Didattica

Donare tempo

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Il mito della velocità governa ormai le nostre vite in ogni contesto; in famiglia, a scuola e nel tempo libero.

Nessuno fa eccezione; adulti o bambini. Nessuno, a meno che, non ci sia la ricercata e precisa volontà di uscire dal corso turbinoso degli eventi e creare un nuovo percorso, più autentico e naturale in grado di creare connessione con gli altri e con il mondo.

Forse dovremmo fermarci e chiederci quanto siamo davvero disposti a rallentare e a donare il nostro tempo, nella convinzione che donarlo non significhi perderlo, ma ritrovarlo in un rinnovato senso che abbraccia la vita che ci circonda.

Forse sono passati i tempi delle storie raccontate intorno al fuoco, quando i nonni accoglievano i piccoli di casa tra le braccia e li coccolavano con storie dal sapore magico fatto di meraviglie e magie senza tempo, ma donare tempo e creare nuovi spazi di condivisione è sempre una priorità e, oggi come non mai, una necessità.

Contrapporre al radicale cambiamento comunicativo di quest’ultimo decennio, un nuovo modo di stare insieme per raccontarsi e raccontare, per costruire e condividere, diventa una questione di responsabilità sociale ed educativa in grado di per riportare la riflessione sull’essenzialità e sulla preziosità del tempo .

Ma non per farlo correre, per trattenerlo, assaporarlo e donarlo.

Raccontare una storia, è donare tempo, voce ed emozione.

É generare ricordo, creare aspettativa e reciprocità.

Una storia popolare toscana, scherzosa e divertente dove le vite dei personaggi si intrecciano con gli straordinari fili della magia e della meraviglia che non trovano mai confini di tempo.

Uno strano orco piumato, una fontana prosciugata, un locandiere disperato e un convento dove niente funziona più come si deve.

Una storia dove non vince il più forte, il più ricco o il più bello, ma dove vince colui che sa osare e utilizzare l’ingegno, ma anche chi sa ascoltare, condividere e collaborare.

Materiale scaricabile

L’orco con le penne; scheda di lettura e attività di riflessione

Nello SHOP, le carte dei personaggi per ordinare la storia secondo le sequenze temporali e per l’avvio al riassunto

Costruire catene. Di ricordi

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Tempo di feste, di giornate in famiglia, di ritrovi e di giochi.

Forse però sarebbe bello anche ritrovare una storia comune, quella che lega bambini e bambini, bambini e genitori, bambini-genitori-parenti e amici…

Un po’ come accade durante il rito del compleanno, lo scorrere del tempo, un concetto tanto astratto e intangibile, si concretizza attraverso il giro intorno al sole; oggetti e foto creano connessioni e danno allo scorrere del tempo concretezza e soggettività.

Durante le feste potrebbe essere proposto un gioco che si allontana sicuramente da quelli ricevuti, ma che genera emozione, ricordo e condivisione.

Cercare foto significative di famiglia che ritraggano persone e momenti diversi. Foto singole o di gruppo.

Porle all’interno di una scatola o, in alternativa, di un sacchetto.

Preparare una corda abbastanza lunga e un po’ di mollette.

Ogni giocatore pesca una foto, la mostra e racconta la sua storia: dove è stata scattata, quando, con chi e da chi, perché è stata scattata…

Ogni foto può anche essere analizzata alla ricerca di dettagli per arricchire il racconto.

I dettagli possono essere reali e coincidere con quelli fotografati, semplicemente ricordati o verosimilmente immaginati.

Ogni foto si arricchirà di aneddoti e particolari che legano persone, luoghi e momenti.

Ad ogni racconto prenderanno vita una pluralità di emozioni: quelle legate al momento originario, quelle che inevitabilmente suscita ogni ricordo, quelle del raccontarsi e del condividere…

Ogni foto raccontata può essere fissata sulla corda con le mollette, ma anche posate in terra lungo una linea.

L’ordine delle foto può essere quello cronologico o geografico.

Il gioco può essere proposto anche in classe: in una scatola si pongono gli scatti che hanno caratterizzato uno o più anni scolastici, di gruppo o singoli; gite, attività, spettacoli, uscite didattiche…

Ogni alunno pesca una foto e racconta il momento, il luogo e l’emozione; ma aggiungerà anche aneddoti e particolari che possono altro volta essere arricchiti da altri ricordati o percepiti da compagni e insegnanti.

Ricordare, raccontare e condividere l’emozione di un momento fissato in uno scatto crea connessioni, rinforza i legami e favorisce libera espressione scevra di timori e paure.

Un bambino vuole rivalutare il parco giochi della città e si attiva per farlo.

Tutto comincia con un pupazzo di neve…

Una serie di problemi che si presentano come una piccola storia, a lieto fine, ovviamente!

Macchina Fotografica Istantanea per Bambini

Manuale di fotografia per ragazzi. Ediz. a colori Copertina flessibile – Illustrato

Il mio terzo piccolo libro:Il Natale: Leggere con il metodo Montessori

Per un Natale ricco di…parole, giochi, numeri e colori

Scacchi di Memoria in Legno , Giocattoli cognitivi

Puzzle Tetris, Giochi Montessori, Regali Educativi per Bambini

Quello che non sta nelle vetrine…

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Luci, stade affollate, regali, doni e pacchi.

Natale, tempo di attesa o tempo di acquisti?

Forse per i nostri regali dovremmo allontanarci dalle vetrine e regalare proprio quello che non vi si trova.

Regalare tempo, per esempio.

Tempo prezioso da trascorrere insieme.alle persone che amiamo.

Regalare ascolto.

Ascolto per non sentirsi mai soli; per condividere, trovare e dare sostegno.

Regalare cura.

Cura nei gesti, nelle parole e in quello che facciamo.

Regalare gentilezza.

Gentilezza negli occhi, nei sorrisi e negli abbracci.

I regali più belli, forse, sono proprio quelli che non troviamo nelle vetrine, ma quelli che ci fanno stare bene e che fanno stare bene; sono quelli che non si vedono, ma che si sentono; sono quelli che non subiscono usura e che sono capaci di lasciare tracce indelebili…

Gianni Rodari con la sua poetica leggera e profonda affronta proprio questo stesso tema.

La lettura della poesia prepara il terreno ad una riflessione molto attuale che sempre più spesso contrappone l’essere all’avere.

Un abete speciale
di Gianni Rodari

Quest’anno mi voglio fare un albero di Natale
di tipo speciale,
ma bello veramente.
Non lo farò in tinello,lo farò nella mente,
con centomila rami,
e un miliardo di lampadine e tutti i doni
che non stanno nelle vetrine.
Un raggio di sole
per passero che trema, un ciuffo di viole
per il prato gelato,
un aumento di pensione per il vecchio pensionato.
E poi giochi, giocattoli, balocchi quanti ne puoi contare a spalancare gli occhi: un milione, cento milioni di bellissimi doni
per quei bambini che non ebbero mai un regalo di Natale,
e per loro un giorno all’altro è uguale,
e non è mai festa.
Perché se un bimbo resta senza niente, anche un solo, piccolo, che piangere non si sente Natale è tutto sbagliato.

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Perché la natura regala le cose più belle

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Preparare un regalo fatto con le proprie mani è sicuramente un segno; un segno di ricerca e cura , di attenzione e tempo.

E perché non lasciarsi ispirare dalla natura?

Una passeggiata nel bosco può rivelarsi un prezioso viaggio emozionale: luci, colori, profumi e scoperte…

Le pigne di cedro, intere e aperte sul terreno hanno suggerito subito molte idee.

I bambini hanno scoperto che le pigne aperte potevano sfogliarsi offrendo grandi “petali” simili a quelli di rosa con cui potevano essere realizzate molte cose.

Una tra le tante, quella di realizzare una cornice da regalare a Natale.

Ma la natura ha continuato a sorprendere: una volta sfogliate tutte le pigne è rimasta la parte terminale più legnosa con il corpo centrale che sosteneva i “petali”.

Istintivamente l’idea di dare un giro e le trottole hanno iniziato allegramente a girare!

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Quando imparare le tabelline diventa un gioco

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Dalla ruota delle tabelline agli schieramenti con le perle fino alla costruzione del decanomio; i materiali montessoriani per la scoperta delle tabelline aprono la strada a moltissime attività concrete che ne favoriscono la memorizzazione.

Quella che si propone dopo le prime attività di scoperta è il gioco delle tabelline.

il gioco si compone di un tabellone e di un sacchetto con i tombolini riportanti solo i risultati delle tabelline essenziali.

Il tabellone evidenzia in diagonale una serie di caselle bianche per i numeri quadrati.

A destra e a sinistra delle diagonali, la tavola presenta una parte colorata ed una non colorata.

Il gioco può essere sviluppato da entrambe le parti rendendo concreto il concetto di tabellina inversa.

Il gioco può anche essere realizzato in modo estremamente semplice con materiale di facile consumo come presentato nel video: https://youtu.be/1w0JlvSAaRU

Per la memorizzazione delle tabelline si utilizzano sia il gioco con i tombolini che i domino per le tabelline da 2 a 12.

Spunti editoriali e non solo

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I 10 misteri delle tabelline Copertina rigida 

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Il segreto delle tabelline: e la Banda delle 3 emme

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Per un Natale tra magia, mistero e poesia

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Natale è nell’immaginario di tutti un tempo di serenità, un tempo dedicato alla famiglia, alla luce e ai colori.

Il tempo della pace e della favola, ma anche il tempo dei contrasti che si rendono sempre più evidenti e che, se non andassimo oltre sempre così indaffarati a vivere e rendere credibile la nostra favola natalizia, se solo ci soffermassimo un attimo ad osservare e ad ascoltare, allora il mistero del Natale potrebbe davvero farsi cambiamento e vita vera.

La splendida poesia di Laurence Housmann, “Mistero di Natale” sembra condurci virtualmente in uno spazio sospeso per regalarci una visuale più ampia in cui il contrasto prende vita.

Una lirica, appunto, che esalta i contrasti, ma che allo stesso tempo personificandoli, li rende capaci di nuove azioni e di possibilità: possibilità di cambiamento

L’augurio più bello, dunque: un Natale di pace, amore e luce. Per tutti.

Attività in classe

Presentazione di due poesie sul Natale, Housmann e Piumini, diverso il climax, diverso lo scopo, diverso lo spazio di riflessione.

L’attività guidata conduce bambine e bambini non solo ad una prima analisi testuale della poesia, con il riconoscimento di versi, strofe e rime, ma a riflettere sul messaggio che il poeta ha voluto lanciare.

Un messaggio che crea emozioni e riflessioni diverse e, perché no, può fungere anche da input per la creazione di poesia tutte nuove da scrivere e regalare.

Spunti editoriali

Non Smettere mai di Sognare: Storie ispiratrici di ragazzi unici e straordinari sul coraggio, la fiducia in sé stessi e il potenziale che si trova in tutti i nostri sogni 

Il canto di Natale: il vero valore del Natale: Versione ridotta e adattata del celebre romanzo di Charles Dickens per bambini dai 7 anni

Il mio terzo piccolo libro:Il Natale: Leggere con il metodo Montessori 

Per un Natale ricco di…parole, giochi, numeri e colori 

La grammatica? Una favola!: Il paese delle parti del discorso Maria Montessori

Rudolph dal naso rosso-una storia di fantastica diversità

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Rudolph, l’unica renna con il naso rosso.

La renna che quando si emoziona si accende, come una lampadina.

Rudolph la renna che fugge dagli altri per non sentirsi presa in giro.

Rudolph la renna che, sempre per il suo naso rosso, viene scartata perfino da Babbo Natale.

Sembra proprio che non ci sia posto per lei, da nessuna parte e con nessuno ma, a volte, tutto cambia e prende un nuovo aspetto

Così come la pietra che scartata dai costruttori diventa pietra d’angolo, Rudolph scartata da Babbo Natale viene da lui stesso finalmente riconosciuta come risorsa preziosa, l’unica capace di restituire al Natale tutta la sua magia.

Dalla fantastica renna dal naso rosso alle renne del Nord.

Un percorso in 6 carte dedicato alla scoperta di questi straordinari animali e delle loro peculiarità.

In un mondo che ci vuole secondo schemi preformati rispondenti a canoni sempre più determinati, la storia di Rudolph rappresenta davvero un faro nella notte capace di illuminare altre strade e di farci riflettere su quelle già percorse.

La storia di Rudolph è una storia che parla di diversità, una storia da condividere e raccontare.

Una storia di solitudine che si trasforma in coraggio e in una splendida rivincita che fa della diversità un bene prezioso per tutti.

Una bella storia dal sapore natalizio, da leggere, raccontare e condividere.

Una serie di problemi a tema scaricabili dal tasto download

San Nicola e Babbo Natale

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Il Natale, celebrato in tutto il mondo, è una festa che unisce persone di diverse culture, religioni e tradizioni. È un momento magico che riflette la ricchezza delle diversità presenti nel mondo.

Ogni paese, ogni comunità ha il proprio modo speciale di celebrare questa festività, dando vita ad un mosaico unico di rituali, decorazioni, e feste.

La festività del Natale, pur mantenendo il suo spirito universale di gioia e condivisione, si adatta e si arricchisce delle peculiarità culturali di ogni luogo.

ll 6 dicembre è la festa di San Nicola, la figura storica e religiosa, venerata e celebrata in molte parti del mondo.

San Nicola è ricordato per i suoi atti di generosità e per la sua dedizione a donare ai meno fortunati, in particolare i bambini.

La sua figura è stata indubbiamente un’ispirazione chiave per lo sviluppo del personaggio di Babbo Natale. L’immagine dell’ un uomo anziano e generoso, vestito di rosso, che dona regali ai bambini si basa in gran parte proprio sulla tradizione di San Nicola e sulle leggende e i miracoli che ruotano intorno alla sua figura.

Come quelle dei sacchi d’oro alle tre fanciulle lasciati per tre sere alla finestra o delle mele che si trasformano in oro massiccio. Doni che cambiano la vita e che vengono fatti in silenzio, di nascosto, lasciati nel buio della notte o calati dal camino…

Un dono fatto con il cuore che non vuole né ringraziamenti, né pubblicità.

San Nicola, vescovo di Myra, è un santo cristiano vissuto tra il III e il IV secolo d.C. , particolarmente venerato nella Chiesa Cattolica e nella Chiesa Ortodossa, in Italia e nel Nord Europa.

Babbo Natale e Santa Claus, nonostante le differenze di nomi, origini e modalità celebrative, rappresentano lo spirito natalizio nel mondo e portano con sé l’idea del dono e dell’amore; simboli iconici del Natale, Babbo Natale e San Nicola sono portatori di gioia e magia per i bambini di tutto il mondo.

Il Grrinch. Ediz. illustrata

Per un Natale ricco di…parole, giochi, numeri e colori

Il venditore di felicità

Il giardiniere dei sogni. Ediz. a colori

La grammatica? Una favola!: Il paese delle parti del discorso Maria Montessori

Quanti problemi possono stare dentro un problema?

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Il problema si espande, proprio come la frase.

L’attività dei “Problemi in cinque tappe” è l’inizio di un percorso che, partendo dalla soluzione ad un primo problema, ne genera altri.

Risolto il primo problema, il percorso continua con altre domande, altre ipotesi di soluzione, altre procedure da attivare.

Ogni problema si sviluppa su cinque livelli ed ogni livello tiene conto del precedente.

Un’attività che richiede concentrazione e che invita alla riflessione, tappa dopo tappa; un’attività in cui cui ogni soluzione non chiude un processo, ma ne apre un altro.

Materiali e attività didattiche nella sezione SHOP

Natale nel mondo

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Ogni paese, ogni comunità ha il proprio modo speciale di celebrare la festività del Natale, dando vita ad un mosaico unico fatto di rituali, simboli e tradizioni.

Dalla Scandinavia all’Africa, dall’Asia all’America Latina, il Natale non solo ci offre l’opportunità di immergerci nelle tradizioni che caratterizzano ogni angolo del pianeta , ma anche di scoprire quei contesti in cui la celebrazione natalizia non assume caratteristica di significatività e non viene festeggiato.

La carte del Natale aprono uno scenario fatto di quelle peculiarità che caratterizzano le culture di diversi Paesi.

Piccoli input che, partendo dal Natale, aprono strade a nuove scoperte, da quelle geografiche a quelle religiose.

Maria Montessori, l’uomo nuovo e Marcovaldo

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All’interno della pedagogia montessoriana i bambini acquistano un profilo ed una personalità autonoma e indipendente già dai primissimi anni di vita.

Nella piena consapevolezza dell’alto potenziale che ogni bambino racchiude in sé, si rifuggono infantilismi, compiti e attività poco rispettose della loro intelligenza e della loro capacità a costruire personalmente e consapevolmente saperi e conoscenze.

Una scuola dunque, non che insegna, ma che prepara alla vita, una scuola in cui la mano lavora e l’intelligenza elabora e rielabora muovendo i primi passi dall’immaginazione verso l’astrazione.

Quella di cui parla Maria Montessori non è un’educazione relegata ai soli “apprendimenti scolastici”, ma è un’educazione cosmica in grado di condurre i bambini a sentirsi e a riconoscersi come parte integrante di un Tutto; un Tutto dove ogni parte, anche la più piccola e apparentemente insignificante, ricopre un funzione insostituibile all’interno di un piccolo ecosistema che, a sua volta, è inserito in un ancor più grande ecosistema che tutto comprende, la Natura.

Ogni cosa serve al Tutto e si serve del Tutto.

Niente è fine a se stesso; tutto contribuisce alla costruzione di un disegno ben più grande e passo dopo passo nasce quello che Maria Montessori definisce l’uomo nuovo.

“Il bambino che ha sentito fortemente l’amore verso l’ambiente e gli esseri viventi, che ha trovato gioia ed entusiasmo nel lavoro, ci fa sperare che l’umanità possa svilupparsi in un senso nuovo.

La nostra speranza per la pace futura non risiede negli insegnamenti che l’adulto può dare al bambino, ma nello sviluppo normale dell’uomo nuovo.”

Maria Montessori

Attività in classe

Dai brani d’autore suggeriti da Maria Montessori per le piccole letture interpretate fino alla costante e ricercata connessione con la natura e con l’umanità , il salto a Marcovaldo è breve.

Marcovaldo, il fantastico personaggio nato dalla penna di Italo Calvino, è sempre alla costante ricerca di un contatto profondo con la natura che la vita frenetica della città sembra ormai aver cancellato.

Un modesto lavoro, una grande famiglia e pochi soldi; così Marcovaldo, creativo e fantasioso, è sempre alla ricerca di un modo nuovo per guadagnare qualcosa in più, ma spesso i suoi tentativi finiscono in modo tragicomico.

Il racconto, liberamente tratto, da ” I figli di Babbo Natale” presenta un Natale consumistico in cui Marcovaldo consegna pacchi a nome della ditta in cui lavora.

Barba, vestito e cappello; Marcovaldo consegna regali su regali vestito da Babbo Natale, ma niente stupisce più e niente affascina più…ma se si trattasse di un Regalo Distruttivo?

Una novella carica di ironia che affascina e fa riflettere anche i più piccoli.

Una novella da leggere o da ascoltare per dare spazio ad una riflessione collettiva.

Per un Natale ricco di…parole, giochi, numeri e colori 

La grammatica? Una favola!: Il paese delle parti del discorso Maria Montessor

Imparare giocando: dalla tavola gialla dei numeri decimali al puzzle natalizio

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Dopo le ripetute attività con la tavola gialla di M.Montessori, può essere proposta un’attività giocosa a tema natalizio per esercitarsi con i numeri decimali.

Il puzzle ( da scaricare e ritagliare) si compone di venti tessere, dieci con le operazioni e dieci con le soluzioni.

A fianco del puzzle carta e penna; eseguita ogni operazione della prima tessera si verifica il risultato ricercandolo tra la tessera da abbinare alla prima.

Il completamento del puzzle funge da autocontrollo.

Con il medesimo paesaggio si presenta una versione per il calcolo con le quattro operazioni senza numeri decimali.

Per un’esercitazione completa tra calcolo frazionario , problemi logici e numeri decimali ( dal riconoscimento, al riordino e al calcolo) è possibile acquistare il pack natalizio.

Le esercitazioni possono essere svolte singolarmente e per gruppi, ma anche facilmente suddivise seguendo l’impostazione per riquadri , in modo che possano essere sufficienti per l’attività di un’intera classe.

Ogni esercitazione comprende la tavola di controllo per l’autoverifca del lavoro svolto.

Materiale stampabile

Spunti editoriali

Il Grinch. Ediz. illustrata

Per un Natale ricco di…parole, giochi, numeri e colori

Il venditore di felicità

Il giardiniere dei sogni. Ediz. a colori

E se la successione di Fibonacci fosse un gioco?

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Dal quesito dei conigli alla ramificazione dell’albero

Tutti sappiamo che Leonardo Pisano detto Fibonacci (da filius Bonacci, figlio di Bonacci)  è l’ideatore di una delle successioni numeriche più note in assoluto, conosciuta appunto come la successione di Fibonacci.

Sappiamo anche che la successione ha uno stretto legame con la sezione aurea rintracciabile nelle strutture ricorrenti e che rappresentano l’anello di congiunzione tra la natura e la matematica.

La ritroviamo infatti nella disposizione dei petali dei fiori e delle foglie su un ramo, nelle spirali delle conchiglie e delle pigne, nella  forma di un cavolfiore o nella disposizione dei semi di girasole…

Ma la ritroviamo anche nelle proporzioni e nei rapporti tra le parti del nostro corpo: più si avvicinano alle proporzioni auree e più aumenta la bellezza e il senso di armonia.

Fibonacci illustrò nel suo libro “Liber abaci” la sequenza numerica individuata e lo fece con il famoso quesito delle coppie di conigli.

Per il piccolo Fibonacci, da sempre appassionato di matematica, il viaggio con il padre nell’attuale Algeria, segnò la svolta.

Lí studiò procedimenti aritmetici che si stavano diffondendo nelle varie regioni del mondo islamico.

E fu sempre grazie a Fibonacci e al suo “Liber abaci” del 1202 se per la prima volta in Europa, furono introdotte le nove cifre  (da lui chiamate indiane) e il segno 0, che in latino è chiamato “zephirus”, zefiro, adattamento dell’arabo sifr, che significa appunto zero. 

Per mostrare l’utilità  e la semplicità del nuovo sistema illustrato, Fibonacci realizzò una tabella comparativa di numeri scritti nei due sistemi, romano e indiano che non poteva lasciare adito ad alcun dubbio.

Attività in classe

Le attività concrete per giocare con la successione di Fibonacci sono due:

-il quesito dei conigli

-l’albero di Fibonacci e la sua ramificazione.

Il quesito dei conigli

Si presenta il testo con il quesito dei conigli si presenta il materiale: i mazzetti con i conigli fertili, più grandi e verdi, e i mazzetti con i conigli non fertili, piccoli e rosa.

Al primo mese i conigli sono piccoli e non possono fare cuccioli, ma al secondo mese saranno cresciuti

Si fa presente che all’inizio la prima coppia è piccola e non può fare cuccioli ( 1)

Dopo un mese, i cuccioli saranno diventati fertili (1) e al secondo mese dunque la coppia di conigli farà la prima cucciolata 1+1=2

Nei mesi successivi le coppie adulte faranno altri cuccioli e le coppie nuove si svilupperanno per dare alla luce un’altra coppia di conigli al secondo mese di vita.

Disponendo le coppie di conigli secondo la regola, i bambini scoprono che ad ogni mese il numero delle coppie è la risultante della somma delle coppie di conigli dei due mesi precedenti.

Estrapolata la regola, proseguiranno nel gioco e continueranno sul quaderno sommando sommando e sommando in un gioco che davvero non ha fine…

L’attività concreta sulla successione di Fibonacci conduce alla scoperta e favorisce l’interiorizzazione non solo della successione specifica , ma il concetto stesso di successione numerica.

L’albero di Fibonacci

Come per il quesito dei conigli, l’attività sulla successione è concreta,

Bastano degli stecchini da denti ( senza punta e visi a metà) per realizzare l’albero di Fibonacci secondo una ramificazione che ne segue la successione .

Ogni ramo nuovo si prolunga fino al livello successivo dove, una volta divenuto adulto, genera un ramo sempre nuovo.

I due video seguenti mostrano le attività con il materiale concreto.

Materiali stampabili

carte per l’attività ( il numero varia a seconda che si voglia procedere per dodici mesi o per cinque…)

La tombola, un gioco senza tempo che affascina i bambini

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Il gioco della tombola risale al 1734 e precisamente ad una disputa tra il re di Napoli e Sicilia, Carlo III di Borbone che voleva rendere pubblico il gioco del lotto fino a quel momento clandestino, e Padre Gregorio Maria Rocco che lo riteneva un gioco ingannevole e amorale.

Il re riuscì a rendere legale il gioco del lotto  a patto che venisse sospeso durante le festività natalizie, per non distrarre i fedeli dalla preghiera. 

Il gioco del lotto era però così amato dal popolo napoletano che, per non rinunciarci, lo adattaò ad a un gioco da tavolo dal carattere familiare.

Il gioco della tombola è dunque legato a doppia mandata al Natale e alle lunghe e fredde giornate di festa in cui, intere famiglie, riunite intorno al tavolo, giocavano condividendo allegramente il loro tempo.

La tombola

La tombola è un gioco estremamente semplice ce si perde lontano nel tempo e che sa affascinare oggi come ieri.

Della tombola esistono infinite varianti di cui molte dedicate ai bambini.

Quella qui proposta è dedicata alla lettura di parole legate ai simboli natalizi.

Una tombola da stampare e tutta da giocare, a casa o in classe.

Alfabeto di Natale

Un libro per leggere e per fare aspettando Natale, in versione pdf, facilmente stampabile in autonomia.

Dalla a alla zeta ogni lettera richiama una parola e ogni parola richiama il Natale con il carico di attesa che sempre lo circonda.

Dalle lettere dell’alfabeto prendono forma le parole, dalle parole le storie e dalle storie i giochi, i disegni e i colori.

Un libro tutto da leggere e giocare.

Il libro, composto da 29 pagine, è scritto in stampato maiuscolo, ma presenta i quattro formati principale e introduce alla scrittura in corsivo.

Per un Natale ricco di…parole, giochi, numeri e colori 

Il libro, acquistabile su Amazon, conduce al Natale, lettera dopo lettera attraverso la presentazione di piccole storie e proposte di giochi e attività.

Un libro per leggere e per fare da regalare ai bambini più piccoli (3/7anni)

Dalla nomenclatura alla sperimentazione concreta

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Tutto ciò che dà noia, che scoraggia, che interrompe, diventa un ostacolo che nessuna preparazione logica dell’insegnamento, può superare. È dunque lo studio delle condizioni necessarie allo svolgimento delle attività spontanee dell’individuo, è l’arte di lasciare spandere la gioia e l’entusiasmo nel lavoro che occorre prendere di mira.

Psicogeometria, M.Montessori

Il materiale montessoriano per lo studio della geometria è davvero tanto e accompagna i bambini nei diversi periodi sensitivi che caratterizzano la crescita: dal materiale degli incastri per una prima esplorazione e rappresentazione sensoriale delle forme geometriche, ai triangoli costruttori, agli incastri per lo studio del triangolo, del quadrato e del cerchio, al materiale delle frazioni e per le aree, all’analisi delle figure inscritte e circoscritte…

Mani e menti sempre all’opera.

Materiale, nomenclatura , scoperta e rielaborazione, questi i passaggi essenziali che scandiscono il passaggio dalla concretezza all’astrazione.

Attività in classe

Anche per lo studio dei segmenti si seguono i soliti passaggi: presentazione dei materiali e della nomenclatura per lasciare spazio poi spazio alla curiosità esplorativa vera generatrice di conoscenza.

Iniziano così le personali sperimentazioni con il materiale concreto secondo i ritmi, i tempi e le diverse curiosità che porterà i bambini, uno ad uno, ad astrarre autonomamente i concetti geometrici fondamentali.

Spunti editoriali e non solo

L’intelligenza delle mani 

Montessori Educativo Giocattolo Match Bambini Triangoli Costruttivi Puzzle Geometria Matematica Sensoriale

Didattica matematica di Emma Castelnuovo (Wiperes) Formato Kindle

Psicogeometria Montessori Dattiloscritto inedito

Didattica della matematica Copertina flessibile