Didattica

Matematica divertente-la costruzione del metro

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Dalle misure approssimative alle misure convenzionali; un percorso di scoperta e sperimentazione

Tutto comincia con il racconto di una favola africana con un cinghiale che gareggia con un camaleonte.

Come misurare la distanza dal punto di arrivo?

Il camaleonte deicide di usare una parte del proprio corpo, quella più lunga, la coda.

La narrazione della favola è il punto di partenza per sperimentare misurazioni con il proprio corpo.

Misure corte: quaderno, penna, astuccio…

Misure lunghe: letto, tavolo, computer

O ancora più grandi: la stanza e il giro della stanza.

Pollici, spanne, palmi, cubiti, iarde, piede, passo e doppio passo.

Il percorso prosegue con le misurazioni di ciò che abbiamo intorno: in classe, nei locali della scuola e in giardino…bambine e bambini vanno a caccia di misure con carte e penna per registrare.

Banchi, sedie, lavagne, cartelloni, rochi degli alberi, aiuole, stanze, selciati…

Pollici, spanne, palmi, cubiti, iarde, piede, passo e doppio passo.

Tutto diventa misura.

Tutto si trasforma in un gioco.

Un gioco che struttura e che fa riflettere.

Confrontandosi, i bambini osservavano che le loro misurazioni non coincidono; sia che si tratti di cose molto diverse, come l’albero o il banco, che di cose uguali, come i quaderni.

Perché?

La scoperta è stata tanto semplice quanto importante, e non solo per le misurazioni, ma anche per una ovvia deduzione che riaffiora con tutta la sua forza: siamo tutti uguali, ma tutti diversi, anche nella misura dei nostri palmi, dei nostri pollici e nei nostri passi…

Da qui, a comprendere come nel corso della storia l’uomo abbia sentito la necessità sempre più forte di trovare misure convenzionali, il passo è breve.

A disposizione dei bambini sono stati messi metri di diverso tipo.

metri a nastro, a stecche , retrattili…

I bambini li hanno osservati e confrontati.

Si sono chiesti perché fossero rigidi o morbidi e perché non tutti uguali.

Era importante provare.

E i bambini lo hanno fatto: hanno provato a misurare la circonferenza della vita con il metro a stecche o l’altezza del tavolo con quello a nastro…

Erano divertiti, emozionati e coinvolti.

Erano protagonisti delle loro scoperte e delle loro deduzioni.

Ma come è fatto il metro?

Il confronto tra la catena del 100 montessoriana e il metro a stecche non ha avuto bisogno di parole.

La catena del 100 con 10 bastoncini del dieci ed ogni bastoncino con dieci perle.

Il metro con 10 stecche ed ogni stecca 1 centimetro.

La decina e il decimetro.

Era sicuramente arrivato il momento per costruire il metro.

Tutti fremevano dalla voglia di misurare.

Carta forbici e fogli a quadretti da 1/2 centimetro.

10 strisce con 10 numeri, da 0 fino a 100.

Ogni striscia un decimetro.

Ogni decimetro dieci centimetri per un totale di 100 centimetri.

Ognuno ha “scoperto” il suo metro costruendolo.

Attività outdoor

L’uscita in giardino con i 19 metri in mano è stata entusiasmate: foglie, tronchi, panche bambini e maestre tutto è stato misurato e confrontato!

Videotutorial per la costruzione del metro

La storia del camaleonte e del cinghiale per introdurre la misurazione; piccola nomenclatura del metro

Conversione Di Unità: Cartella Di Lavoro Di Conversione Delle Unità Di Misura Con Le Risposte

Dohe Educa – Metro quadrato pieghevole per imparare la matematica (100 x 100 cm) – Diviso in 100 quadrati per fare divisioni, somme, sottrazioni – Materiale scolastico ed educativo

Crescere Imparando: Romeo e le unità di misura

Gli ultimi 100 metri

4 Pezzi Metro a Nastro Telescopico Morbido per Misure Corporee (200cm/80 inch)

Walopola Metro pieghevole in legno da 1 metro – righello da falegname in legno con scala metrica per la scuola,


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Una pagina di storia: 1°maggio

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Per capire il presente e costruire il futuro bisogna curare le radici…

Undici operai consumano il pranzo seduti su una trave sospesa a 250 metri d’altezza… Era il 1932

La festa del 1° maggio parte da molto lontano.

Parte dalle lotte degli operai stanchi di lavorare per 16 ore al giorno rischiando la vita e rinunciando a tutto.

Parte da una richiesta di rispetto e di dignità, di uguaglianza e di giustizia.

Otto ore di lavoro, otto ore di svago e otto ore per dormire

è lo slogan coniato in Australia nel 1855 e che da quel momento accompagnerà le lotte degli operai anche in Europa nel Novecento.

Lunga la strada del cambiamento.

Una strada che attraversa Paesi diversi e lontane, lotte, proteste, leggi facciata e poi, finalmente, la svolta.

I diritti del lavoratore vengono riconosciuti, le ore di lavoro giornaliere definite per legge e la sicurezza, lentamente, comincia ad essere qualcosa su cui riflettere.

Lungo e infinito il cammino, quello che ancora oggi ci lega a quella festa nata tanto tempo fa, simbolo della lotta per la dignità dell’uomo, del lavoro e dell’ uguaglianza.

Raccontare la storia della festa del 1° maggio è un’occasione per riflettere sul cammino dell’uomo.

Un cammino lungo e difficile che lentamente, molto lentamente, ha generato cambiamento.

Diritti, rispetto, uguaglianza, dignità.

Non solo parole, ma conquiste fatte di lotta, tenacia e sofferenza.

Un cambiamento, quello raggiunto, che non rappresenta certo la fine, ma che è da stimolo per ulteriori e necessari cambiamenti.

Festa dei lavoratori: 1°maggio

un percorso che parte dallo sciopero di Chicago e arriva ad oggi con attività per la rielaborazione e la riflessione.

Il percorso completo è disponibile nella sezione SHOP.

Lettura e fantasia-Maria Montessori e Gianni Rodari

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Chi non si è lasciato trascinare dai racconti di Rodari, chi non ha immaginato altre storie possibili inseguendo le sue, e chi , sempre grazie a lui, non ha iniziato a giocare con le parole?

La scuola, per Gianni Rodari, esattamente come per Maria Montessori, rappresenta il mondo nella sua essenza più vera.

Quello della scuola, infatti, non è certo un mondo isolato; è vita pulsante in grado di aprire porte verso quel tutto cosmico di cui è parte.

Bambine e bambini di oggi sono  le future donne e i futuri uomini di domani.

E nelle loro mani è il mondo.

Gianni Rodari e Maria Montessori si muovono, seppur in tempi molto lontani tra di loro, su un’unica linea, quella che vede il bambino al centro dell’intero percorso educativo .

La loro comune consapevolezza è che il futuro possa costruirsi solo sul bambino e che nell’educazione risieda la speranza e la responsabilità dell’intero mondo adulto per costruirne uno migliore. 

Mettere il mondo nelle mani dei bambini, con il loro ingegno e la loro forza creatrice, anche e soprattutto, quella immaginativa e fantastica, rappresenta il primo passo verso la costruzione di un futuro diverso e sicuramente migliore.

Scuola è fare e disfare, è provare e riprovare, è costruire e ricostruire.

Scuola è porsi domande, riflettere e ipotizzare .

Scuola è confrontarsi, leggere e ascoltare.

Scuola è camminare insieme.

Maria Montessori e Gianni Rodari ancora una volta si incontrano parlando di lettura; riconoscendone l’indiscussa importanza all’interno di ogni percorso di apprendimento e si ritrovano ancora sulla solita linea quando ne definiscono la “necessità” e le modalità.

Lettura non imposta, ma ricercata e necessaria quando rappresenta la risposta ai bisogni di ognuno; che sia un bisogno di scoperta, di curiosità, di gioco o di immaginazione, poco importa; è una necessità.

Quella della lettura può e deve essere solo una proposta. 

Dapprima la lettura sarà voce: voce di mamma, di papà, di nonni, di maestri … 

Successivamente si contestualizzerà e sarà voce propria che risuona nella mente e per rispondere in modo sempre più preciso alla sete di conoscenza, di scoperta, di sapere e di fantasia…

La passione per la lettura, come tutte le passioni, non nasce da un dovere, ma da un piacere, qualsiasi esso sia.

La famosissima storia de “Il paese con l’esse davanti” si presta a numerose attività partendo proprio da quegli accostamenti insoliti, diversi o sbagliati che caratterizzano la didattica rodariana.

Giocare con i nomi e i prefissi apre senza dubbio orizzonti creativi e stimolano l’immaginazione e la fantasia a nuove esplorazioni, linguistiche e non.

Per scoprire libri, materiali e attività didattiche visita:

Montessorianamente Libri

Montessorianamente SHOP

Alla scoperta dei solidi

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La scoperta dei solidi inizia fin dalla più tenera età con i travasi e l’acquisizione del concetto di pieno e vuoto.

Per sperimentazioni e strutturazioni cognitive successive, si arriva a definire i solidi in maniera sempre più precisa.

Attraverso semplici manipolazioni i bambini riconoscono le caratteristiche di ogni solido e le associano al nome relativo.

Il riconoscimento tattile è così potente che avviene anche senza l’elemento visivo: con il solo uso delle mani, attraverso giochi ad occhi bendati o maneggiando il solido dietro la schiena, i bambini sono in grado di nominarlo correttamente.

Così, attraverso giochi e sperimentazioni, i bambini si avviano con sempre maggiore consapevolezza allo studio del volume.

Maria Montessori nel “Manuale di pedagogia scientifica”, specifica che il riconoscimento delle forme attraverso le mani non avviene semplicemente attraverso il tatto ( che di per sé riconoscerebbe solo le qualità della supercicie, liscio/ruvido), ma attraverso il movimento dei muscoli intorno all’oggetto manipolato.

Questo senso, chiamato stereognostico, è quello che permette ai ciechi di “vedere” attraverso le mani

Le percezioni di forma vengono dalla combinazione di due sensazioni, tattile e muscolare, cioè da sensazioni di movimento… quello che noi chiamiamo nei ciechi senso tattile, è in realtà, molto spesso, il senso stereognostico; cioè, essi percepiscono per mezzo delle loro mani le forme dei corpi.

Maria Montessori

e aggiunge:

La maniera più divertente per insegnare al bambino a riconoscere queste forme, è di fargliele palpare ad occhi chiusi, invitandolo a indovinare il loro nome: questo sarà insegnato con apposite lezioni in tre tempi. Dopo un esercizio di tal genere il bambino, quando ha gli occhi aperti, osserva le forme con un interesse più vivo.
Un’altra maniera di interessarlo ai solidi geometrici, è di farli muovere. La sfera rotola in tutte le direzioni; il cilindro rotola in una sola direzione; il cono rotola intorno a se stesso; il prisma e la piramide, in qualunque maniera, poggiano stabilmente ma il prisma cade più facilmente che non la piramide.
Basterà un accenno per far rilevare delle analogie nell’ambiente. Come l’analogia del cilindro con una colonna, della sfera colla testa umana, ecc., e si resterà stupiti della capacità che hanno i bambini nel trovare da sé simili analogie”.

-manipolazione di solidi

-giochi di riconoscimento ad occhi chiusi

-solidi di rotazione: sperimentazione su un vassoio con la farina per seguirne la traccia

-nomenclatura dei solidi

-nomenclatura delle parti di un solido ( faccia, siglo, vertice…)

-le tre dimensioni: composizione e scomposizione di un solido semplice come il cubo per riconoscerne l’unità cubica che è alla base della sua composizione

I solidi: piccola nomenclatura delle parti (faccia, spigolo, vertice) e scheda di esercitazione.

Autoverifiche per prendere consapevolezza e scoprire punti di forza e di debolezza

Maria Montessori-Il mondo nelle mani

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Quando la mano si perfeziona in un lavoro scelto spontaneamente, e nasce la volontà di riuscire, di superare un ostacolo, la coscienza si arricchisce di qualcosa di ben diverso da una semplice cognizione: è la coscienza del proprio valore.
M.MONTESSORI

Mano artefice, mano abile, mano creatrice, mano instancabile, mano che lancia e afferra, che costruisce e che disfa, che aggiunge e che toglie, che scrive e che cancella, che afferra e che lascia.

Mano che cuce, taglia, pulisce, sporca, alza, abbassa.

Gli opposti potrebbe susseguirsi all’infinito, proprio come quelli che M. Montessori propone nella III scatola grammaticale relativa alla scoperta del verbo, dei suoi significati e delle sue particolarità… 

Contrasti, armonie, sfaccettature unicità.

Materiali, sperimentazioni quotidiane e una moltitudine di oggetti i a disposizione invitano i bambini ad infinite sperimentazioni che restituiscono alla mano una sempre maggiore finezza di movimenti e virtuosità.

Le mani dei bambini sono sempre al lavoro.

A scuola, a casa, nel gioco e persino nel momenti di riposo.

La mano è in continuo movimento e il cervello segue, struttura, riflette, si sviluppa concettualizza.

Mano e cervello sono inscindibili.

La scuola montessoriana mette a disposizione un ambiente scientificamente strutturato in cui i bambini sono naturalmente stimolati a fare, a provare.

Non ci sono spiegazioni e parole uguali per tutti, ma semplici presentazioni dei materiali che aprono la strada a percorsi autonomi in grado di strutturare il pensiero e di rendere i bambini capaci di costruire i propri apprendimenti.

Nel corso degli anni, la mano continua il suo lavoro, con costanza e concentrazione.

Materiali scientificamente progettati, oggetti da usare, prove da fare, errori su cui riflettere e la straordinaria possibilità di correggersi da soli ( denominatore comune di ogni materiale montessoriano) portano i bambini ad un instancabile lavoro che non solo nutre il pensiero e apre nuovi orizzonti, ma dà fiducia e crea consapevolezze e responsabilità.

La mano resa libera di esplorare.

La mente resa libera di seguire interessi e curiosità.

Il rispetto dei tempi e delle specificità di ognuno, una necessità educativa.

Stimolare, presentare, osservare, guidare, sostenere per sviluppare autonomia e consapevolezza,  il compito dell’insegnante.

Questa, la scuola Montessori.

Questa la libertà dei bambini. 

Giocare a fare indagini e a costruire un istogramma concreto.

Per iniziare qualsiasi percorso ci vuole sempre un po’ di curiosità; qualcosa da chiedere che permetta di avviare un’indagine e di raccogliere informazioni per poi organizzarle attraverso un istogramma.

Oltre alla divertente attività di svolgere indagini con carta e penna alla raccolta di informazioni, la costruzione concreta dell’istogramma è sicuramente un’attività divertente che permette ai bambini di fare e costruire apprendimenti autentici ed efficaci.

Una volta raccolte le informazioni, ogni bambina/o può costruire il proprio istogramma sostituendo ai numeri raccolti la corrispondente barra dei regoli.

I numeri raccolti, attraverso le mani, restituiscono un’immagine concreta e colorata.

tante immagini diverse, quante sono le indagini svolte.

La voglia di costruire istogrammi colorati, aumenterà la voglia di fare indagini, contare e organizzare i dati rendendo l’attività piacevole e carica di senso.

L’istogramma concreto- presentazione e attività

Aspettando il 25 aprile: il ruolo della donna per la Liberazione

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La Resistenza rappresenta la fase in cui nascono e si sviluppano le premesse per la nascita della Costituzione e della Repubblica democratica. E per la prima volta le donne partecipano da protagoniste a un momento decisivo della storia italiana.

E’ un fatto inedito, che non ha precedenti: la partecipazione femminile non è più di una elite intellettuale e culturale del paese, com’era avvenuto durante il Risorgimento; si tratta invece di un fatto diffuso, realmente di massa.

Le donne svolgono un fondamentale ruolo di organizzazione e di supporto all’azione delle brigate partigiane

Eppure quando si ricordano le lotte partigiane si parla sempre di partigiani e mai di partigiane.

Si parla di “Resistenza taciuta”; una Resistenza che si sa essere stata forte e presente, ma mai raccontata. 

Il ruolo delle donne è stato fondamentale per la gestione organizzativa quotidiana delle brigate : si occupavano della stampa dei materiali di propaganda, attaccavano i manifesti, distribuivano segretamente i volantini, svolgevano funzioni di collegamento, curavano il passaggio delle informazioni, trasportavano e raccoglievano armi, munizioni, esplosivi, viveri, indumenti, medicinali, svolgevano funzioni infermieristiche, preparavano i rifugi e i nascondigli per i partigiani.

Tutto a rischio della vita. 

Le donne impegnate nella Resistenza furono oltre 70.000 e di queste, oltre 35.000, furono le combattenti: impugnarono le armi per liberare l’Italia dal giogo nazifascista, presero parte alle tante brigate partigiane, combatterono insieme agli uomini e, in alcuni casi,  vennero scelte come capi squadra delle stesse brigate. 

Eppure, finita la guerra, liberata l’Italia, il loro ruolo non fu mai debitamente riconosciuto, le medaglie andarono sono agli uomini e molte delle loro storie sono andate irrimediabilmente perdute.   

Una pagina di storia che racconta il ruolo della donna nella resistenza e lo sciopero del pane del 41.

Il materiale completo è disponibile nella sezione SHOP

25 aprile; perché la libertà non sia mai data per scontata…

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o prego i cari bambini, che tutto possono, di unirsi a me per la costruzione della pace negli uomini e nel mondo.
M.Montessori

Il 25 aprile è una data importante da non dimenticare; una festa nata per ricordare il valore della libertà e perché nessuno possa darla per scontata. Mai.

Una data che si intreccia con la didattica della storia ma che, allo stesso tempo, la supera assumendo un alto valore civico che va al di là dei fatti e al di là di ogni tempo.

Parlare degli anni che hanno preceduto la Resistenza, raccontare la Resistenza e riflettere su ciò che ne è nato subito dopo non significa soltanto ricostruire la memoria del nostro Paese, ma farci carico, nel senso più bello e pieno del termine, della cura di tutte quelle istituzioni che garantiscono la convivenza pacifica e libera di tutti i cittadini al di sopra delle singole differenze che li caratterizzano.

La leggenda del piccolo colibrì è un’antica fiaba africana che ben si presta a parlare metaforicamente della Resistenza ricordandoci che ognuno, nel suo piccolo, può davvero fare la differenza.

La fiaba:

Nella foresta divampa un incendio.

Tutti gli animali scappano, ma non il piccolo colibrì che vola fino al fiume, raccoglie una goccia d’acqua nel becco, e vola dritto a gettarla sull’incendio.

Instancabilmente.

Fiume, goccia, incendio.

I grandi animali lo deridono.

Inutili le sue fatiche, assurdo il suo coraggio.

Il colibrì non ascolta.

Continua a raccogliere gocce.

All’improvviso il piccolo elefante esce dal suo riparo e va in cerca d’acqua per contribuire, con il piccolo colibrì, a spengere l’incendio; lo stesso fa il pellicano e lo stesso fanno, poco a poco, tutti i cuccioli.

Ognuno con le proprie forze; ognuno secondo le proprie possibilità.

Solo allora, vedendo i cuccioli, negli adulti scatta un forte senso di vergogna.

Vergogna per essere rimasti a guardare, per non aver osato, provato, tentato…

Tutti allora iniziano instancabilmente a lavorare insieme per spengere l’incendio.

Ognuno con le proprie forze; ognuno secondo le proprie possibilità.

E l’incendio finalmente viene domato.

Tutti abbiamo da imparare da questa antica fiaba africana.

Oggi, forse, più di ieri

I doni scambiati – Una fiaba africana: Le Grandi Fiabe 

Una donna ha due figli. A ciascuno regala un uccello dalle piume rosse e oro. Il più piccolo dei due scambia l’uccello: con che cosa?

La diversità ci rende più forti: Libro per l’infanzia sulla diversità, la gentilezza e le emozioni sociali 

Perché ognuno è unico, il che è fantastico!

Piazza 25 aprile. Ediz. a colori

Dal 1934, con la vittoria dei mondiali di calcio, al 1945, il giorno della Liberazione, una piazza italiana vede passare la Storia. È una storia di guerra, di esclusioni, di perdite. E poi finalmente di rinascita. È la storia della nostra Repubblica e della nostra libertà, raccontata attraverso lo sguardo poetico di una bambina.

Alza la testa. La Resistenza narrata ai bambini

Luce è una staffetta modello: ha un’aria innocua, una fantasia ingegnosa e una vecchia bicicletta robusta. Nasconde il materiale in grandi borse della spesa, nelle calze, e lo consegna ai combattenti. I genitori l’hanno chiamata così perché possa risplendere anche nel buio che sta per inghiottire l’Italia, e la crescono ripetendole un solo monito: alza la testa! Non farti spaventare, segui le tue convinzioni. Ed è ciò che farà Luce.


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Agire la Costituzione

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Se v’è per l’umanità una speranza di salvezza e di aiuto, questo aiuto non potrà venire che dal bambino, perché in lui si costruisce l’uomo

Maria Montessori

Il 1° gennaio del 1948 entrava in vigore la Costituzione della Repubblica Italiana: il primo passo del nostro paese verso la libertà e la democrazia.

A scuola, la libertà e la democrazia si declinano in esperienze quotidiane che concretizzano la necessità del rispetto dei diritti e dei doveri; ogni esperienza è una preziosa occasione per riflettere e sperimentare. 

La Costituzione e i suoi principi non sono semplicemente letti o raccontati, ma si concretizzano in costanti richiami che nascono proprio dall’esperienza quotidiana.

La scuola è un luogo privilegiato dove allenare diritti, doveri, partecipazione e cittadinanza attiva; è un luogo privilegiato per formare e favorire la piena partecipazione alla vita civile che si plasma e prende gradualmente forma secondo i princìpi di responsabilità, legalità e solidarietà.

La Costituzione agíta attraverso l’esperienza è paragonabile alla forza vitale del seme che contiene in sé tutto il necessario per crescere e svilupparsi; un seme di cui prendersi cura, giorno dopo giorno, perché possa crescere e fortificarsi insieme ai bambini.

Una Costituzione da praticare e sperimentare, un po’ come accadeva a Barbiana dove don Milani la traduceva giornalmente in atti concreti.

Fu proprio dalla traduzione della Costituzione in atti concreti, che i ragazzi di Barbiana riuscirono a far costruire dal comune di Vicchio,, il “ponte di Lucianino” perché fosse rimosso ogni ostacolo affinché uno dei ragazzi del gruppo classe potesse arrivare alla canonica anche d’inverno senza rischiare di finire nelle acque gelide del ruscello.

Quello della scuola è dunque un compito importante: rendere la Costituzione costantemente presente. Ad ogni insegnante spetta il compito di trovare il modo, o i tanti modi possibili, per rendere la Carta Costituzionale una carta viva e straordinariamente attuale che contiene in sé tutte le indicazioni per costruire una società nuova capace di dare a tutti pari diritti e pari dignità.

Una brevissima storia della Repubblica italiana in tre carte, dal referendum alla Costituzione.

Seguono due mappe: lo Stato italiano e i simboli della repubblica.

Le mappe possono essere ampliate tramite ricerche personali fatte direttamente dai bambini o acquistate nella versione completa.

Il mondo è tuo. Ediz. illustrata Sei libero di giocare. Sei libero di pensare. Sei libero di amare. Sei libero di essere felice. Perché il mondo è tuo. Un libro per tutti che arriva dritto al cuore.

Don Milani. Una vita per i ragazzi  La prima A è la peggiore classe della scuola: gli alunni gridano, si distraggono. Eppure quando entra la professoressa Digisi, la classe diventa operosa e collaborativa. Come mai? E la professoressa comincia a raccontare la vita del suo maestro: don Lorenzo Milani…

Mia patria sono gli oppressi. Don Milani, la scuola, la guerra  Questo libro racconta la storia di Don Milani ed è un omaggio al suo rischiare in prima persona, al suo non tirarsi indietro mai quando in gioco ci sono l’ingiustizia, l’oppressione, la violenza. «Se voi avete diritto di dividere il mondo in italiani e stranieri allora vi dirò che, nel vostro senso, io non ho Patria e reclamo il diritto di dividere il mondo in diseredati e oppressi da un lato, privilegiati e oppressori dall’altro. Gli uni sono la mia Patria, gli altri i miei stranieri». Età di lettura: da 6 anni.

Lily, piccola rana esploratrice: Leggere, fare e scoprire  Con il suo viaggio, fatto di piccoli salti, Lily, la piccola rana esploratrice, scopre che il mondo è fatto di creature che sano prendersene straordinariamente cura…


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Quando la grammatica diventa un gioco

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Molte sono le attività e le proposte per esercitarsi con l’analisi logica e grammaticale; uno solo l’obiettivo: renderli divertenti.

La proposta di oggi è una rivisitazione della stella dell’analisi logica di maria Montessori.

Al centro del piano di lavoro si posizionano le quattro frecce: due per i predicati, nominali e verbali, una per il soggetto e una per il complemento oggetto o diretto.

Queste prime quattro frecce sono direttamente collegate e rappresentano il centro propulsore della frase da cui si originano i complementi indiretti.

Le frecce colorate che riportano il nome dei complementi e la domanda di riconoscimento compongono i raggi della stella.

le frecce possono essere direttamente posizionate sui sintagmi della frase, scritte su cartellini o sul quaderno, o utilizzate come domande-guida.

L’attività così come presentata nel video può essere facilmente riprodotta con cartoncini colorati o materiale di recupero.

Lily, piccola rana, grande esploratrice

Lily è una piccola piccolissima rana, ma il suo spirito è quello della grande esploratrice. Un giorno decide di uscire dal suo placido stagno e, con un salto, inizia il suo primo viaggio. Quello di Lily sarà un viaggio entusiasmante che la porterà a esplorare l’inesplorato e a scoprire l’esistenza di alcune delle meravigliose creature che si prendono cura del pianeta che le ospita, ognuno per la sua parte: api, farfalle, chiocciole e formiche.

La grammatica? Una favola!: Il paese delle parti del discorso Maria Montessori

Un libro che parte dalla narrazione de “La favola del paese delle parti del discorso” per condurre, passo dopo passo, attraverso giochi e attività, alla scoperta della grammatica.
Un libro per leggere e per fare.

Lily, piccola rana, grande esploratrice

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Un libro per leggere, fare e scoprire.

Un libro da leggere e raccontare per parlare del pianeta Terra, di cura e di ecosostenibilità; ma anche un libro per fare, pieno di spunti e attività didattiche per la grammatica, presentata secondo i simboli montessoriani, la matematica e l’inglese.

Lily è una piccola, piccolissima rana con l’animo della grande esploratrice.

Il suo primo viaggio inizia con un salto e, salto dopo salto, Lily scoprirà le meravigliose creature che si prendono cura del pianeta che le ospita, ognuno per la sua parte: api, chiocciole, farfalle e formiche…

Lily, felice delle scoperte, decide di tornare allo stagno pronta a raccontare delle sue meravigliose scoperte, ma anche lì le sorprese non sono finite e Lily continua ad esplorare: uova e girini popolano l’acqua.

Lily scopre così quella straordinaria metamorfosi che l’ha portata ad essere la grande esploratrice che oggi è…

Lily, piccola rana esploratrice: Leggere, fare e scoprire 


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Perché la primavera attraversa il corpo e la mente-

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La terra è dove sono le nostre radici. I bambini devono imparare a sentire e vivere in armonia con la Terra.
Maria Montessori

La primavera è per tutti sinonimo di risveglio e di rinascita.

Un risveglio prorompente che si manifesta nell’esplosione dei colori, nell’intensità dei profumi, in un brulichio quasi silenzioso che anima ogni spazio verde.

É la natura ci chiama: il suo risveglio ci chiama e silenziosamente ci invita a ri-connetterci con lei.

Ascoltare il suo richiamo e dare ai bambini la possibilità di farlo è la cosa migliore che possiamo fare, per noi stessi, per gli altri e per la Terra che abitiamo.

Avvicinare i bambini all’ambiente naturale, ai giardini, ai parchi rappresenta, dal punto di vista pedagogico una risorsa inestimabile capace di stimolare in modo spontaneo il gusto della scoperta e della meraviglia, la voglia di sperimentare e la creatività in un totale coinvolgimento di corpo e mente.

L’invito è quello di tornare a vivere e sperimentare la natura riprendendo contatto con la Terra e con tutti quegli spazi inesorabilmente persi per riscoprire l‘importanza della lentezza e del silenzio, il piacere della scoperta e della meraviglia e ritrovare, finalmente, quel senso di sacralità e che solo la Natura sa offrirci.

Entrare in contatto e vivere la Natura per riscoprire l’importanza e la ricchezza della biodiversità, la necessità e l’importanza della cura del territorio, l’autenticità dei luoghi, delle tradizioni e di se stessi.

Troverai più cose nei boschi che nei libri
Gli alberi e i sassi ti insegneranno che nessun uomo ti potrà dire
Bernardo di Chiaravalle

A scuola e a casa, cercare occasioni per osservare, ammirare e scoprire per favorire l’emergere di una  pedagogia naturale che metta al centro il rapporto dell’uomo con l’ambiente, mettendo in luce la necessità del pieno sviluppo di talenti e capacità per donarle al mondo.

Le attività e le esperienze che si possono fare sono davvero infinite, tra le più semplici e fattibili in ogni luogo :

-Passeggiate osservative nei vari ambienti, parchi, boschi, fiumi, mare…

-Pic nic sull’erba o sulla spiaggia per un’ immersione totalmente Green

-Visitare un orto botanico per assaporare con gli occhi e con il naso le suggestive fioriture e la moltitudine dei profumi

-Camminare, correre, andare in bicicletta anche, laddove è possibile, per andare a scuola

-Seminare, piantare, curare per seguire il percorso vitale di piante e fiori

– Dare un piccolo contributo per aiutare le api a svolgere il loro prezioso lavoro di impollinazione. piantando e seminando le piante e i fiori che le api amano di più

Un percorso che inizia con le tabelline e termina con la risoluzione di un problema.

Ogni problema fornisce un’informazione sulla vita delle api e sull’importanza del loro lavoro.

Un’attività da fare individualmente o nel piccolo gruppo.

Il tabellone di gioco si presenta come una serie di celle contrassegnate con il risultato di una tabellina.

Individuata la tabellina, si cerca la carta corrispettiva che riporta, all’interno del testo del problema, un’informazione o una curiosità sul mondo delle api.

L’attività termina con la verifica autonoma attraverso la tavola di controllo.

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Ape

Un libro per i più piccoli per volare insieme ad una piccola ape tra i fiori del frutteto scoprendo insieme a lei uno dei più sorprendenti segreti della natura.

Cinque minuti

Quanto durano cinque minuti? Quando sei una bambina, possono sembrare eterni, soprattutto se devi aspettare.

Ma la natura apre spazi di avventura inaspettati e cinque minuti diventano davvero pochi…

Lily, piccola rana esploratrice: Leggere, fare e scoprire

Lily è una piccola piccolissima rana con lo spirito della grande esploratrice. Un giorno decide di uscire dal suo stagno e, con un salto, inizia il suo primo viaggio. Il suo sarà un viaggio entusiasmante che la porterà a esplorare l’inesplorato e a scoprire l’esistenza di alcune delle meravigliose creature che si prendono cura del pianeta che le ospita, ognuno per la sua parte: api, farfalle, chiocciole e formiche.Ma anche lo stagno le riserva delle sorprese: uova e girini popolano l’acqua. Lily scopre così la straordinaria metamorfosi della rana, quella stessa metamorfosi che l’ha portata ad essere quella grande esploratrice che oggi è…

Piccola guida a insetti e altri piccoli animali

Diario di semina QUADERNO 120 PAGINE DA COMPILARE CON TIPO DI SEME DATA SEMINA E TRAPIANTI

Quaderno di 120 pagine da compilare con tipo di seme, data di semina e trapianti

PACHA ECHECS® – Gioco di ciclo di vita di animali – Materiale educativo Montessori per imparare l’evoluzione


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Maria Montessori, il bambino e la sorgente

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Non ho particolari talenti, sono soltanto appassionatamente curioso
Albert Einstein

La famosa frase di Albert Einstein invita a riflettere sulla parola “curiosità”.

Tutti ne conosciamo il significato più comune, quella voglia di accrescere il proprio sapere o la propria esperienza con singolare piacere, tenacia e volontà, senza mai sentire il peso della fatica o della stanchezza.

Potremmo sicuramente dire che la curiosità rappresenta la tensione più fertile dell’umanità che dai tempi dei tempi ha spinto l’uomo ad investigare ed esplorare andando oltre il conosciuto e il già esplorato.

Ma dietro c’è ancora molto di più.

Curiosità è una parola di derivazione latina, che rimanda alla cura e alla sollecitudine; curioso è colui che è sollecito nell’investigare, che ricerca e persegue le proprie passioni.

La curiosità è un progetto, un obiettivo, un disegno; la curiosità riempie di senso il nostro fare e lo arricchisce di energia vitale.

Maria Montessori fa della curiosità il perno della sua pedagogia, il centro intorno al quale si sviluppano tutte le sperimentazioni, le osservazioni e le scoperte che, in un circolo virtuoso, portano i bambini ad apprendimenti autentici, spontanei ed efficaci.

Maria Montessori paragona la curiosità a una preziosa fiammella; una fiammella che può spengersi o affievolirsi oppure diventare un grande fuoco.

Compito dell’adulto è appunto proteggere e tutelare quella fiammella perché possa p continuare a crescere in modo libero e spontaneo secondo i talenti e le inclinazioni di ciascuno.

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Alimentare la fiammella, nutrirla e custodirla, questo il compito dell’ insegnante.

Non esiste apprendimento autentico se non originato dalla fiammella delle curiosità.

“Il bambino non è un vaso da riempire, ma una sorgente da lasciar sgorgare”M.Montessori

Seguire gli interessi di ogni bambina e di ogni bambino è sempre la via maestra.

Sperimentare, scoprire, leggere, scrivere, contare…niente è veramente autentico se non risponde ad una personale curiosità intellettuale.

Le attività che si sviluppano in classe devono rispondere alle tante curiosità manifestate dai bambini.

Spesso, specie nei più piccoli, il mondo della natura è carico di curiosità: animali, pianeti, rocce…

Tutto può diventare la scintilla che accende il fuoco e diventare voglia di leggere e di contare, di scoprire e sperimentare….

Le possibilità sono davvero infinite.

Piano piano… Osservare la natura per vivere senza fretta.

Tutt’intorno a noi la natura compie miracoli. Ogni giorno, ora dopo ora, magiche trasformazioni avvengono davanti ai nostri occhi…

Sottoterra. Per conoscere cosa succede sotto i nostri piedi mese per mese. Ediz. illustrata 

Lily, piccola rana esploratrice: Leggere, fare e scoprire 

Lily è una piccola rana, ma il suo spirito è quello della grande esploratrice. Un giorno decide di uscire dal suo placido stagno e, con un salto, inizia il suo primo viaggio. Quello di Lily sarà un viaggio entusiasmante che la porterà a esplorare l’inesplorato e a scoprire l’esistenza di alcune delle meravigliose creature che si prendono cura del pianeta che le ospita, ognuno per la sua parte: api, farfalle, chiocciole e formiche. Felice delle sue scoperte, Lily decide di tornare al suo stagno per raccontare a tutti delle meraviglie del mondo, ma anche lo stagno le riserva delle sorprese: uova e girini popolano l’acqua. Lily scopre così la straordinaria metamorfosi della rana, quella stessa metamorfosi che l’ha portata ad essere quella grande esploratrice che oggi è…


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Tra cielo e terra

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La terra è dove sono le nostre radici.
I bambini devono imparare a sentire e vivere in armonia con la Terra.

Maria montessori

Da sempre l’uomo ha alzato gli occhi al cielo, affascinato dal sole e dalle stelle.

Da sempre ha guardato il cielo come quello spazio infinito dotato di magica entità.

Da sempre ha osservato e studiato il cielo per trovare risposte ai suoi perché e ai suoi bisogni o per comprendere i fenomeni che avvenivano intorno.

Da sempre ha osservato il cielo con i piedi ben posati sulla terra.

Ha osservato piante, semi, fiori e frutti; ha osservato e studiato quella stessa terra che permetteva loro di crescere e germogliare.

L’uomo ha provato, sperimentato, scoperto e inventato.

E finalmente ha imparato a coltivare e ad allevare.

La sua vita è cambiata proprio come, da quel preciso momento, è cambiato il corso della storia.

Proprio dal rapporto dell’uomo con la terra , la storia umana ha preso forma e l’uomo da nomade è diventato sedentario e ha dato inizio alle prime civiltà.

Millenni e secoli hanno plasmato, modificato, cambiato le tecniche di produzione e coltivazione e, ancora oggi, l’uomo continua a interrogarsi guardando il cielo con i piedi ben posati sulla terra.

Il suo impegno di oggi è quello teso a preservare la conoscenza delle antiche tecniche agricole, di promuovere e prendersi cura della biodiversità accettando la sfida di un’agricoltura ancora possibile ed ecosostenibile.

L’attività di scoperta del suolo inizia con un percorso all’aperto.

Muniti di paletta e lente di ingrandimento, in un bosco o in un parco, bambine e bambini hanno la possibilità di osservare in modo accurato il suolo che calpestano scoprendone concretamente le prime differenze tra “sopra” e “sotto”.

Le osservazioni possono essere registrate e diventare argomento di confronto e discussione.

Le rilevazioni prese in posti diversi aumentano la consapevolezza delle differenze tra i diversi ambienti sia a livello vegetativo che di microfauna ; un bosco, un tratto di terra vicino al mare o un parco cittadino, offrono enormi possibilità di riflessione, analisi e correlazione tra ambiente e strato superficiale del suolo.

Dal confronto e della mappatura delle rilevazioni effettuate, si passa ad un materiale strutturato che presenta il suolo e le sue caratteristiche in modo rigorosamente scientifico: il suolo viene diversificato nei quattro strati che lo contraddistinguono presentati a loro volta secondo le rispettive caratteristiche e attraverso la nomenclatura specifica : lettiera, humus, strato minerale e roccia madre.

1.Una attività per conoscere gli strati del suolo: lettura della parte informativa e attività di ricostruzione con immagini e nomenclatura

2.Gli strati del suolo e le percentuali; attività matematica

Universi. Dai mondi greci ai multiversi

La storia degli universi, dalle teorie del passato alle idee più fantasiose. 

Un albo illustrato tutto da scoprire attraverso finestrelle che fanno nascere domande e curiosità in un continuo gioco di scoperta.

Sottoterra. Per conoscere cosa succede sotto i nostri piedi mese per mese. Ediz. illustrata

Sotto i nostri piedi c’è una vita pulsante! L’albo presenta non solo il sottoterra, ma anche un sottoterra ricco di differenze a seconda della stagione…

Sopra e sotto. Solleva le alette e scopri gli habitat naturali 

Grandi alette da sollevare permettono di scoprire 8 habitat naturali e i loro abitanti. Dalle profondità dell’oceano alle foreste pluviali, dai ghiacci polari alle aride savane, animali grandi e piccoli si sono adattati a vivere nelle condizioni più diverse.Basta sfogliare e…scoprire!

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Non un compito, un’occasione: fai volare il tuo aquilone

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La produzione creativa dei bambini è paragonabile ad un aquilone, leggero, capace di far sognare e di volare verso la perfezione , ma delicato e facilmente distruttibile

Gerardo Leo,Gianni Rodari, maestro di creatività 2003

Un compito speciale non solo per i giorni di vacanza, ma anche per una bella domenica di primavera…

Non un compito da svolgere con carta e penna, ma qualcosa di molto diverso: ho chiesto a bambine e bambini di far volare un aquilone con un messaggio di pace.

Perché?

Perchè l’aquilone ha lo straordinario potere di unire cielo e terra.

Perché so che mentre l’aquilone volerà, osserveranno il cielo con il naso all’insù per seguirne il volo e so che mentre lo osserveranno, affonderanno i piedi nella terra…

So che rideranno, cadranno e magari a volte si arrabbieranno anche perché magari l’aquilone non vola o non va troppo in altro come vorrebbero.

Poco importa; so che saranno lì, in un bel giorno di primavera a godere dei colori e dei profumi e che la natura ci offre; e so anche che saranno non da soli ma insieme ad altri, pronti a tessere nuovi ricordi e a fare nuove scoperte…

Scrittura di un messaggio di pace e costruzione dell’aquilone.

La leggenda dell’aquilone- lettura e attività

Una leggenda da leggere e ricostruire attraverso le immagini da abbinare alle parti di testo.

Un’attività per avviare al riassunto e alla rielaborazione.

CIM Aquilone – Creativ Drachen – Set completo per costruire aquilone 

Kit per la costruzione di aquiloni

Favole di Storie Fantastiche dal genio di Leonardo da Vinci

Storie brevi, dove le vicende della natura e degli animali, reali e mitologiche, aiutano a comprendere meglio la storia degli uomini. “La vera saggezza nasce dalla conoscenza della Natura e da una vita in armonia con essa.

Stacca e crea le invenzioni di Leonardo da Vinci

Un piccolo laboratorio per conoscere e costruire le macchine di Leonardo


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La botanica in una mela

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“Il sentimento della natura cresce come ogni altra cosa; e non è certo trasfuso da noi con qualche descrizione od esortazione fatta pedantescamente dinanzi ad un bimbo inerte e annoiato chiuso tra mura, e abituato a vedere o sentire che la crudeltà verso gli animali è una necessità della vita. Sono le esperienze che lo colpiscono… Noi dobbiamo ai bambini una riparazione più che una lezione. Dobbiamo guarire le ferite inconsce, le malattie spirituali, che già si trovano in questi piccoli graziosi figli dei prigionieri dell’ambiente artefatto”

Maria Montessori

Bambini e natura sono stretti da un legame particolare che rimane immutato di generazione in generazione.

Ciò che manca sempre più, sono le occasioni.

Occasioni che sempre di più scuola e famiglia sono chiamate ad offrire per permettere ai bambini di connettersi con il mondo che li circonda e per sentirsene pienamente parte.

Maria Montessori non propone semplicemente percorsi di incontro e scoperta, ma continuità che si fa vita e scoperta, punto di partenza e punto di arrivo di tutta la sua pedagogia.

Molti sono i materiali da lei sviluppati anche insieme al figlio Mario, per esplorare il mondo della botanica, come gli incastri e le nomenclature.

Ci sono gli incastri per le foglie, le piante e i fiori.

Attraverso gli incastri si possono osservare e riprodurre le foglie secondo la forma e il margine, si può seguire il contorno di ogni foglia percependone anche le differenze a livello sensoriale; gli incastri dei fiori e delle piante offrono invece la possibilità di scomposizione e ricomposizione del fiore o della pianta in tutte le parti che li compongono.

Accanto agli incastri ci sono le nomenclature per l’acquisizione del linguaggio specifico della botanica che si realizza così in modo spontaneo e naturale.

E sopra tutti i materiali, la natura rende viva e pulsante la concretezza del fare sperimentata con i materiali.

Attività in classe

Nomenclatura Montessori: il frutto

La nomenclatura del frutto ne presenta il linguaggio specifico:

frutto, foglia, stelo, calcina, pericarpo, esocarpo, mesocarpo, endocarpo e semi.

Come tutte le nomenclature montessoriane comprende le carte parlate (immagine + parola), le carte mute (solo immagine) e i cartigli ( solo parola).

L’attività procede per abbinamenti e si completa con il taglio di un frutto.

Alla medesima nomenclatura, anche in giorni e stagioni diverse, possono essere associati tutti i frutti a dimostrazione che le parti che li compongono mantengono gli stessi nomi pur nelle caratteristiche differenze dei singoli frutti.

Ad ogni carta e ad ogni parola presentata nella nomenclatura corrisponde infatti una specifica parte della mela così come si evince dal video.

Ad ogni parte nominata nella nomenclatura corrisponde anche una carta per l’arricchimento che presenta e delinea le caratteristiche e le funzioni di ogni parte.

Materiale scaricabile

Il ciclo vitale della mela

Inventario illustrato dei fiori

Alberi, foglie, fiori e semi 

La magia e il mistero degli alberi. Ediz. a colori


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