Didattica

Dalle mani al numero per una matematica accessibile

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L’apprendimento passa attraverso l’esperienza sensoriale e la manipolazione diretta; anche quello della matematica.

Nel metodo Montessori la sperimentazione e la scoperta dei numeri avviene inizialmente con le perle colorate perfette per essere maneggiate, accostate, contate e confrontate.

Le perle piccole e maneggevoli permettono il lavoro al tavolino e una incredibile varietà di sperimentazioni e offrono un’esperienza visiva e tattile del concetto di quantità.

La matematica con le perle non solo è una matematica accessibile e divertente, ma getta le basi per una comprensione autentica e profonda dei concetti matematici.

A poco a poco, lavorando con le perle, i bambini non contano più le perle fissate sui bastoncini, ma associano immediatamente colori-quantità e termini ed elaborano in autonomia i primi  calcoli mentali.

Il materiale accompagna gradualmente i bambini ad un piano più elevato: quello della conquista e dell’autonomia e, in parallelo, rafforza l’autostima contribuendo ad aumentare il senso di autoefficacia: “ io conto a mente- io conto da solo”.

Il materiale delle perle

Il materiale, raccolto in scatole, consiste in 5 serie di perle legate rigidamente su un filo metallico; ogni bastoncino di perle da 1 a 9, presenta una colorazione diversa.

Il bastoncino del 10 segna il passaggio ad un altro gruppo di numeri, formati da decine e unità.

La decina assume un colore “importante”, il colore dell’oro.

Attraverso il materiale concreto i bambini sperimentano la formazione del numero e ne acquisiscono un’autentica consapevolezza .

Obiettivi Educativi

L’uso delle perle dei numeri nel metodo Montessori ha molteplici scopi educativi:

  1. Visualizzazione della quantità: Le perle permettono ai bambini di vedere e toccare le quantità, facilitando la comprensione dei numeri come qualcosa di concreto piuttosto che astratto.
  2. Comprensione delle sequenze numeriche: I bambini possono disporre le perle in sequenza, apprendendo così l’ordine dei numeri e le loro relazioni reciproche.
  3. Introduzione alle operazioni matematiche: Le perle dei numeri sono utilizzate anche per introdurre i concetti di somma, sottrazione, moltiplicazione e divisione. I bambini possono, ad esempio, unire li bastoncini delle perle di due numeri, contarle e scoprire il numero-somma.
  4. Sviluppo della concentrazione e della precisione: L’attività di maneggiare e disporre le perle richiede attenzione e precisione, aiutando i bambini a sviluppare queste importanti abilità.

Esempi di Attività con le Perle dei Numeri

Un’attività tipica potrebbe essere quella in cui un bambino è invitato a costruire una scala numerica, partendo dalla perla singola fino al bastoncino di dieci perle. Questo esercizio non solo rafforza la conoscenza della sequenza numerica, ma introduce anche i concetti di maggiore e minore.

Un altro esercizio potrebbe consistere nel sommare due numeri utilizzando le perle corrispondenti. Ad esempio, combinando le perle del 3 e del 4, il bambino può visualizzare che il risultato è 7, poiché ci sono sette perle totali.

Benefici a Lungo Termine

L’uso delle perle dei numeri nel metodo Montessori non solo facilita l’apprendimento precoce della matematica, ma promuove anche un approccio positivo alla materia.

I bambini sviluppano un forte senso di autonomia e sicurezza nel risolvere calcoli e problemi, abilità che saranno fondamentali nel loro percorso educativo e nella vita quotidiana.

L’utilizzo delle perle dei numeri di Montessori rappresentano un esempio eccellente di come un apprendimento pratico e sensoriale possa rendere la matematica accessibile e divertente per i bambini, gettando le basi per una comprensione profonda e duratura dei concetti matematici.

Laboratorio di costruzione delle perle dei numeri

Il laboratorio della costruzione delle perle può rappresentare una piacevole attività per l’accoglienza che unisce una buona dose di divertimento ad una riflessione in itinere sul numero e la quantità .

Materiali necessari

  • Perle colorate: scegliere possibilmente perle di legno della misura desiderata rispettando i colori del materiale montessoriano; dall’uno al dieci: rosso, verde, rosa, giallo, celeste, viola, bianco, marrone, blu e giallo oro.
  • Fili di nylon o metallici : da utilizzare per infilare le perle e creare successivamente le catene numeriche.
  • Pinze a punta fine: per piegare e chiudere il filo metallico, se utilizzato.
  • Scatoline o sacchetti: per conservare le catene numeriche una volta completate.

Esplorazione matematica : Una volta costruite, le perle dei numeri possono essere utilizzate per varie attività didattiche, come il conteggio, la somma e la sottrazione, la moltiplicazione  e la divisione (come schieramento e distribuzione) o semplicemente per costruire scale, piramidi numeriche e catene dei numeri.

Benefici del Laboratorio

Il  laboratorio non è solo un’attività manuale divertente, ma serve anche a consolidare la comprensione dei numeri e delle quantità.

I bambini possono portare a casa le loro creazioni, rendendo l’apprendimento un’esperienza tangibile e continua.

Nomenclatura dei numeri da 1 a 10

linea dei numeri da appendere in classe

Libri per la grammatica, per le prime letture, per scoprire la storia della misura e per viaggiare con Lily, la piccola rana esploratrice; libri per leggere e per fare perfetti per le attività scolastiche e estive.

La grammatica? Una favola!Il paese delle parti del discorso Maria Montessori

Il mio primo piccolo libro-Il bosco: Leggere con il metodo Montessori

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Misurare il mondo- un percorso nel tempo e nello spazio alla scoperta della misura

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Educazione all’aperto: un percorso verso la cittadinanza attiva

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L’estate può offrire occasioni imperdibili per permettere ai bambini non solo di percepire la spendibilità delle conoscenze e delle competenze acquisite, ma anche per vivere esperienze significativamente formative ed educative senza che siano state precedentemente organizzate e strutturate per un preciso scopo; sperimentare il dispiegarsi di un evento, vivere la novità di una situazione, incerta o inaspettata, permette al bambino di osservare , riflettere, ipotizzare ed elaborare strategie tutte da vivere e verificare.

Avere la possibilità di apprendere e sperimentare in un ambiente esterno ha indubbie ricadute positive sul benessere psicofisico dei bambini: miglioramento dell’umore e delle capacità relazionali, diminuzione di comportamenti ansiogeni, canalizzazione di energie, sviluppo della creatività e rispetto dell’ambiente; ma anche sviluppo dell’autonomia e della capacità di osservazione e di analisi critica dell’ambiente circostante in tutte le sue manifestazioni.

L’ambiente esterno, dunque, sia esso un piccolo borgo, un bosco, un lago o una grande spiaggia aprono porte che la scuola, intesa come ambiente fisso e statico, non può aprire.

Non tutto può entrare a scuola, ma la scuola può entrare in tutto ed essere ovunque.

L’outdoor education è la risposta a tutto questo nella convinzione però che non basta la semplice “esposizione” all’aria aperta per sviluppare i processi attesi, ma anche un adeguato accompagnamento adulto.

Non possiamo creare osservatori dicendo ai bambini:”Osservate!”, ma dando loro il potere e i mezzi per tale osservazione, e questi mezzi vengono acquistati attraverso l’educazione dei sensi.

La scoperta del bambino, Maria Montessori

Offrire ai bambini la possibilità di vivere esperienze educative al di fuori delle mura scolastiche, significa dare molto di più che una serie di conoscenze; significa dare loro la possibilità di misurarsi con se stessi, con gli altri e con l’esterno, significa aprire un ventaglio di possibilità educative che non avrebbero potuto essere previste e pianificate.

Approfittiamo dell’estate, dunque, per offrire esperienze ; esperienze in natura ed esperienze culturali e facciamolo insieme.

Non deleghiamo tutto alla scuola o ad altre agenzie formative: promuovere l’autoeducazione del bambino, la sua autonomia e il suo sviluppo è compito di tutti, è un’ alleanza educativa.

Facciamo leva sulla straordinaria capacità del bambino di immaginare e scopriremo che in ogni posto in cui si troverà elaborerà le sue teorie sul prima e sul poi, sul tempo e sui cambiamenti, su se stesso e sugli altri; farà collegamenti con quanto già scoperto e aggiungerà nodi su nodi alla propria rete di conoscenze e competenze.

Visitiamo mostre, musei e partecipiamo ad eventi; invitiamo i bambini a ricercare informazioni sulle epoche passate e sugli artisti che avrà modo di conoscere; aumenterà la loro soddisfazione e il loro interesse nel momento della visita rendendola un vero e proprio svelamento, un dare senso di realtà anche a quello che reale non sembrava…

Leggiamo libri, tanti; immaginiamo il possibile e l’impossibile, senza limiti di sorta.

Guardiamo documentari e film; cerchiamo differenze, differenze di usi, lingue e costumi; ascoltiamo musica ed apriamoci alla sonorità che ci circonda; riscopriamo insieme il mondo con occhi curiosi e mente aperta.

Aiutiamo i bambini e le bambine di oggi ad essere i cittadini consapevoli di domani, rendendoli attivi e partecipi alla vita della comunità e alla cura dell’ambiente: impegniamoci ad educare cittadini attivi, rendendo già da oggi i bambini e le bambine partecipi alla vita democratica della comunità, alla cura dei beni materiali e immateriali e alla custodia dell’ambiente

Scuola, famiglia e società egualmente impegnate verso il raggiungimento di un unico scopo.

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Matematica in situazione per un apprendimento autentico e significativo

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Trasformare la matematica in qualcosa di accattivante, divertente e coinvolgente?

Perché non provare a proporla in situazione?

La matematica in situazione rappresenta un approccio pedagogico che mira a rendere l’apprendimento della matematica significativo e autentico, collegando i concetti matematici a contesti reali e rilevanti per gli studenti.

Tale approccio favorisce la comprensione profonda e l’applicazione pratica delle competenze matematiche, rendendo l’apprendimento più stimolante e coinvolgente. 

La matematica vissuta è sicuramente quella più autentica e sentita perché rispondente ad una necessità.

Il contesto reale che richiede l’applicazione matematica è infatti denso di significato; stimola, incuriosisce, spinge a sperimentare e ad imparare per arrivare autonomamente ad elaborare soluzioni efficaci in grado di risolvere/migliorare/modificare una situazione contingente.

Volendo porre in parallelo una matematica decontestualizzata con una matematica in situazione, potremmo dire che la prima pone enfasi su calcoli, sulle formule e sugli  algoritmi in modo totalmente indipendente dal vissuto tanto da risultare astratta e poco stimolante; la matematica in situazione invece incuriosisce e richiede sempre un intervento sempre attivo, concreto e significativo del soggetto in situazione che risulta essere l’unico protagonista del proprio fare e del proprio indagare.

Coinvolgere gli alunni in attività concrete e autentiche che richiedono l’utilizzo di competenze matematiche, aiuta i bambini a capirne l’importanza e la necessità rendendo l’apprendimento rilevante  e appassionante.

Molte sono le attività che possono essere progettate per realizzare percorsi matematici autentici e divertenti:

mercatini: addizione, moltiplicazione sottrazione per calcolo spesa, sintesi e rendicontazione

costruzione di piccoli oggetti: misurazioni, calcoli, progettazione; geometria e aritmetica

caccia al tesoro matematica: risoluzione di problemi ; problem solving in team building

cucina: equivalenze, calcolo frazionario e proporzione, misurazioni

giardinaggio: concetti geometrici- calcolo dell’area, del numero delle piante da mettere a dimora, perimetro e delimitazione del terreno 

Un mercatino da fare nei primi giorni di accoglienza a livello di singola classe, classi parallele o plesso.

Un modo divertente per ritrovarsi e per applicare in un contesto giocoso e divertente le competenze matematiche.

Gli oggetti sono donati donati dai bambini e gli acquisti vengono fatti con denaro in tutto e per tutto simile a quello vero.

Le competenze da mettere in campo sono tantissime e difficilmente sondabili in contesti standardizzati:

-Preparazione della locandina per pubblicizzare l’evento all’interno del plesso

-Raccolta e preparazione degli oggetti: suddivisione del materiale per categorie- giochi, libri, oggettistica 

-Ricerca dello spazio idoneo ad ospitare il mercatino e allestimento dei banchi di vendita in modo da attirare l’acquirente

-Calcolo dei prezzi degli oggetti ( in linea con quelli reali): abilità di stima e valutazione

-Promozione degli oggetti: creare cartelli e poster per promuovere gli oggetti in vendita e attirare l’attenzione degli acquirenti

-Preparazione e applicazione delle etichette

-Venditori e acquirenti: ruoli e compiti- calcolo della spesa, transazione e resto

-Registrazione: tenere traccia delle vendite e degli acquisti effettuati, annotare il denaro speso e ricevuto

-Budgeting: ogni alunno ha una quantità di denaro( fac-simile) a disposizione e deve decidere come spenderlo; bilancio tra desideri e necessità

Gestione del denaro: spesa, necessità/ superfluo, risparmio

Il mercatino dei numeri-versione short

Libri per la grammatica e prime letture, libri per scoprire la storia della misura e per esplorare il mondo insieme a Lily, la piccola rana esploratrice; libri per leggere e per fare ideali anche per piacevoli attività estive.

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Verso la lettura e la scrittura

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Il viaggio verso l’apprendimento della lettura e della scrittura è sicuramente un’esperienza entusiasmante che apre le porte alla conoscenza, stimola e alimenta curiosità sempre nuove e sviluppa competenze essenziali .

Nelle sue osservazione nella Casa dei Bambini, Maria Montessori aveva notato che i bambini manifestano uno spiccato interesse per il mondo delle lettere e delle parole già all’età dei tre anni e mezzo.

Un po’ come se le lettere e le parole avessero un potere magico in grado di catturare attenzione e destare curiosità.

Fu così che Maria Montessori ideò un percorso per l’alfabetizzazione strumentale, indispensabile per una lettura autonoma.

La margherita delle sillabe rientra in questo percorso; attraverso il suo utilizzo i bambini, anche piccoli, possono dare immediata risposta alle loro curiosità mentre la mano si prepara in modo naturale al gesto scrittorio attraverso il generale utilizzo quotidiano degli oggetti e dei materiali di sviluppo in particolare.

La margherita delle sillabe si utilizza nel momento in cui i bambini si approcciano alla letto-scrittura; favorisce la pratica e la riflessione sulla composizione delle sillabe rendendo giocoso, semplice e concreto l’accoppiamento vocale-consonante.

La margherta presenta cinque petali.

Su ogni petalo è disegnata una vocale rossa.

Al centro della margherita c’è un cerchio colorato vuoto nel quale, gradualmente,  si posizionano le consonanti

Modalità di presentazione del materiale

Porre sul tavolo la margherita e la scatola/sacchetto con le lettere dell’alfabeto.

Si invita il bambino ad osservare la margherita  dicendo che ogni petalo della margherita ha una vocale.

Partendo dalla vocale posta in alto, la a, e proseguendo in senso orario, si toccano e si pronunciano tutte le vocali.

Si prende poi una consonante e si mette nel cerchio colorato al centro del fiore, nominandola e producendone il suono.

Seguendo il senso della scrittura e avanzando verso destra, si procede con l’appaiamento delle cinque vocali.

Ad esempio, se la consonante presa è la lettera l, si procederà nominandola per il suono corrispondente e spostandola alla sinistra della a, o semplicemente indicandola,  si pronuncerà la sillaba corrispondente: la.

Si prosegue con tutte le vocali, pronunciando le sillabe che si vanno componendo:le, li, lo, lu.

Completato l’abbinamento con tutte le vocali, si prende un’altra consonante e si invita  il bambino a sceglierne a svolgere l’esercizio in autonomia.

Particolarità

Quando dalla scatola si pesca una vocale, si procede nel solito modo.

Risulterà subito evidente che in assenza della consonante non si forma alcuna sillaba.

La margherita delle sillabe

La margherita stampabile può essere utilizzata con le consonanti di un alfabetario mobile o semplicemente con cartellini riportanti le lettere dell’alfabeto

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Lily, piccola rana esploratrice: Leggere, fare e scoprire

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L’ABC dell’accoglienza

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C’è un anno che non inizia il primo gennaio, ma a settembre.

É un anno denso di significato e di aspettative che non rappresenta semplicemente una data, ma l’inizio di un percorso.

Un percorso di scoperta e cambiamento ricco di occasioni per costruire ponti e relazioni e per affrontare sfide.

Importante dunque partire con il piede giusto dedicando particolare cura al momento dell’inizio perché tutti, dai più piccoli ai più grandi, possano godere appieno del piacere di ritrovarsi.

Quella strada?

Quella dell’accoglienza.

Quale strada seguire?

Quella dell’accoglienza.

Accogliere è dare cura per riempire di senso e significato ogni momento dello stare insieme; accogliere per dare spazio e tempo, a ognuno il suo,  e offrire infinite occasioni  per condividere e collaborare; accogliere per gettare basi, creare nuovi legami e rinsaldare i preesistenti.

Potremmo immaginare una sorta di A B C dell’accoglienza per fissarne i punti imprescindibili che in realtà non dovrebbero mai caratterizzare il solo momento dell’accoglienza, ma abbracciare l’intero percorso scolastico

A come Ascolto attivo e partecipato per bambine, bambini , insegnanti e genitori perché tutti possano sentirsi accolti e ascoltati nello stesso modo

B come Bambine e Bambini, veri protagonisti del percorso scolastico; per un percorso che non sia mai uguale per tutti, ma speciale per ciascuno.

C come condivisione e cooperazione per un ambiente di apprendimento inclusivo e stimolante.

Lily, piccola rana, grande esploratrice: Leggere per fare e per scoprire  Un viaggio entusiasmante porterà Lily a esplorare l’inesplorato e a scoprire l’esistenza di alcune delle meravigliose creature che si prendono cura del pianeta che le ospita, ognuno per la sua parte: api, farfalle, chiocciole e formiche. Un libro per parlare di coraggio e libertà ricco di attività e spunti didattici multidisciplinari.

La grammatica? Una favola!:Il paese delle parti del discorso Maria Montessori

Con Maria Montessori anche la grammatica acquista un sapore diverso. Inizia con una favola che si svolge in un paese fantastico: dove i bambini incontrano un principe con i suoi aiutanti, un sole rosso che fa splendere tutte le cose ed una luna color arancio che lo fa risaltare ancor di più; incontrano anche strani segnali verdi che indicano direzioni e treni dai vagoni speciali in grado di connettere ogni cosa. Un libro per muoversi in autonomia nel mondo della mondo della grammatica.

Misurare il mondo: Un percorso nel tempo e nello spazio alla scoperta della misura

Un viaggio nel tempo e nello spazio per scoprire come l’uomo fin dai tempi più antichi abbia cercato di elaborare un soddisfacente sistema di misura. Egizi, Romani e Babilonesi; il re d’Inghilterra, Leonardo Da Vinci e la moneta da un euro…
Troppe cose o troppo diverse per essere messe tutte insieme?
A voi scoprirlo, pagina dopo pagina tra letture, giochi e attività.
Un libro per leggere e per fare.


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Frutto, radice, fusto, bulbo, tubero foglia o seme ? Un percorso per classificare gli ortaggi

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Per ortaggio intendiamo intendiamo tutte le piante che si coltivano nell’orto, ma la loro classificazione è molto più complessa e particolareggiata e legata alla parte della pianta che viene comunemente consumata: frutto, radice, fusto, bulbo, tubero, foglia o seme.

Sicuramente un po’ di chiarezza non guasta.

Attraverso l’esperienza diretta i bambini possono avviarsi alla scoperta di un mondo incredibilmente ricco e affascinante, quello della botanica.

E fare esperienza è sempre la via maestra.

Dove? principalmente in natura e negli orti, ma anche in cucina o al supermercato.

Un’esperienza multisensoriale.

Osservare un frutto per la forma e il colore, annusarlo, soppesarlo, aprirlo, tagliarlo, vederne i semi.

Uno o tanti. Grandi, piccoli o piccolissimi; spessi o sottili…

Toccare le foglie; lisce, ruvide, pungenti, spesse e sottilissime…

Lavare, scolare, cucinare, seguire una ricetta e, perchè no? inventarne una nuova.

E così, sulla via della botanica e della cucina , si incontrano nuove parole per meglio descrivere, spiegare e raccontare.

Un viaggio per scoprire, fare e condividere .

Condividere scoperte, esperienze e perché no, un piatto preparato con cura…

a.Gli ortaggi da frutto e seme offrono l’immediata possibilità di dare vita ad un nuovo ciclo vitale.

Frutti di stagione, come pomodori o fagioli, regalano la possibilità di farne l’esperienza.

1.Scegliere un bel pomodoro, tagliarlo in due e separare i semi dalla polpa.

2. Mettere alcuni semi in una tazza con l’acqua.

3.Riempire un vasetto con la terra e versarvi il contenuto della tazza.

4.Mettere il vaso in un posto assolato (davanzale, balcone, aiuola…) e attendere circa 10 giorni prendendosi cura giornalmente dei semi e annaffiando la terra del vasetto a ” pioggia”

5.Dopo circa 10 giorni i semi inizieranno a germogliare. Togliere i germogli in eccesso, lasciandone solo due in modo che abbiano il nutrimento e lo spazio necessario per svilupparsi.

6. I germogli continueranno il loro percorso e daranno vita ad una nuova pianta che, con il tempo e la cura, fruttificherà.

L’esperienza della semina darà ai bambini la possibilità di sentirsi protagonisti dell’inizio di una nuova vita e responsabili della sua tutela sviluppando sentimenti di cura.

La nomenclatura degli ortaggi

Stampare e dividere le carte.

Attraverso l’associazione delle carte e la lettura delle informazioni relative ai vari tipi di ortaggi, i bambini si avvieranno alla loro scoperta: li osserveranno con maggiore attenzione, ne coglieranno in modo autonomo differenze e caratteristiche e saranno in grado di suddividerli in gruppi e categorie.

problemi con le frazioni

Per ogni fase del ciclo vitale del pomodoro è stato predisposto un problema con le frazioni con relativa tavola di controllo.

Risolvendo in ordine i problemi se ne ripercorrono le fasi.

La storia del pomodoro: dall’America, al ciclo vitale, dagli indovinelli alla matematica

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Per una alfabetizzazione ecologica

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La via conduce dal tutto, attraverso le parti, al tutto.

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La natura rappresenta il tutto e l’armonia, e dal tutto, attraverso le parti, inizia un cammino che offre sempre nuovi spunti di riflessione e infinite occasioni di esperienze, scoperte e conoscenze; un cammino che non smette di sorprendere ad ogni passo; un cammino che sa incuriosire e invitare a fare, ma anche, e soprattutto, un cammino in grado di generare empatia, amore, rispetto e cura verso ciò che ci circonda.

Connettersi con l’ambiente permette di capire non solo le interconnessioni e le interdipendenze che legano l’uomo alla natura, ma rappresenta la via maestra per dare vita ad un’alfabetizzazione ecologica.

Con la natura, attraverso azioni concrete, i bambini possono sperimentare una vasta gamma di sentimenti: l’emozione del far nascere, la gioia di nutrire, la tenerezza del curare, la pienezza del raccogliere e l’ebbrezza del trasformare…

I bambini imparano ad amare la natura vivendola giorno per giorno, scoprendone in modo spontaneo e autonomo, segreti e meraviglie.

E solo attraverso un percorso di scoperta, conoscenza e cura, il rapporto tra uomo e natura può venir ridimensionato: non più un rapporto di dominio, ma un rapporto di cura e protezione reciproca.

Attività didattica

Una passeggiata all’aria aperta permette di godere dei profumi e dei colori di ciò che ci circonda stimolando una pluralità di sensazioni e favorendo nuove esperienze e attività.

Una passeggiata all’aria aperta a primavera non è solo riempirsi gli occhi di colori, ma permette anche di dar vita, ad esempio, ad un percorso olfattivo in grado di contribuire a sua volta alla costruzione di una vera e propria memoria olfattiva.

Un’uscita di classe, insieme, in un caldo giorno di primavera non può che creare ben-essere e suscitare infinite curiosità.

Nascono domande, si fanno ipotesi.

Ci si ferma all’improvviso per qualcosa che non si era ancora visto e si corre verso qualcosa che ci sembra di vedere…

Tutto viene osservato, annusato e toccato con cura come si fa con qualcosa di estremamente prezioso…

Si raccolgono fiori, si osservano radici, muschi e germogli.

Il mazzolino di fiori raccolti, diventa l’ospite d’onore della classe e ne scaturisce la voglia di disegnarlo per imprimere anche sulla carta la bellezza della giornata.

Nasce così l’idea di farne una natura morta, ma non prima di averne osservate altre: Van Gogh, Frida Kahlo, Caravaggio, Cezanne, Arcimboldo e Segantini…

La nomenclatura dei fiori presentata successivamente ha rappresentato un momento di riconoscimento e scoperta del mondo dei fiori, conosciuti e non.

Successive ricerche ne hanno evidenziato le caratteristiche, le differenze, gli habitat.

Estate e botanica: ogni fiore una scoperta, ogni fiore un problema

Nobleza – Casetta per Insetti in Legno, Albergo Insetti Naturale per Api, Coccinelle, Crisopidi, Farfalle,Hotel per Insetti Che Aiuta la Nidificazione, Taglia M – 19,5 * 10 * 27CM

Ecologia. Il mio pianeta. Osserva, sperimenta, crea! 

Lily, piccola rana esploratrice: Leggere, fare e scoprire ( con parte operativa multidisciplinare adatta per il periodo estivo o scolare)

L’ecologia spiegata ai bambini. Ediz. a colori

Il mondo delle farfalle. Ediz. a colori Copertina rigida – Illustrato, 13 marzo 2018

Piccola guida alle farfalle. Ediz. a colori Copertina rigida – Illustrato, 3 giugno 2021

Piccola guida a insetti e altri piccoli animali

ButterflyKit, Il Kit per Allevare in Casa le farfalle di Cavolaia Maggiore – Esperimento educativo, Kit educativi scientifici Bambini


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Sviluppare la mente matematica

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Contare saltando un numero dato può sembrare cosa semplice, ma in realtà rappresenta un percorso importante per lo sviluppo di quella mente matematica di cui tanto parla M.Montessori.

Attività all’aperto per l’estate o il back to school:

Creazione di Pattern con Oggetti Naturali

Obiettivi:

  • Sviluppare la capacità di riconoscere e creare pattern.
  • Rafforzare la comprensione dell’ordine e della sequenza.
  • Incoraggiare l’osservazione e la creatività.

Materiali:

  • Foglie di diversi colori e dimensioni
  • Sassi di varie forme e grandezze
  • Pigne
  • Fiori
  • Bastoncini
  • Altri oggetti naturali trovati sul posto

Descrizione del Gioco:

1. Raccolta degli Oggetti: Iniziare l’attività portando i bambini in un’area naturale, come un parco, un giardino o un bosco muniti di una cesta o di una sacca per raccogliere oggetti naturali: foglie di colori e dimensioni diverse, sassi, pigne, fiori, bastoncini…

2. Creazione del Pattern: Una volta raccolti gli oggetti, chiedere ai bambini di disporre a terra i materiali raccolti. Spiegare loro che dovranno creare dei pattern, ovvero delle sequenze ordinate di oggetti che si ripetono in modo prevedibile e iniziare mostrando un semplice esempio:

  • Foglia verde, sasso, pigna, foglia verde, sasso, pigna…

3. Sperimentazione e Osservazione: Incoraggiare i bambini a creare i propri pattern utilizzando i materiali raccolti. Possono iniziare con sequenze semplici e poi provare a crearne via via di più complesse. Ad esempio, possono fare pattern che alternano oggetti in base al colore, alla forma, alla dimensione o una combinazione di queste caratteristiche:

  • Foglia rossa, bastoncino corto, fiore giallo, foglia rossa, bastoncino corto, fiore giallo…
  • Sasso grande, foglia piccola, sasso piccolo, foglia grande, sasso grande, foglia piccola…

4. Discussione e Condivisione: Dopo che i bambini hanno creato i loro pattern, invitarli a spiegare e mostrare le loro sequenze agli altri. Chiedere loro di descrivere il pattern e di spiegare il motivo per cui hanno scelto quei particolari oggetti e l’ordine in cui li hanno disposti; li aiuterà a consolidare la stessa comprensione dei pattern e a migliorare la capacità di comunicazione.

5. Variazioni del Gioco:

  • Pattern Complessi: Una volta che i bambini sono a loro agio con i pattern semplici, incoraggiarli a creare pattern più complessi che includano più elementi o che cambino in modo più articolato.
  • Giochi di Memoria: Potete anche trasformare il gioco in un’attività di memoria, chiedendo ai bambini di osservare un pattern creato da qualcun altro e poi ricrearlo senza guardare l’originale.

Conclusione

La creazione di pattern con oggetti naturali è un’attività che unisce l’apprendimento matematico con il gioco e l’esplorazione all’aperto. Questo gioco aiuta i bambini a sviluppare la capacità di riconoscere e creare pattern, rafforzando al contempo la loro comprensione dell’ordine e della sequenza. Inoltre, promuove l’osservazione, la creatività e la connessione con la natura.

La naturale predisposizione a riconoscere pattern, ordine e sequenze si manifesta ogniqualvolta che i bambini interagiscono con numeri e forme.

L’attività di numerazione alternata sfrutta questa predisposizione naturale, aiutando i bambini a sviluppare una sempre più profonda comprensione dei numeri e delle loro relazioni.

Contare saltando un numero stabilito richiede di identificare e seguire un pattern numerico. Ad esempio, contare saltando 2 comporta il riconoscimento di un preciso pattern: aggiungere sempre 2 al numero precedente. L’esercizio ripetuto aiuta a sviluppare la capacità di riconoscere e prevedere sequenze contribuendo alla formazione di concetti matematici più avanzati.

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Un viaggio di scoperta, stupore e libertà; Lily, piccola rana, grande esploratrice

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L’estate è il momento perfetto per avventurarsi e scoprire i segreti della natura. È la stagione per eccellenza per esplorazioni libere e avventurose che permettono di seguire quella vivace curiosità che sempre spinge a sperimentare, scoprire e a imparare; un cammino ricco di stupore e meraviglia che vede i bambini veri protagonisti del proprio percorso e costruttori del proprio sapere.

Anche quello di Lily, la piccola rana protagonista del libro, è un percorso di esplorazione; spinta dalla curiosità e dal desiderio di conoscere il mondo, un giorno decide di intraprendere un viaggio e con un primo piccolo salto, inizia il suo incredibile percorso.

Non c’è un punto di arrivo predefinito, ma solo una tra le tante strade da percorribili…

E Lily, liberamente sceglie la sua e prosegue con coraggio, autonomia e determinazione scoprendo le meraviglie del mondo che la circonda.

Un percorso di coraggio e libertà, che porterà Lily e i piccoli lettori a stupire coprire le meraviglie del mondo che ci circonda.

Un libro da leggere e raccontare per parlare del pianeta Terra, di cura e di ecosostenibilità; di libertà, coraggio e autonomia, ma anche un libro per fare, pieno di spunti e attività didattiche adatti alle giornate scolastiche o alle attività estive.

Alla fine della narrazione, il libro presenta infatti una parte operativa con numerose pagine per le attività autonome dedicata alla grammatica, alla matematica, alle scienze, all’inglese e alla scrittura libera.

Un libro per leggere e per fare.

Lily, piccola rana esploratrice: Leggere, fare e scoprire 

Lily è una piccola, piccolissima rana con l’animo della grande esploratrice.

Il suo primo viaggio inizia con un salto e, salto dopo salto, Lily scoprirà le meravigliose creature che si prendono cura del pianeta che le ospita, ognuno per la sua parte: api, chiocciole, farfalle e formiche…

Lily, felice delle scoperte, decide di tornare allo stagno pronta a raccontare delle sue meravigliose scoperte, ma anche lì le sorprese non sono finite e Lily continua ad esplorare: uova e girini popolano l’acqua.

Lily scopre così quella straordinaria metamorfosi che l’ha portata ad essere la grande esploratrice che oggi è…

Libri per la grammatica e prime letture, libri per scoprire la storia della misura e per esplorare il mondo; libri per leggere e per fare ideali anche per piacevoli attività estive.

La grammatica? Una favola!Il paese delle parti del discorso Maria Montessori

Il mio primo piccolo libro-Il bosco: Leggere con il metodo Montessori

Il mio secondo piccolo libro: Il mare 

Lily, piccola rana esploratrice: Leggere, fare e scoprire

Misurare il mondo- un percorso nel tempo e nello spazio alla scoperta della misura


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Natura e matematica

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esplorare l’insiemistica tra Montessori e outdoor education

un percorso tra metodologia montessoriana e

L’idea di insieme è un’idea astratta che richiede una notevole capacità logica nell’individuare le caratteristiche e le proprietà, comuni e non, ad un determinato gruppo di elementi.

Difficile presentare l’insiemistica ai bambini a livello teorico, ma anche farlo con il solo approccio grafico; l’ideale è renderla concreta, attiva e coinvolgente.

Così concretamente vissuta, l’insiemistica permette ai bambini di cogliere visivamente le relazioni tra diversi elementi attraverso attente osservazioni di ricerca di analogie e differenze.

L’apprendimento del concetto di insieme e la capacità di cogliere relazioni e differenze può svolgersi dunque in modo spontaneo e naturale attraverso l’approccio integrato della metodologia montessoriana e l’outdoor education.

Entrambi gli approcci promuovono l’apprendimento attraverso l’esperienza diretta e il contatto con la natura, rendendo l’educazione un’avventura non solo coinvolgente, ma essenzialmente fatta di scoperta, stupore e meraviglia.

L’apprendimento all’aria aperta non ha aule e né confini; l’esplorazione libera in natura crea e genera connessioni e consapevolezze.

E così, tra stupore e meraviglia, i bambini muovono i loro passi verso una sempre maggiore autonomia che, in un circolo virtuoso, genera a sua volta fiducia in se stessi e nelle proprie capacità.

Il bambino apprende in modo naturale perché sa ascoltare “la voce delle cose”, quella voce che lo accompagna in esplorazioni personali, concrete, affascinanti, autentiche ed efficaci.

Gli oggetti hanno un’eloquenza che nessuna maestra potrebbe mai raggiungere: prendimi, dicono; conservami intatto; mettimi nel mio posto. È l’azione compiuta in accordo con l’invito delle cose dà al bambino quella gaia soddisfazione, quel risveglio di energia che lo predispongono ai lavori più difficili dello sviluppo intellettuale.
M. Montessori- La scoperta del bambino

I benefici dell’apprendimento in natura non si limitano all’apprendimento in senso stretto, ma favoriscono lo sviluppo di numerose altre capacità essenziali per costruire sempre nuove e più complesse conoscenze capacità.

Tra queste potremmo evidenziare lo sviluppo delle capacità motorie, la promozione della curiosità naturale, l’incremento alla motivazione all’apprendimento, la promozione del senso di autoefficacia e la connessione con il mondo .

1. Passeggiata esplorativa:

Organizzare una passeggiata in un parco o in una foresta, incoraggiando i bambini a raccogliere vari oggetti naturali come foglie, pietre, bastoncini, fiori, ecc.
Classificazione degli Oggetti: Una volta a casa o a scuola, stimolare l’osservazione per determinare una prima classificazione degli oggetti raccolti suddividendoli in gruppi distinti (insiemi): tutti i tipi di foglie in un insieme, tutte le pietre in un altro.

Fatte le prime classificazione e creati i primi insiemi, invitare i bambini a creare dei sottoinsiemi stimolando l’osservazione verso la ricerca di ulteriori caratteristiche che differenziano gli oggetti considerati: colore, forma, dimensione …

Gli insiemi possono essere poi disegnati e nominati presentando ai bambini la corretta nomenclatura per farlo: l’insieme universo che comprende tutti gli oggetti raccolti e gli insiemi specifici che si nominano secondo la singola caratteristica individuata.

Le attività di ricerca di oggetti e di costruzione di insiemi e sottoinsiemi possono essere infinite e aprirsi a ricerche, passeggiate ed esplorazioni pressoché infinite che contribuiscono ad arricchire e dare autenticità all’esperienza educativa nel suo complesso.

Problemi- non problemi tutti da risolvere e immaginare.

MontessorianamenteLibri

Libri per la grammatica e prime letture, libri per scoprire la storia della misura e per esplorare il mondo insieme a Lily, la piccola rana esploratrice; libri per leggere e per fare ideali anche per piacevoli attività estive.

La grammatica? Una favola!Il paese delle parti del discorso Maria Montessori

Il mio primo piccolo libro-Il bosco: Leggere con il metodo Montessori

Il mio secondo piccolo libro: Il mare 

Lily, piccola rana esploratrice: Leggere, fare e scoprire

Misurare il mondo- un percorso nel tempo e nello spazio alla scoperta della misura

Montessorianamente SHOP per idee e materiali didattici per tutte le discipline

Misurare il mondo

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…Ma la cosa più semplice e naturale e’ l’origine delle cose: come dico sempre, il bambino deve avere l’origine delle cose perché l’origine è più chiara e naturale per la sua mente.

Maria Montessori

MontessorianamenteLibri

“Misurare il mondo-un percorso nel tempo e nello spazio alla scoperta della misura”

Il libro presenta il concetto di misura partendo dalle origini, da quella sempre impellente necessità che ha spinto l’uomo di ogni tempo a cercare un sistema di misura efficace per misurare le cose.

Il libro inizia con la narrazione di un’antica fiaba africana.

Un cinghiale e un camaleonte si sfidano ad una gara di corsa.

Tra le risate generali la gara inizia; il presuntuoso cinghiale e il furbo camaleonte gareggiano con spirito diverso: il cinghiale sicuro della sua superiorità e della sua vittoria e il camaleonte sicuro della sua furbizia.

Vietato dire chi vince, ma importante dire che le misure vengono prese proprio con la coda del piccolo camaleonte utilizzata come unità di misura!

Il viaggio riprende il suo percorso di realtà e ci conduce in tempi e luoghi anche molto distanti tra di loro; cosa li accomuna?

La medesima necessità.

Egizi, Romani e Babilonesi; il re d’Inghilterra, Leonardo Da Vinci e la moneta da un euro…
Troppe cose o troppo diverse per essere messe tutte insieme?


A scoprirlo saranno le piccole lettrici e i piccoli lettori che, pagina dopo pagina, tra letture, giochi, proposte e attività concrete di costruzione e sperimentazione, arriveranno a scoprire il sistema internazionale di misura che utilizziamo ogni giorno.
Un libro, come nella tradizione di MontessorianamenteLibri per leggere e per fare.


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Il silenzio parlante, risorsa educativa preziosa

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Il silenzio acuisce le nostre sensibilità. Stando in silenzio non solo possiamo ascoltare con maggiore attenzione la parola dell’altro, e quindi “incontrarlo”, ma riusciamo a cogliere profondamente la realtà che ci circonda. E’ importante allora permettere al bambino di vivere anche questa dimensione, preservando sempre nei suoi confronti una relazione di accoglienza e supporto.

Maria Montessori

Nella società contemporanea il silenzio è divenuto un elemento raro prezioso. 

Viviamo in un’epoca in cui ogni istante sembra dover essere riempito di rumore, di attività e di stimoli. 

Quasi che oggi il silenzio faccia paura. 

Paura perché andiamo contro corrente, contro quella pressione sociale che ci spinge ad essere sempre attivi e produttivi..

Paura perché ci mette a disagio con noi stessi e con i nostri pensieri più profondi, a volte scomodi. 

Paura perché è vuoto e assenza; assenza di quei suoni, immagini, informazioni e stimoli tanto radicati e naturali, che il silenzio diventa qualcosa di strano e innaturale da cui rifuggire.

Il silenzio, invece, offre uno spazio di riflessione, di introspezione e di connessione con noi stessi che quasi abbiamo dimenticato.

Il silenzio non è un vuoto da riempire, ma un seme prezioso di cui prendersi cura.

Il silenzio non è un vuoto, ma il suo esatto contrario; è un tempo pieno di energia e attenzione. 

Il silenzio è sapiente e oppone all’abituale rumore un momento di vuoto apparente capace di generare nuova ricchezza.

Il silenzio mostra la potenza della relazione evidenziando consapevolezza delle azioni, delle parole e delle emozioni; è uno spazio di ben-essere individuale e sociale.

Il silenzio è educativo perché sa accogliere e ascoltare al di là e al di sopra del flusso delle parole: nel silenzio la propria individualità è presente e percepita, ma viene quasi posta in una condizione di sospensione per fare posto all’altro, all’alterità.

Un po’ come accade con l’eco: c’è un vuoto, una concavità, uno spazio che accoglie, ascolta, cattura e poi ri-genera e restituisce qualcosa di più grande che arriva, tocca, stupisce e meraviglia.

Il silenzio è occasione di ascolto e incontro.

Saper stare nel silenzio, dimostrare di so-stare consapevolmente nel silenzio senza sentire l’impellente necessità di popolare ogni spazio di parole anche quando non c’è effettivamente niente di significativo da comunicare, è una competenza sempre più rara.  

Il silenzio parlante trova nell’ossimoro tutta la sua potenza.

In campo educativo il silenzio parlante si rivela uno dei mezzi e strumenti di comunicazione più efficaci e profondi; è un silenzio che parla attraverso l’attenzione, la presenza e la comprensione; è un silenzio che trasmette rispetto, empatia e sostegno.

Il silenzio parlante genera benessere e autenticità: la capacità di ascoltare e accogliere tutto ciò che non viene detto, ma che è comunque comunicato in modo potente e significativo, rende la relazione maggiormente significativa e carica di valore.

Imparare a utilizzare il silenzio in modo efficace arricchisce l’esperienza educativa e favorisce la creazione di un ambiente di apprendimento positivo e stimolante anche per la crescita intellettuale ed emotiva.

Maria Montessori riconosce e ricerca il silenzio come  occasione e risorsa imprescindibile non solo per imparare ad imparare, ma per imparare a rapportarsi con gli altri.

Non c’è ascolto senza silenzio e non c’è sintonia senza l’ascolto.

I metodo montessoriano prevede proprio, fin dalla più tenera età,  le “lezioni del silenzio” perché i bambini, attraverso l’esperienza concreta del silenzio vissuto possano scoprire il piacere dell’ascolto.

Le lezioni del silenzio non impongono il silenzio, ma lo valorizzano mostrandone il profondo significato.

E i significati che i bambini scoprono sono avvero tanti…

Attraverso il silenzio i bambini sperimentano la concentrazione e il piacere di dedicare mente e corpo alla scoperta o allo studio di qualcosa che li incuriosisce e che li stimola; imparano a riflettere e a pensare, imparano ad ascoltarsi e ad ascoltare; imparano ad osservare e a dare cura; imparano la calma e la pazienza;  imparano il piacere di sentirsi in sintonia con gli altri…

La lista potrebbe ancora allungarsi, ma l’inizio, lo spunto di riflessione che nasce già con la prima lezione del silenzio è la percezione immediata che lo contrappone al rumore e a quella velocità e assembramento di stimoli che lasciano solo una profonda superficialità…

La meraviglia del silenzio. Ascolta-Respira-Assapora-Accarezza

Sss, il silenzio! Ediz. a colori Copertina rigida

Le parole gentili. Ediz. a colori Cartonato

Ascolta. Ediz. a colori Copertina rigida 

Un posto silenzioso. Ediz. illustrata

Libri per la grammatica, per le prime letture, per scoprire la storia della misura e per viaggiare con Lily, la piccola rana esploratrice; libri per leggere e per fare perfetti anche per le attività estive.

Il mio primo piccolo libro-Il bosco: Leggere con il metodo Montessori

Il mio secondo piccolo libro: Il mare 

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I tesori nascosti dell’apprendere; l’emozione di una caccia al tesoro

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“L’apprendimento per scoperta è il modo più efficace per sviluppare la curiosità, l’autonomia e l’amore per l’apprendimento.” 

Maria Montessori

Una caccia al tesoro? L’estate è il periodo ideale per organizzarla e far vivere avventure emozionanti all’aria aperta. 

Il periodo estivo offre gli scenari più disparati per organizzare indimenticabili cacce del tesoro: parchi, giardini, spiagge e foreste con i loro ampi spazi possono facilmente nascondere indizi e tesori. 

Ma l’estate offre anche incredibili risorse naturali perfette per essere utilizzate in una caccia al tesoro. 

Conchiglie, sassi, fiori, piante e molto altro ancora, a seconda dell’ambiente in cui ci troviamo, possono entrare a pieno di solo nel gioco e diventare protagonisti di indizi o tesori nascosti.

Giocare alla caccia al tesoro rappresenta per i bambini un’opportunità unica per esplorare, imparare e divertirsi.

Durante il gioco, i bambini non dovranno solo seguire indizi, decifrare enigmi e superare prove, ma dovranno farlo insieme, tappa dopo tappa, fino al ritrovamento dell’agognato tesoro.

Il gioco si fa occasione unica per fare squadra e lavorare insieme, per collaborare e condividere le idee. 

La comune tensione verso la tappa finale induce i bambini ad ascoltarsi con maggior attenzione e a mettere in comune idee e intuizioni per trovare soluzioni creative ai problemi che possono emergere lungo il percorso; l’obiettivo è uno per tutti !

Molti sono i buoni motivi per organizzare una caccia al tesoro; organizzarla significa:

  • offrire occasioni per favorire un apprendimento attivo stimolando curiosità e desiderio di scoprire;
  • favorire strategie di problem solving per risolvere indizi, enigmi e rompicapi;
  • creare connessioni tra le informazioni e le strategie di ragionamento;
  • sviluppare competenze cognitive necessarie a diventare più abili nel risolvere problemi complessi;
  • fare gruppo e incoraggiare la comunicazione, la condivisione delle idee e lo sviluppo delle abilità sociali, come l’ascolto e il rispetto reciproco;
  • fornire occasioni per favorire l’orientamento spaziale, la comprensione delle direzioni e la mappatura cognitiva dell’ambiente circostante;
  • favorire un apprendimento esperienziale in cui i bambini imparano attraverso l’esperienza diretta e l’interazione con l’ambiente circostante toccando, osservando e sperimentando oggetti e luoghi reali, rendendo l’apprendimento significativo e coinvolgente.

Giocare e divertirsi in un contesto di scoperta e apprendimento aumenta considerevolmente la motivazione intrinseca per continuare ad apprendere e a scoprire nuove cose.

Perché non farlo?

Organizzare una caccia al tesoro significa in primis connettersi personalmente con l’ambiente entrandovi in sintonia, osservandone le caratteristiche, ascoltandone la voce, recuperandone le risorse disponibili. 

Organizzare una caccia al tesoro può essere un’esperienza avvincente per organizzatori e partecipanti e indubbiamente, per i bambini, un’esperienza altamente formativa. 

Ogni ambiente è perfetto per una caccia al tesori, sta alla creatività degli organizzatori renderla indimenticabile.

Quella che propongo è un esempio per una caccia al tesoro in montagna; organizzare una caccia al tesoro significa anche aver ben presenti alcuni punti fondamentali:

  1. Sicurezza: prima di tutto, bisogna assicurarsi che la zona scelta per la caccia al tesoro sia sicura per i bambini. Valutare attentamente i percorsi, le condizioni del terreno e le possibili sfide che potrebbero presentarsi lungo il percorso;
  2. Tema legato alla natura: scegliere un tema che sia in sintonia con l’ambiente montano, la flora e la fauna locali o la geologia della regione; ciò permetterà ai bambini di scoprire e apprezzare la bellezza del luogo e la diversità della natura circostante;
  3. Indizi e tappe interessanti: creare indizi e tappe che coinvolgano i bambini nel comprendere l’ambiente montano. Potrebbero essere inclusi indizi che richiedono di identificare piante o animali, riconoscere formazioni geologiche o scoprire particolari punti di riferimento nella zona. Stimolare la curiosità e incoraggiare l’esplorazione dell’ambiente circostante è l’obiettivo principale;
  4. Elementi di orientamento: includere elementi di orientamento per sviluppare le abilità di navigazione. Ad esempio, potrebbe essere fornita una mappa della zona con i punti di riferimento che devono essere raggiunti; in questo modo non solo bambini fanno esperienze importanti per l’orientamento spaziale, ma sviluppano anche la capacità di leggere e interpretare le mappe;
  5. Coinvolgimento sensoriale: sfruttare l’ambiente montano per coinvolgere i sensi; incorporare elementi tattili, come la ricerca di pietre o conchiglie particolari, l’odore delle piante o il suono dei torrenti rende l’esperienza ancora più coinvolgente e sensorialmente indimenticabile;
  6. Apprendimento sull’ambiente naturale: utilizzare la caccia al tesoro come opportunità per insegnare ai bambini l’importanza della conservazione dell’ambiente naturale e la necessità di rispettare la fauna e la flora locali. Incoraggiarli a raccogliere rifiuti lungo il percorso o a condividere informazioni sulla biodiversità della zona può essere un ulteriore arricchimento.
  7. Promozione della collaborazione: organizzare la caccia al tesoro in modo che i bambini possano lavorare in squadra assegnando compiti diversi a ciascun membro della squadra e incoraggiarli a lavorare insieme per raggiungere il tesoro.

Mai dimenticare però che l’obiettivo principale di una caccia al tesoro in montagna non è tanto trovare il tesoro, ma offrire un’esperienza  educativa e divertente in un ambiente naturale sviluppando curiosità e amore per la natura.

Caccia al tesoro dei mostri in scatola per casa o giardino o casa/giardino 5-7 anni 

Caccia al tesoro in scatola – scegli tu gli indovinelli – 5-12 anni 

Caccia al tesoro in scatola in giardino – in spiaggia o casa/giardino 7-12 anni 

Purple Cow- Caccia al Tesoro Magnetica Gioco

Caccia al tesoro delle meraviglie: Un Libro di Attività Pieno di Giochi, Puzzle e Indovinelli per Bambini Curiosi!

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Misurare il mondo- un percorso nel tempo e nello spazio alla scoperta della misura

Sincerità educativa-una favola sulla sincerità e la gentilezza

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Promuovere comportamenti sinceri e autentici all’interno della quotidianità favorisce nei bambini la costruzione di un atteggiamento empatico, non solo base essenziale per relazioni più forti e autentiche, ma necessario per la creazione di uno stato di ben-essere emotivo personale e sociale.

In sintesi potremmo dire promuovere la riflessione e la “pratica” della sincerità significa anche:

  1. Promuovere l’empatia: parlare di sincerità incoraggia i bambini a considerare i sentimenti e le prospettive degli altri e prendere consapevolezza che le parole e le azioni possono avere un impatto significativo sulle emozioni altrui.
  2. Migliorare le relazioni interpersonali: la sincerità è alla base di relazioni autentiche e profonde. I bambini che dimostrano il “coraggio” della sincerità, tendono a formare legami più forti e genuini condividendo anche pensieri ed emozioni legati alla propria sfera personale.
  3. Sviluppare autenticità: essere sinceri permette ai bambini di essere autentici e di riconoscersi per quello che realmente sono e sentono contribuendo alla formazione di un senso di autostima e fiducia in sé stessi.
  4. Favorire una comunicazione efficace: la sincerità facilita una comunicazione aperta e trasparente; esprimere i propri pensieri e sentimenti in modo chiaro e onesto, influisce positivamente anche sulla capacità di risolvere conflitti e malintesi.
  5. Ridurre i conflitti: un atteggiamento sincero, riconosciuto anche all’interno di una relazione conflittuale, genera fiducia e propensione alla collaborazione per la ricerca di una soluzione che possa portare beneficio ad entrambe le parti.
  6. Crescere emotivamente: parlare di sincerità e praticarla aiuta i bambini a riconoscere e gestire le proprie emozioni rendendoli più consapevoli delle loro reazioni emotive e delle conseguenze delle loro azioni.
  7. Sviluppare empatia reciproca: sincerità chiama sincerità; vedere sincerità in chi ci è vicino induce ad essere sinceri a nostra volta e questo reciproco scambio di sincerità e comprensione rafforza le connessioni emotive e lo stato di benessere emotivo.
  8. Favorire lo sviluppo etico e morale: parlare e vivere la sincerità implica anche parlare di etica e moralità, di giusto e ingiusto, di democratico e non democratico favorendo la costruzione di comportamenti conformi ai valori umani e sociali.

Quella de ” I due ladri e il cuoco” non è tra le favole più conosciute di Esopo, ma è sicuramente una favola molto apprezzata dai bambini per il tema affrontato.

La favola narra di due ragazzi che credono di poterla fare franca rubando un pezzo di carne ad un cuoco.

Il cuoco, più furbo di quanto i ragazzi avessero creduto, si accorge subito del furto e chiede indietro il maltolto.

Nel breve e divertente dialogo che segue, Esopo, quasi anticipando il tema della morale, sposta l’accento sul tema della verità.

Alle domande del cuoco, i due ragazzi rispondono dicendo entrambi una parziale verità perché indubbiamente il furto è stato commesso.

Il cuoco, furbo e intelligente, non si arrabbia, non grida, non maltratta, ma fa leva sui buoni sentimenti che animano lo spirito dei due ragazzi: ” Con le vostre parole potete ingannare gli uomini, ma di certo non la vostra coscienza”.

I ragazzi se ne vanno con la carne nella sacca, ma poco dopo rientrano e timidamente la restituiscono al cuoco.

La morale è un elogio alla sincerità: a che serve mentire?

Nel nostro intimo sapremo sempre ciò che è veramente accaduto e non potremo mai sfuggire al nostro stesso senso di giustizia; un solo gesto o una parola gentile possono però cambiare le cose…

Scusa, per favore, grazie; un sorriso, un abbraccio o un’ammissione sono sempre la cosa migliore per stare bene con sé stessi e con gli altri.

La favola scaricabile è arricchita di domande per la comprensione del testo e di attività per il rinforzo ortografico.

Le più belle favole di Esopo. Ediz. a colori

Favole di Esopo per i piccini. Ediz. illustrata

Enciclopedia della favola. Fiabe di tutto il mondo per 365 giorni

Libri per la grammatica, per le prime letture, per scoprire la storia della misura e per viaggiare con Lily, la piccola rana esploratrice; libri per leggere e per fare perfetti anche per le attività estive.

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Misurare il mondo- un percorso nel tempo e nello spazio alla scoperta della misura


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Misurare il mondo-Un viaggio nel tempo e nello spazio alla scoperta della misura

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Un nuovo libro per parlare della misura e del percorso che l’uomo ha fatto nel corso dei millenni per arrivare alle misure di oggi.

Il libro inizia con la narrazione di un’antica fiaba africana per avvicinare gradualmente il lettore al concetto di misura.

Un cinghiale e un camaleonte, tra lo stupore generale, si sfidano ad una gara di corsa.

Vietato dire chi vince, ma importante dire che le misure vengono prese proprio con la coda del piccolo camaleonte come unità di misura!

I secoli passano, ma l’esigenza di misurare rimane impellente ovunque.

E così anche tra popoli molto distanti tra di loro nel tempo e nello spazio prosegue la continua ricerca di un sistema di misurazione soddisfacente.

Le parti del corpo, un po’ come la coda del camaleonte, diventano le unità di misura più comuni; che si tratti del piede come per i Romani, o del cubito per gli Egizi, il corpo è al primo posto: sempre immediatamente disponibile e accessibile a tutti.

Il viaggio però prosegue; il corpo non può bastare…piede corto-piede lungo, cubito piccolo-cubito grande…i problemi con unità di misura così soggettive sono infiniti.

I secoli passano e la ricerca dell’uomo continua…

Il re d’Inghilterra, Leonardo Da Vinci, Napoleone Bonaparte e la moneta da un euro…
Troppe cose o troppo diverse per essere messe tutte insieme?
Alla piccola lettrice o al piccolo lettore scoprirlo, pagina dopo pagina tra letture, giochi e attività.

E le proposte sono moltissime: giochi di misura non convenzionali, confronti, guida per la costruzione di un metro, di un decametro e di una bilancia, esercitazioni con le unità di misura convenzionali e la verifica concreta delle misure dell’uomo vitruviano, dalla moneta di 1 euro al proprio corpo…
Un libro per leggere e per fare ricco di attività e spunti didattici, consigliato anche per una piacevole, divertente e sempre costruttiva attività estiva.

Misurare il mondo- un percorso nel tempo e nello spazio alla scoperta della misura

La grammatica? Una favola!Il paese delle parti del discorso Maria Montessori

Il mio primo piccolo libro-Il bosco: Leggere con il metodo Montessori

Il mio secondo piccolo libro: Il mare 

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