventate un modo per divertirsi e far divertire.

Carri allegorici, sfilate, travestimenti, feste in maschera, canti e poesie.

Attività in classe

-Una serie di poesie sul Carnevale da leggere e analizzare

-Un libretto sulle maschere regionali

-Problemi di Carnevale