eventi e giorni speciali

A Natale, un giorno

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Una poesia di Hirokazu Ogura per riflettere a tutto tondo sui problemi di oggi.

Divisioni, contrasti, diversità, razzismo, inquinamento, cambiamenti climatici, guerra…fino a che, “un giorno”, tutti si diranno Buon Natale e andranno d’accordo.

Una poesia incredibilmente attuale che riflette le tensioni sociali, culturali e religiose che, in modo e maniera diversa, affliggono l’umanità di sempre…

Hirokazu Ogura è un poeta giapponese di cui non si conosce nemmeno l’anno di nascita.

Si racconta di  una casa sul lago Hizoruky dove il poeta avrebbe trascorso la sua vita fino alla morte, avvenuta per una malattia anch’essa misteriosa.

“Natale, un giorno” è una delle sue più celebri poesie che merita davvero di essere letta e, perchè no, proposta anche ai più piccoli..

NATALE, UN GIORNO
di Hirokazu Ogura

Perché
dappertutto ci sono cosi tanti recinti?
In fondo tutto il mondo è un grande recinto.

Perché
la gente parla lingue diverse?
In fondo tutti diciamo le stesse cose.

Perché
il colore della pelle non è indifferente?
In fondo siamo tutti diversi.

Perché
gli adulti fanno la guerra?
Dio certamente non lo vuole.

Perché
avvelenano la terra?
Abbiamo solo quella.

A Natale – un giorno – gli uomini andranno d’accordo in tutto il mondo.
Allora ci sarà un enorme albero di Natale con milioni di candele.
Ognuno ne terrà una in mano, e nessuno riuscirà a vedere l’enorme albero fino alla punta.

Allora tutti si diranno “Buon Natale!” a Natale, un giorno.

Materiale stampabile


“Un abete speciale” pensare e ri-pensare il Natale con le parole di Gianni Rodari

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Per un Natale diverso che non si leghi solo agli acquisti, ai doni e alle luci ma che apra le porte ai sogni e alle possibilità.

Un Natale diverso, con il suo profumo di resina e i suoi alberi monumentali, quelli che nelle case proprio non potrebbero stare, un Natale, solidale e dolce in grado di abbracciare il cosmo intero.

Attività stampabili

Piante simbolo del Natale

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Ogni giorno una leggenda.

Una cartellina con una raccolta di attività sulle piante simbolo del Natale per operare a tutto tondo, magari partendo proprio da una leggenda.

La cartellina comprende le informazioni principali sulle piante-simbolo del Natale: stella di Natale, pungitopo, agrifoglio e vischio.

La cartellina propone un percorso a partire da quattro leggende che le accompagnano per dare il via ad una pluralità di attività.

-Leggende da leggere, riassumere, reinventare e disegnare.

-Attività di riflessione linguistica

-Problemi a tappe

-Ricerche geografiche

Materiale stampabile

20 novembre-Giornata mondiale dei diritti dei bambini e delle bambine:Iqbal Masih l’eroe bambino

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«Nessun bambino dovrebbe impugnare mai uno strumento di lavoro. Gli unici strumenti di lavoro che un bambino dovrebbe tenere in mano sono penne e matite».

Iqbal Masih

Il 20 novembre, insieme all’adozione della convenzione sui diritti dell’infanzia, si celebra la Giornata Mondiale dei diritti dei bambini e delle bambine; l’adozione e la ratifica dei documenti, oltre al riconoscimento dei diritti dei bambini e delle bambine di tutto il mondo, ha aperto la strada a politiche di tutela e protezione nei loro confronti.

Purtroppo ci sono ancora paesi in cui i bambini non vivono da bambini e dove l’infanzia è calpestata e violentata.

E in uno di questi paesi, il Pakistan, nel 1983 nasce Iqbal Masih.

Quando Iqbal aveva solo cinque anni, i genitori contrassero un debito per sostenere le spese del matrimonio della sorella e Iqbal fu venduto a un fabbricante di tappeti per pochi dollari.

Da quel momento Iqbal lasciò la sua casa, il suo letto e la sua vita di bambino e fu costretto a lavorare per oltre dodici ore al giorno e per sette giorni alla settimana.

Il piccolo lavorava incatenato al suo telaio insieme a tanti altri bambini come lui e il suo stipendio di una rupia, pari a pochi centesimi di euro, non poteva mai bastare a pagare il suo debito che cresceva per il costo del misero pasto quotidiano.

Un giorno, Iqbal riuscì a fuggire dalla fabbrica/prigione e si rivolse alla polizia per denunciare i soprusi fatti a lui e agli altri bambini, ma tutto fu inutile: Iqbal venne immediatamente riportato alla manifattura e lì bastonato per punizione.

Ma il piccolo non si diede per vinto…

La storia di Iqbal è la storia di un bambino dall’incredibile coraggio che si snoda lungo un arco di vita di soli dodici anni…

  • nel 1992 Iqbal riuscì a uscire di nascosto dalla fabbrica/prigione per partecipare insieme ad altri bambini ad una manifestazione del Bonded Labour Liberation Front;
  • dal 1993 cominciò a viaggiare e a partecipare a conferenze internazionali raccontando la sua storia per sensibilizzare l’opinione pubblica sui diritti negati ai bambini, contribuendo così ad alimentare il dibattito sulla schiavitù mondiale e sui diritti internazionali dell’infanzia.
  • nel dicembre del 1994 ottenne un premio  di 15.000 dollari e, con quei soldi, Iqbal decise di finanziare una scuola nel Pakistan.
  • nel 1995, nella città di Lahore, partecipò ad una conferenza contro la schiavitù dei bambini. Grazie a Iqbal, l’eroe bambino, circa tremila piccoli schiavi poterono uscire dalla loro condizione grazie all’attenzione che l’attivismo di Iqbal aveva saputo attirare a livello internazionale.
  • Il 16 aprile 1995,a solamente 12 anni, Iqbal Masih venne assassinato mentre stava andando in chiesa insieme ai suoi cugini .

Si parlò subito di un complotto della mafia dei tappeti, ma con la sua morte Iqbal non ha smesso di essere tra noi e merita di essere ricordato ogniqualvolta si parli dei diritti dei bambini; nel 2000 ha ricevuto il World’s Children’s Prize, il cosiddetto “nobel dei bambini” che viene assegnato a chi ha dato un forte contributo per il riscatto e la tutela dei diritti dei bambini nel mondo .

Sulla storia di Iqbal, in collaborazione con l’UNICEF Italia è stato prodotto il film “ Iqbal – Bambini senza paura ”

Attività in classe

-La storia di Iqbal e la visione del film sollecitano la riflessione di gruppo su un tema purtroppo ancora molto attuale; la leggerezza e la semplicità dei disegni animati non distolgono l’attenzione dal tema centrale del film, anzi lo fanno risaltare con maggiore forza.

Materiali scaricabili

-Lettura del libro si “I diritti dei bambini in parole semplici”,Unicef

scaricabili cliccando qui ↔️

Attività stampabile sulla storia di Iqbal

Spunti editoriali

Iqbal: bambini senza paura

La storia appassionante e poetica di Iqbal e dei suoi amici, schiavi in una fabbrica di tappeti, che lottano contro l’ingiustizia e la violenza, per la libertà di tutti i bambini sfruttati.

Malala. Una ragazza coraggiosa del Pakistan-Iqbal. Un ragazzo coraggioso del Pakistan

Malala. La mia battaglia per i diritti delle ragazze

Prima di diventare un’attivista famosa in tutto il mondo, Malala era solamente una ragazza pronta a combattere per tutto ciò in cui credeva. 

9 maggio festa dell’Europa

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«L’Europa non potrà farsi in una sola volta, né sarà costruita tutta insieme; essa sorgerà da realizzazioni concrete che creino anzitutto una solidarietà di fatto»

Il ministro degli Esteri francese Robert Schuman iniziava così il famoso discorso che sarebbe passato alla storia come fondativo di quella che poi sarebbe diventata l’Unione Europea con il trattato di Maastricht del 1992 (entrato in vigore l’anno dopo).

L’idea di Schuman era di creare una comunità di Stati europei per mettere fine ai conflitti tra Germania e Francia sulla gestione della produzione di carbone e acciaio.

L’obiettivo era di preservare la pace in un momento in cui l’Europa stava ancora cercando rimarginare le ferite causate dalla II guerra mondiale.

“L’Europa è nata da un sogno nei momenti più difficili, quando era terreno di scontro, di violenza, della guerra. In quegli anni è nata l’idea di un’Europa unita. È stata una costruzione faticosa, che a volte viene data per scontata. È una costruzione che si fortifica solo se le nostre ragazze e i nostri ragazzi hanno la capacità di lavorare insieme”

Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi.

Attività in classe

Per uno sguardo a 360° sulla comunità europea; attività da stampare o da condividere alla Lim.

Il materiale può essere il punto di partenza per effettuare ricerche autonome su vari punti di interesse.

Festa della mamma; essenza e cura

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Quello cui miriamo non è l’uniformità, ma la creatività individuale e realizzare qualcosa con le proprie mani da regalare alla mamma non poteva essere che un’occasione preziosa per farlo.

Per questo non ho predisposto un’attività standard uguale per tutti, ma ho semplicemente messo a disposizione del materiale di recupero perché potesse essere toccato e maneggiato.

Forse è la voce delle cose di cui parlava M.Montessori, ma anche quel materiale ha suggerito qualcosa.

L’idea di farne delle borsette è stata indubbiamente la più gettonata.

Ognuno ha potuto realizzare la borsetta secondo la propria creatività, ma anche pensando ai colori che piacciono alla mamma, a come porta la borsa- a spalla o a tracolla?- e a quante cose ci tiene dentro…

Qualcuno ha pensato di realizzare un porta-cellulare e qualcun altro un porta-borraccia.

Ognuno ha scelto la dimensione e i colori, ha infilato aghi, tagliato e cucito ( sforacchiandosi anche qualche dito !) e poi, decorato la propria borsetta.

A qualcuno è venuta addirittura l’idea di mettere anche un’etichetta con il proprio nome da cucire sulla borsa e a qualcun altro di realizzare dei cuori per decorare i pacchettini…

Un lavoro decisamente artigianale e creativo: 19 bambini 19 borsette e, sicuramente, 19 sorrisi di mamma!

Buona festa a tutte le mamme!

Uniti come le api

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Sì, perchè le api sono tante

tantissime

e collaborano

e condividono

non sprecano energie né risorse

costruiscono

giorno dopo giorno

qualcosa molto più grande di tutte loro

Attività in classe: Uniti come le api

Attività interdisciplinare

Geometria: osservazione dell’esagono e del cerchio, individuazione delle caratteristiche

realizzazione e ritaglio delle forme; costruzione del “puzzle” e osservazione

Scienze/cosmica: il mondo delle api

italiano/ arte e immagine: ideazione e realizzazione dello slogan

L’Inferno di Dante a fumetti realizzato dai bambini per i bambini

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E quindi uscimmo a riveder le stelle (Inferno XXXIV, 139)

L’idea di realizzare un fumetto è nata nel precedente anno scolastico, quando, iniziate le attività per la celebrazione del Dantedì i bambini e le bambine della classe, hanno manifestato un inaspettato vivacissimo interesse per l’Inferno.

Letture di parti integrali ed altre adattate, disegni del Dorè e illustrazioni recenti hanno alimentato la fantasia dei bambini e delle bambine e fatto nascere la voglia di disegnare e raccontare a loro volta.

In poco tempo il fumetto è stato realizzato e, dopo la mostra, donato in segno di gratitudine alla biblioteca cittadina dove i bambini e le bambine della classe partecipano a numerosi laboratori e letture animate e dove scelgono i libri da prendere in prestito; un luogo davvero importante.

Il fumetto però è rimasto nei cuori di tutti e quest’anno abbiamo pensato di rivisitarlo dandogli voce.

Quello che presento è il prodotto finale.

E nel prodotto finale sono racchiusi attimi, parole, suoni momenti e giornate che, sicuramente, hanno lasciato traccia in ognuno di noi. Una traccia da custodire gelosamente e questa rivisitazione ne è stata una preziosa occasione.

link per visualizzare il fumetto

La rupe di Dante tra Lucca e Pisa

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Questi pareva a me maestro e donno,
cacciando il lupo e’ lupicini al monte
per che i Pisani veder Lucca non ponno.
(Inferno XXXIII, vv 28-30)

È Ugolino di Guelfo della Gherardesca, conte di Donoratico, immerso nell’atmosfera tragica e sofferente del nono cerchio infernale, dove scontano la loro pena i traditori, a pronunciare queste parole. 

Un po’ di storia

Il conte Ugolino nel 1285 aveva ottenuto la signoria del comune di Pisa con il titolo di podestà, e fin da subito, fu odiato dai suoi concittadini perché, per motivi politici, aveva ceduto ai Lucchesi i castelli di Ripafratta, Bientina e Viareggio e ai Fiorentini quelli di Fucecchio,  Santa Maria a Monte, Castelfranco e Montecalvoli, che fino a quel momento erano sotto il dominio pisano. 

L’accusa di tradimento della patria fu il motivo della sua condanna e della sua straziante morte all’interno della torre, oggi chiamata “torre della fame”

Torre della fame, Piazza dei Cavalieri, Pisa

Durante l’incontro nel girone infernale, il Conte Ugolino racconta a Dante un sogno premonitore che aveva fatto quando era ancora in vita. 

Protagonista è l’arcivescovo Ruggieri degli Ubaldini, colui che lo imprigionò nella torre insieme ai figli. 

Ugolino aveva sognato Ruggieri nelle vesti di un cacciatore che capeggiava una brigata intenta a dare la caccia a un lupo e ai suoi piccoli sul monte San Giuliano che scherma ai Pisani la vista di Lucca.

Nel sogno, Ruggieri si faceva precedere dalle famiglie ghibelline dei Gualandi, dei Sismondi e dei Lanfranchi, che mettevano sulle tracce dei lupi, delle cagne macilente e fameliche: il lupo e i piccoli erano stanchi per la corsa e venivano raggiunti dalle cagne, che li azzannavano.

Ancora oggi il sentiero che si snoda tra quei boschi prende il nome del Sommo Poeta: passo di Dante e proprio lì è stata posta una lapide su cui sono riportati e versi del XXXIII canto dell’Inferno.

Nel 1963 Boccio, uno scultore emigrato in Venezuela e rientrato in paese nel 1921, realizzò il busto di Dante che nel 1963 fu posto proprio al di sopra della lapide.

Il passo si trova  a 215 metri sul livello del mare e su una rupe si può trovare il busto di Dante, recentemente ristrutturato.

É una bella passeggiata sicuramente da consigliare e da gustare ripercorrendo, passo dopo passo, i versi di Dante e godendo della suggestiva vista che la rupe offre: nelle giornate limpide, volgendo lo sguardo verso la costa, spuntano lungo l’orizzonte il profilo della Gorgona e, sullo sfondo, le montagne della Corsica. 

Primavera…

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Perché il tepore dell’aria primaverile possa rendere i nostri cuori più leggeri e perché i nostri occhi possano vedere orizzonti diversi perdendosi negli azzurri disegni degli uccelli in volo…

BRILLA NELL’ARIA

Primavera d’intorno.
Brilla nell’aria
e per li campi esulta,
si’ ch’a mirarla intenerisce il core
odi greggi belar, muggire armenti
e gli altri augelli contenti
a gara insieme,
per lo libero ciel
fan mille giri,
pur festeggiando il lor tempo migliore.

Giacomo Leopardi

Dantedì

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Dante non lo sapeva

Dante non lo sapeva
che dopo tanto viaggiare sperare che lei l’amatissima alle fine proprio lei, lei, rivelasse che il cuore celeste e la carne che portiamo hanno stessa natura di stella oppure fuoco per scaldare
o rosa protetta da spine.

Dante non lo sapeva
quanto infine freddo
sia al suo culmine l’inferno da scalare a mani nude, quante anime vaganti
il pianto tolgano dagli occhi e pietà da pregare Dio anche chi a Dio non crede.

Dante non lo sapeva
cosa siamo diventati
e dove andremo e cosa dalle sue labbra
ci dirà il futuro,
ma conta davvero in fondo sapere o ciò che salva
e altro ed è tutto
in questo andare
incontro dopo incontro
in cieca e lucente obbedienza d’amore.

Daniele Mencarelli

Anche quest’anno, ci avviciniamo al tanto atteso Dantedì e, in Italia e nel mondo, giovani di ogni età ne celebrano il poeta e la sua opera.

Il 25 marzo è il giorno in cui gli studiosi riconoscono l’inizio del viaggio letterario di Dante nell’aldilà; l’idea di farne una celebrazione ricorrente è nata da un’idea del giornalista del “Corriere della Sera” Paolo Di Stefano e del presidente onorario della Crusca Francesco Sabatini.

L’iniziativa è stata ufficialmente istituita dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo nel gennaio 2020 e da allora ha raccolto l’adesione di numerose istituzioni culturali, università e scuole facendone un evento straordinariamente giovane.

Può sembrare strano, ma Dante sa affascinare e appassionare anche i più piccoli che si trovano catapultati in un regno fantasy dove i colpi di scena e la suspence tengono accesa e viva la curiosità.

Personaggi conosciuti e non, animali feroci e fantastici, pene incredibili e anime ovunque…

Ci sono tutti gli ingredienti per emozionare, oggi come ieri.

Riporto in questa pagina alcune attività che possono essere presentate in classe per conoscere non solo Dante e la sua opera principale, ma anche la numeralogia, le metafore e le allegorie, la metrica e il conteggio delle sillabe e la geografia dell’Inferno, del Purgatorio e del Paradiso, ma anche cruciverba e giochi con le parole nascoste

Un modo nuovo e diverso anche per “imparare” a giocare con le parole e con ciò che hanno il potere di richiamare.

Intrecciare, tagliare e cucire: mano e mente all’opera

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La motricità fine  è l’abilità che permette di controllare perfettamente i movimenti del proprio corpo; mani, dita, piedi e viso. 

M.Montessori ha da sempre sostenuto che questa abilità vada stimolata e sviluppata fin dai primissimi mesi di vita per proseguire in età prescolare e scolare.

Le azioni motorie non sono mai fini a se stesse, ma sono determinanti nella formazione della mente, e all’interno del percorso di apprendimento; sono alla base del linguaggio e delle strutturazioni cognitive complesse.

Il susseguirsi di uno schema motorio in modo ripetuto, così come accade ad esempio con l’uso dei materiali montessoriani, accompagna e guida la strutturazione del pensiero dando organicità, sequenzialità e logicità favorendo importanti connessioni e concettualizzazioni.

La mano fa e il pensiero si sviluppa seguendo la mano.

Movimenti, schemi motori e rapporti fisici con la realtà sviluppano, infatti, la logica mentale rendendo evidente il prima e il dopo e i rapporti di causa ed effetto; anello dopo anello, la catena del pensiero si allunga e si rinforza. 

Attività in classe

In occasione della festa del papà proporrò ai bambini e alle bambine la realizzazione di un portachiavi ottenuto intrecciando strisce sottili di cuoio colorato.

Le strisce che ho utilizzato sono scarti di fabbricazione che ho reperito presso Grossomodo, il centro di educazione al riuso nato dalla volontà del Comune di Lucca e di alcune associazioni presenti sul territorio, ma sono comunque facilmente reperibili sul mercato a mazzi di colori diversi e a basso costo.

Materiali:

Strisce di cuoio

Ogni bambino potrà scegliere le strisce dei colori preferiti e annodarle da un lato.

A questo punto potrà intrecciate le strisce con l’aiuto di un compagno che terrà tesa la parte con il nodo.

Finita la treccia, basterà annodare anche dall’altro lato, inserire l’anello portachiavi e fissarlo alla treccia con ago e filo!

La realizzazione autonoma del portachiavi darà sicuramente grande soddisfazione: veder nascere un prodotto dalle proprie umani è qualcosa di veramente magico.

14 Marzo-Pi greco day

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Il 14 marzo è il Pi Greco Day.

Perché?

Nella notazione anglosassone il mese di marzo, indicato con 3, precede il giorno, 14: si forma così il numero 3,14 il valore approssimato alla seconda cifra decimale, della famosa costante chiamata Pi greco.

Quella del pi greco è davvero una lunga storia che parte dai Babilonesi, passa per l’Egitto e la Grecia fino ad arrivare ai più moderni calcolatori che riescono a darci miliardi di cifre decimali sfruttando il metodo ideato da Archimede.

Quella che propongo nel video è un’attività concreta per scoprire la costante di Archimede e il rapporto tra diametro e circonferenza.

Ci vorranno davvero poche cose, ma quella della costante sempre e comunque una scoperta in grado di stupire.

Oggetti rotoli di cui tracciare il perimetro, la circonferenza

Oggetti rotondi

poche cose di pi greco.

Forbici per ritagliare i cerchi ottenuti, spago e righello per misurare e confrontare.

Con pochi semplici passi i bambini scopriranno in modo autonomo la costante di Archimede e il rapporto che lega diametro e circonferenza indipendentemente dalla grandezza del cerchio.

Scopriranno che la misura della circonferenza del cerchio piccolo è 3 volte e un pezzettino rispetto al suo diametro e, con sorpresa, che anche quella cel cerchio più grande è sempre tre volte e un pezzettino rispetto al suo diametro!

Big Bang! Un Viaggio nella Matematica – Il Pi Greco e il Numero Aureo – 14 Marzo Pi Greco Day